Raramente impegnato, se non per via di qualche conclusione da fuori area, si fa notare per una bella giocata nel primo tempo, quando è sicuro in uscita e riesce a innescare la velocità di Gervinho. Non può nulla sul rigore battuto da Babacar, che lo spiazza. Protagonista nel finale: prima sbaglia clamorosamente l'uscita, regalando a Babacar la possibilità di battere a rete, poi si rifà parando su Matri.
Raramente impegnato, se non per via di qualche conclusione da fuori area, si fa notare per una bella giocata nel primo tempo, quando è sicuro in uscita e riesce a innescare la velocità di Gervinho. Non può nulla sul rigore battuto da Babacar, che lo spiazza. Protagonista nel finale: prima sbaglia clamorosamente l'uscita, regalando a Babacar la possibilità di battere a rete, poi si rifà parando su Matri.
Soffre la vivacità di Berardi, che lo manda al bar con le sue finte in un paio di occasioni. Non spinge quasi mai, troppo preoccupato dalla pericolosità dell'esterno neroverde; al 77' manca clamorosamente l'intervento su un pallone filtrante, regalando all'avversario la migliore occasione del match.
Fa tutto lui: prima è il più pronto di tutti ad andare sul pallone regalato da Magnani e segnare da pochi metri, poi concede un calcio di rigore con una trattenuta su Babacar. Nel finale è mostruoso: il suo salvataggio sul pallonetto dello stesso Babacar vale i 3 punti.
Fa tutto lui: prima è il più pronto di tutti ad andare sul pallone regalato da Magnani e segnare da pochi metri, poi concede un calcio di rigore con una trattenuta su Babacar. Nel finale è mostruoso: il suo salvataggio sul pallonetto dello stesso Babacar vale i 3 punti.
Fa tutto lui: prima è il più pronto di tutti ad andare sul pallone regalato da Magnani e segnare da pochi metri, poi concede un calcio di rigore con una trattenuta su Babacar. Nel finale è mostruoso: il suo salvataggio sul pallonetto dello stesso Babacar vale i 3 punti.
Ottima spalla per Bruno Alves, che può aiutarlo a crescere con la sua esperienza. Bene non soltanto in marcatura, ma anche in fase di impostazione, come dimostra anche poco prima di uscire dal campo con una bella azione sulla sinistra; unica sbavatura, la trattenuta su Berardi che gli costa l'ammonizione.
Ottima spalla per Bruno Alves, che può aiutarlo a crescere con la sua esperienza. Bene non soltanto in marcatura, ma anche in fase di impostazione, come dimostra anche poco prima di uscire dal campo con una bella azione sulla sinistra; unica sbavatura, la trattenuta su Berardi che gli costa l'ammonizione.
Disinnesca Boateng e si concede anche qualche bella cavalcata sulla fascia, anche se non sempre i suoi cross sono sfruttati dai compagni. Tiene bene difensivamente, sfruttando il fisico e non andando mai in affanno contro nessun avversario.
Tanta quantità, abbinata a una qualità che non sempre emerge dalle sue giocate. Ha capacità di inserimento che spesso non sono premiate dai compagni, in fase di costruzione ogni tanto commette qualche errore, ma si fa apprezzare per il pressing continuo e la bravura nell'interrompere le ripartenze degli avversari.
Tanta quantità, abbinata a una qualità che non sempre emerge dalle sue giocate. Ha capacità di inserimento che spesso non sono premiate dai compagni, in fase di costruzione ogni tanto commette qualche errore, ma si fa apprezzare per il pressing continuo e la bravura nell'interrompere le ripartenze degli avversari.
Entra al posto di Siligardi e dà il suo apporto costruttivo su entrambe le fasce. D'Aversa pensa di sfruttare la sua vivacità in avanti, invece probabilmente la sua utilità emerge più in fase difensiva: si sacrifica sugli esterni del Sassuolo e contribuisce alla difesa del risultato.
Entra al posto di Siligardi e dà il suo apporto costruttivo su entrambe le fasce. D'Aversa pensa di sfruttare la sua vivacità in avanti, invece probabilmente la sua utilità emerge più in fase difensiva: si sacrifica sugli esterni del Sassuolo e contribuisce alla difesa del risultato.
