Poche le occasioni che arrivano dalle sue parti, ma lui risponde sempre presente. Rapidissimo nel gettarsi a terra sull'insidiosa punizione di Fares, fa notare la sua esperienza sulla conclusione dalla distanza di Kurtic quando muove già un passo prima della conclusione del centrocampista avversario.
Non sbaglia nulla è il primo difensore dei granata per palloni intercettati e blocchi portati. Aiuta N'Koulou e Moretti a tenere lontani Antenucci e Petagna dall'area di rigore ed è sempre preciso nelle diagonali quando deve andare a chiudere sui diversi cross effettuati da Lazzari.
Assieme a Falque è il granata che tocca più palloni, ben 61, tuttavia è un po' troppo impreciso quando si tratta di arrivare al cross, su 6 tentativi solo 1 va a buon fine. Potrebbe sfruttare meglio i duetti con Iago Falque.
Ogni tanto è costretto ad usare le maniere forti per bloccare la superiore fisicità di Petagna, tuttavia non sfigura e spesso fa valere la sua maggiore esperienza.
Ogni tanto è costretto ad usare le maniere forti per bloccare la superiore fisicità di Petagna, tuttavia non sfigura e spesso fa valere la sua maggiore esperienza.
Le sue doti sulle palle da fermo sono ormai una certezza, ma il possente difensore centrale ne ha dato ulteriore prova anche questa sera, svettando nel cuore dell'area di rigore spallina e mettendo a segno il gol che decide la partita.
Le sue doti sulle palle da fermo sono ormai una certezza, ma il possente difensore centrale ne ha dato ulteriore prova anche questa sera, svettando nel cuore dell'area di rigore spallina e mettendo a segno il gol che decide la partita.
Lazzari lo mette in difficoltà dall'inizio alla fine della partita. L'esterno spallino, galvanizzato dalla convocazione in Nazionale, lo punta e lo salta per tutta la partita, senza che lui riesca mai a prendere le giuste contromisure. Meglio invece quando si tratta di accompagnare la manovra in fase offensiva.
Non è un regista e si vede, piazzato nel cuore del centrocampo granata non riesce a creare gioco e spesso i difensori sono costretti a salire palla al piede alla ricerca di Iago Falque. D'altra parte si fa apprezzare per le sue doti difensive, quando ringhia sui portatori di palla avversari impedendogli una facile circolazione di palla.
Non è un regista e si vede, piazzato nel cuore del centrocampo granata non riesce a creare gioco e spesso i difensori sono costretti a salire palla al piede alla ricerca di Iago Falque. D'altra parte si fa apprezzare per le sue doti difensive, quando ringhia sui portatori di palla avversari impedendogli una facile circolazione di palla.
Entra per uno stanco Soriano, il primo pallone che tocca non è certamente positivo, ma all'azione successiva si inventa una splendida discesa sulla corsia di sinistra lasciando impalato Cionek e servendo un cross al bacio per Belotti, peccato che il suo capitano non riesca a capitalizzare l'azione.
La sua clamorosa fisicità è un elemento importante in una partita difficile come questa. Spesso e volentieri sovrasta i centrocampisti avversari proprio dal punto di vista fisico, non lasciandogli il tempo di respirare, ne alcuna possibilità di strappare il pallone dai suoi piedi.
Entra per Iago Falque e ha sui piedi l'occasione per chiudere definitivamente il match a pochi minuti dalla fine ma la spreca malamente non riuscendo a coordinarsi bene e lasciando partire un tiro debole che termina docilmente tra le braccia di Gomis.
Iago Falque gravita molto spesso lontano dall'area di rigore avversaria, lasciando di fatto il capitano dei granata da solo a combattere contro la retroguardia della SPAL. Il numero nove si sbatte e lotta come un leone, ma finisce con l'essere poco lucido sotto porta.
Iago Falque gravita molto spesso lontano dall'area di rigore avversaria, lasciando di fatto il capitano dei granata da solo a combattere contro la retroguardia della SPAL. Il numero nove si sbatte e lotta come un leone, ma finisce con l'essere poco lucido sotto porta.
L'uomo di maggior qualità di questo Torino e si vede, viene cercato continuamente da tutti i compagni e quando non riesce a ricevere nella sua zona di competenza si abbassa fino alla linea di centrocampo alla ricerca di palloni giocabili. I suoi duetti con De Silvestri mettono sempre in difficoltà il malcapitato Fares.
Quando la pioggia inizia a farsi insistente è il primo a chiedere la sospensione del match. Al rientro in campo si accorge che i suoi sono in leggera difficoltà e nell'intervallo riesce a dare la giusta scossa.
Pronti via e viene chiamato all'intervento per respingere l'occasione che arriva tra i piedi di Belotti, tiene a galla i suoi in più di un'occasione, ma alla fine capitola sotto il potente colpo di testa di N'Koulou, dopo la rete subita evita che il passivo peggiori ulteriormente.
