Ingannato dal sole in occasione del gol di Marusic, si riscatta alla grande con un intervento strepitoso sul colpo di testa ravvicinato di Milinkovic-Savic. Nella ripresa è attento, non può nulla su Correa, ma riesce a murare Lazzari al 66'. In leggero in ritardo in uscita nell'azione che porta al gol di Muriqi.
Il più sicuro tra i difensori della squadra di Gasperini, inizia sul centro-sinistra, si sposta sulla destra nella ripresa. salva su Immobile al 75'. Uno dei pochi in casa Atalanta a non andare in confusione, ma si lascia bruciare da Pereira in occasione dell'1-3.
Dopo un primo tempo tutto sommato discreto, risente del passaggio alla difesa a 4 e non si riprende più. Si lascia attirare dal pallone al 51' e spalanca la porta a Correa, nel corso della ripresa è spesso in ritardo nelle chiusure.
Rileva Freuler, permettendo a Gasperini di tornare all'amata difesa a 3. Anche lui in ritardo in occasione del gol di Muriqi, ma è uno sbandamento collettivo della retroguardia bergamasca; nei minuti in cui rimane in campo non commette errori grossolani.
Immobile lo fa impazzire, Correa è imprendibile. Male sia da centrale della difesa a 3 sia nella linea a 4; gli attaccanti della Lazio fanno a fette la retroguardia bergamasca, Milinkovic con i suoi inserimenti in mezzo all'area non trova mai opposizione. Un pomeriggio da mal di testa per il difensore argentino.
Gioca solo un tempo, senza riuscire a pungere. Anzi, è Lazzari ad andargli via con una certa continuità, mentre l'esterno di Gasperini non riesce a rendersi efficace nella metà campo offensiva. È giovane, potrà migliorare con il tempo, ma al momento non è al livello degli altri esterni della squadra bergamasca.
Gioca solo un tempo, senza riuscire a pungere. Anzi, è Lazzari ad andargli via con una certa continuità, mentre l'esterno di Gasperini non riesce a rendersi efficace nella metà campo offensiva. È giovane, potrà migliorare con il tempo, ma al momento non è al livello degli altri esterni della squadra bergamasca.
Pessima prestazione del nuovo esterno atalantino, che perde nettamente il duello con Marusic nel primo tempo, palesando grossi problemi nella tenuta difensiva. Nella ripresa si sposta sulla sinistra, ma sbaglia troppo anche da quel lato, vanificando la mossa di Gasperini.
Cerca di dare sostanza al centrocampo bergamasco, deve rimediare ad alcuni svarioni dei compagni; uno dei pochi a riuscire a contrastare la fisicità della squadra biancoceleste, nella sconfitta odierna è tra i meno colpevoli, perché il suo compito lo porta a termine come sempre.
Cerca di dare sostanza al centrocampo bergamasco, deve rimediare ad alcuni svarioni dei compagni; uno dei pochi a riuscire a contrastare la fisicità della squadra biancoceleste, nella sconfitta odierna è tra i meno colpevoli, perché il suo compito lo porta a termine come sempre.
Discorso simile a quello fatto per De Roon: anche lui dà il suo solito contributo, cerca di lavorare con gli inserimenti e a cucire il gioco, ma oggi l'Atalanta non mette in mostra i suoi soliti automatismi. Qualche pallone recuperato, una battaglia incessabile con Lucas Leiva, che l'ha visto andare sotto in qualche occasione; esce nel finale per esigenze tattiche.
Rileva Miranchuk, ha il merito di credere nella giocata di Muriel e segnare il gol che illude l'Atalanta; poco dopo arriverà il tris della Lazio, che chiuderà il match. Una delle poche note liete per i bergamaschi è il suo ritorno in campo, visto che i suoi inserimenti possono risultare fondamentali per la squadra di Gasperini.
Rileva Ruggeri, dovrebbe assicurare maggiore qualità all'attacco dell'Atalanta, ma si incarta continuamente, perdendo una marea di palloni e risultando più dannoso che utile. Il bel centrocampista visto nella scorsa stagione è ormai un lontano ricordo.
Rileva Ruggeri, dovrebbe assicurare maggiore qualità all'attacco dell'Atalanta, ma si incarta continuamente, perdendo una marea di palloni e risultando più dannoso che utile. Il bel centrocampista visto nella scorsa stagione è ormai un lontano ricordo.
Gasperini punta sul russo, che ha deciso la gara di Coppa Italia: scelta sbagliata, a posteriori. Il trequartista appare un pesce fuor d'acqua, commette tanti errori e non riesce mai a calarsi nel ritmo del match; esce sul 2-0 per la Lazio senza aver prodotto niente di importante.
