Il salvataggio su Kalulu a pochi minuti dalla fine riscatta le ultime uscite poco fortunate. È preparato e attento e questa sera uno dei migliori dei suoi.
Il salvataggio su Kalulu a pochi minuti dalla fine riscatta le ultime uscite poco fortunate. È preparato e attento e questa sera uno dei migliori dei suoi.
Leader nei duelli verbali e quando c'è da impostare l'azione dalle retrovie. Se chiamato a difendere è sempre "traballante" e mai riesce a lasciar sereni i propri compagni e sostenitori.
Ha 60' nelle gambe, nei quali riesce a emergere e giganteggiare al centro della retroguardia juventina. in debito d'ossigeno dopo l'ora di gioco inizia ad arrancare, non prima di concedersi una straordinaria chiusura su Diaz.
Una gara lineare, come troppo spesso ha abituato i suoi tifosi, nel bene e nel male. Buono il primo tempo, eccessivamente contratto nella ripresa.
Parte a mille, con la sana idea di accentrarsi spesso e non lasciare punti di riferimento agli avversari. La sua autonomia, tuttavia, si esaurisce presto e già a fine primo tempo ha praticamente alzato bandiera bianca.
Parte a mille, con la sana idea di accentrarsi spesso e non lasciare punti di riferimento agli avversari. La sua autonomia, tuttavia, si esaurisce presto e già a fine primo tempo ha praticamente alzato bandiera bianca.
Parte a mille, con la sana idea di accentrarsi spesso e non lasciare punti di riferimento agli avversari. La sua autonomia, tuttavia, si esaurisce presto e già a fine primo tempo ha praticamente alzato bandiera bianca.
Un ottimo primo tempo, ma una partita influenza dalla ripresa in chiaroscuro, dove in più di un'occasione è poco attento, soprattutto dietro.
L'ex di turno, con gli occhi puntati su di lui tiene un'ora buona, ma è in evidente difficoltà già dopo un'ora di gioco e la grave sbavatura in occasione del gol subito ne è la prova lampante.
Entra per dar brio alla manovra offensiva dei suoi e a modo suo vi riesce, pur pagando il momento poco felice della squadra che non riesce ad assisterlo a dovere.
Entra per dar brio alla manovra offensiva dei suoi e a modo suo vi riesce, pur pagando il momento poco felice della squadra che non riesce ad assisterlo a dovere.
Entra per dar brio alla manovra offensiva dei suoi e a modo suo vi riesce, pur pagando il momento poco felice della squadra che non riesce ad assisterlo a dovere.
Più di una buona azione in entrambe le fasi di gioco, ma anche qualche sbavatura di troppo che a questi livelli non può essere tollerata. Porta a casa la prestazione, ma da lui ci si aspetta sempre altro.
Un gol praticamente fatto nel quale non porta a casa neppure il corner, un altro mancato per il desiderio di cercare la giocata più spettacolare che efficace. La sua idea di calcio è ben delineata, ma non ancora perfettamente conforme a questa Juve.
Nonostante il nervosismo pre-sostituzione, la sua una gara di sostanza, sacrificio e forza, nella quale si concede la giocata di fino, mai banale e l'assist del momentaneo vantaggio. Cala nella ripresa, ma Allegri se ne accorge concedendogli 20' di riposo in più rispetto ai compagni.
Nonostante il nervosismo pre-sostituzione, la sua una gara di sostanza, sacrificio e forza, nella quale si concede la giocata di fino, mai banale e l'assist del momentaneo vantaggio. Cala nella ripresa, ma Allegri se ne accorge concedendogli 20' di riposo in più rispetto ai compagni.
Gli bastano 4' per confermare il Milan quale una delle sue vittime preferite. Dopo il gol un paio di occasioni che non riesce a concretizzare, ma è in palla e deve arrendersi solo ad una contrattura che lo costringe a lasciare anzitempo il terreno di gioco.
Dal suo ingresso in campo, qualche sbavatura di troppo e le uniche occasioni offensive degne di nota in favore dei suoi. Ci prova, anzitutto a riscattare l'ultima uscita in campionato, ma più di così non riesca a fare.
Nervoso nel post partita, indeciso in campo. Si dà la colpa dei cambi e probabilmente ha ragione. La sua Juve alza bandiera bianca dopo l'ottima ora di gioco disputata e ringrazia il Direttore di gara di aver messo fine alle ostilità.
Incolpevole in occasione del vantaggio bianconero, chiude la porta nelle due decisive, successive, occasioni, rinvigorendo il Milan per il prosieguo di gara.
Incolpevole in occasione del vantaggio bianconero, chiude la porta nelle due decisive, successive, occasioni, rinvigorendo il Milan per il prosieguo di gara.
