Non perfetto sul gol di Marusic, si riscatta spegnendo le velleità di Milinkovic-Savic. Nel complesso sufficiente.
Non perfetto sul gol di Marusic, si riscatta spegnendo le velleità di Milinkovic-Savic. Nel complesso sufficiente.
Bonucci c'è, e sta ritornando la garanzia dei tempi migliori. Esalta San Siro con una serie di attente chiusure.
Entra e garantisce equilibrio, e anche qualche botta. Ammonito.
Rodriguez può stare tranquillo. Il posto è al sicuro se la prima alternativa è questo Antonelli.
Rodriguez può stare tranquillo. Il posto è al sicuro se la prima alternativa è questo Antonelli.
Semplicemente perfetto. E' una delle scelte forti di Gattuso, che lo preferisce ad Abate. Lui risponde con un assist e tante giocate degne di nota. Li ferma tutti, sulla destra e sulla sinistra. Prestazione mostruosa. San Siro lo elegge eroe.
Riesce perfino a fare meglio di Bonucci, con i suoi anticipi possenti. Caicedo è annullato, ma non teme il confronto nemmeno con Milinkovic (e ce ne vuole). Sul tiro del 21 biancoceleste si sostituisce pure a Donnarumma.
Riesce perfino a fare meglio di Bonucci, con i suoi anticipi possenti. Caicedo è annullato, ma non teme il confronto nemmeno con Milinkovic (e ce ne vuole). Sul tiro del 21 biancoceleste si sostituisce pure a Donnarumma.
Perde ancora qualche pallone di troppo, magari si emoziona di fronte alla Lazio. Ma San Siro vede i miglioramenti e lo incoraggia.
Perde ancora qualche pallone di troppo, magari si emoziona di fronte alla Lazio. Ma San Siro vede i miglioramenti e lo incoraggia.
Perde ancora qualche pallone di troppo, magari si emoziona di fronte alla Lazio. Ma San Siro vede i miglioramenti e lo incoraggia.
I suoi inserimenti sono lame taglienti per le difese avversarie. La sua firma sulla terza vittoria consecutiva del Milan non è casualità. Bellissimo l'asse con Calhanoglu, che secondo Montella non potevano coesistere. Ma la qualità non è mai troppa in un campo da calcio.
Si muove con leggiadria e dispensa numeri di alta scuola. Cala un po' nel finale e Gattuso lo sostituisce.
Quando prende l'abbrivio e va in avanti è uno spettacolo per gli occhi. Oggi non segna, ma la sua presenza si sente.
Quando prende l'abbrivio e va in avanti è uno spettacolo per gli occhi. Oggi non segna, ma la sua presenza si sente.
Ogni tocco di palla esprime la sua qualità. I suoi bolidi mettono a dura prova Strakosha. Ottimo l'assist per il vantaggio di Cutrone. Altro eroe di serata al Meazza.
Segna un gol che le telecamere rivelano irregolare, ma alla fine quel che conta è il risultato. Come insegnava il maestro Pippo Inzaghi, ogni parte del corpo è buona per buttarla dentro. Ma non ditelo all'altro Inzaghi, Simone.
Ancora non ci siamo. Non sfrutta l'occasione, cestinando anche un potenziale buon assist di Suso.
C'è anche lui tra i gladiatori di questa serata. E' il condottiero di cui questo Milan aveva bisogno.
Non può nulla su Cutrone e Bonaventura, dice due volte di no in maniera eccellente a Calhanoglu.
Anche nelle serate peggiore, lui prova sempre a distinguersi. Esce per precauzione per un affaticamento muscolare.
Si perde nella nebbia. Soffre maledettamente Suso. Se contro l'Udinese era stato tra i migliori, a San Siro scende in campo la sua controfigura.
Continuano le sue pericolose amnesie. Disputerebbe (condizionale d'obbligo) anche una gara discreta in copertura, ma sui gol ha colpe evidenti nella marcatura. E la Lazio paga ancora il conto per lui.
Chiamato a sostituire de Vrij, palesa qualche rientro affannoso, che non garantisce mai il massimo della tranquillità al reparto.
Buttato nella mischia al posto di Leiva, il brasiliano conferma l'ottima impressione avuta contro l'Udinese e manda in porta in sequenza Milinkovic-Savic e Lulic, che non sfruttano l'invito. Merita spazio dal primo minuto.
Buttato nella mischia al posto di Leiva, il brasiliano conferma l'ottima impressione avuta contro l'Udinese e manda in porta in sequenza Milinkovic-Savic e Lulic, che non sfruttano l'invito. Merita spazio dal primo minuto.
Non ne azzecca una. Si spinge molto in avanti, ma si perde sempre nel proverbiale bicchiere d'acqua. L'errore a pochi minuti dal termine è la ciliegina sulla torta, che Joe Bastianich non assaggerebbe.
La sua forza è da sempre la concentrazione. Tiene molto bene nel primo tempo, ma poi si perde e perde anche le misure a centrocampo, e la sua partita diventa molto fallosa.
La sua forza è da sempre la concentrazione. Tiene molto bene nel primo tempo, ma poi si perde e perde anche le misure a centrocampo, e la sua partita diventa molto fallosa.
Inizia gigioneggiando tra suolette e colpi di tacco, quando capisce che la partita è più difficile del previsto, indossa l'armatura e scende in battaglia. E per i difensori rossoneri scattano gli straordinari.
Dai suoi piedi sprizza magia, ma oggi troppo a corrente alternata. La traversa, un tunnel, ma senza continuità.
Non irreprensibile in fase difensiva (sui due gol del Milan può e deve fare di meglio). Porta a casa una tranquilla sufficienza grazie al gol che illude i suoi, azione in cui sfoggia la sua grande qualità offensiva.
Sente il duello a distanza con il suo predecessore Biglia e, numeri alla mano, lo vince. Illuminante l'apertura che manda in porta Marusic. Esce sacrificato sull'altare del tentativo di rimonta.
Scelto come vice-Immobile, il suo ruolo è fare da specchietto per le allodole per gli inserimenti di Milinkovic. Non il massimo della vita.
Scelto come vice-Immobile, il suo ruolo è fare da specchietto per le allodole per gli inserimenti di Milinkovic. Non il massimo della vita.
Gli manca Immobile, contesta il gol a Cutrone. La Lazio non gioca malissimo. Unica pecca Anderson in panchina.