Rimane immobile sulla punizione di Politano. Certo, la responsabilità è della barriera, ma ogni tanto dà l'impressione di assoluta indifferenza a tutto ciò che accade. Nel primo tempo il Sassuolo non crea altri pericoli, se non un debole diagonale di Berardi. Nella ripresa i neroverdi sono più pericolosi e arriva anche la fiondata di Berardi, che lascia di sasso lo sloveno.
Un'altra prestazione opaca. Pochissima spinta sulla fascia, tanto imbarazzo quando c'è da difendere su Politano o Berardi; con il pallone tra i piedi è spesso impreciso, nel posizionamento difensivo talvolta impreparato.
Il meno colpevole della difesa interista. Contro la velocità di Politano si salva con il mestiere e la scelta di tempo, senza perdere mai la testa. Incolpevole sui due gol dei neroverdi.
Discreto primo tempo, anche se si lascia scappare Berardi, ma è bravo ad accompagnarlo sull'esterno, rendendo difficile la sua conclusione. Nella ripresa lo stesso attaccante gli sguscia via in un paio di occasioni e in una di queste si inventa il destro che vale i 3 punti.
Discreto primo tempo, anche se si lascia scappare Berardi, ma è bravo ad accompagnarlo sull'esterno, rendendo difficile la sua conclusione. Nella ripresa lo stesso attaccante gli sguscia via in un paio di occasioni e in una di queste si inventa il destro che vale i 3 punti.
La Champions con ogni probabilità è andata, e con essa la possibilità di rivedere il portoghese in maglia nerazzurra. Oggi però non fa nulla perché i tifosi possano rimpiangerlo: tante imprecisioni, cross sballati e voragini lasciate in regalo ai velocisti del Sassuolo.
Fa il suo ingresso in campo nel tentativo di fornire qualità alla manovra nerazzurra. Riesce solo in parte nella missione, distinguendosi più per qualche contropiede del Sassuolo bloccato sul nascere.
Torna dopo la squalifica, ma non regala una delle sue migliori interpretazioni. In certi momenti dà l'impressione di poter essere decisivo con i suoi strappi, però sono troppi i palloni sprecati e le scelte sbagliate in mezzo al campo. Cala nella ripresa, Spalletti lo sostituisce per esigenze tattiche.
Regala la punizione che porta in vantaggio il Sassuolo, stendendo Adjapong al limite dell'area. Mette tanto cuore, cercando in ogni modo di rimediare; vicino al gol con le conclusioni dalla distanza, gioca tanti palloni ma ne sbaglia troppi. E per eccesso di generosità va a occupare zone del campo che finiscono per intasarsi.
Soliti cross sbilenchi, buone iniziative che finiscono nel nulla, colpi di tacco senza una precisa finalità. C'è qualche sprazzo positivo, ma anche tanta mediocrità; a inizio ripresa avrebbe la palla buona per il pareggio, ma spreca tutto lasciandosi recuperare da Adjapong. Esce poco dopo, sostituito da Karamoh, rimanendo ancora a secco di gol in questa stagione.
Non la sua migliore partita, eppure si danna per provare a cambiare l'inerzia del match; crossa a ripetizione, ripiega in difesa, si impegna su ogni pallone. Il croato offre l'assist a Rafinha che riaccende le speranze interiste, ma è un fuoco di paglia: la partita sostanzialmente finisce in quel momento.
Non la sua migliore partita, eppure si danna per provare a cambiare l'inerzia del match; crossa a ripetizione, ripiega in difesa, si impegna su ogni pallone. Il croato offre l'assist a Rafinha che riaccende le speranze interiste, ma è un fuoco di paglia: la partita sostanzialmente finisce in quel momento.
Uno dei pochi a metterci l'anima. Il bel voto non è soltanto un premio per il gol, peraltro di pregevole fattura: è un trascinatore, è sempre al centro delle azioni nerazzurre e forse l'unico a mostrare idee e intelligenza. Ogni tanto sbaglia qualche pallone banale, ma rimane tra i più continui nella squadra di Spalletti.