Il capitano del Milan è chiamato ancora una volta a gli straordinari e ne esce tra gli applausi, con una prestazione convincente e di carettere.
Il capitano del Milan è chiamato ancora una volta a gli straordinari e ne esce tra gli applausi, con una prestazione convincente e di carettere.
Pioli non riesce proprio a vederlo come terzino e punta su di lui solo come esterno alto offensivo. L'ex Roma e PSG non è ancora al meglio, ma riesce sempre a garantire sacrificio e abnegazione alla causa.
Pioli non riesce proprio a vederlo come terzino e punta su di lui solo come esterno alto offensivo. L'ex Roma e PSG non è ancora al meglio, ma riesce sempre a garantire sacrificio e abnegazione alla causa.
Una sbavatura e un'ottima chiusura difensiva nel proprio score in mezzora abbondante di gara, quando è chiamato ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare che gli fa lasciare anzitempo il campo.
Una sbavatura e un'ottima chiusura difensiva nel proprio score in mezzora abbondante di gara, quando è chiamato ad alzare bandiera bianca per un problema muscolare che gli fa lasciare anzitempo il campo.
Doppia disattenzione in occasione del gol subito, prima nell'errato appoggio al compagno che propizia l'azione offensiva, poi per la sfida in velocità persa con Morata, non certo una costante per colui che è senza dubbio tra i giocatori più veloci della Serie A. Nel resto di gara non una prestazione esaltante e mai pericoloso avanti, nonostante l'area di gioco particolarmente avanzata. Cresce alla lunga, ma non basta.
Doppia disattenzione in occasione del gol subito, prima nell'errato appoggio al compagno che propizia l'azione offensiva, poi per la sfida in velocità persa con Morata, non certo una costante per colui che è senza dubbio tra i giocatori più veloci della Serie A. Nel resto di gara non una prestazione esaltante e mai pericoloso avanti, nonostante l'area di gioco particolarmente avanzata. Cresce alla lunga, ma non basta.
La chiusura su Rabiot del primo tempo vale il prezzo del biglietto e scrive nel suo biglietto da visita le sue qualità e caratteristiche migliori nell'uno contro uno: velocità e determinazione.
La difesa del Milan è formata da quattro elementi solo sulla carta, nel terzetto si trova a meraviglia, riuscendo anche in qualche buona sovrapposizione nella quale prova a trovare i compagni in mezzo all'area, con alterne fortune.
La difesa del Milan è formata da quattro elementi solo sulla carta, nel terzetto si trova a meraviglia, riuscendo anche in qualche buona sovrapposizione nella quale prova a trovare i compagni in mezzo all'area, con alterne fortune.
Troppo impacciato il suo approccio alla gara e il Milan tutto ne risente. Nell'uno contro uno sa sempre farsi valere, ma la parvenza è che sia ancora non al meglio della condizione.
Il metronomo del Milan mette in campo esperienza e sacrificio per rinvigorire il Milan, ma vi riesce solo a fasi alterne dovendo ancora trovare la forma migliore.
Sta diventando il leader del centrocampo rossonero, lui più di chiunque altri. Grinta, carattere, corsa e lotta su ogni pallone, che ovviamente non possono esularlo da qualche errore, ma lo spirito è quello giusto.
Sta diventando il leader del centrocampo rossonero, lui più di chiunque altri. Grinta, carattere, corsa e lotta su ogni pallone, che ovviamente non possono esularlo da qualche errore, ma lo spirito è quello giusto.
È l'anima di questo Milan, il trascinatore e l'ultimo ad arrendersi, sempre pronto a suonare la carica. Come accade di rado, non entra nell'azione del gol, ma a suon di prestazioni gigantesche sta trascinando il Milan ad ottimi risultati.
La fascia destra è sua da direttivo di gara, ma non riesce mai a presidiarla come vorrebbero lui, Pioli e il tifo rossonero tutto. Particolarmente timido, sente la gara e mai riesce a esprimersi al meglio.
In una gara tutt'altro che semplice per le sue caratteristiche, gli avversari e la disposizione in campo, riesce a portare sulle spalle il peso dell'intero attacco rossonero, contro la collaudata difesa juventina. Sempre a testa bassa, ad eccezione dell'azione del pari, quando riesce a trovare la torsione esatta che fa scoppiare di gioia il Diavolo.
Tutt'altro che un diesel, parte bene con ispirazione e più di una giocata degna di nota, ma alla lunga cala prepotentemente. Quando chiamato in causa si fa sempre trovare pronto, ma ha sempre necessità di essere sollecitato e non sempre il Milan può permettersi questo approccio offensivo alla gara.
Il manifesto della positività e dell'ottimismo, che riesce a trasmettere alla squadra ogni sensazione di tranquillità tale da renderla invincibile. Anche questa sera c'è il suo zampino, nonostante la preoccupante emergenza infortuni.