In un Milan che fa quadrato in mezzo al campo e gestisce con sapienza ogni occasione di gioco, il n.1 francese è chiamato alla normale amministrazione e si limita a incantare con i suoi lanci offensivi di cui tanto necessitavano i rossoneri.
- Rafael Leao 45’
- Ibrahimovic 68’
La fascia destra difensiva è sua e di nessun altro. La gestisce con sapienza, forza e determinazione, ma nelle proposizioni offensive quest'oggi è troppo impreciso.
Torna dal 1' il capitano, complice il forfeit di Kjaer e torna in grande stile, con una prestazione maiuscola e un intervento nel primo tempo che strappa gli applausi di San Siro tutto.
Esordio dal 1' nella fascia offensiva di destra. buona gara per l'ex Roma e PSG, ma ancora alcuni meccanismi di gioco da rodare. Lascia il campo allo scoccare dell'ora di gioco tra gli applausi di San Siro.
Dopo l'ottimo esordio con la propria nazionale e gli elogi di Deshamps, torna a San Siro con una prestazione delle sue. Non ancora determinante, ma è un diesel che sta carburando.
Dopo l'ottimo esordio con la propria nazionale e gli elogi di Deshamps, torna a San Siro con una prestazione delle sue. Non ancora determinante, ma è un diesel che sta carburando.
Una piccola sbavatura nel primo tempo, poi cambia tutto, con la solita massima attenzione anche per la minima giocata e la super intensità messa in campo per ogni momento di gioco.
un primo tempo eccezionale e un penalty conquistato con sapienza e determinazione. Dal dischetto però si scioglie come neve al sole: prima la traversa, poi l'insensato tentativo di ribattuta nonostante l'inequivocabile posizione di off-side. Il Milan scende in campo nella ripresa con un altro spirito ed è anche un po' colpa sua.
Pronti-via e subito un giallo che avrebbe potuto pesare molto di più. Pioli lo mette in campo per garantire al suo centrocampo quantità e lui lo ripaga il giusto.
Prende il posto di un claudicante Bakayoko e subito si mette in mostra con una chiusura decisiva su Immobile. Occorrerà il suo apporto in questa stagione e ha dimostrato di sapersi far trovare pronto.
Il battesimo del fuoco: nel primo San Siro vestito a festa da quando veste la maglia rossonera mette in campo una prestazione maiuscola, coronata dal lancio illuminante che propizia il raddoppio di Ibrahimovic. Il Diavolo ha ritrovato il suo n.8.
Il n.10 del Milan dispensa talento e giocate di fino in ogni dove. Quest'oggi arretrando leggermente la propria area di campo, ma battagliando in ogni pallone che transiti nei suoi 25mq di competenza. Un'altra gara di rilievo e tutto fa presagire che sia solo l'inizio.
Trenta minuti esatti di gioco e tanta voglia di fare e mettersi in mostra. Non disattende le attese e ci mette del suo per depositare in cassaforte il risultato.
Trenta minuti esatti di gioco e tanta voglia di fare e mettersi in mostra. Non disattende le attese e ci mette del suo per depositare in cassaforte il risultato.
Super gara in veste da assist-man, ma prima delle marcature propiziate tantissimo lavoro offensivo, come solo lui sa fare. Chiude la gara a pieni voti e si candida una volta di più a protagonista della stagione rossonera.
Re Zlatan torna a San Siro e in pochi minuti si impone come solo lui sa fare. Non solo il gol, pur troppo semplice nella propria fattezza, ma tanto lavoro sporco anche a 40 metri dalla porta.
Re Zlatan torna a San Siro e in pochi minuti si impone come solo lui sa fare. Non solo il gol, pur troppo semplice nella propria fattezza, ma tanto lavoro sporco anche a 40 metri dalla porta.
Dà sempre l'impressione che quando voglia possa fare praticamente tutto, il problema è la concentrazione. Quella che oggi ripone tutta nel match, regalandosi la gloria e portando il Milan in testa alla classifica.
Dà sempre l'impressione che quando voglia possa fare praticamente tutto, il problema è la concentrazione. Quella che oggi ripone tutta nel match, regalandosi la gloria e portando il Milan in testa alla classifica.
È il suo Milan, quello che vince con il suo marchio di fabbrica. Se la ride Stefano Pioli, ma tra pochi giorni i rossoneri hanno già la gara più importante della stagione.
È il suo Milan, quello che vince con il suo marchio di fabbrica. Se la ride Stefano Pioli, ma tra pochi giorni i rossoneri hanno già la gara più importante della stagione.