L'Inter saluta la Champions e buona parte delle responsabilità vanno al suo capitano. La sua partita, tra le peggiori in maglia nerazzurra, è costellata da errori marchiani, che fanno fare una splendida figura al portiere avversario: Consigli sembra insuperabile, ma il centravanti interista ci mette del suo con conclusioni non all'altezza della sua fama.
Entra al posto di Vecino per l'assalto finale. Ha sul suo piede diverse occasioni, sprecate a volte per imprecisione, altre per bravura degli avversari (Acerbi e Consigli su tutti). Ma per lo più dà l'idea di generare tanto caos e poco altro.
Entra al posto di Vecino per l'assalto finale. Ha sul suo piede diverse occasioni, sprecate a volte per imprecisione, altre per bravura degli avversari (Acerbi e Consigli su tutti). Ma per lo più dà l'idea di generare tanto caos e poco altro.
Al suo ingresso i tifosi nerazzurri credono che possa cambiare il match, invece contro la difesa schierata del Sassuolo fa un'enorme fatica. Perde tanti palloni, sbaglia tocchi banali, si avventura in dribbling fantasiosi: il suo impatto sulla partita è del tutto negativo.
Al suo ingresso i tifosi nerazzurri credono che possa cambiare il match, invece contro la difesa schierata del Sassuolo fa un'enorme fatica. Perde tanti palloni, sbaglia tocchi banali, si avventura in dribbling fantasiosi: il suo impatto sulla partita è del tutto negativo.
Tradito dai suoi, soprattutto da Candreva e Icardi, butta via il sogno Champions con un altro risultato negativo contro una squadra di medio-bassa classifica. L'Inter è troppo discontinua, soprattutto a livello mentale; l'allenatore ci mette del suo, schierando gli impresentabili Candreva e D'Ambrosio e completando il tutto con sostituzioni che non migliorano per niente l'andamento della gara.
In stato di grazia, come altre volte gli è capitato contro l'Inter. Non lascia passare un solo pallone, parando con ogni parte del corpo, perfino con il fondoschiena: se non è un segno questo... Straordinario al 44' su Icardi e nel finale su Eder, superato soltanto dalla conclusione angolatissima di Rafinha.
Muro invalicabile al centro della difesa, di testa le prende tutte lui. Sui palloni alti buttati a ripetizione dall'Inter al centro dell'area in ogni singola circostanza; se la cava anche sugli scambi stretti, lasciando pochissimi palloni giocabili a Icardi, in particolare nel secondo tempo.
Anello debole della difesa neroverde, si affida ai più esperti compagni per provare a tenere botta contro le folate nerazzurre. Ogni tanto perde l'uomo e sono dolori, ma anche grazie allo strepitoso Consigli di stasera non paga dazio per alcune piccole sbavature.
Guadagna la punizione poi trasformata in gol da Politano. Gioca una partita di sostanza sulla fascia destra, impreziosita da un ottimo salvataggio in extremis su Candreva dentro l'area. Perisic gli scappa via in qualche occasione, ma il croato non fa particolari danni.
Il suo non è un compito facile, visto che l'Inter spinge molto sulla fascia destra. Riesce a opporsi con efficacia ai tentativi nerazzurri, contro clienti non semplici come Cancelo e Candreva; tiene la posizione, senza strafare, portando a casa una meritata sufficienza.
Il suo non è un compito facile, visto che l'Inter spinge molto sulla fascia destra. Riesce a opporsi con efficacia ai tentativi nerazzurri, contro clienti non semplici come Cancelo e Candreva; tiene la posizione, senza strafare, portando a casa una meritata sufficienza.
