Sembra un pomeriggio tranquillo dal primo tempo, e invece nella ripresa succede di tutto, e lui è costretto a prendere tre gol dove non è impeccabile, ma non ha neanche responsabilità evidenti.
Dirige la retroguardia con la consueta eleganza, ma nella ripresa crolla anche lui sugli assalti dei viola, non riuscendo a far buona guardia in occasione dei tre gol di Simeone, Benassi e infine Mirallas.
Primo tempo di grande qualità e dinamismo il suo, ma cala in maniera decisiva sul finale, quando lascia che Mirallas entri senza problemi dal suo lato, andando a siglare il gol del definitivo 3-3.
Gli manca esperienza e si vede. Parte bene, ma parte qualche duello di troppo nella ripresa, lasciando scoperto il suo lato in occasione del cross che porta poi al gol di Benassi. Ingenuo.
Primo tempo più che sufficiente, meno bene nella ripresa, dove perde le distanze dal Cholito Simeone e da Benassi, che bucano la retroguardia neroverde in occasione del primo e del secondo gol.
Riscatta un primo tempo tra alti e bassi con una ripresa da grandissimo giocatore: forza fisica e qualità al servizio della squadra, doti che si evidenziano prima col gol che apre le danze e poi per l'assist in occasione del gol di Babacar. Prezioso.
Riscatta un primo tempo tra alti e bassi con una ripresa da grandissimo giocatore: forza fisica e qualità al servizio della squadra, doti che si evidenziano prima col gol che apre le danze e poi per l'assist in occasione del gol di Babacar. Prezioso.
Non gioca una partita perfetta sul piano tattico, ma dirige bene il traffico davanti alla difesa e trova poi la perla del terzo gol che sembra incanalare bene il match, prima del tracollo sul finale di gara.
Difficile giustificare quel gesto a pochi minuti dal suo ingresso in partita, quando si becca prima un giallo e poi un altro per proteste, con conseguente espulsione. Reazione eccessiva e altra chance di emergere sprecata per il serbo.
Difficile giustificare quel gesto a pochi minuti dal suo ingresso in partita, quando si becca prima un giallo e poi un altro per proteste, con conseguente espulsione. Reazione eccessiva e altra chance di emergere sprecata per il serbo.
Gran partita quella del marocchino, che per 80 minuti corre da un lato all'altro del campo, smistando sempre palloni di qualità. E non è un caso che il Sassuolo crolli in concomitanza dalla sua uscita dal rettangolo di gioco.
Gran partita quella del marocchino, che per 80 minuti corre da un lato all'altro del campo, smistando sempre palloni di qualità. E non è un caso che il Sassuolo crolli in concomitanza dalla sua uscita dal rettangolo di gioco.
Contro i suoi ex compagni ha grandi motivazioni e si vede. Corre, lotta e gioca una gran partita, siglando anche il gol del momentaneo 2-0 da attaccante puro. Peccato che non basti per raccogliere i 3 punti al Mapei Stadium.
Corre, svaria su tutto il fronte offensivo ed è sempre tra i più pericolosi nell'arco dei 90 minuti. Non trova il gol e meriterebbe anche il 7 in pagella, ma perde una palla sanguinosa proprio allo scadere da cui nasce il 3-3 finale di Mirallas. Un peccato.
Ottima anche la sua gara, una spina nel fianco della difesa viola. Non trova il gol e neanche l'assist, ma l'avrebbe meritato per la mole di gioco prodotta nel pomeriggio al Mapei Stadium.
La sua squadra fa la partita per oltre 80 minuti, ma mostra ancora una volta dei limiti caratteriali nel dare il colpo decisivo agli avversari. L'espulsione di Djuricic indirizzare negativamente il match, ma forse si poteva fare di più sul finale per chiamare a raccolta i suoi ragazzi alla massima attenzione.
Male anche oggi il talentino francese, colpevole sia sul gol di Duncan, dove smanaccia la palla proprio sui suoi piedi, e sia sul gol dalla distanza di Sensi, conclusione non del tutto irresistibile. Alti e bassi per l'ex Tolosa, ancora alla ricerca della continuità di rendimento.
Alterna ottime chiusure ad errori anche banali in zona offensiva, mostrando tutti i suoi limiti sul piano tecnico. Eppure in difesa riesce quasi sempre a tenere a bada gli avversari, ingaggiando un duello all'ultimo sangue soprattutto con Di Francesco.
