L'Atalanta non è in serata di grazia, ma gli squilli alla sua porta non mancano. Il portierino dei sardi risponde sempre bene sulle conclusioni avversarie. Non può nulla sull'inzuccata ravvicinata di Hateboer.
L'Atalanta non è in serata di grazia, ma gli squilli alla sua porta non mancano. Il portierino dei sardi risponde sempre bene sulle conclusioni avversarie. Non può nulla sull'inzuccata ravvicinata di Hateboer.
Non esce mai nemmeno un minuto dalla partita. Nei contrasti aerei l'ha praticamente sempre vinta lui, e con Zapata davanti non è semplice.
Grinta e determinazione da vendere. A volte poco preciso, ma è importante nell'equilibrio di una difesa a tre che stasera ha funzionato molto bene.
Non smette mai di correre fino al 94', cercando sempre di dare fastidio a Castagne. Qualche errore in impostazione, compensato però da un grande cuore e da tanta grinta.
Buon ingresso in campo per il giovane arrivato dalla Roma, che fa ben sperare per il futuro e per un posto da titolare che si può tranquillamente ritagliare in questo Cagliari.
Buon ingresso in campo per il giovane arrivato dalla Roma, che fa ben sperare per il futuro e per un posto da titolare che si può tranquillamente ritagliare in questo Cagliari.
Prova a legare i fili a centrocampo con la sua qualità, anche se questo va a discapito della fisicità di cui ha bisogno il Cagliari a metà gara. Per questo Maran lo sacrifica per inserire Thereau in ottica assalto finale.
Vince il ballottaggio con Joao Pedro, e dimostra subito discreta frizzantezza nei dialoghi con Pavoletti, fino al momento dell'infortunio all'avambraccio sinistro nello scontro con Palomino che gli costa la permanenza in campo.
A dire il vero fino al gol di Hateboer gioca anche una discreta partita su Gomez, ma l'ingenuità con cui si fa sormontare da Hateboer sul secondo palo vale la sconfitta ai suoi. Sostituito non a caso poco dopo.
Anche lui è molto generoso, ma a volte forse troppo. Sbuffa e sgomita a centrocampo finendo però col perdere troppi possessi.
Anche lui è molto generoso, ma a volte forse troppo. Sbuffa e sgomita a centrocampo finendo però col perdere troppi possessi.
Entra al posto dell'infortunato Birsa e cerca di dare il massimo nell'apporto a Pavoletti, che ha la colpa di vanificare la miglior giocata in assoluto della partita con il doppio dribbling a Djimsiti e De Roon da parte del brasiliano.
Non riesce a venire fuori dal momento difficile, confermando le sue difficoltà realizzative due volte a tu per tu con Berisha, anche se nella seconda c'era fuorigioco. I suoi guizzi mancano terribilmente al Cagliari.
Esordio amaro per il francese, che entra subito bene in ritmo, con buone trame e un interessante tacco per Faragò. Purtroppo per lui i soli 26 minuti giocati quest'anno con la Fiorentina si fanno sentire e arriva per lui l'infortunio muscolare che lascia il Cagliari in 10 nel finale.
Il suo Cagliari gioca bene ma non porta a casa punti, anzi, solo due infortuni: quello di Birsa e quello di Thereau.
Deve fare un solo intervento, ma è fondamentale. Il suo piedone, quasi casuale, sul tentativo di tap-in di Pavoletti vale buona fetta dei tre punti che l'Atalanta porta a casa.
Solita prestazione convincente del brasiliano, che nel primo tempo duetta con Gomez manco fosse una seconda punta. Dietro è sempre attento anche nell'attuare la trappola del fuorigioco.
Si dimostra in più frangenti l'anello debole di questa difesa a tre, perdendo più di qualche duello con i diretti avversari. Imbarazzante l'uscita su Joao Pedro che quasi regala il pareggio immediato al Cagliari. Nel finale con il gioco aereo si salva da un'insufficienza più grave.
Il quarto sigillo del suo campionato vale tre punti davvero pesantissimi. Oltre al gol, Hans continua a dimostrare di essere uno degli esterni più interessanti della serie A con la sua gamba e facilità di corsa.
Il quarto sigillo del suo campionato vale tre punti davvero pesantissimi. Oltre al gol, Hans continua a dimostrare di essere uno degli esterni più interessanti della serie A con la sua gamba e facilità di corsa.
Parte con le marce basse cercando di arginare gli attacchi sporadici del Cagliari. Quando il gioco si fa duro, lui comincia a giocare stoppando qualsiasi pallone passi dalle sue parti, basso o alto che sia, non disdegnando anche le proiezioni offensive.
Ha sempre l'argento vivo addosso, e riesce con i suoi guizzi a creare grattacapi al Cagliari. A volte si prende delle pause ingiustificate nel duello con Faragò, ma ha il merito di propiziare il gol vittoria con il suo cross sporco.
Non il solito De Roon. Spesso troppo morbido nei contrasti e poco incisivo nella fase di rottura. Riesce a dare qualcosa di più nello sviluppo delle trame di gioco, ma non basta.
Rileva un Gomez non in serata e riaccende subito la luce nella mezz'ora che gli concede Gasperini. Non lascia segno sul taccuino dell'arbitro ma con il suo ingresso l'Atalanta ritrova fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. E no, non è un caso.
Al contrario del suo compagno di reparto, sfoggia una prestazione a tuttotondo fatta di grande quantità e sapienti inserimenti alle spalle della difesa. Trova anche il gol del raddoppio, vanificato da un fuorigioco di Pasalic.
Ha i numeri per poter anche vincere la partita da solo, e non a caso sono sue due delle conclusioni più pericolose dell'intera partita, ma tra un'occasione da gol e un'altra c'è davvero troppo vuoto. Non sfrutta a dovere l'occasione data dal Gasp.
Inizio promettente, che poi si perde man mano in un insensato anonimato, che non gli permette mai di saltare l'uomo. La punizione centrale telefonata a Cragno è la fotografia di una partita storta per il Papu.
Inizio promettente, che poi si perde man mano in un insensato anonimato, che non gli permette mai di saltare l'uomo. La punizione centrale telefonata a Cragno è la fotografia di una partita storta per il Papu.
Il Panterone viene messo in gabbia, dopo le valanghe di gol recenti. Ceppitelli e Romagna gli mettono la museruola, e lui fatica a trovare gli spazi di cui necessita. Per l'Atalanta poco male, ma la sua prestazione grigia fa notizia.
Non vuole fermarsi più. Vince ancora la sua Atalanta, che continua la pazzesca scalata verso un posto in Champions' League. Romane e milanesi sono avvisate.