Praticamente mai chiamato in causa dagli avversari, le due occasioni pericolose della Juve sono firmate da Bernardeschi che la manda alta e da Dybala che trova l'angolo giusto. Nel recupero non si fa sorprendere da Ronaldo.
Praticamente mai chiamato in causa dagli avversari, le due occasioni pericolose della Juve sono firmate da Bernardeschi che la manda alta e da Dybala che trova l'angolo giusto. Nel recupero non si fa sorprendere da Ronaldo.
Partita ordinata contro un Alex Sandro non esattamente letale come in altre occasioni, va più in difficoltà quando dalle sue parti gira Mandzukic, non a caso nell'azione del gol perde il duello. Il vero peccato, però, è non aver trovato la deviazione giusta al 55' quando si fa rimpallare ancora da Alex Sandro con Perin battuto.
Ronaldo è nella giornata peggiore da quando è arrivato alla Juventus, sembra quasi facile tenerlo a bada, lo fa senza affanno provando anche ad impostare l'azione da dietro. Va più in difficoltà contro un altro tipo di avversario, ma è comunque una prestazione dignitosa.
Così come Danilo, fa una prestazione ordinata complice anche un attacco non entusiasmante, per lo meno fino all'ingresso di Dybala. Con la Joya in campo va più in difficoltà, è proprio un suo errore alla fine ad aprire la strada del gol all'argentino, e dunque consegnare la vittoria alla Juve.
Parte bene mettendo in difficoltà ripetutamente De Sciglio soprattutto dal punto di vista fisico, nella ripresa però cala la qualità delle sue giocate, e dalla sua parte i rossoblù non riescono più ad arrivare dalle parti di Perin.
Parte bene mettendo in difficoltà ripetutamente De Sciglio soprattutto dal punto di vista fisico, nella ripresa però cala la qualità delle sue giocate, e dalla sua parte i rossoblù non riescono più ad arrivare dalle parti di Perin.
Gli manca la ciliegina sulla torta per far salire ancora di più il livello della sua prestazione, ma la sua presenza in giro per il campo è costante, sia in fase difensiva che in impostazione. Gli manca, appunto, lo squillo nell'ultimo passaggio.
Il giallo in apertura lo limita parecchio relativamente al contributo fisico che avrebbe potuto dare, dunque prova a rendersi utile più con i calci da fermo, un paio dei quali mandano in confusione la retroguardia bianconera.
Il giallo in apertura lo limita parecchio relativamente al contributo fisico che avrebbe potuto dare, dunque prova a rendersi utile più con i calci da fermo, un paio dei quali mandano in confusione la retroguardia bianconera.
Entra per dare più fisicità al centrocampo del Bologna nella parte finale del match, ma non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso, complice anche un nervosismo ed una confusione tattica crescente da parte dei suoi nei minuti finali.
Entra per dare più fisicità al centrocampo del Bologna nella parte finale del match, ma non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso, complice anche un nervosismo ed una confusione tattica crescente da parte dei suoi nei minuti finali.
Dovrebbe dare la qualità al gioco offensivo del Bologna, ha anche spazio e possibilità a ripetizione per farlo, la Juve gli concede un buon raggio d'azione, ma lui fa fatica a prenderselo con continuità.
Sfida continuamente la difesa bianconera con buona qualità, pur non riuscendo a pungere al 101%, è l'ultimo ad arrendersi quando trova una conclusione che solo il palo e Perin fermano prima che la sfera scivoli in rete.
Sfida continuamente la difesa bianconera con buona qualità, pur non riuscendo a pungere al 101%, è l'ultimo ad arrendersi quando trova una conclusione che solo il palo e Perin fermano prima che la sfera scivoli in rete.
E' l'anello debole dell'attacco rossoblù, pur senza fare male in maniera particolare. Anzi, un suo tiro sorprende quasi Perin, ma gli manca la continuità nelle giocate, a volte quasi non lo si nota in campo, sino a meritarsi la sostituzione a inizio frazione.
Vorrebbe spaccare il mondo non appena mette il piede in campo, e forse è proprio questa voglia di strafare a renderlo impreciso in più occasioni. Nel finale sfoga la propria frustrazione con un fallo su Dybala che di fatto fa perdere gli ultimi secondi di match ai suoi.
Si mette in mezzo a Rugani e Bonucci per provare a metterli in difficoltà fisicamente, è anche una buona prestazione da questo punto di vista, ma quando gli capitano le occasioni giuste spreca male: un tacco esagerato, un tiro ciabattato dal limite dell'area.
Si mette in mezzo a Rugani e Bonucci per provare a metterli in difficoltà fisicamente, è anche una buona prestazione da questo punto di vista, ma quando gli capitano le occasioni giuste spreca male: un tacco esagerato, un tiro ciabattato dal limite dell'area.
Se avesse una punta capace di tramutare in gol la buona mole di gioco prodotto, oggi avrebbe qualche punto in più rispetto a quelli già portati a casa: mette in difficoltà Allegri, che poi la risolve con la panchina lunga.
