Nel primo si dimostra attento uscendo con il tempo giusto per anticipare Dybala, poi si rende protagonista di un'indecisione che rischia di costargli molto caro, sbagliando un rinvio che finisce sui piedi di Chiesa, ma per sua fortuna l'azione della Juventus si conclude con un nulla di fatto. Nella ripresa si riscatta con una buona chiusura sul primo palo sulla conclusione di Morata.
- Malinovskyi 87’
Nel primo si dimostra attento uscendo con il tempo giusto per anticipare Dybala, poi si rende protagonista di un'indecisione che rischia di costargli molto caro, sbagliando un rinvio che finisce sui piedi di Chiesa, ma per sua fortuna l'azione della Juventus si conclude con un nulla di fatto. Nella ripresa si riscatta con una buona chiusura sul primo palo sulla conclusione di Morata.
Vince tutti i contrasti aerei che lo vedono protagonista. Assieme a Palomino mette la museruola a Morata costringendolo a giocare lontanissimo dall'area orobica per trovare qualche pallone giocabile.
Il meno performante della difesa atalantina, ma che chiude comunque il match con una prestazione onesta, senza sbavature e che aiuta i due compagni di reparto a chiudere tutte le iniziative degli attaccanti juventini.
Cuadrado lo impegna moltissimo dal punto di vista difensivo, tenendolo spesso schiacciato nella propria metà campo per evitare di essere sorpreso alle spalle. Il tedesco è attento ed approfitta dei pochi varchi che si creano per attaccare gli spazi.
Partita impressionante del difensore argentino, con Morata dà vita ad una lotta senza quartiere, aggredendo l'attaccante spagnolo in ogni zona del campo. Chiude la partita con 4 respinte difensive e, soprattutto, ben 7 palloni intercettati. Se Gollini chiude con la porta inviolata una buona parte del merito è di Palomino.
Prima perde un pallone sanguinosissimo all'interno della propria area, ma viene graziato da un Morata non propriamente in giornata. Pochi minuti più tardi si riscatta alla grande con un'importantissima chiusura su di un tiro a botta sicura di Chiesa.
Prima perde un pallone sanguinosissimo all'interno della propria area, ma viene graziato da un Morata non propriamente in giornata. Pochi minuti più tardi si riscatta alla grande con un'importantissima chiusura su di un tiro a botta sicura di Chiesa.
Nel 3-4-2-1 di Gasperini il centrocampista olandese ha il compito di dare equilibrio alla squadra. Nonostante i centrocampisti avversari non siano propriamente irresistibili lui soffre sul piano fisico, soprattutto il movimento perpetuo di McKennie.
A differenza del compagno di reparto lo svizzero appare decisamente in giornata. Aiuta i compagni della difesa a chiudere sullo sviluppo della manovra offensiva juventina, portando spesso un raddoppio importante sui portato di palla avversari.
Entra per un Pessina molto pimpante e non riesce a dare lo stesso contributo del compagno di squadra.
Entra per un Pessina molto pimpante e non riesce a dare lo stesso contributo del compagno di squadra.
In un primo tempo dove la Juventus ha avuto per lunghi tratti il pallino del gioco, il numero 32 è stato il migliore dei suoi nel reparto avanzato. Sua infatti la migliore occasione degli orobici nei primi 45 minuti di gioco. Esce nell'intervallo a causa delle precarie condizioni fisiche.
In un primo tempo dove la Juventus ha avuto per lunghi tratti il pallino del gioco, il numero 32 è stato il migliore dei suoi nel reparto avanzato. Sua infatti la migliore occasione degli orobici nei primi 45 minuti di gioco. Esce nell'intervallo a causa delle precarie condizioni fisiche.
Gasperini lo manda in campo quando decide che è giunta l'ora di spingere sull'acceleratore. Il centrocampista offensivo ripaga la fiducia del mister sfiorando prima il gol su punizione e poi realizzando, con un pizzico di fortuna, la rete che decide la partita e segna un bel colpo in ottica Champions.
