Prima commette un paio di parate importanti, su Romero prima e Zapata poi, ma in seguito risulta leggermente in ritardo in occasione del gol. Alla fine però la sufficienza la raggiunge vista l'assenza di errori gravi nella sua partita.
- Malinovskyi rig 33’
- Zapata D. 42’
Prima commette un paio di parate importanti, su Romero prima e Zapata poi, ma in seguito risulta leggermente in ritardo in occasione del gol. Alla fine però la sufficienza la raggiunge vista l'assenza di errori gravi nella sua partita.
Prima commette un paio di parate importanti, su Romero prima e Zapata poi, ma in seguito risulta leggermente in ritardo in occasione del gol. Alla fine però la sufficienza la raggiunge vista l'assenza di errori gravi nella sua partita.
Offensivamente è nullo, difensivamente commette l'errore che cambia la partita: intervento goffo con il braccio sinistro che causa il rigore poi segnato da Malinovskyi. Juric decide di sostituirlo dopo 45 minuti per evitare altri problemi.
Inizia su buoni ritmi ma man mano che il cronometro scorre l'intensità e l'aggressività che lo contraddistinguono vengono meno. In fase difensiva soffre gli uno contro uno, in quella offensiva non risulta mai pericoloso.
Inizia su buoni ritmi ma man mano che il cronometro scorre l'intensità e l'aggressività che lo contraddistinguono vengono meno. In fase difensiva soffre gli uno contro uno, in quella offensiva non risulta mai pericoloso.
Spesso risulta essere in ritardo, su Malinovskyi soprattutto. Colleziona anche un'ammonizione sciocca che compromette la sua partita, spingendo Juric a sostituirlo a fine primo tempo per evitare un altro cartellino.
Va in affanno in diverse occasioni: prima si perde Romero su un calcio di punizione e poi commette un brutto fallo su Malinovskyi. Sempre in ritardo sull'ucraino, Dawidowicz si rende protagonista di una partita non eccelsa.
Nei primi 30 minuti distrugge letteralmente Duvan Zapata, poi il colombiano capisce come arginarlo e non può fare molto. Fisicamente lo scontro è impari e si nota sul gol dove l'ex Napoli lo batte in velocità. Forse doveva intervenire prima.
Nei primi 30 minuti distrugge letteralmente Duvan Zapata, poi il colombiano capisce come arginarlo e non può fare molto. Fisicamente lo scontro è impari e si nota sul gol dove l'ex Napoli lo batte in velocità. Forse doveva intervenire prima.
A differenza dei suoi compagni di reparto non risulta in affanno rispetto ai suoi avversari. Puntuale e lucido, disputa un secondo tempo senza errori degni di nota.
Crea l'unica buona occasione del Verona in tutta la partita, poi però viene risucchiato dalla sterilità corale del reparto offensivo scaligero. Probabilmente, avesse giocato dal 1', avrebbe potuto creare maggiori pericoli.
Entra per provare a portare dinamismo nel centrocampo del Verona ma non ci riesce. Commette diversi falli e alla fine si fa anche ammonire. Ci si aspettava un impatto diverso.
Come Barak è risultato sterile. A differenza dell'ex Udinese ha cercato di rimediare a questa passività spostandosi sull'esterno ma senza trovare efficacia. L'Atalanta l'ha arginato bene e lui non è riuscito ad incidere come ci si aspettava.
Freuler riesce ad ingabbiarlo bene impedendogli di creare le sue solite geometrie. Il portoghese non commette però alcun errore degno di nota, né in fase di non possesso che con la palla tra i piedi.
Freuler riesce ad ingabbiarlo bene impedendogli di creare le sue solite geometrie. Il portoghese non commette però alcun errore degno di nota, né in fase di non possesso che con la palla tra i piedi.
Da lui, come anche da Zaccagni, ci si aspetta sempre quel quid in più che oggi non c'è stato. La voglia di giocare il pallone a diversi metri di distanza dalla porta di Gollini l'ha reso troppo passivo in fase offensiva e la squadra ne ha ovviamente risentito.
Da lui, come anche da Zaccagni, ci si aspetta sempre quel quid in più che oggi non c'è stato. La voglia di giocare il pallone a diversi metri di distanza dalla porta di Gollini l'ha reso troppo passivo in fase offensiva e la squadra ne ha ovviamente risentito.
E' nettamente il migliore dei suoi, soprattutto e chiaramente in fase di non possesso. Chiamato ad un lavoro enorme, riesce a limitare (quanto può) Pessina e Miranchuk. In alcuni momenti si arrende alla loro qualità, soprattutto nei confronti del primo, ma è l'ultimo del Verona a mollare.
E' nettamente il migliore dei suoi, soprattutto e chiaramente in fase di non possesso. Chiamato ad un lavoro enorme, riesce a limitare (quanto può) Pessina e Miranchuk. In alcuni momenti si arrende alla loro qualità, soprattutto nei confronti del primo, ma è l'ultimo del Verona a mollare.
Lavora tanto e prova a trovare spazi che l'Atalanta però non gli lascia. Alla fine risulta praticamente nullo in fase offensiva dove non riesce ad incidere in nessuna occasione. Romero l'ha annullato senza troppi problemi.
Entra in campo per dare una scintilla che non si manifesta assolutamente. Tocca pochissimi palloni e non si rende mai pericoloso.
Inizialmente dispone in campo una squadre ben organizzata nonostante il cambio di modulo improvviso del proprio avversario. Le marcature ad uomo funzionano, ma una volta passata in svantaggio la sua squadra non riesce a reagire. Troppo sterili e passivi.
