Prova a fermare Lautaro con un tentativo disperato, ma non può nulla: arriva un -1 sul quale ha ben poche responsabilità. Bene in uscita sullo stesso Lautaro e nel finale con il riflesso su Mkhitaryan, non può nulla sul gol di Thuram.
Prova a fermare Lautaro con un tentativo disperato, ma non può nulla: arriva un -1 sul quale ha ben poche responsabilità. Bene in uscita sullo stesso Lautaro e nel finale con il riflesso su Mkhitaryan, non può nulla sul gol di Thuram.
Macchia la sua prova con il retropassaggio finito nelle fauci di Lautaro. Un errore enorme, che spacca la partita, del tutto inaspettato da un giocatore con la sua esperienza. Responsabilità anche sul raddoppio nerazzurro, per lui una gara da dimenticare alla svelta.
Si sgancia spesso e volentieri sulla destra, ha un altro passo rispetto a Mkhitaryan e la posizione arretrata di Dimarca gli lascia spazio per partire. Non sempre però arriva a destinazione. A farfalle sul gol di Thuram, si innervosisce e comincia a sbagliare troppo; nel finale si fa cacciare per una protesta di troppo.
Una ottima chiusura al 4' su Thuram, che rischiava di sbloccare subito la partita. Balla nella seconda parte del primo tempo, come il resto della difesa, non pervenuto sul gol di Thuram.
Una ottima chiusura al 4' su Thuram, che rischiava di sbloccare subito la partita. Balla nella seconda parte del primo tempo, come il resto della difesa, non pervenuto sul gol di Thuram.
Appare insicuro, anche se volenteroso. Goffo nell'intervento con il braccio che fa gridare al rigore i nerazzurri, concede un calcio di punizione per un intervento evitabile su Bisseck. Se Marusic è il colpevole principale, lui pure ha responsabilità, perché indica al compagno il passaggio per Provedel. Male nella ripresa.
Appare insicuro, anche se volenteroso. Goffo nell'intervento con il braccio che fa gridare al rigore i nerazzurri, concede un calcio di punizione per un intervento evitabile su Bisseck. Se Marusic è il colpevole principale, lui pure ha responsabilità, perché indica al compagno il passaggio per Provedel. Male nella ripresa.
Entra al posto di Rovella, rispetto al compagno è più solido, ma è anche meno talentuoso. La partita ormai è in controllo dell'Inter, il mediano biancoceleste prova a suonare la carica, ma senza ottenere troppo dai compagni.
L'Inter è preoccupata dalla sua posizione, Dimarco pronto ad aiutare Bastoni contro di lui; alla fine le attenzioni dei nerazzurri si rivelano eccessive, oggi è poco ispirato e non riesce mai a trovare la giocata giusta.
Tra i migliori della Lazio nella fase iniziale, cerca di mettere in difficoltà Darmian e a tratti ci riesce. Un bel pallone per Immobile al 28', non trova però il guizzo per rendersi realmente pericoloso.
Entra al posto di Kamada, prova a trascinare i compagni, ma la Lazio a quel punto è sfilacciata e l'Inter ben messa in campo: pochi spazi per le sue giocate, non trova modo di incidere.
Entra al posto di Kamada, prova a trascinare i compagni, ma la Lazio a quel punto è sfilacciata e l'Inter ben messa in campo: pochi spazi per le sue giocate, non trova modo di incidere.
Il motore è impressionante, quando parte in progressione riesce a creare pericoli per la difesa nerazzurra. Ogni tanto finisce per incartarsi, senza trovare il tocco giusto per i compagni. Ci prova con generosità fino all'ultimo.
All'interno di una partita in cui palleggia bene e gestisce il ritmo del possesso palla biancoceleste spiccano alcuni errori gravi. Tende a fidarsi troppo dei suoi mezzi e finisce per regalare agli avversari occasioni pericolose. A inizio ripresa conquista palla e si invola, ma al momento decisivo spara sul primo palo addosso a Sommer.
Schierato dal 1', nel primo tempo è tra i più pimpanti e va al tiro all'11', trovando l'opposizione di Bastoni. Nella ripresa spreca con un tiraccio una sponda di Immobile e appare meno brillante: l'allenatore preferisce sostituirlo.
Il fatto che combatta non può essere messo in discussione: parte bene, gioca di sponda per i compagni, si rende pericoloso al 28' con un colpo di testa sul fondo. Alla lunga però i difensori nerazzurri finiscono per sfiancarlo, così perde lucidità ed efficacia con il passare dei minuti.
Il fatto che combatta non può essere messo in discussione: parte bene, gioca di sponda per i compagni, si rende pericoloso al 28' con un colpo di testa sul fondo. Alla lunga però i difensori nerazzurri finiscono per sfiancarlo, così perde lucidità ed efficacia con il passare dei minuti.
Rileva Zaccagni, spinge sull'acceleratore, ma anche se va a tutta birra non può molto contro un'Inter ormai con il pilota automatico attivato. Forse avrebbe potuto essere inserito prima.
Rileva Zaccagni, spinge sull'acceleratore, ma anche se va a tutta birra non può molto contro un'Inter ormai con il pilota automatico attivato. Forse avrebbe potuto essere inserito prima.
La Lazio mette in difficoltà l'Inter nella prima parte di gara, il primo tempo è ottimo, tuttavia un grave errore di Marusic spacca in due la partita. I biancocelesti ci provano a inizio ripresa, ma dopo il raddoppio di Thuram lo scoramento prende il sopravvento. Qualche cambio arriva con troppo ritardo.