Gasperini lo manda in campo quando decide che è giunta l'ora di spingere sull'acceleratore. Il centrocampista offensivo ripaga la fiducia del mister sfiorando prima il gol su punizione e poi realizzando, con un pizzico di fortuna, la rete che decide la partita e segna un bel colpo in ottica Champions.
Entra per Muriel e trova la giocata giusta per mettere in ritmo Malinovskyi nell'azione che decide la partita. La sua classe fa la differenza anche in pochissimi minuti di gioco.
La Juventus ha, insieme all'Inter, la miglior difesa del campionato e si vede. Nonostante questo il colombiano riesce a trovare qualche pertugio per rendersi pericoloso sia nel primo che nel secondo tempo. Gasperini lo toglie anzi tempo per sparigliare un po' le carte là davanti.
Non una giornata facile per l'attaccante colombiano che fa della sua forza l'arma principale. Trovarsi davanti una coppia di difensori fisici come de Ligt e Chiellini lo mette in difficoltà, non a caso trova l'unica occasione importante del suo match quando si trova a duellare con Danilo.
Il tecnico orobico conosce le armi a sua disposizione. Sceglie un atteggiamento più prudente in avvio di gara, inserendo nel corso del match giocatori di qualità. La sua scelta viene ripagata con tre punti che potranno pesare moltissimo in ottica Champions League.
Il suo pomeriggio è stato abbastanza tranquillo fino a circa all'80esimo minuto della partita. L'ingresso di Malinovskyi complica però i suoi piani: il numero 18 nerazzurro prima lo chiama in causa con una bellissima punizione e poi lo beffa con una conclusione dalla distanza deviata da Alex Sandro.
Il suo pomeriggio è stato abbastanza tranquillo fino a circa all'80esimo minuto della partita. L'ingresso di Malinovskyi complica però i suoi piani: il numero 18 nerazzurro prima lo chiama in causa con una bellissima punizione e poi lo beffa con una conclusione dalla distanza deviata da Alex Sandro.
Il capitano bianconero mette a disposizione tutta la sua esperienza per bloccare quanto possibile il miglior attacco della Serie A. Lotta con Zapata sul piano fisico uscendo spesso vincitore dai contrasti ed in più spezza diverse trame di gioco avversarie intercettando i passaggi che passano dalle sue parti.
Il capitano bianconero mette a disposizione tutta la sua esperienza per bloccare quanto possibile il miglior attacco della Serie A. Lotta con Zapata sul piano fisico uscendo spesso vincitore dai contrasti ed in più spezza diverse trame di gioco avversarie intercettando i passaggi che passano dalle sue parti.
Nel primo tempo si fa vedere con continuità nella metà campo atalantina, ma con il passare dei minuti la sua spinta si fa sempre più limitata. Nel finale si blocca nella propria trequarti, cercando di contenere gli avversari. Sfortunato in occasione del gol avversario: sua la deviazione che rende imparabile la conclusione di Malinovskyi.
Il migliore della Juventus. Il colombiano è un peperino imprendibile per l'Atalanta con i giocatori orobici che spesso sono costretti ad abbatterlo pur di fermarne le iniziative personali. Peccato per lui che i suoi compagni non ne assecondino la verve.
Nelle ore precedenti alla partita si era diffusa la notizia di un suo problema fisico che lo avrebbe escluso dalla formazione titolare. Pirlo è costretto a mandarlo in campo per via dell'infortunio muscolare occorso a Chiesa. Il brasiliano non sta benissimo e si vede nell'azione in cui viene sovrastato da Zapata. Nonostante questo prova a giocare con la consueta intelligenza tattica.
Nelle ore precedenti alla partita si era diffusa la notizia di un suo problema fisico che lo avrebbe escluso dalla formazione titolare. Pirlo è costretto a mandarlo in campo per via dell'infortunio muscolare occorso a Chiesa. Il brasiliano non sta benissimo e si vede nell'azione in cui viene sovrastato da Zapata. Nonostante questo prova a giocare con la consueta intelligenza tattica.