Incolpevole sui gol subiti, è lasciato al proprio destino dalla retroguardia biancoceleste e non può far altro che arrendersi al proprio destino
Incolpevole sui gol subiti, è lasciato al proprio destino dalla retroguardia biancoceleste e non può far altro che arrendersi al proprio destino
La peggiore Lazio vista fino ad oggi cade sotto i colpi avversari anche con la complicità dei suoi uomini più rappresentativi della stagione. Per il terzino albanese una gara da archiviare in fretta.
Non una gara semplice per il navigato centrale biancoceleste che soffre con il collettivo e cade sotto i colpi avversari, pur non riuscendo in alcuna occasione a far valere la sua forza.
Non una gara semplice per il navigato centrale biancoceleste che soffre con il collettivo e cade sotto i colpi avversari, pur non riuscendo in alcuna occasione a far valere la sua forza.
Giornata storta per l'esterno biancoceleste che è preso di mira da Leao e superato a più riprese. Gara da dimenticare, nonostante a mancare sia la Lazio tutta.
Da quella parte la Lazio soffre, ma il terzino laziale ci mette del suo per aggravare la già delicata situazione con due grossolani errori che ne condizionano il prosieguo.
Parecchi errori di impostazione e distrazioni in fase di copertura. Una sola pregevole giocata, ma per il resto prestazione fortemente insufficiente.
Parecchi errori di impostazione e distrazioni in fase di copertura. Una sola pregevole giocata, ma per il resto prestazione fortemente insufficiente.
Qualche minima intuizione nel primo tempo e poco più. Con gli spazi a disposizione sa essere devastante, ma non è questa la serata giusta.
Il suo ingresso in campo vale un illusorio tentativo di riscatto, ma la Lazio ha oramai alzato bandiera bianca e non può opporsi neppure lui.
Il suo ingresso in campo vale un illusorio tentativo di riscatto, ma la Lazio ha oramai alzato bandiera bianca e non può opporsi neppure lui.
Nervoso, irritabile e poco incisivo sul match, nonostante sia sempre pronto a ripartire, pur senza l'assistenza dei compagni.
È in giornata fortemente negativa e lo testimonia anche il tiro scagliato alle stelle da buona posizione di inizio ripresa. Gara da dimenticare in fretta, soprattutto da lui stesso.
È in giornata fortemente negativa e lo testimonia anche il tiro scagliato alle stelle da buona posizione di inizio ripresa. Gara da dimenticare in fretta, soprattutto da lui stesso.
Superato come un birillo da Leao in occasione del gol è tra i protagonisti che emergono in negativo nel match. Lascia il campo a capo chino e non potrebbe essere diversamente.
Superato come un birillo da Leao in occasione del gol è tra i protagonisti che emergono in negativo nel match. Lascia il campo a capo chino e non potrebbe essere diversamente.
Gettato nella mischia da Sarri ci prova subito a rendersi pericoloso, ma la Lazio oggi latita e poco può il giovane biancoceleste.
Gettato nella mischia da Sarri ci prova subito a rendersi pericoloso, ma la Lazio oggi latita e poco può il giovane biancoceleste.
Evanescente in avanti, disastroso dietro. Pochissimi i palloni giocabili, ma quelli che transitano li gestisce male e quando deve difendere frana su Kessié propiziando il penalty di fine primo tempo.
Evanescente in avanti, disastroso dietro. Pochissimi i palloni giocabili, ma quelli che transitano li gestisce male e quando deve difendere frana su Kessié propiziando il penalty di fine primo tempo.
Evanescente in avanti, disastroso dietro. Pochissimi i palloni giocabili, ma quelli che transitano li gestisce male e quando deve difendere frana su Kessié propiziando il penalty di fine primo tempo.
Il primo a crederci, l'ultimo ad arrendersi. Ha voglia di far bene e lo da subito a vedere, ma è la Lazio che questa sera risulta non pervenuta. Alla lunga cala anche lui.
Il primo a crederci, l'ultimo ad arrendersi. Ha voglia di far bene e lo da subito a vedere, ma è la Lazio che questa sera risulta non pervenuta. Alla lunga cala anche lui.
È nervoso, come testimoniato dal rosso di fine gara, e sempre pronto a lamentarsi. La Lazio di questa sera è irriconoscibile ed è il primo a non capire il motivo di tale prestazione.
È nervoso, come testimoniato dal rosso di fine gara, e sempre pronto a lamentarsi. La Lazio di questa sera è irriconoscibile ed è il primo a non capire il motivo di tale prestazione.