Dalle sue parti si allarga spesso e volentieri Iago Falque, il difensore brasiliano è attento e va ad aiutare un Fares in netta difficoltà. Esce nell'intervallo per un problema al polpaccio.
Dalle sue parti si allarga spesso e volentieri Iago Falque, il difensore brasiliano è attento e va ad aiutare un Fares in netta difficoltà. Esce nell'intervallo per un problema al polpaccio.
Sul finire del primo tempo compie un intervento importantissimo per mantenere la sua porta inviolata, bloccando una pericolosa iniziativa di Iago Falque arrivato a pochissimi centimetri dalla rete difesa da Gomis. Nella seconda frazione vengono fuori tutte le magagne e quando Mazzarri manda in campo gli uomini più freschi il brasiliano naturalizzato polacco va in clamoroso affanno lasciando praterie nella sua zona di competenza.
Rende difficile la serata di Belotti, standogli sempre addosso ed impedendo al capitano granata di ricevere palloni con troppo spazio a disposizione. In più di un'occasione mette una pezza ai buchi lasciati dai compagni di reparto.
A differenza di Felipe non riesce mai ad arginare la verve di Iago Falque, appena entrato compie un paio di errori che costringono Gomis agli straordinari. Termina il match perdendo quattro palloni importanti che avrebbero potuto aumentare il divario con gli avversari.
A differenza di Felipe non riesce mai ad arginare la verve di Iago Falque, appena entrato compie un paio di errori che costringono Gomis agli straordinari. Termina il match perdendo quattro palloni importanti che avrebbero potuto aumentare il divario con gli avversari.
E' il giocatore della SPAL che tocca più palloni, 41, tuttavia di lui ci si ricorda solamente per un cross per Missiroli nel primo tempo ed una punizione dalla distanza nella ripresa. Troppo poco per chi dovrebbe essere il faro della squadra.
Entra al posto dell'infortunato Schiattarella tra gli applausi dello stadio, sarà l'emozione ma dai suoi piedi escono solo un paio di cross e nulla più, troppo poco.
Entra al posto dell'infortunato Schiattarella tra gli applausi dello stadio, sarà l'emozione ma dai suoi piedi escono solo un paio di cross e nulla più, troppo poco.
Sovrastato dalla maggiore fisicità del centrocampo granata si fa notare solo nel primo tempo con un bell'inserimento, anche se la sua conclusione non centra lo specchio della porta. Per il resto non si fa mai notare, né in fase di costruzione né in quella difensiva.
Non è un giocatore adatto a difendere in una linea a quattro e questa sera ha mostrato tutti i suoi limiti in questo senso. Se a questo ci aggiungiamo anche la grande imprecisione in fase offensiva non possiamo che parlare di una serata negativa per lui. Di positivo nella sua prestazione c'è solo un velenoso calcio di punizione respinto da Sirigu.
La convocazione in Nazionale lo deve aver oltre modo galvanizzato. Corre sulla fascia senza soluzione di continuità, mettendo da solo in difficoltà la retroguardia granata. Peccato che i suoi compagni vivano una serata no e non riescano a sfruttare la sua ispirazione.
La convocazione in Nazionale lo deve aver oltre modo galvanizzato. Corre sulla fascia senza soluzione di continuità, mettendo da solo in difficoltà la retroguardia granata. Peccato che i suoi compagni vivano una serata no e non riescano a sfruttare la sua ispirazione.
Preferito a Valdifiori in cabina di regia non riesce mai a trovare il ritmo giusto per la costruzione della manovra. Nel primo tempo si fa ammonire inutilmente per un contatto con Belotti, nella ripresa esce per un problema al flessore.
Entra per l'assalto finale alla porta avversaria, invece in un quarto d'ora di gioco riesce a toccare appena tre volte il pallone, perdendolo per altro in due occasioni. Il centravanti ammirato al Chievo sembra ormai un lontano ricordo.
Dovrebbe marcare N'Koulou sul calcio d'angolo che regala la vittoria al Torino, invece perde completamente il centrale granata lasciandolo libero di colpire di testa nel cuore dell'area di rigore. In attacco lotta e crea qualche situazione interessante, senza trovare mai l'occasione giusta di mettere in seria difficoltà Sirigu.
Da buon capitano è l'ultimo ad arrendersi, quando si rende conto dei problemi di costruzione della sua squadra si abbassa fino sulla linea dei centrocampisti senza preoccuparsi delle sportellate con i ben più fisici avversari. Prova ad innescare anche Petagna nel primo tempo, ma il suo servizio non è sfruttato adeguatamente dal compagno di squadra.
La sua squadra fa una buona impressione dal rientro in campo dopo la sospensione fino alla fine del primo tempo, nel restante della gara è in balia di un Torino con maggior grinta e solamente le buone prestazioni di Vicari e Gomis impediscono che il passivo sia maggiore.