Non attacca quasi mai dal suo lato, perdendo il duello a distanza con Lirola. Si limita a tenere a bada Berardi sulla corsia mancina, riuscendoci però soltanto in maniera parziale.
Ha la grande chance per giocare centrale difensivo in quello che è il suo ruolo naturale, ma la spreca malamente sbagliando spesso il tempo dell'intervento e beccandosi un espulsione sul finale che poteva costare carissimo ai suoi. Ingenuo.
L'ultimo a mollare la presa sulla partita, svettando sugli avversari come può e soprattutto regalando un pallone d'oro a Mirallas a tempo quasi scaduto, assist che vale il 3-3 con cui va in cantiere la gara al Mapei Stadium.
Riscatta una partita opaca con la rete pesantissima del 2-3 che rimette in partita i suoi, un gol da attaccante rapace e che dimostra la sua grande vena realizzativa in questa stagione. E i fantallenatori che hanno creduto in lui continuano ad esultare.
Riscatta una partita opaca con la rete pesantissima del 2-3 che rimette in partita i suoi, un gol da attaccante rapace e che dimostra la sua grande vena realizzativa in questa stagione. E i fantallenatori che hanno creduto in lui continuano ad esultare.
Non una gran partita quella del brasiliano, che dovrebbe accendere la luce sulla trequarti della Fiorentina e invece si limita al compitino e non è quasi mai pericoloso dalle parti di Consigli.
Dov'è finito Federico? Entra e si rende protagonista di un paio di buone giocate, ma niente di trascendentale. Tifosi e soprattutto fantallenatori si aspettano molto di più da uno con le sue qualità, sia fisiche che tecniche.
Non la miglior partita per il regista francese, che sbaglia spesso appoggi facili e non riesce mai a verticalizzare in maniera precisa per gli attaccanti. Urge ritrovarsi, sia per Pioli che peri fantallenatori.
Partita senza infamia e senza lode per il ragazzo svizzero, che perde il duello alla distanza sia con Bourabia che con Duncan. Si riscatta parzialmente con quel tiro sul palo da cui arriva il gol del Cholito Simeone.
Partita senza infamia e senza lode per il ragazzo svizzero, che perde il duello alla distanza sia con Bourabia che con Duncan. Si riscatta parzialmente con quel tiro sul palo da cui arriva il gol del Cholito Simeone.
Pioli lo manda in campo lasciando in panchina sia Simeone che Chiesa, ma il croato non riesce a lasciare il segno nei 45 minuti in campo, se non con qualche bel dribbling che non porta bonus ai viola. Esce a inizio ripresa, lasciando il campo proprio a Chiesa junior.
Pioli lo manda in campo lasciando in panchina sia Simeone che Chiesa, ma il croato non riesce a lasciare il segno nei 45 minuti in campo, se non con qualche bel dribbling che non porta bonus ai viola. Esce a inizio ripresa, lasciando il campo proprio a Chiesa junior.
Bentornato Cholito! Esultando finalmente i fantallenatori, visto che Giovanni Simeone torna al gol dopo un digiuno che durava bene 876 minuti. Rete importantissima da cui parte la rimonta della viola, chiusa poi dal 3-3 finale di Mirallas. Che sia la rinascita per il buon Simeone junior?
Oggi ha la grande chance per scalzare il Cholito Simeone dal tridente titolare della viola, ma il ragazzino serbo non riesce a sfruttarla nel migliore dei modi, giocando un primo tempo incolore e non rendendosi mai pericolosi dalle parti di Consigli.
Un guizzo decisivo quello a tempo praticamente scaduto, quando raccoglie l'assist invitante di Pezzella e buca Consigli con un sinistro chirurgico che vale il definitivo 3-3. Con un Pjaca a mezzo servizio, un Gerson intermittente e un Chiesa non al meglio della condizione, che sia arrivato il momento di svolta per il belga?
Parte con una formazione a dir poco rimaneggiata, tenendo in panchina i due migliori giocatori. Nella ripresa si accorge dell'errore e manda in campo sia Chiesa che Simeone, ma soprattutto Mirallas sul finale, mossa che gli vale l'insperato pareggio.
Parte con una formazione a dir poco rimaneggiata, tenendo in panchina i due migliori giocatori. Nella ripresa si accorge dell'errore e manda in campo sia Chiesa che Simeone, ma soprattutto Mirallas sul finale, mossa che gli vale l'insperato pareggio.