Nel primo tempo è l'unico a provare ad accendere la luce, serve un bel pallone nel finale di frazione a Zapata ed è sempre al centro delle azioni dell'Atalanta, anche se commette qualche errore di troppo. Impreciso a inizio ripresa, Gasperini preferisce risparmiarlo inserendo Lammers.
Rileva Zapata, sbaglia tanto, ma solo dai suoi piedi può arrivare qualcosa di buono, soprattutto dopo l'uscita di Ilicic. E infatti la giocata che porta al gol di Pasalic è del colombiano, che con una deliziosa veronica si libera di Acerbi e colpisce il palo, dopo il quale arriva il tap-in del centrocampista.
Rileva Zapata, sbaglia tanto, ma solo dai suoi piedi può arrivare qualcosa di buono, soprattutto dopo l'uscita di Ilicic. E infatti la giocata che porta al gol di Pasalic è del colombiano, che con una deliziosa veronica si libera di Acerbi e colpisce il palo, dopo il quale arriva il tap-in del centrocampista.
Acerbi fa buona guardia su di lui, mettendogli di fatto la museruola; il colombiano prova a rifarsi con Patric, costringendo l'avversario al fallo da ammonizione. Un suo colpo di testa al 45' è l'unico tiro in porta dell'Atalanta nella prima frazione, dopo un inizio di ripresa complicato Gasperini preferisce sostituirlo.
Rileva Ilicic, prova a mettersi al servizio della squadra, ma l'Atalanta non c'è. Buona mobilità, cerca la giocata ma non trova spazio; impegna però la difesa biancoceleste, dando maggiore libertà a Muriel.
Una partita stregata per l'Atalanta, che è lontana parente della squadra delle scorse settimane. Le corsie esterne non funzionano, l'allenatore ci mette del suo andando in confusione: il passaggio alla difesa a 4 espone la retroguardia a pessime figure, mentre i cambi (Muriel a parte) non convincono più di tanto.
Una partita stregata per l'Atalanta, che è lontana parente della squadra delle scorse settimane. Le corsie esterne non funzionano, l'allenatore ci mette del suo andando in confusione: il passaggio alla difesa a 4 espone la retroguardia a pessime figure, mentre i cambi (Muriel a parte) non convincono più di tanto.
Partita nel complesso tranquilla, una notizia visto che si gioca a casa dell'Atalanta. Sul gol di Pasalic non può nulla, se la cava in altre situazione con sicurezza nelle uscite; bravo anche con i piedi, da un suo rinvio profondo arriva il gol del raddoppio.
La sua partita dura appena 38'. Colpa di un'ammonizione rimediata troppo presto e delle grandi difficoltà - dovute alla differenza di stazza, soprattutto - contro Zapata: Inzaghi preferisce levarlo dal campo e far esordire Musacchio, non fidandosi fino in fondo della tenuta dello spagnolo.
La sua partita dura appena 38'. Colpa di un'ammonizione rimediata troppo presto e delle grandi difficoltà - dovute alla differenza di stazza, soprattutto - contro Zapata: Inzaghi preferisce levarlo dal campo e far esordire Musacchio, non fidandosi fino in fondo della tenuta dello spagnolo.
Anche per lui una partita di grande attenzione e applicazione. Entra in modo decisivo nell'azione del primo gol biancoceleste, poi sbaglia poco o niente nella fase difensiva, dimostrandosi ancora una volta insostituibile nello scacchiere tattico di Inzaghi.
Partita monumentale del centrale biancoceleste, che gioca una partita di tecnica e attenzione, non lasciando mai spazio a Zapata, con il quale vince il duello sotto l'aspetto fisico e tattico. Bene anche nella ripresa, mezzo punto in meno per come si lascia gabbare da Muriel in occasione del gol.
Partita monumentale del centrale biancoceleste, che gioca una partita di tecnica e attenzione, non lasciando mai spazio a Zapata, con il quale vince il duello sotto l'aspetto fisico e tattico. Bene anche nella ripresa, mezzo punto in meno per come si lascia gabbare da Muriel in occasione del gol.
Partita monumentale del centrale biancoceleste, che gioca una partita di tecnica e attenzione, non lasciando mai spazio a Zapata, con il quale vince il duello sotto l'aspetto fisico e tattico. Bene anche nella ripresa, mezzo punto in meno per come si lascia gabbare da Muriel in occasione del gol.