Non viene praticamente mai impegnato: il classico spettatore non pagante, complice ovviamente la sterilità offensiva del Verona. Attento sull'unica occasione creata da Lazovic, ma non serve alcun miracolo.
Non viene praticamente mai impegnato: il classico spettatore non pagante, complice ovviamente la sterilità offensiva del Verona. Attento sull'unica occasione creata da Lazovic, ma non serve alcun miracolo.
Non viene praticamente mai impegnato: il classico spettatore non pagante, complice ovviamente la sterilità offensiva del Verona. Attento sull'unica occasione creata da Lazovic, ma non serve alcun miracolo.
Da terzino spinge e difende esattamente come fa da terzo centrale. Una partita senza infamia e senza lode e soprattutto senza alcun episodio degno di nota, né negativamente né positivamente parlando.
Da terzino spinge e difende esattamente come fa da terzo centrale. Una partita senza infamia e senza lode e soprattutto senza alcun episodio degno di nota, né negativamente né positivamente parlando.
Nonostante sia chiamato a calarsi in un ruolo non propriamente suo, non commette alcun errore degno di nota. Non risulta brillante come al solito, ma fortunatamente per lui e per Gasperini non si rende protagonista di episodi spiacevoli.
Nonostante sia chiamato a calarsi in un ruolo non propriamente suo, non commette alcun errore degno di nota. Non risulta brillante come al solito, ma fortunatamente per lui e per Gasperini non si rende protagonista di episodi spiacevoli.
Disputa una grande partita al pari di Romero, favorita anche da un Verona non pimpante come al solito. L'argentino sembra essere tornato sui livelli dell'anno scorso. Oggi, da centrale a 4, offre una grande prestazione rendendosi molto utile anche in fase di possesso.
Disputa una grande partita al pari di Romero, favorita anche da un Verona non pimpante come al solito. L'argentino sembra essere tornato sui livelli dell'anno scorso. Oggi, da centrale a 4, offre una grande prestazione rendendosi molto utile anche in fase di possesso.
E' come al solito il leader difensivo dell'Atalanta. Non ha grossi problemi a marcare un Lasagna non proprio in grande giornata. Inoltre ha il merito di rendersi utile in occasione del calcio di rigore guadagnato nel primo tempo.
E' come al solito il leader difensivo dell'Atalanta. Non ha grossi problemi a marcare un Lasagna non proprio in grande giornata. Inoltre ha il merito di rendersi utile in occasione del calcio di rigore guadagnato nel primo tempo.
Entra per sostituire un nervoso Toloi e se la cava senza problemi. Disputa una partita lucida e diligente proprio come gli aveva chiesto Gasperini.
Entra per sostituire un nervoso Toloi e se la cava senza problemi. Disputa una partita lucida e diligente proprio come gli aveva chiesto Gasperini.
La classica partita da equilibratore tattico. Oggi non brilla particolarmente, soprattutto a causa di una passività importante presente nei centrocampisti del Verona. Una prestazione senza sbavature ma anche senza picchi.
Come sempre il suo lavoro è preziosissimo. Riesce ad ingabbiare bene Veloso ma allo stesso tempo appare sempre puntuale e pronto negli inserimenti. In fase di non possesso è sempre uno dei migliori.
Non riesce a dare quello che ci si aspettava, tra i subentrati è più sterile. Non cambia tanto con il suo ingresso in campo rispetto a quando c'era Miranchuk.
Inizialmente soffre la marcatura a uomo di Tameze: prima prova a destabilizzarlo cambiando continuamente posizione, poi si impegna di provare ad anticiparlo e ci riesce in diverse occasioni. Crea una buona palla gol per Zapata nel primo tempo e non commette errori gravi.
Inizialmente soffre la marcatura a uomo di Tameze: prima prova a destabilizzarlo cambiando continuamente posizione, poi si impegna di provare ad anticiparlo e ci riesce in diverse occasioni. Crea una buona palla gol per Zapata nel primo tempo e non commette errori gravi.
E' l'uomo in più dell'Atalanta. Risulta frizzante fin dai primi minuti, mette letteralmente in subbuglio la difesa avversaria e si rende protagonista del rigore che sblocca il match e dell'assist per Zapata che di fatto chiude la partita.
Non brilla come i suoi compagni di reparto. L'ex Lokomotiv fatica a trovare una collocazione tattica ben precisa e di conseguenza risulta sterile e inefficace. Anche per questo motivo Gasperini lo sostituisce.
Entra benissimo, come raramente accaduto nell'ultimo periodo. Tacchi e belle giocate prima della sfortunata traversa collezionata dopo una splendida conclusione a giro di sinistro.
Come Ilicic entra con il piglio giusto. Sfiora il gol in un paio di occasioni dopo due splendide azioni palla al piede. Gli manca davvero poco per collezionare l'ennesimo gol della sua fantastica stagione.
Inizialmente soffre la marcatura asfissiante di Lovato, poi riesce a prendere le misure e a capire che l'unico modo per superare il suo avversario è andare in campo aperto e non lavorare spalle alla porta. In questo modo colleziona due grandi occasioni prima del gol dello 0-2, splendido sia per la progressione che per il tocco dolce che batte Silvestri.
La sua squadra non risente assolutamente del cambio modulo, risulta organizzata e paziente. Colpisce nei momenti giusti e controlla una partita praticamente quasi mai in discussione.
La sua squadra non risente assolutamente del cambio modulo, risulta organizzata e paziente. Colpisce nei momenti giusti e controlla una partita praticamente quasi mai in discussione.