
Pronto quando viene chiamato in causa da Borini nel primo tempo, si supera su Bonaventura nella ripresa. Pasticcia invece sulla rete del momentaneo 2-2: arriva sul pallone ma poi lo butta dentro da solo.
Pronto quando viene chiamato in causa da Borini nel primo tempo, si supera su Bonaventura nella ripresa. Pasticcia invece sulla rete del momentaneo 2-2: arriva sul pallone ma poi lo butta dentro da solo.
Pronto quando viene chiamato in causa da Borini nel primo tempo, si supera su Bonaventura nella ripresa. Pasticcia invece sulla rete del momentaneo 2-2: arriva sul pallone ma poi lo butta dentro da solo.
Bravissimo a innescare Candreva nell'azione del gol di Icardi, copre con disinvoltura la sua fascia di competenza, opponendosi alle avanzate di Bonaventura e Rodriguez. Solita certezza. Cala nella ripresa, ma si procura nel finale il rigore decisivo per le sorti del match.
Stranamente distratto, perde un pallone sanguinoso che per sua fortuna il Milan non converte in nulla di pericoloso; si fa ammonire scioccamente per un fallo da dietro a metà campo, poi regala ancora un pallone di testa. Si riprende con qualche chiusura aerea.
Bel duello con Borini. Il giapponese è più concentrato rispetto ad altre occasioni, ma è coinvolto poco dai compagni di squadra; in ritardo sull'occasione nel finale di primo tempo, riesce comunque a infastidire Borini al momento della conclusione. Lascia troppo spazio all'esterno in occasione del momentaneo 2-2.
Imperioso nello stacco, strapotente nel contrasto, va in difficoltà soltanto quando gli avversari lo puntano in velocità, e neppure tutte le volte. Si fa apprezzare anche in fase di costruzione. Nella ripresa traballa come il resto dei suoi compagni, ma la barca nerazzurra non affonda.
Entra al posto di Candreva, si produce in qualche bella accelerazione ma mostra tutti i suoi limiti difensivi arrivando in ritardo su Bonaventura in occasione del 2-2.
Detta il ritmo, interpreta il ruolo di trequartista più come riferimento per i compagni che come suggeritore di Icardi. Tanti palloni giocati, mette in difficoltà Biglia con il suo pressing ma nel secondo tempo cala vistosamente.
Alti e bassi, sia in fase di costruzione che in chiusura. Alterna brillanti recuperi a errori di posizionamento, scorribande promettenti a passaggi fuori misura. L'ammonizione in una fase iniziale del match potrebbe condizionarlo, invece cresce alla distanza: sradica palloni, trasforma l'azione in offensiva, va al tiro ripetutamente.
Parte commettendo i soliti errori di misura, promettendo un copione già visto; invece si riprende subito, sfodera un gran tiro che finisce sulla traversa e serve splendidamente Icardi per l'1-0. Corre come un dannato, esce stremato dalla stanchezza e per una volta San Siro è tutto per lui.
I soliti strappi, le accelerazioni imprendibili, le ingenuità incomprensibili. Si stacca inspiegabilmente da Suso, lasciando allo spagnolo la possibilità di tirare in porta. Un errore imperdonabile, che compensa con una grande azione che genera il secondo gol di Icardi.
Rovina un primo tempo tutto sommato positivo lasciandosi bruciare da Kessié a metà campo e cercando di recuperare con un'esasperante lentezza: da lì nasce l'occasione più nitida per il Milan. Nel secondo tempo alterna discrete chiusure a errori evidenti, sbaglia il movimento alla pari di Perisic sul gol di Suso.
Il tabù contro il Milan è un vecchio ricordo. Schianta i rossoneri con una tripletta sontuosa, mettendo in mostra il fiuto da centravanti di razza. Si prende la responsabilità del rigore al 90' e spiazza Donnarumma: 3 gol e pallone della partita, non poteva esserci derby migliore per il capitano nerazzurro.
La sua Inter incassa due gol, si fa rimontare, soffre per tutto il secondo tempo ma alla fine la spunta e rimane in scia al Napoli. Spalletti ha trasformato i nerazzurri dal punto di vista mentale: un anno fa questo derby l'avrebbero perso. E con un Icardi così...
La sua Inter incassa due gol, si fa rimontare, soffre per tutto il secondo tempo ma alla fine la spunta e rimane in scia al Napoli. Spalletti ha trasformato i nerazzurri dal punto di vista mentale: un anno fa questo derby l'avrebbero perso. E con un Icardi così...
Abbandonato dai suoi compagni, non può nulla contro i tocchi dentro l'area di Icardi. Il tiro di Candreva sulla traversa e la conclusione di Vecino al 60' lo graziano, per il resto non deve compiere interventi di rilievo. Spiazzato dagli 11 metri.
Ancora una prestazione negativa. Non scappa verso la porta in modo da intercettare il cross di Candreva, regalando il primo gol a Icardi. Cresce nella ripresa, ma non guarda Icardi sulla discesa di Perisic, commettendo ancora una volta un errore decisivo.
