Decisivo su Chiesa a inizio partita con la parata di gamba: sarebbe stato lo 0-2 viola. Ben posizionato anche sul tiro di Laurini da pochi metri, anche se il terzino di fatto lo colpisce non angolando la conclusione. Nella ripresa praticamente inoperoso
Fisicamente tutt'altro che al top e lo si nota già nei primi minuti di partita. Un paio di ingenuità potenzialmente letali, poi come Djimsiti si assesta nel trio inedito lanciato da Gasperini e finché il fisico regge ci mette il cuore. Costretto ad alzare bandiera bianca dopo uno scontro con Muriel
Fisicamente tutt'altro che al top e lo si nota già nei primi minuti di partita. Un paio di ingenuità potenzialmente letali, poi come Djimsiti si assesta nel trio inedito lanciato da Gasperini e finché il fisico regge ci mette il cuore. Costretto ad alzare bandiera bianca dopo uno scontro con Muriel
Specie nel primo tempo dà la costante sensazione di non essere in serata, di essere l'anello debole del terzetto difensivo orobico. Si riprende col passare dei minuti e nella ripresa sbaglia poco
Specie nel primo tempo dà la costante sensazione di non essere in serata, di essere l'anello debole del terzetto difensivo orobico. Si riprende col passare dei minuti e nella ripresa sbaglia poco
Come Castagne, ci mette un po' per regalare emozioni in una partita da 6 senza particolari acuti ma di attenzione difensiva. Alla fine si regala il +3 con il perfetto inserimento in area e colpo di testa su preciso cross del suo omologo belga. Batteria di esterni infinita e di grande qualità per Gasperini: lui è sicuramente tra questi
Come Castagne, ci mette un po' per regalare emozioni in una partita da 6 senza particolari acuti ma di attenzione difensiva. Alla fine si regala il +3 con il perfetto inserimento in area e colpo di testa su preciso cross del suo omologo belga. Batteria di esterni infinita e di grande qualità per Gasperini: lui è sicuramente tra questi
Entra in campo al posto dell'infortunato Masiello con lo spirito e la cattiveria ideali. Si cala subito a livello agonistico all'interno di una gara spigolosa con due demoni come Muriel e Chiesa da fronteggiare. Due chiusure da difensore vero confermano il suo ottimo valore
Comincia un po' in sordina, poi nel secondo tempo sale in cattedra. Quando gli avversari non ne hanno più si fa notare per la sua forma atletica notevole, coronata dal preciso assist per il 3-1 di Gosens. Corre, lotta e si propone: un altro capolavoro di Gasperini
Comincia un po' in sordina, poi nel secondo tempo sale in cattedra. Quando gli avversari non ne hanno più si fa notare per la sua forma atletica notevole, coronata dal preciso assist per il 3-1 di Gosens. Corre, lotta e si propone: un altro capolavoro di Gasperini
Altra prestazione clamorosa all'interno di un campionato ben al di sopra della media. Muriel e Chiesa sono due spauracchi non da poco, lui riesce ad arginarli quasi sempre con classe, proponendosi anche con pericolosità davanti. Chiude in crescendo: un mastino
L'unica nota stonata nella serata di festa atalantina. E' lui a regalare con clamorosa ingenuità la palla a Muriel con cui il colombiano sblocca la partita. Da quel momento in pratica non si riprende più e commette almeno altri 3 errori di appoggio in uscita non da lui
Col suo mancino può fare quello che vuole, lo sappiamo tutti. E lo sanno anche i difensori della Fiorentina, che infatti sull'1-1 gli concedono il destro: errore comunque fatale, anche se "supportato" dalla deviazione di Biraghi. +3 a parte, solite giocate fenomenali ampiamente nel suo repertorio. Domanda lecita: se avesse potuto giocare già da agosto, dove sarebbe l'Atalanta adesso?