Partita di ordinaria amministrazione per il portiere svizzero, che porta a casa l'ennesimo clean sheet di una stagione fin qui straordinaria. Rovella lo grazia tirando sul primo palo, per il resto non deve compiere interventi di rilievo.
Partita di ordinaria amministrazione per il portiere svizzero, che porta a casa l'ennesimo clean sheet di una stagione fin qui straordinaria. Rovella lo grazia tirando sul primo palo, per il resto non deve compiere interventi di rilievo.
Una buona prova dell'esterno nerazzurro, che controlla Felipe Anderson nei minuti iniziali, poi comincia a sganciarsi in avanti con maggiore continuità. Alcune fiammate e qualche buon cross, anche su calcio da fermo.
Fischiatissimo da quello che è stato il suo stadio, non si scompone e fornisce una prestazione di estrema solidità. Una piccola incertezza sulla percussione di Rovella, per il resto non concede quasi nulla all'attacco biancoceleste.
Doppio lavoro per il difensore mancino, che stringe al centro per aiutare Acerbi e controlla Felipe Anderson sull'esterno. Missione compiuta senza troppi patemi, è sempre tranquillo nella gestione del pallone.
Doppio lavoro per il difensore mancino, che stringe al centro per aiutare Acerbi e controlla Felipe Anderson sull'esterno. Missione compiuta senza troppi patemi, è sempre tranquillo nella gestione del pallone.
Doppio lavoro per il difensore mancino, che stringe al centro per aiutare Acerbi e controlla Felipe Anderson sull'esterno. Missione compiuta senza troppi patemi, è sempre tranquillo nella gestione del pallone.
Solita partita di grande applicazione per il difensore, che fa della duttilità la sua arma migliore. Parte bene con una bella palla in profondità per Thuram al 4', ha qualche difficoltà nel contenere Zaccagni, ma con il passare dei minuti non concede più nulla.
Solita partita di grande applicazione per il difensore, che fa della duttilità la sua arma migliore. Parte bene con una bella palla in profondità per Thuram al 4', ha qualche difficoltà nel contenere Zaccagni, ma con il passare dei minuti non concede più nulla.
Rileva Dimarco, gioca senza strafare e spinge sulla sinistra, affondando contro una Lazio in difficoltà. Contribuisce alla gestione del vantaggio nel finale, senza rinunciare alla fase offensiva.
Ottima prova del gigante tedesco, che in qualche momento è fin troppo esuberante. Ma, pur con i suoi limiti, si rende protagonista di una gara attenta in difesa e propositiva in avanti, dove si spinge senza paura.
Innesca l'azione del secondo gol con una bella percussione, si fionda sulla respinta e serve l'assist a Thuram. Qualche piccolo passaggio a vuoto, ma nulla di grave: la sua intelligenza è fondamentale per i nerazzurri, come il suo movimento perpetuo.
Innesca l'azione del secondo gol con una bella percussione, si fionda sulla respinta e serve l'assist a Thuram. Qualche piccolo passaggio a vuoto, ma nulla di grave: la sua intelligenza è fondamentale per i nerazzurri, come il suo movimento perpetuo.
Rischia di regalare il pareggio alla Lazio con un pallone perso in modo banale, per sua fortuna Rovella non sfrutta l'occasione. Il palleggio della squadra nerazzurra è meno efficace del solito, il turco oggi è particolarmente infastidito dal pressing biancoceleste.
Meno continuo rispetto ad altre occasioni, cresce con il passare dei minuti, soprattutto nel secondo tempo. Inizialmente soffre il dinamismo di Lazzari sul suo lato, mentre nella ripresa si propone in avanti con efficacia e va vicino al terzo gol al 71', ma tira addosso a Provedel; ci riprova al 91', ma questa volta è il portiere a essere straordinario.
Entra al posto di Barella, vuole fortemente un gol, che non arriva per centimetri nel finale. Il dinamismo c'è, la lucidità non sempre, ma è un elemento affidabile per Simone Inzaghi.
Approfitta dell'errore di Marusic per firmare un gol da grande opportunista, ma non solo: salta Provedel e resiste al ritorno della difesa biancoceleste. Non solo il gol, anche il modo in cui lega il gioco dei nerazzurri è prezioso per l'esito della partita.
Entra al posto di Thuram, cerca di rendersi utile nel finale di partita. Finora Inzaghi gli ha concesso poco spazio, l'austriaco prova a sfruttarlo, ma oggi non poteva fare di più.
Entra al posto di Thuram, cerca di rendersi utile nel finale di partita. Finora Inzaghi gli ha concesso poco spazio, l'austriaco prova a sfruttarlo, ma oggi non poteva fare di più.
Ha una buona occasione già al 4', ma Casale riesce a murarlo. Può allargarsi su entrambe le fasce, al 30' lascia partire un bel destro a giro, che non trova la porta. Sigla il raddoppio su assist di Barella nella ripresa, confermandosi un'arma letale a disposizione di Simone Inzaghi.
Ha una buona occasione già al 4', ma Casale riesce a murarlo. Può allargarsi su entrambe le fasce, al 30' lascia partire un bel destro a giro, che non trova la porta. Sigla il raddoppio su assist di Barella nella ripresa, confermandosi un'arma letale a disposizione di Simone Inzaghi.
L'allenatore nerazzurro si gode una vittoria all'Olimpico e un'Inter sempre più solida e cinica: un gol per tempo e +4 sulla Juventus, ma soprattutto una ferocia e una concentrazione altissima.