Stuzzicato a più riprese da Cataldi, non si fa sorprendere sui tiri da fuori. Sull'autogol di Alex Sandro non può nulla, si fa trovare pronto anche su Basic prima della ribattuta in gol di Milinkovic-Savic.
- Vlahovic 10’
- Morata 36’
- Alex Sandro aut 51’
- Milinkovic-Savic 96’
Serata non del tutto impegnativa contro una Lazio che in area bianconera non arriva tante volte. Forse avrebbe potuto fare di più in costruzione.
L'ultima serata di Chiellini all'Allianz Stadium, poco più di un quarto d'ora giusto per giochicchiare qualche pallone sulla propria trequarti prima di godersi la standing ovation dell'Allianz Stadium.
Parte bene con qualche giocata di qualità come fatto vedere tante volte in passato, poi cala col passare dei minuti finendo per diventare protagonista negativa con l'autorete del 2-1.
Pericoloso in fase offensiva, quando contribuisce in maniera decisiva nell'azione del gol di Morata, ma anche poco puntuale dietro. Non a caso la rete del 2-2 nasce da una palla persa dal colombiano.
Entra nell'ultima mezzora, poco presente in fase di spinta, si macchia con l'errore di disattenzione in occasione del gol del 2-2 quando viene bruciato da Milinkovic-Savic.
La serata è particolare, lui entra al posto di Chiellini, e forse è stordito dalle circostanze. Non è la serata migliore per mostrare il suo potenziale.
Forse la sua migliore prestazione stagionale dal punto di vista della voglia almeno, prova a rendersi utile tanto dietro quanto davanti.
Non è nelle migliori condizioni fisiche, prova a cavarsela d'esperienza, fa vedere quant'è importante la sua intelligenza tattica.
Non è nelle migliori condizioni fisiche, prova a cavarsela d'esperienza, fa vedere quant'è importante la sua intelligenza tattica.
Ancora titolare in campionato, non riesce a mantenere un rendimento costante lungo l'arco del match. Alterna cose buone ad altre meno buone.
Alla sua ultima partita in casa con la maglia della Juventus non riesce a timbrare il cartellino dei marcatori, ma è protagonista di alcune giocate di rilievo come il colpo di tacco che apre l'azione del gol di Morata.
Alla sua ultima partita in casa con la maglia della Juventus non riesce a timbrare il cartellino dei marcatori, ma è protagonista di alcune giocate di rilievo come il colpo di tacco che apre l'azione del gol di Morata.
Prestazione da urlo quella dell'attaccante spagnolo: ottimo in costruzione con l'assist per il gol di Vlahovic, bravo nel realizzare il 2-0, utile anche in ripiegamento in fase difensiva.
Mezzora in campo nella ripresa, la squadra era già sfilacciata, prova a trovare la via del gol con una girata volante, ma anche qualche palla persa di troppo.
Non viene stimolato particolarmente dai compagni, cincischia nella prima occasione, ma alla seconda è letale col colpo di testa che vale il provvisorio 1-0.
Allegri gli concede poco meno di mezzora, lui prova a farsi vedere a ripetizione, forse anche troppo generoso in alcune circostanze.
Allegri gli concede poco meno di mezzora, lui prova a farsi vedere a ripetizione, forse anche troppo generoso in alcune circostanze.
Il primo tempo della Juventus è fra i migliori stagionali, non un caso che arrivi a mente sgombra. Nella ripresa dà spazio un po' a tutti, sacrificando così la vittoria.
La Juventus arriva dalle sue parti due volte nel primo tempo, e così arrivano i due gol, ma lui davvero non avrebbe potuto fare meglio. Nella ripresa è graziato da Kean.
La Juventus arriva dalle sue parti due volte nel primo tempo, e così arrivano i due gol, ma lui davvero non avrebbe potuto fare meglio. Nella ripresa è graziato da Kean.
Parte bene controllando Vlahovic come può, nell'azione del 2-0 bianconero partecipa al disastro della difesa biancoceleste, nella ripresa si rifà con gli interessi causando l'autorete di Alex Sandro.
Quando la Juventus arriva davanti, lui dà l'impressione di andare sempre in confusione, come in occasione del gol del 2-0. Prova a riprendersi con qualche discesa su palla da fermo, ma non trova la soluzione vincente.
Serataccia per l'esterno capitolino, si dimentica la marcatura su Vlahovic in occasione dell'1-0, dal suo lato soffre spesso Bernardeschi, perennemente in difficoltà sino al fischio finale.
Serataccia per l'esterno biancoceleste, parte lasciando troppo spazio a Morata in occasione del cross che porta all'1-0, e sempre leggero è nell'azione del 2-0. Nella ripresa qualche buona iniziativa offensiva, comunque controllata dalla Juve, non gli vale passi avanti.
Serataccia per l'esterno biancoceleste, parte lasciando troppo spazio a Morata in occasione del cross che porta all'1-0, e sempre leggero è nell'azione del 2-0. Nella ripresa qualche buona iniziativa offensiva, comunque controllata dalla Juve, non gli vale passi avanti.
E' il più pericoloso dei suoi per larghi tratti seppur con qualche tiro da fuori, è suo il corner dal quale nasce il 2-1, sempre molto attivo, l'unica pecca in occasione del gol di Morata quando si fa portare a spasso da Dybala.
Non riesce a incidere con convinzione nel match, complice anche una Lazio complessivamente poco brillante dal centrocampo in avanti. Nella ripresa è più utile da comprimario che da protagonista.
La difesa della Juventus lo soffre quasi sistematicamente, ma gli manca la precisione giusta per far veramente male a Perin.
Nella prima ora di gioco è fra i pochi a provare a dare la luce al gioco biancoceleste, anche fisicamente dà la scossa, non poteva che essere sua la zampata vincente del 2-2.
La Lazio sperava in qualche giocata dello spagnolo per sorprendere la Juventus, evidentemente qualcosa non è andata per il verso giusto per lui.
La Lazio sperava in qualche giocata dello spagnolo per sorprendere la Juventus, evidentemente qualcosa non è andata per il verso giusto per lui.
Prestazione ordinata nel quarto d'ora in campo quando Sarri opta per la sua esperienza per dare equilibro al gioco.
E' quasi la mossa della disperazione, ma si dimostra praticamente vincente: è suo il tiro che mette in difficoltà Perin prima della conclusione ravvicinata vincente di Milinkovic-Savic.
E' quasi la mossa della disperazione, ma si dimostra praticamente vincente: è suo il tiro che mette in difficoltà Perin prima della conclusione ravvicinata vincente di Milinkovic-Savic.
Sarri lo manda dentro a inizio ripresa, lui entra con la voglia di spaccare il mondo, ma spesso è volentieri mostra troppo nervosismo nella giocata finendo per perdere palla.
Contro la difesa della Juventus non trova mai lo spazio e il passo giusto per rendersi pericoloso, a inizio ripresa Sarri è quasi costretto a tirarlo fuori dal campo.
La Lazio nel primo tempo spinge con confusione senza impensierire Perin più di tanto, ma prendendo due gol. Nella ripresa la Juve lascia più spazio, fra ritmi e sostituzioni, e lui riesce a metterci una pezza anche grazie all'ingresso di Basic.