L'Udinese arriva ripetutamente dalle sue parti, non riesce a fare la differenza, poteva fare comunque poco di più se non sul gol di Braaf quando si fa sorprendere sul suo palo.
Il match è subito indirizzato dal gol di Molina, e lui partecipa alla disattenzione fatale che vale appunto l'assist di De Paul per l'esterno destro, che poi realizza. Titubante anche per il resto del match.
Dovrebbe essere l'anima della squadra, ed invece è quasi il punto debole soprattutto a livello caratteriale. Sul gol di Stryger-Larsen, con Dabo, tiene in gioco l'avversario, mentre sul quarto gol gira addirittura le spalle a Braaf.
Protagonista di un paio di disattenzioni fatali che indirizzano la partita sui binari bianconeri. La diagonale stretta sul gol di Arslan e la non-marcatura di Stryger-Larsen sull'1-3 sono le due fotografie emblematiche della sua prestazione.
Protagonista di un paio di disattenzioni fatali che indirizzano la partita sui binari bianconeri. La diagonale stretta sul gol di Arslan e la non-marcatura di Stryger-Larsen sull'1-3 sono le due fotografie emblematiche della sua prestazione.
L'attacco dell'Udinese è continuativo, e i suoi compagni di difesa non riescono a coadiuvarlo, finendo dunque per andare in confusione anche lui. A fine primo tempo sfiora il 2-2.
Non riesce a dare ritmo ai suoi lì in mezzo al campo, forza anche un paio di verticalizzazioni dando eccessiva fretta alle sue giocate, e dunque perdendo possessi importanti.
Sempre pericoloso sulle palle da fermo, mettendo pepe alla difesa bianconera quando la palla arriva dalle sue parti. Freddissimo sul rigore che riapre il match, ultima sua giocata di rilievo prima di uscire dal campo.
Sempre pericoloso sulle palle da fermo, mettendo pepe alla difesa bianconera quando la palla arriva dalle sue parti. Freddissimo sul rigore che riapre il match, ultima sua giocata di rilievo prima di uscire dal campo.
Entra nella ripresa e ha la palla per riaprire il match, ma la sua deviazione volante è un po' di spalla, un po' di testa, rende a Musso la vita facile nell'occasione.
Inzaghi lo schiera nella ripresa per dare più geometria al gioco sannita, la squadra invece rallenta vistosamente perdendo il controllo del centrocampo totalmente.
Alterna cose buone in fase propositiva, dove mette a tratti in difficoltà la retroguardia friulana, ad altre meno interessanti in fase difensiva. In una di queste si ritrova a tenere in gioco Stryger-Larsen, che nell'occasione segna l'1-3.
Inzaghi lo manda in campo evidentemente troppo tardi per tentare il recupero, lui risponde comunque presente con un paio di giocate di qualità, fra le quali l'assist per il gol di Lapadula.
Inzaghi lo manda in campo evidentemente troppo tardi per tentare il recupero, lui risponde comunque presente con un paio di giocate di qualità, fra le quali l'assist per il gol di Lapadula.
Poco più di venti minuti in campo per l'esperto attaccante, incide poco a causa dei ritmi bassi e di un gioco troppo spezzettato. Prova a dare qualità allo sviluppo del gioco dei suoi, ma esce infortunato troppo presto.
Non si arrende mai, lotta sempre e comunque, si procura il rigore che riapre il match, ed è lui a firmare il gol del 2-4 che vale uno scatto d'orgoglio finale per i suoi.
Molina fa il bello e il cattivo tempo dalle sue parti, sin dai primi minuti quando si fa infilare alle spalle proprio in occasione dello 0-1. Non si riprende più per tutto l'arco del match.
Molina fa il bello e il cattivo tempo dalle sue parti, sin dai primi minuti quando si fa infilare alle spalle proprio in occasione dello 0-1. Non si riprende più per tutto l'arco del match.
Inzaghi lo manda dentro per dare più qualità alla manovra giallorossa, non fa un granché, ma è sicuramente più attivo e utile di tanti compagni nella zona calda.
Inzaghi lo lascia inizialmente fuori, e probabilmente è una delle poche cose giuste fatte oggi dal tecnico giallorosso, che però poi lo deve inserire per l'infortunio di Sau. Poco presente nello sviluppo del gioco, spreca un paio di buone occasioni.
