Abbandonato dal proprio reparto difensivo, prova a reagire, ma con poco successo e si lascia sorprendere sul primo palo da Theo Hernandez in occasione del gol del raddoppio.
- Ibrahimovic 3’
- Hernandez T. 49’
- Hernandez T. rig 59’
Abbandonato dal proprio reparto difensivo, prova a reagire, ma con poco successo e si lascia sorprendere sul primo palo da Theo Hernandez in occasione del gol del raddoppio.
Con Busio i primi a crederci e gli ultimi a mollare, ma oggi non basta.
Da rivedere la sua prestazione, sottotono e colma di errori non ammessi in massima serie.
La difesa dei lagunari fa acqua da tutte le parti e lui ci mette del suo ad esaltare un ritrovato Hernandez.
La ciliegina sulla torta della sua pessima partita è la respinta, con la mano sulla linea di porta, che gli costa gli spogliatoi in anticipo e spiana la strada alla netta vittoria dei rossoneri.
La ciliegina sulla torta della sua pessima partita è la respinta, con la mano sulla linea di porta, che gli costa gli spogliatoi in anticipo e spiana la strada alla netta vittoria dei rossoneri.
Un paio di aperture che dell'insensatezza fanno il proprio fulcro, poi tanta corsa, ma sempre fine a sé stessa.
Un paio di aperture che dell'insensatezza fanno il proprio fulcro, poi tanta corsa, ma sempre fine a sé stessa.
Prova a illuminare la scena come solo lui sa fare, ma il gol subito a freddo dalla squadra mette in allarme il collettivo, costringendolo a qualche errore di troppo.
Entra per dar vigoria ai suoi, ma riesce solo a pasticciare le poche occasioni di riscatto.
Entra per dar vigoria ai suoi, ma riesce solo a pasticciare le poche occasioni di riscatto.
Parte meglio rispetto alla maggioranza del comparto squadra, ma col passare dei minuti si sgretola sotto i colpi avversari.
Parte meglio rispetto alla maggioranza del comparto squadra, ma col passare dei minuti si sgretola sotto i colpi avversari.
Gettato nella mischia da Zanetti, non riesce a imporsi come vorrebbe e lascia il campo a capo chino, nonostante i pochi errori individuali di gioco.
Gettato nella mischia da Zanetti, non riesce a imporsi come vorrebbe e lascia il campo a capo chino, nonostante i pochi errori individuali di gioco.
Il migliore dei suoi per distacco, l'impressione è che sia l'unico a crederci e così è finché in campo, nonostante il pesante passivo di gara.
Zanetti evita di schierarlo dal 1', provando a impensierire gli avversari con i suoi compagni di reparto, ma paga la scelta a caro prezzo.
Un pesce fuor d'acqua nel reparto offensivo dei lagunari, che non riesce mai a rendersi pericoloso.
In avanti il Venezia è poca roba e, nonostante la voglia i risultati faticano ad arrivare anche per una delle sorprese del torneo.
Sbaglia tutto l'allenatore lagunare e paga scotto con un pesante passivo su cui vi sarà molto da riflettere.
Inoperoso per quasi tutti i 90' più recupero, si limita a un paio di uscite alte e qualche controllo palla a terra, con la granitica consapevolezza.
Inoperoso per quasi tutti i 90' più recupero, si limita a un paio di uscite alte e qualche controllo palla a terra, con la granitica consapevolezza.
Una delle note più liete del Milan si prende fascia di destra e consacrazione, con una prestazione notevole nella quale si concede in più di un'occasione il lusso della conclusione.
Un treno sulla fascia e una assoluta certezza in fase difensiva, dove non lesina chiusure chirurgiche frutta di un'attenta analisi delle dinamiche di gioco. In avanti torna devastante, con un gol e mezzo su azione uno dal dischetto. Con un Theo così il Milan non può temere nulla!
Il lavoro sporco spetta a lui, che si guadagna un giallo e qualche colpo di troppo dagli avversari, in una gara con qualche sbavatura e pochi eccessi.
Sacrificato come centrale si concede ancora una volta più di un lusso, strappando consueti applausi per una prestazione di assoluto livello agonistico.
Fin dai primi minuti di gioco ci si accorge che questa sarà la sua gara: forte, sicuro e preciso. Lasciati alle spalle i problemi fisici torna il dominatore del centrocampo, nonostante dopo due terzi di gara inizi ad accusare un po' di stanchezza di troppo.
Fin dai primi minuti di gioco ci si accorge che questa sarà la sua gara: forte, sicuro e preciso. Lasciati alle spalle i problemi fisici torna il dominatore del centrocampo, nonostante dopo due terzi di gara inizi ad accusare un po' di stanchezza di troppo.
Ennesima partita di sacrificio e forza, dove dirige con maestria il centrocampo giocando con almeno una dozzina di polmoni. L'avversario odierno non è dei più irresistibili, ma lui ci mette ancora una volta del suo per farsi notare.
Ennesima partita di sacrificio e forza, dove dirige con maestria il centrocampo giocando con almeno una dozzina di polmoni. L'avversario odierno non è dei più irresistibili, ma lui ci mette ancora una volta del suo per farsi notare.
Ancora un passo indietro rispetto ai compagni, nonostante continui a far vedere miglioramenti gara dopo gara. Quest'oggi un po' spento, ma sempre determinante quando decide di salire in cattedra.
Primo tempo lineare nel quale prende un giallo di troppo che prudenzialmente gli fa saltare la ripresa in favore di Messias.
Funzionale nella manovra e nella fase di gara in cui entra in campo, ma gli manca ancora quella cattiveria negli ultimi metri che potrebbe esaltare ogni sua prestazione.
Entra a risultato praticamente acquisito. Prova sempre a rendersi pericoloso come solo lui sa fare, ma oggi il palcoscenico è dei compagni di squadra.
Rientrato in campo dopo tre mesi di stop ha fame di gol, ma oramai la via del match è tracciata e ne approfitta per mettere minuti nelle gambe.
Consecutivamente in gol da 23 anni, all'ottantesimo club in carriera. Se non bastassero i numeri, c'è ben altro. Un Ibra ritrovato che non fa sconti a nessuno!
Consecutivamente in gol da 23 anni, all'ottantesimo club in carriera. Se non bastassero i numeri, c'è ben altro. Un Ibra ritrovato che non fa sconti a nessuno!
Fa rifiatare Ibra e prova ad oleare i meccanismi di gioco offensivi con un trio supporto inedito, non sfigurando e gettando le basi per successivi schemi di gioco.
Entra in campo con la voglia di mangiarsi il mondo, ma si limita a spaccare in due la gara. Due assist al bacio e una quantità di dribbling tentati -e riusciti- seconda a nessuno-. È l'arma in più del Milan e sarà determinante nel prosieguo di stagione.
Il suo Milan gira a meraviglia, conquista la seconda vittoria del nuovo anno e la terza consecutiva in classifica. A fari spenti e senza proclami, come il proprio tecnico ha insegnato.