Se avesse una punta capace di tramutare in gol la buona mole di gioco prodotto, oggi avrebbe qualche punto in più rispetto a quelli già portati a casa: mette in difficoltà Allegri, che poi la risolve con la panchina lunga.
Qualche parata tutt'altro che proibitiva, poi la zampata decisiva la piazza al 91' quando riesce a deviare il tiro di Sansone sul palo, e con questa parata conserva i tre punti della Juventus conquistati grazie a Dybala.
La difesa soffre l'assenza di Chiellini, anche lui inizialmente è disorientato per la mancanza del compagno di mille battaglie, ma poi trova l'esperienza e l'equilibrio per riprendere in mano la squadra e farla quadrare dietro.
La difesa soffre l'assenza di Chiellini, anche lui inizialmente è disorientato per la mancanza del compagno di mille battaglie, ma poi trova l'esperienza e l'equilibrio per riprendere in mano la squadra e farla quadrare dietro.
Non affonda mai, ma allo stesso modo galleggia per vivacchiare tenendo la testa appena sopra il livello dell'acqua. Non è quel tipo di prestazione che ti attendi da chi dovrebbe aspirare ad un ruolo da titolare nonostante mostri sacri davanti in gerarchia.
Non affonda mai, ma allo stesso modo galleggia per vivacchiare tenendo la testa appena sopra il livello dell'acqua. Non è quel tipo di prestazione che ti attendi da chi dovrebbe aspirare ad un ruolo da titolare nonostante mostri sacri davanti in gerarchia.
Dijks lo mette in difficoltà da subito soprattutto fisicamente, lui sopporta un inizio difficile, poi se la cava con mestiere. Non sfigura quando nella ripresa Allegri lo spedisce a sinistra, anzi regge meglio il campo proprio da quel lato.
Non salta mai l'uomo, a dir il vero neanche ci prova, tornando indietro tante volte anziché provare l'1 vs 1, dietro non ha un avversario particolarmente pericoloso dunque non soffre, anzi salva il salvabile respingendo sulla linea una conclusione di Mbaye sugli sviluppi di un corner.
Schierato in posizione più avanzata, perde in imprevedibilità e di fatto è come se non ci fosse in campo, o meglio, è come se fosse uno normale. Messo qualche metro più indietro nella ripresa, gira meglio senza comunque entusiasmare.
Schierato dal 1', nel primo tempo è fra i meno peggio dei suoi e l'unico a rendersi pericoloso con un'azione personale che non trova fortuna per pochi centimetri. Qualche errore di troppo in fase d'impostazione, ma è anche comprensibile considerando il poco impiego.
Non al meglio della condizione, entra nei minuti finali per gestire il vantaggio: mette benzina nelle gambe per le prossime settimane, lo fa con la solita calma e precisione che lo contraddistingue, evita di strafare non essendo necessario.
Il primo tempo non è esattamente la fotografia della sua migliore prestazione in Italia, complice anche un cartellino che lo limita negli interventi. Si tranquillizza e cresce nella ripresa, ma è comunque un momento poco entusiasmante per lui.
Il primo tempo non è esattamente la fotografia della sua migliore prestazione in Italia, complice anche un cartellino che lo limita negli interventi. Si tranquillizza e cresce nella ripresa, ma è comunque un momento poco entusiasmante per lui.
Il primo tempo non è esattamente la fotografia della sua migliore prestazione in Italia, complice anche un cartellino che lo limita negli interventi. Si tranquillizza e cresce nella ripresa, ma è comunque un momento poco entusiasmante per lui.
Corre tanto, ma lo fa spesso a vuoto, perdendo energie e spazio dietro di sé. Più a suo agio con Dybala in campo, non è un caso che entra proprio nell'azione del gol mettendo dentro il cross poi ribadito in gol dall'argentino.
Entra, rifinisce e segna: è l'azione dello 0-1 che poi basta per portare a casa i tre punti. Poi si mette al servizio della squadra, qualche errorino di leggerezza, ma anche due contropiedi lanciati e non sfruttati dai compagni.
Dove non ci arriva con la tecnica, ed oggi anche con poca condizione fisica a supportarlo, ci arriva con l'esperienza e l'intelligenza tattica: un buon salvataggio in ripiego, una buona sponda da cui nasce il gol di Dybala, e solita battaglia con la difesa avversaria.
Il peggiore CR7 da quando è arrivato in Serie A, anche peggio delle prime uscite quando c'era l'incubo del primo gol italiano. Controllato e mai vincente contro un qualunque difensore, il primo tiro arriva in pieno recupero, ma è un sinistro comunque poco pericoloso.
Il ritorno con l'Atletico è lontano, lui allora si inventa una formazione originale che manda in difficoltà i suoi più che gli avversari. La difesa però tiene, e lui nella ripresa la vince mandando in campo Dybala, che stavolta gliela risolve uscendo proprio dalla panchina.