Clamoroso salvataggio su Icardi, di piede gli leva il pallone con un colpo da maestro. Una giocata pazzesca, che probabilmente salva il risultato. Per il resto una partita solida, di grandissima attenzione, priva di qualsiasi sbavatura. Esce per un leggero infortunio nel finale di partita.
Clamoroso salvataggio su Icardi, di piede gli leva il pallone con un colpo da maestro. Una giocata pazzesca, che probabilmente salva il risultato. Per il resto una partita solida, di grandissima attenzione, priva di qualsiasi sbavatura. Esce per un leggero infortunio nel finale di partita.
Contro la squadra che l'ha lanciato nel calcio che conta desta un'ottima impressione, perché tiene botta fisicamente, difende il pallone, si permette anche un paio di conclusioni insidiose. Pur con un problema alla spalla continua a giocare senza arretrare di un centimetro.
Contro la squadra che l'ha lanciato nel calcio che conta desta un'ottima impressione, perché tiene botta fisicamente, difende il pallone, si permette anche un paio di conclusioni insidiose. Pur con un problema alla spalla continua a giocare senza arretrare di un centimetro.
Un buon primo tempo, una ripresa di sofferenza: l'Inter prova a sfondare spesso centralmente, il regista neroverde si oppone e prova sempre a dare una mano ai compagni della difesa. Finale in apnea, ma se la cava.
Un buon primo tempo, una ripresa di sofferenza: l'Inter prova a sfondare spesso centralmente, il regista neroverde si oppone e prova sempre a dare una mano ai compagni della difesa. Finale in apnea, ma se la cava.
Domina sui palloni alti in mezzo al campo, mostrando strapotere fisico in una partita non certo facile per la linea mediana neroverde. Recupera tanti palloni, si oppone ai palleggiatori interisti, l'unica pecca è rappresentata da alcune ripartenze gettate al vento nel finale. Da segnalare uno splendido filtrante per Berardi nel primo tempo, che l'attaccante non concretizza.
Domina sui palloni alti in mezzo al campo, mostrando strapotere fisico in una partita non certo facile per la linea mediana neroverde. Recupera tanti palloni, si oppone ai palleggiatori interisti, l'unica pecca è rappresentata da alcune ripartenze gettate al vento nel finale. Da segnalare uno splendido filtrante per Berardi nel primo tempo, che l'attaccante non concretizza.
Rileva Politano, mettendosi al servizio della squadra nel finale di partita. Tiene palla, cerca di tenere impegnata la retroguardia nerazzurra e di guadagnare qualche punizione che possa far trascorrere minuti preziosi. Missione compiuta.
Rileva Politano, mettendosi al servizio della squadra nel finale di partita. Tiene palla, cerca di tenere impegnata la retroguardia nerazzurra e di guadagnare qualche punizione che possa far trascorrere minuti preziosi. Missione compiuta.
Dopo alti e bassi si inventa un gol capolavoro che gela Handanovic e regala 3 punti al Sassuolo. Nel primo tempo sciupa un'occasione su invito di Missiroli, nella ripresa scalda i guanti ad Handanovic con un paio di tiri, prima del gran gol del 72'. Esce per lasciare spazio a Ragusa pochi minuti più tardi.
Segna il gol del vantaggio con un astuto colpo da biliardo, beffando la barriera nerazzurra e l'immobile Handanovic. Un'intuizione geniale, che indirizza nettamente la partita. Nella ripresa cerca di sfruttare ogni spazio, proponendosi per le ripartenze neroverdi in più di un'occasione. Esce stremato.
Ingabbia l'Inter con una gestione della gara perfetta: lascia sfogare i nerazzurri, colpendoli nei momenti decisivi. Il suo 3-5-2 occupa perfettamente gli spazi, facendo in modo che la squadra di Spalletti si intestardisca con i cross per il solitario Icardi. Già salvo, il Sassuolo onora il match di San Siro mettendo in campo grinta e cuore, oltre il talento di Politano e Berardi.