Inizia bene, con la sponda che innesca Gervinho nell'azione che porta al gol dell'1-0. Il suo pressing è efficace nel primo tempo, le sue scelte invece meno felici: qualche pallone perso e un'occasione sprecata al 79', con la quale avrebbe chiuso il match, pesano sulla valutazione finale.
D'Aversa lo preferisce a Stulac in cabina di regia, il centrocampista ripaga il suo allenatore con una splendida prestazione, soprattutto nel primo tempo: gestisce i tempi del pressing, smista il pallone con bravura, fa da schermo davanti alla difesa. Un'arma tattica preziosissima.
Nel corso della partita non ha grandi occasioni, si guadagna la pagnotta in altro modo: lotta con i centrali neroverdi per tutta la gara, mettendo in mostra la sua grande capacità di proteggere il pallone. Centravanti da battaglia, crea gli spazi per le cavalcate di Gervinho, risultando anche lui, a modo suo, decisivo per la vittoria.
Semplicemente il Sassuolo non ha le armi per fermarlo. L'ivoriano fa a fette centrocampo e difesa neroverdi con le sue accelerazioni: segna, crea pericoli, sfianca gli avversari. Forse non farà sempre le scelte migliori, forse non riuscirà a sfruttare tutte le occasioni che gli capitano, ma è devastante e di gran lunga il migliore in campo.
Un'ottima prestazione, soprattutto nel primo tempo, quando si sistema sulla destra e sfrutta la libertà concessa da Rogerio su quella fascia. Vivace, tecnico, è dotato di un sinistro vellutato che sfrutta a piacimento. Nella ripresa D'Aversa lo sposta sulla sinistra, lui lo ripaga con alcune giocate di classe e addirittura una "ruleta" da manuale. Esce stremato al 66'.
Preferisce Scozzarella a Stulac e il centrocampista non delude. La sua squadra domina nella prima frazione, mentre ha la colpa di essere troppo preoccupata nella ripresa, quando non riesce più a guadagnare campo. Ma il Parma ottiene una vittoria preziosa, grazie anche alla voglia di sacrificarsi di tutti i giocatori.
Preferisce Scozzarella a Stulac e il centrocampista non delude. La sua squadra domina nella prima frazione, mentre ha la colpa di essere troppo preoccupata nella ripresa, quando non riesce più a guadagnare campo. Ma il Parma ottiene una vittoria preziosa, grazie anche alla voglia di sacrificarsi di tutti i giocatori.
Lui ci prova, a tenere in piedi la baracca: su Gervinho prima smorza la conclusione, poi salva sulla linea, ma Ferrari dorme e l'ivoriano insacca; para anche il primo colpo di testa al 25', poi Magnani regala il pallone a Bruno Alves, che non sbaglia. Tradito dai compagni, non ha occasioni per rifarsi; cerca gloria nell'area avversaria nel finale, ma ottiene soltanto un cartellino giallo.
La sua colossale dormita regala a Gervinho l'1-0. Non è la prima di questa stagione, nel corso della quale ha alternato prestazioni superbe a orrendi scivoloni; nel corso del primo tempo non riesce a trovare le distanze dai compagni di reparto, forse disorientato dal ritorno alla difesa a 4.
La sua colossale dormita regala a Gervinho l'1-0. Non è la prima di questa stagione, nel corso della quale ha alternato prestazioni superbe a orrendi scivoloni; nel corso del primo tempo non riesce a trovare le distanze dai compagni di reparto, forse disorientato dal ritorno alla difesa a 4.
In linea puramente teorica sarebbe il terzino sinistro della linea a 4, di fatto si trova costantemente in proiezione offensiva e fatica quando è chiamato a difendere. Siligardi e compagni sfruttano gli spazi che trovano sulla fascia, dall'altra parte non giustifica particolarmente la sua posizione avanzata, perché al di là di qualche cross non crea particolari pericoli alla difesa parmense.
De Zerbi lo schiera da terzino, il brasiliano si trova di fronte un cliente scomodo come Gervinho, contro il quale non ha armi. Non commette errori da sottolineare, ma non riesce né a opporsi - se non sporadicamente - all'ivoriano, né a disinnescare Siligardi quando quest'ultimo si sposta sulla sua fascia.
