Una parata da mettere sul taccuino ma è bella e importante, su un colpo di testa insidioso di Djuric. Un paio di svarioni sia con i piedi che in uscita ne attenuano il voto finale.
Una parata da mettere sul taccuino ma è bella e importante, su un colpo di testa insidioso di Djuric. Un paio di svarioni sia con i piedi che in uscita ne attenuano il voto finale.
Con esperienza e pazienza prima spegne Doig e poi affronta Terracciano, alternando fasi di copertura a proposizioni in avanti.
Con esperienza e pazienza prima spegne Doig e poi affronta Terracciano, alternando fasi di copertura a proposizioni in avanti.
Ordinaria amministrazione, anche perché a duellare con Djuric ci va spesso Dragusin. Per il resto niente di particolare da segnalare. Esce per infortunio dopo 41 minuti.
Il primo gol in A è una gemma di potenza e coordinazione; alla rete aggiunge una prestazione difensiva notevole soprattutto nei duelli con Djuric.
Primo tempo che va via liscio, secondo un po' meno perché c'è Ngonge che lo mette un paio di volte a sedere costringendolo a rimboccarsi le maniche.
Bravo nell'approfittare della palla vagante al limite dell'area per servire Dragusin. Per il resto buona corsa, buona presenza sulla fascia e buon lavoro dietro.
Gara affrontata con calma e semplicità, giocando senza cercare chissà quale colpo ad effetto. Non si fa sorprendere nel finale.
Anche nei momenti in cui il Verona preme di più, ovvero nel secondo tempo, mantiene sempre la giusta lucidità riuscendo a rimediare in tempo alle giocate non riuscite.
Anche nei momenti in cui il Verona preme di più, ovvero nel secondo tempo, mantiene sempre la giusta lucidità riuscendo a rimediare in tempo alle giocate non riuscite.
Dopo una partenza così così, con il passare dei minuti cresce e la sua presenza si fa sentire sempre di più. Regala a Puscas una palla d'oro che il rumeno però spreca.
Più passano le partite, più diventa imprescindibile per il centrocampo del Genoa. Anche oggi mette in mostra la sua duttilità e il suo spirito di sacrificio giocando in più ruoli.
Più passano le partite, più diventa imprescindibile per il centrocampo del Genoa. Anche oggi mette in mostra la sua duttilità e il suo spirito di sacrificio giocando in più ruoli.
Meno brillante e appariscente di altre volte, dà comunque un contributo specialmente quando i compagni hanno bisogno di un appoggio sicuro.
Meno brillante e appariscente di altre volte, dà comunque un contributo specialmente quando i compagni hanno bisogno di un appoggio sicuro.
Ha sulla coscienza un paio di occasione se non proprio sbagliate, quantomeno da gestire meglio. Buon per lui che sul risultato finale non pesano.
A parte il palo colpito con sfortuna, c'è ben poco di lui nella partita del Genoa. Tra tiri sbagliati e scatti a vuoto Hien ha gioco facile nel limitarlo. Esce per infortunio.
La partita del suo Genoa tende all'essenziale, alla cosa più utile, sia quando deve sbloccarla sia dopo per tenere il vantaggio. I tre punti arrivano con merito.
La partita del suo Genoa tende all'essenziale, alla cosa più utile, sia quando deve sbloccarla sia dopo per tenere il vantaggio. I tre punti arrivano con merito.
Un paio di volte deve stiracchiarsi per respingere conclusioni potenzialmente pericolose, sul gol di Dragusin non può nulla.
Un paio di volte deve stiracchiarsi per respingere conclusioni potenzialmente pericolose, sul gol di Dragusin non può nulla.
Nei minuti in cui è in campo fa soprattutto il terzino di (molta) spinta e due-tre palloni sensati in area riesce a metterli.
Salva sulla linea su De Winter, interviene con energia quando serve ma pesa tantissimo l'errore di valutazione che porta al gol di Dragusin.
Salva sulla linea su De Winter, interviene con energia quando serve ma pesa tantissimo l'errore di valutazione che porta al gol di Dragusin.
Resta troppo avanti nell'azione del gol di Dragusin lasciando un buco che nessun compagno copre. Compensa qualche svarione con un paio di recuperi notevoli come quello su Puscas nel secondo tempo.
È, dopo Hien, il migliore dei suoi pur se ogni tanto sparisce dalla partita. Però quando c'è mette grinta e corsa e tenacia. Il suo palo è l'occasione migliore dell'Hellas.
Non spinge con regolarità, crossa pochissimo e in fase difensiva non offre mai troppa sicurezza. Insomma una partita sottotono.
Se Ekuban e Puscas, in modo diverso, finiscono per non lasciare traccia è perché lui non sbaglia quasi nulla. Interventi a volte rudi ma comunque spesso efficaci.
Se Ekuban e Puscas, in modo diverso, finiscono per non lasciare traccia è perché lui non sbaglia quasi nulla. Interventi a volte rudi ma comunque spesso efficaci.
Cerca di dare una mano correndo per due in mezzo al campo: encomiabile ma serve a poco.
Il suo compito è quello di correre e tamponare, tamponare e correre e lo fa senza sbavature. Palla al piede, però, il discorso è un altro.
Dovrebbe essere, anzi è, l'uomo deputato a creare gioco e dare un minimo di fantasia alla manovra. E invece viene risucchiato nel centrocampo avversario e pur cambiando spesso posizione il suo apporto resta minimo.
Dovrebbe essere, anzi è, l'uomo deputato a creare gioco e dare un minimo di fantasia alla manovra. E invece viene risucchiato nel centrocampo avversario e pur cambiando spesso posizione il suo apporto resta minimo.
Ci mette grinta, a volte anche troppa, ma nel grigiore generale dei suoi è almeno uno che butta in campo un po' di cuore.
Ci mette grinta, a volte anche troppa, ma nel grigiore generale dei suoi è almeno uno che butta in campo un po' di cuore.
Nei 45 minuti in cui resta in campo non riesce ad incidere, facendo salire di rado la squadra e sprecando un paio di palloni potenzialmente interessanti.
Con un colpo di testa chiama Martinez all'intervento ed è l'unica volta che si fa vedere al tiro. Per il resto tanti duelli aerei vinti ma nel complesso poca sostanza.
Il suo ingresso, almeno nei primi minuti della ripresa, vivacizza l'asfittico attacco gialloblu. Gli manca continuità e precisione ma gli va dato atto di essere quello, lì davanti, con più voglia di fare.
Il suo ingresso, almeno nei primi minuti della ripresa, vivacizza l'asfittico attacco gialloblu. Gli manca continuità e precisione ma gli va dato atto di essere quello, lì davanti, con più voglia di fare.
Parte a sinistra poi si sposta al centro ma il suo apporto offensivo resta ridottissimo, per non dire inesistente.
Parte a sinistra poi si sposta al centro ma il suo apporto offensivo resta ridottissimo, per non dire inesistente.
Quinto ko di fila e panchina sempre più a rischio. Il suo è un Verona che anche oggi non gioca, che vive di fiammate e di un pizzico di orgoglio ma nulla più.