Inzaghi lo lascia inizialmente fuori, e probabilmente è una delle poche cose giuste fatte oggi dal tecnico giallorosso, che però poi lo deve inserire per l'infortunio di Sau. Poco presente nello sviluppo del gioco, spreca un paio di buone occasioni.
Inzaghi lo lascia inizialmente fuori, e probabilmente è una delle poche cose giuste fatte oggi dal tecnico giallorosso, che però poi lo deve inserire per l'infortunio di Sau. Poco presente nello sviluppo del gioco, spreca un paio di buone occasioni.
Sottovaluta evidentemente l'impegno, la squadra entra scarica in campo, non riesce a dare la scossa neanche con i cambi, forse troppo tardivi.
Commette un errore di valutazione in occasione del fallo che porta al rigore di Viola, ma per il resto è reattivo a più riprese permettendo ai suoi prima di conservare il vantaggio, poi a sigillarlo.
Gotti gli concede venti minuti, quando serve giocarsela di fisico per tenere lontano il Benevento dalla difesa bianconera. Fa il suo lasciando le luci della ribalta ai compagni.
Quando gioca su Gaich, lo fa con attenzione, velocità e fisicità, soffre quando arrivano i brevilinei dalle sue parti. Piccola disattenzione in occasione del gol di Lapadula.
Non è la sua migliore prestazione, sembra poco reattivo ed impreciso in costruzione, ma se la cava di fisico ed esperienza contro gli attaccanti giallorossi.
Come Molina sull'altra fascia, è una presenza costante nello sviluppo del gioco dei suoi. Tanti inserimenti, tante discese, perfetto in occasione del gol dell'1-3 col suo colpo di testa vincente.
Il Benevento arriva poco dalle parti di Musso, ma quando arriva, lo fa soprattutto sfruttando le disattenzioni da quel lato. Non a caso chiude male sul gol di Lapadula per il 2-4 finale.
Parte subito forte trovando l'inserimento giusto che sblocca ed indirizza il match. Prende fiducia e si rivela un pericolo per la difesa del Benevento lungo tutto l'arco del match.
Parte subito forte trovando l'inserimento giusto che sblocca ed indirizza il match. Prende fiducia e si rivela un pericolo per la difesa del Benevento lungo tutto l'arco del match.
Schierato dietro l'unica punta, è più un centrocampo aggiunto che un attaccante, il suo gioco è prezioso per lo sviluppo della manovra. L'assist per il gol di Arslan porta la sua firma, colpisce anche un palo in inserimento da dietro.
Prestazione pazzesca per il centrocampista argentino: qualunque palla passata dai suoi piedi diventa una possibilità importante per l'Udinese. Due assist, tanta regia e pericolosità a quantità industriale.
La sua presenza è preziosa dal punto di vista del lavoro sporco, corre e copre per gli altri, qualche inevitabile imprecisione fa perdere di importanza alla sua prestazione.
La sua partita la si spiega in due occasioni chiare: perfetto nell'inserimento, come nel caso del gol dello 0-2 che lui stesso realizza, ma troppo morbido in fase difensiva, sua la distrazione che permette a Lapadula di procurarsi il rigore dell'1-2.
Gotti lo sceglie per calare i ritmi e dare più copertura alla squadra, lui obbedisce limitandosi al compitino, senza infamia e senza lode nonostante i ritmi più alti nella ripresa.
Il problema del centravanti è evidente per questa squadra, nonostante ci metta tanta buona volontà. Fallisce un paio di occasioni che l'avrebbero potuto portare al gol.
Meno di cinque minuti per trovare il gol dopo il suo ingresso in campo, marcatura che cerca con la giusta prepotenza d'attaccante rientrando su Glik, e trovando la conclusione vincente.
Meno di cinque minuti per trovare il gol dopo il suo ingresso in campo, marcatura che cerca con la giusta prepotenza d'attaccante rientrando su Glik, e trovando la conclusione vincente.
Partita preparata e gestita impeccabilmente con scelte di formazione, mentalità e sostituzioni. La partita resta in bilico per qualche tratto del match più casualmente che altro, stravince la sfida a distanza con Inzaghi.