Prima partita in Serie A per il 20enne portiere friulano che non deve disimpegnarsi troppo, compiendo una sola parata ma decisiva nel secondo tempo su Bonaventura.
Gioca senza sbavature, chiudendo bene quei pochi varchi che si aprono davanti a lui. La buona partita di Cigarini gli permette di non doversi preoccupare della costruzione della manovra.
Meno pimpante dei suoi compagni, si fa vedere con meno continuità e quelle volte non lascia il segno. Un po' in affanno anche in difesa quando Biraghi lo punta.
Meno pimpante dei suoi compagni, si fa vedere con meno continuità e quelle volte non lascia il segno. Un po' in affanno anche in difesa quando Biraghi lo punta.
Solido e concentrato, vince quasi tutti i duelli individuali usando sia la forza che la furbizia. Un paio di scorribande offensive senza troppa fortuna a corollario della sua partita.
Dalle sue parti non nascono grandi pericoli, tutt'altro. Ha quindi gioco facile a disimpegnarsi con facilità provando anche a farsi vedere in attacco.
Dirige le operazioni con precisione ed eleganza, trovando spesso linee di passaggio verticali che mandano in tilt il centrocampo viola.
Dirige le operazioni con precisione ed eleganza, trovando spesso linee di passaggio verticali che mandano in tilt il centrocampo viola.
Non sbaglia un passaggio, ma non per modo di dire. Cerca di dare aiuto a Cigarini nella manovra, tuttavia gli manca la giocata risolutiva.
Prova a spingere con convinzione sulla fascia e pur senza fare chissà che qualche difficoltà a Venuti la crea. Tuttavia non abbonda di qualità.
Qualche scampolo di partita per lui, senza infamia e senza lode. Giusto il tempo di prendersi un cartellino giallo.
Chiude il suo spettacolare campionato con una partita grigia, nella quale si vede pochissimo e non ha vere occasioni. Tranne una, un bel pallone di Ounas sul quale però arriva tardi e male.
Per 90 minuti è un problema non risolto per la difesa ospite. Quando prende palla e parte semplicemente non lo fermano. Mette in condizioni Messias di colpire a rete tre volte in modo pulito.
Cerca disperatamente il gol e non ci va affatto lontano: un paio di volte sfiora il palo, una volta si fa fermare da Terracciano, un'altra colpisce in pieno la traversa. Meritava sorte migliore.
Il suo Crotone fa la partita e meriterebbe miglior sorte per la qualità di certe giocate. Chiude a testa alta un campionato difficile.
Una parata su Messias e un'altra su Djidji bastano e avanzano per prendersi la palma di migliore in campo della sua squadra.
Non è appariscente ma il duello con Pedro Pereira lo porta a casa con molta concretezza, trovando anche spesso il modo di andare sul fondo e crossare. Purtroppo per lui a raccogliere quei palloni ci sono i difensori dei padroni di casa.
Si ritrova spesso a dover seguire i tagli profondi di Messias e pur con qualche affanno riesce a limitare i danni. Bene nelle situazioni di 1 vs 1 sia contro Pedro Pereira che contro Simy.
Si ritrova spesso a dover seguire i tagli profondi di Messias e pur con qualche affanno riesce a limitare i danni. Bene nelle situazioni di 1 vs 1 sia contro Pedro Pereira che contro Simy.
Titolare per la prima volta in campionato, gioca con tranquillità e semplicità limitandosi saggiamente al compito. Simy dalle sue parti non passa.
Molina non è un avversario irresistibile ma basta qualche sua accelerata per metterlo in difficoltà. Per non parlare di quando si allarga Simy e l'esterno viola deve sfidarlo sul piano fisico.
Non parte benissimo, con interventi in ritardo e con difficoltà a star dietro a Ounas. Piano piano, con il passare dei minuti, migliora la sua prestazione fino a strappare la sufficienza.
Lascia tanto spazio dietro di sé facendo affidamento sulla buona serata di Maxi Olivera: l'obiettivo è di portare il baricentro dei suoi più avanti e ci riesce.
Lascia tanto spazio dietro di sé facendo affidamento sulla buona serata di Maxi Olivera: l'obiettivo è di portare il baricentro dei suoi più avanti e ci riesce.
Un paio di spunti nel primo tempo sono notevoli, ma solo se paragonati al grigiore generale in cui vive la Fiorentina. Nella ripresa perde sicurezza e finisce per commettere qualche errore di troppo.
Un paio di spunti nel primo tempo sono notevoli, ma solo se paragonati al grigiore generale in cui vive la Fiorentina. Nella ripresa perde sicurezza e finisce per commettere qualche errore di troppo.
In campo per una mezz'oretta, avrebbe il tempo per fare qualcosa di significativo ma preferisce essere d'aiuto a mantenere l'equilibrio tra reparti senza spingere troppo.
Non riesce a fare sufficiente filtro davanti alla difesa e dalle sue parti Ounas e Messias banchettano. Esce all'intervallo anche perché gravato di un giallo.
Non riesce a fare sufficiente filtro davanti alla difesa e dalle sue parti Ounas e Messias banchettano. Esce all'intervallo anche perché gravato di un giallo.
No, decisamente il suo impatto non è dei migliori. Si fa vedere per due conclusioni: la prima addosso a Marrone, la seconda su punizione addosso alla barriera.
Una sola azione in cui si rende protagonista, servito da Vlahovic in profondità. Per il resto tanti errori e anche qualche fallo di troppo, oltre ad un accenno di rissa con Djidji.
Poco presente nel gioco se non per sprazzi qua e là che però non producono nulla di buono per la sua squadra.
Abbandonato nel primo tempo, senza neanche un Ribery a fargli da supporto, si rimbocca le maniche e con il passare dei minuti prova a fare tutto da solo. Una conclusione, debole, verso la porta e tanto lavoro sporco.
Abbandonato nel primo tempo, senza neanche un Ribery a fargli da supporto, si rimbocca le maniche e con il passare dei minuti prova a fare tutto da solo. Una conclusione, debole, verso la porta e tanto lavoro sporco.
Quarta presenza in campionato per il russo, che non ha il tempo materiale di fare alcunché di positivo. Buon per lui e per la Fiorentina che almeno non fa nulla di negativo.
Quarta presenza in campionato per il russo, che non ha il tempo materiale di fare alcunché di positivo. Buon per lui e per la Fiorentina che almeno non fa nulla di negativo.
La sua ultima partita sulla panchina della Fiorentina è un manifesto del campionato: scialba per lunghi tratti, tenace quanto basta per non uscire dal campo con una sconfitta.
La sua ultima partita sulla panchina della Fiorentina è un manifesto del campionato: scialba per lunghi tratti, tenace quanto basta per non uscire dal campo con una sconfitta.
La sua ultima partita sulla panchina della Fiorentina è un manifesto del campionato: scialba per lunghi tratti, tenace quanto basta per non uscire dal campo con una sconfitta.