Ancora una prestazione negativa. Non scappa verso la porta in modo da intercettare il cross di Candreva, regalando il primo gol a Icardi. Cresce nella ripresa, ma non guarda Icardi sulla discesa di Perisic, commettendo ancora una volta un errore decisivo.
Esce in ritardo su Candreva, lasciando il nerazzurro libero di crossare per il primo gol di Icardi. Qualche altra piccola sbavatura e alcune difficoltà nella gestione del pallone; esce per motivi tattici.
Bene da centrale, malissimo quando si deve allargare e agire praticamente da terzino: Perisic lo brucia in occasione del raddoppio nerazzurro, mostrando tutti i suoi limiti nella difesa a 3.
In grande sofferenza contro Candreva: l'esterno italiano gli scappa continuamente, rimane di sasso sullo scambio con D'Ambrosio e in avanti non giustifica la sua presenza con cross o movimenti a creare pericolosità. In più commette l'ingenuo fallo da rigore che regala la vittoria ai nerazzurri.
In grande sofferenza contro Candreva: l'esterno italiano gli scappa continuamente, rimane di sasso sullo scambio con D'Ambrosio e in avanti non giustifica la sua presenza con cross o movimenti a creare pericolosità. In più commette l'ingenuo fallo da rigore che regala la vittoria ai nerazzurri.
Il pressing di Borja Valero lo manda in tilt, nel primo tempo non riesce a comandare il centrocampo rossonero come potrebbe e dovrebbe fare. Nella ripresa sembra poter crescere, ma perde un pallone banale che innesca il momentaneo 2-1 dei nerazzurri. E non si riprende più.
La sua posizione è quella che più di altre crea problemi all'Inter. Bravissimo negli inserimenti o quando parte palla al piede, perde qualche possesso di troppo; la sua deviazione sotto porta manda in tilt Handanovic, che butta il pallone in rete.
Primo tempo anonimo, poi Montella lo sistema a centrocampo: lo spagnolo risponde con una seconda frazione sontuosa, nella quale il gol è soltanto la ciliegina sulla torta. Fa impazzire i centrocampisti nerazzurri, trova sempre spunti interessanti, crea lo scompiglio che da seconda punta non riesce a seminare.
Rileva Romagnoli, contribuendo ad alzare il baricentro rossonero. Randella che è un piacere, dà il suo contributo negli ultimi 20': non ha niente da rimproverarsi.
Rileva Romagnoli, contribuendo ad alzare il baricentro rossonero. Randella che è un piacere, dà il suo contributo negli ultimi 20': non ha niente da rimproverarsi.
Un primo tempo di assoluto anonimato, riscattato solo parzialmente nel finale con la bella palla per Borini. Non porta dinamismo alla sua squadra, in un ruolo cruciale per il Milan: da rivedere nelle partite che contano. Esce nell'intervallo per lasciare spazio a Cutrone.
Il suo ingresso cambia il match. Non che l'attaccante faccia qualcosa di speciale, ma la sua sola presenza contribuisce a mettere in apprensione la retroguardia nerazzurra. Pimpante, fa capire di non poter essere relegato facilmente in panchina.
Il suo ingresso cambia il match. Non che l'attaccante faccia qualcosa di speciale, ma la sua sola presenza contribuisce a mettere in apprensione la retroguardia nerazzurra. Pimpante, fa capire di non poter essere relegato facilmente in panchina.
Impalpabile nella prima frazione, migliora a inizio ripresa, quando una sua conclusione si stampa sul palo ad Handanovic battuto. Poi cala nuovamente, non riuscendo a essere incisivo; e il primo gol in Italia ancora non è arrivato.
Impalpabile nella prima frazione, migliora a inizio ripresa, quando una sua conclusione si stampa sul palo ad Handanovic battuto. Poi cala nuovamente, non riuscendo a essere incisivo; e il primo gol in Italia ancora non è arrivato.
Tra i più in forma nella squadra di Montella, impegna Handanovic nel primo tempo ma non è fortunato. Continua a spingere nella ripresa, da un suo traversone nasce il 2-2 del Milan: in difesa non è il massimo, ma quando attacca si fa sentire.
Tra i più in forma nella squadra di Montella, impegna Handanovic nel primo tempo ma non è fortunato. Continua a spingere nella ripresa, da un suo traversone nasce il 2-2 del Milan: in difesa non è il massimo, ma quando attacca si fa sentire.
Regala un tempo all'Inter con uno schieramento che presenta diversi giocatori fuori ruolo. Raddrizza il match con le mosse del secondo tempo, mette sotto l'Inter e questo aumenta il rammarico: perché continuare a essere schiavo della difesa a 3?
Regala un tempo all'Inter con uno schieramento che presenta diversi giocatori fuori ruolo. Raddrizza il match con le mosse del secondo tempo, mette sotto l'Inter e questo aumenta il rammarico: perché continuare a essere schiavo della difesa a 3?