Commette un errore inspiegabile, spedendo il pallone sulla sua traversa e regalando a Bruno Alves la possibilità di segnare il momentaneo 2-0. Inglese lo porta a scuola per tutto il match, Gervinho semplicemente lo fa impazzire: una partita da scordare alla svelta per il giovane difensore.
Alterna buone giocate a errori marchiani, come spesso gli è accaduto in carriera. Gioca sul centro-destra, a piede invertito, e si fa apprezzare più in fase di interdizione che come costruttore di gioco. Le troppe imprecisioni influiscono negativamente sulla sua valutazione.
Nel primo tempo soffre terribilmente il pressing del Parma, sbagliando diversi passaggi e non riuscendo a far girare la squadra. Un pizzico meglio nell'ultima parte della prima frazione e a inizio ripresa, ma il centrocampo dei ducali lo ingabbia e De Zerbi decide di sostituirlo.
Questa volta De Zerbi preferisce schierarlo non da punta centrale, ma di supporto a Babacar. Assume una posizione ibrida, da cui non riesce a incidere: si fa notare per la fisicità e la protezione della palla, ma non gli riesce neppure una giocata degna di nota. Esce al 60' per un problema alla caviglia destra.
Entra in campo al 60', sistemandosi in cabina di regia. La squadra gira decisamente meglio, il pallone gira con maggiore velocità e precisione; tuttavia un pallone perso dal centrocampista rischia di risultare decisivo, ma per sua fortuna Gervinho dopo una bella cavalcata non riesce a concludere con sufficiente forza.
Entra nel corso ripresa, mostrando fin dalle prime battute una bella vivacità. Non a caso il Sassuolo guadagna campo e nel finale crea le sue migliori occasioni, anche grazie alle qualità dell'ex Benevento, sempre bravo a trovare il compagno smarcato tra le linee.
Entra nel corso ripresa, mostrando fin dalle prime battute una bella vivacità. Non a caso il Sassuolo guadagna campo e nel finale crea le sue migliori occasioni, anche grazie alle qualità dell'ex Benevento, sempre bravo a trovare il compagno smarcato tra le linee.
Ha il compito di coprire le spalle a Rogerio, fin troppo "allegro" nella gestione della fase difensiva; così facendo si sfianca nel lavoro di copertura e non riesce mai a essere concreto e utile in fase di costruzione. Al contrario, per lunghi tratti del match sparisce letteralmente dal campo.
Il match non è semplice, con Bruno Alves a ringhiare su di lui, ma l'attaccante riesce a ritagliarsi il suo spazio: procura e realizza il calcio di rigore, riaprendo il match, e nella ripresa ha sul piede la palla del possibile 2-2; il suo pallonetto è però preda del solito Bruno Alves, che gli nega la doppietta.
Entra nel finale, nel disperato tentativo di trovare il gol del pareggio, e per poco non diventa l'eroe di giornata; la sua conclusione sul primo palo è però neutralizzata da Sepe, che con un bel riflesso nega all'attaccante la rete del 2-2. Dimostra però di essere sempre un'arma preziosa a partita in corso.
Entra nel finale, nel disperato tentativo di trovare il gol del pareggio, e per poco non diventa l'eroe di giornata; la sua conclusione sul primo palo è però neutralizzata da Sepe, che con un bel riflesso nega all'attaccante la rete del 2-2. Dimostra però di essere sempre un'arma preziosa a partita in corso.
La vivacità non gli manca, cerca sempre la giocata e da questo punto di vista è uno dei migliori; peccato che gli errori siano tanti quanti gli spunti positivi, in un'alternanza che non fa certo il bene della sua squadra. Ma soprattutto pesa un'occasione buttata al vento al 77', quando non inquadra la porta (di destro) da ottima posizione: poteva fare decisamente meglio.
Alcune scelte a posteriori risultano errate: ok la difesa a 4, ma Marlon non può mai fermare Gervinho, mentre Rogerio è troppo proiettato in avanti. Nel primo tempo il Sassuolo soffre terribilmente, non riuscendo a superare il pressing avversario. Anche la posizione di Boateng non dà i suoi frutti: la squadra gira decisamente meglio quando l'ex milanista esce dal campo.