Il difensore olandese fa valere tutte le sue qualità fisiche in entrambe le aree di rigore. In difesa riesce ad annullare un osso duro come Zapata, in attacco si fa notare spesso sui calci piazzati, prendendo praticamente ogni pallone che passi dalle sue parti, peccato che le sue conclusioni non centrino lo specchio della porta.
Nel primo tempo viene cercato poco dai compagni di squadra anche per via di un Cuadrado particolarmente propositivo sulla fascia opposta. L'ex viola allora si mette in proprio e furbescamente riesce a rubare un possesso pericolosissimo all'interno dell'area avversaria, peccato che il suo sforzo venga vanificato dall'imprecisione di Morata. Esce nella ripresa per via di un problema muscolare.
In mezzo al campo si rende utile soprattutto quando si tratta di andare ad interrompere le trame di gioco avversarie. Questo apporto difensivo lo porta però ad essere poco presente a ridosso dell'area di rigore avversaria.
Nel primo tempo c'è l'azione simbolo della sua partita. Si trova in campo aperto con l'opportunità di spingere la propria squadra in contropiede, invece una volta che arriva sulla linea di centrocampo si ferma inspiegabilmente permettendo agli avversari di rientrare con tutta calma.
Entra e serve un pallone importante per Morata, peccato che lo spagnolo non sia in giornata e conclude sul primo palo permettendo a Gollini di intervenire.
Entra e serve un pallone importante per Morata, peccato che lo spagnolo non sia in giornata e conclude sul primo palo permettendo a Gollini di intervenire.
Non entra con il piglio giusto, sbagliando diversi appoggi piuttosto facili per un giocatore delle sue qualità. Ha un po' di responsabilità anche sulla rete dell'Atalanta, è lui che lascia a Malinovskyi tutto lo spazio per controllare e calciare in porta.
Non entra con il piglio giusto, sbagliando diversi appoggi piuttosto facili per un giocatore delle sue qualità. Ha un po' di responsabilità anche sulla rete dell'Atalanta, è lui che lascia a Malinovskyi tutto lo spazio per controllare e calciare in porta.
L'americano non parte benissimo, complice anche il ritmo serrato della partita. Con l'andare dei minuti il rendimento migliora però sensibilmente, riuscendo a trovare sempre più spazio sulla trequarti avversaria. Tra i migliori.
L'assenza di Ronaldo rilancia l'argentino dal 1', il numero 10 si prende molte responsabilità in fase di costruzione della manovra. Nel primo tempo trova diverse iniziative interessanti, poi però la sua forma non ottimale si fa sentire e nel secondo tempo esce lentamente di scena fino all'inevitabile sostituzione.
L'assenza di Ronaldo rilancia l'argentino dal 1', il numero 10 si prende molte responsabilità in fase di costruzione della manovra. Nel primo tempo trova diverse iniziative interessanti, poi però la sua forma non ottimale si fa sentire e nel secondo tempo esce lentamente di scena fino all'inevitabile sostituzione.
Giornata negativa per lo spagnolo. Cercato poco dai compagni ha comunque sui piedi due ottime occasioni da gol. Nel primo tempo spreca un buon recupero di Chiesa con un tocco sotto troppo debole ed impreciso, nella ripresa calcia sul primo palo il bell'invito di Kulusevski. In mezzo il consueto movimento ed abnegazione.
La sua Juventus parte bene nella prima frazione di gioco, dimostrando una buona fluidità di manovra. Quando però l'Atalanta aumenta i giri del motore lui non riesce a prendere le giuste contromisure, anche se la sconfitta è un risultato un po' troppo punitivo.
La sua Juventus parte bene nella prima frazione di gioco, dimostrando una buona fluidità di manovra. Quando però l'Atalanta aumenta i giri del motore lui non riesce a prendere le giuste contromisure, anche se la sconfitta è un risultato un po' troppo punitivo.
La sua Juventus parte bene nella prima frazione di gioco, dimostrando una buona fluidità di manovra. Quando però l'Atalanta aumenta i giri del motore lui non riesce a prendere le giuste contromisure, anche se la sconfitta è un risultato un po' troppo punitivo.