Rileva Patric, facendo il suo esordio in maglia biancoceleste. Appare ancora poco sicuro, ma è normale, visto che è arrivato da pochissimo; qualche grattacapo con Ilicic e Muriel, non sempre perfettamente posizionato, ma rimedia con la grinta.
Partita sontuosa del centrocampista serbo, che domina in mezzo al campo e si spinge anche in avanti: solo un miracolo di Gollini gli nega il gol al 32'. Sui palloni alti è insuperabile, bravo a innescare Lazzari e a trovare sempre la giocata perfetta per far partire la Lazio in contropiede: è lui a cominciare l'azione del 3-1.
Al rientro, prestazione di alti e bassi in mezzo al campo: alterna giocate di fino a passaggi a vuoto, senza riuscire a lasciare il segno sulla partita. Per lunghi tratti il gioco dei biancocelesti si sviluppa altrove, ma quando la palla passa dai suoi piedi arrivano giocate di qualità. Esce per lasciare spazio ad Akpa Akpro.
Sblocca la gara con un gran destro, che sorprende Gollini, poi stravince il duello con Maehle, mettendo in estrema difficoltà l'esterno di Gasperini. Ottima spinta sulla fascia, perfetta applicazione in difesa: sul suo lato la Lazio non soffre mai.
Stravince la battaglia in mezzo al campo, recuperando diversi palloni e riuscendo a schermare al meglio la difesa. Prestazione di grande sostanza per il centrocampista brasiliano, che quando serve utilizza le maniere forti e riesce a disinnescare le giocate centrali dell'Atalanta.
Quando può scatenare la sua corsa è inarrestabile, Ruggeri e Maehle ne sanno qualcosa. Troppo impreciso quando arriva in area di rigore: sbaglia spesso la scelta da fare, si lascia ipnotizzare da Gollini al 66' mancando la rete del potenziale 3-0 e tenendo in vita l'Atalanta. Nel complesso la sua prova è sufficiente.
Rileva Correa nel finale, ha il tempo di confezionare uno splendido assist per Muriqi nell'azione del gol che regala la sicurezza alla Lazio: ottimo sia il movimento sia il tocco, sfrutta al meglio il tempo concessogli dall'allenatore.
Rileva Luis Alberto, mette il suo dinamismo al servizio della squadra. In leggero ritardo su Pasalic in occasione del gol, disputa una discreta ultima parte di gara, strappando una sufficienza risicata: poche giocate significative, ma tanto movimento nella sua prestazione.
Gioca più avanzato rispetto a Immobile, cercando la profondità: una soluzione studiata da Inzaghi, che si concretizza al 51', quando l'argentino sfrutta la spizzata del compagno di reparto e si invola verso l'area bergamasca, siglando la rete del 2-0. Un'ottima prova dell'attaccante, che sfrutta al meglio le debolezze della difesa dell'Atalanta.
Partita di grande sacrificio, lo si trova anche in difesa a proteggere l'area di rigore. In forma fisica smagliante, gioca più arretrato rispetto a Correa; non riesce a trovare il gol, ma serve all'argentino l'assist per il 2-0 ed è sempre pericoloso quando è in possesso di palla.
Partita di grande sacrificio, lo si trova anche in difesa a proteggere l'area di rigore. In forma fisica smagliante, gioca più arretrato rispetto a Correa; non riesce a trovare il gol, ma serve all'argentino l'assist per il 2-0 ed è sempre pericoloso quando è in possesso di palla.
Entra e realizza il gol della certezza per la Lazio, praticamente al primo pallone toccato: che la sua stagione stia svoltando? Può rappresentare quello che è stato Caicedo nelle ultime stagioni, l'uomo che risolve negli ultimi minuti. La Lazio lo ha aspettato, il kosovaro comincia a ripagare la fiducia dei biancocelesti; il gol non è complicato, ma lui si fa trovare pronto all'appuntamento.
Entra e realizza il gol della certezza per la Lazio, praticamente al primo pallone toccato: che la sua stagione stia svoltando? Può rappresentare quello che è stato Caicedo nelle ultime stagioni, l'uomo che risolve negli ultimi minuti. La Lazio lo ha aspettato, il kosovaro comincia a ripagare la fiducia dei biancocelesti; il gol non è complicato, ma lui si fa trovare pronto all'appuntamento.
Demolisce l'Atalanta di Gasperini con gli aggiustamenti tattici che servivano. La Lazio passa subito in vantaggio, domina nel primo tempo, soffre quando serve farlo e soprattutto è letale in contropiede. Convincente anche nei cambi, le sue contromosse mettono al sicuro il risultato.