Di professione fa il centrocampista, anche se definirlo "rubapalloni d'eccezione" non sarebbe un errore. Necessario e strategico in mezzo al campo, vero cervello di questa meravigliosa squadra. Avrebbe potuto coronare la sua prova con un gol, ma l'uscita bassa di Lafont gli nega la gioia
Entra in campo a risultato ormai acquisito, posizionandosi sulla trequarti al fianco di Gomez e alle spalle di Ilicic. Buon impatto sulla gara, almeno dal punto di vista del temperamento e della voglia
Gara stellare quella del Papu. Già solo il gol che fa vale il prezzo del biglietto: dribbling a centrocampo in mezzo a due, sterzata al limite e palla in buca d'angolo. Lavora bene tantissimi possessi, regala e si regala autentiche prodezze di tacco, con l'esterno, di prima. Serata magica
Gara stellare quella del Papu. Già solo il gol che fa vale il prezzo del biglietto: dribbling a centrocampo in mezzo a due, sterzata al limite e palla in buca d'angolo. Lavora bene tantissimi possessi, regala e si regala autentiche prodezze di tacco, con l'esterno, di prima. Serata magica
Trova in Pezzella un "nemico" più che dignitoso. Anzi, spesso ha la meglio il centrale argentino che comunque soffre la fisicità del colombiano. Meno incisivo del solito negli ultimi 30 metri, così come da diverse partite a questa parte, ma il lavoro per la squadra è prezioso
Torna a vincere dopo due KO di fila, agganciando momentaneamente la Lazio e restando in ampia corsa per l'Europa. Ma, classifica a parte, la sua squadra si conferma una delizia per gli occhi. Tecnica, corsa, idee, organizzazione: non gli manca nulla
Nessuna paratissima da mille e una notte, ma almeno 4-5 interventi di medio-alto coefficiente di difficoltà. Può poco sulle tre reti della Dea: senza di lui, sarebbe finita quanto meno 5-1
Nessuna paratissima da mille e una notte, ma almeno 4-5 interventi di medio-alto coefficiente di difficoltà. Può poco sulle tre reti della Dea: senza di lui, sarebbe finita quanto meno 5-1
Due errori marchiani sulla sua partita: si divora solo davanti a Gollini la rete del potenziale 1-2 calciandogli addosso, si perde nettamente Gosens sul 3-1 nerazzurro. E Pioli lo toglie dal campo, forse stizzito e deluso
Sfortunato nella deviazione sul tiro di Gomez che spiazza Lafont per il 2-1 della Dea. Rispetto al suo consueto standard, spinge di meno e pennella molti meno traversoni, occupandosi prettamente della fase difensiva. Forse lo richiedeva il tipo di gara e di avversario, ma da esterno di centrocampo nel 3-4-3 ci saremmo aspettati molto di più
Sfortunato nella deviazione sul tiro di Gomez che spiazza Lafont per il 2-1 della Dea. Rispetto al suo consueto standard, spinge di meno e pennella molti meno traversoni, occupandosi prettamente della fase difensiva. Forse lo richiedeva il tipo di gara e di avversario, ma da esterno di centrocampo nel 3-4-3 ci saremmo aspettati molto di più
Serataccia per l'ex Crotone. I giocatori dell'Atalanta gli sbucano via da tutte le parti e lui è in costante affanno. Anche dal punto di vista dell'impostazione, non esattamente una delle gare più positive
Dov'è finito il centrale che abbiamo ammirato a lungo nel girone d'andata? Il duello fisico con Gomez è improponibile, così il Papu gliela mette sul piano della velocità e lo manda al bar parecchie volte. A tratti, quando deve impostare, è imbarazzante
Rileva capitan Pezzella, giusto in tempo per compiere un paio di svarioni difensivi che quasi spalancano il contropiede all'Atalanta verso il poker. E' in fase calante, ormai evidente
Torna dopo lo stop per infortunio ed è un recupero di vitale importanza per Pioli. E' l'unico che riesce ad arginare più di una volta Zapata, non perde mai lucidità. Sfortunato nello scivolone che apre lo specchio a Gomez per il 2-1, per il resto partita da leader e capitano vero
Torna dopo lo stop per infortunio ed è un recupero di vitale importanza per Pioli. E' l'unico che riesce ad arginare più di una volta Zapata, non perde mai lucidità. Sfortunato nello scivolone che apre lo specchio a Gomez per il 2-1, per il resto partita da leader e capitano vero
E' l'uomo ovunque di Pioli. In alcune accelerazioni è semplicemente imprendibile, sforna perle di tecnica e rapidità impressionanti. Gli manca stavolta il gol (colpisce una traversa dai 18 metri) e/o un guizzo decisivo da assist, ma giocando così non può di certo restare a secco a lungo
E' l'uomo ovunque di Pioli. In alcune accelerazioni è semplicemente imprendibile, sforna perle di tecnica e rapidità impressionanti. Gli manca stavolta il gol (colpisce una traversa dai 18 metri) e/o un guizzo decisivo da assist, ma giocando così non può di certo restare a secco a lungo
Si sa, la manovra della Fiorentina passa dai suoi piedi. Gasperini catechizza a dovere i suoi due centrali che riescono a imbrigliare bene il francese. Poche cose ben fatte, ma se non altro è tra gli ultimi a mollare
Venticinque minuti abbondanti di sostanza più che di qualità e intelligenza tattica. Anche lui entra in campo col risultato già scritto, non può fare più di tanto. A tempo scaduto va quasi vicino al gol di testa sugli sviluppi di un angolo
Quando Gomez si allarga dalle sue parti, il mal di testa è assicurato. Primo tempo da bollino rosso, decisamente meglio nel secondo quando ci mette cuore, precisione nei passaggi e nel finale costruisce anche una buona palla gol
Come si fa a non dire che ha le stesse movenze di Ronaldo il Fenomeno? La rete dopo 3 minuti ne è l'ennesima conferma: finta mostruosa su Djimsiti e diagonale al bacio. Nei restanti 87, però, procede solo a fiammate: peccato, con un po' di costanza avrebbe potuto dare molto di più alla sua squadra
Rispetto a tante altre gare di questo campionato, resta per molto più tempo dentro la partita dal punto di vista della cattiveria e dell'ispirazione in duetto con Chiesa. Costruisce due buonissime palle gol nel primo tempo, cala un po' nella ripresa così come molti suoi compagni
Troppo marcata la differenza dal punto di vista atletico e dell'intensità tra la sua Fiorentina e la compagine di Gasperini quando quest'ultima decide di salire di ritmo. Ora la zona Europa si allontana un po': servirà un cambio di marcia già dalla prossima contro la Lazio