Il portiere dell'Empoli ha responsabilità su almeno due delle quattro reti rossonere: sul secondo gol di Kessié si lascia passare il pallone tra le gambe, mentre sul calcio di punizione di Florenzi piazza molto male la barriera agevolando notevolmente il compito del terzino avversario.
Il portiere dell'Empoli ha responsabilità su almeno due delle quattro reti rossonere: sul secondo gol di Kessié si lascia passare il pallone tra le gambe, mentre sul calcio di punizione di Florenzi piazza molto male la barriera agevolando notevolmente il compito del terzino avversario.
Partita piena di sbavature per l'esperto difensore degli azzurri, tante piccole dimostrazioni di insicurezza che non danno tranquillità al resto del reparto. Commette il fallo da cui nasce il 3-1, ma la colpa ricade principalmente sulle spalle di Luperto e del suo sciagurato passaggio.
Partita piena di sbavature per l'esperto difensore degli azzurri, tante piccole dimostrazioni di insicurezza che non danno tranquillità al resto del reparto. Commette il fallo da cui nasce il 3-1, ma la colpa ricade principalmente sulle spalle di Luperto e del suo sciagurato passaggio.
Contro un avversario in lotta per lo Scudetto ogni errore è fatale, la dimostrazione è stata ampiamente data dal centrale azzurro che commette una grande ingenuità nell'azione che porterà al 3-1 del Milan: è suo il passaggio orizzontale su cui Romagnoli è costretto a commettere fallo e a provocare la punizione che verrà trasformata da Florenzi.
Contro un avversario in lotta per lo Scudetto ogni errore è fatale, la dimostrazione è stata ampiamente data dal centrale azzurro che commette una grande ingenuità nell'azione che porterà al 3-1 del Milan: è suo il passaggio orizzontale su cui Romagnoli è costretto a commettere fallo e a provocare la punizione che verrà trasformata da Florenzi.
Entra nell'intervallo al posto di Stojanovic non riuscendo a replicare quanto di buono fatto dal compagno rilevato. Anche quando l'Empoli si fa vedere nella metà campo avversaria lui non accompagna mai la manovra permettendo agli esterni rossoneri di ripiegare con ordine.
Entra nell'intervallo al posto di Stojanovic non riuscendo a replicare quanto di buono fatto dal compagno rilevato. Anche quando l'Empoli si fa vedere nella metà campo avversaria lui non accompagna mai la manovra permettendo agli esterni rossoneri di ripiegare con ordine.
Corre, corre in continuazione dando l'impressione di essere praticamente dappertutto. Questo però non basta se assieme all'aspetto aerobico non si uniscono anche quello tecnico e mentale, troppe le volte in cui si è fatto cogliere fuori posto permettendo al Milan di attaccarlo alle spalle.
L'esterno azzurro spinge con costanza nella metà campo avversaria, senza alcun timore reverenziale degli avversari. La sua spinta permette alla squadra di Andreazzoli di cogliere alla sprovvista gli avversari non sempre attentissimi in difesa.
Mandato in campo per ridare un po' di verve all'Empoli finisce con l'affossare definitivamente la sua squadra con un intervento pallavolistico che serve solo ad accomodare il pallone per Hernandez che non deve fare altro che calciare alle spalle di Vicario per mettere la firma sulla quarta rete rossonera.
Inizia la partita con un buon piglio e buona personalità in mezzo al campo, ma con il passare dei minuti complice anche un po' di stanchezza la sua azione si affievolisce sempre più di intensità ed utilità.
Come tutto l'Empoli parte molto bene, dimostrando di non aver alcun timore degli avversari, ma con il passare dei minuti la differenza di qualità si fa vedere e per il centrocampista azzurro il rendimento non può che calare.
Segna, sfiora la doppietta e mette lo zampino sul rigore del definitivo 4-2. Nonostante la sconfitta è di gran lunga il migliore dei suoi, riesce a dare l'impressione di poter essere sempre pericoloso. L'unico grande rimpianto è la traversa colta, se avesse segnato le sorti del match sarebbero state ben diverse.
Pioli lo teme talmente tanto da decidere di mettergli Kessié quasi in marcatura ad uomo in fase di non possesso. Poi però la superiore fisicità ed esperienza del centrocampista rossonero iniziano a fare la differenza e il numero 79 milanista ne approfitta per segnare due volte.
Pioli lo teme talmente tanto da decidere di mettergli Kessié quasi in marcatura ad uomo in fase di non possesso. Poi però la superiore fisicità ed esperienza del centrocampista rossonero iniziano a fare la differenza e il numero 79 milanista ne approfitta per segnare due volte.
L'ex Inter sente quasi aria di derby e vive la serata elettricamente, muovendosi continuamente su tutto il fronte offensivo e non dando riferimento ai centrali avversari. Nel finale si incarica del rigore che trasforma senza grandi problemi.
L'ex Inter sente quasi aria di derby e vive la serata elettricamente, muovendosi continuamente su tutto il fronte offensivo e non dando riferimento ai centrali avversari. Nel finale si incarica del rigore che trasforma senza grandi problemi.
L'Empoli riesce ad imporre il suo gioco per lunghi tratti della partita, ma nonostante questo l'ex di giornata non riesce a brillare finendo per farsi sbarrare la strada dalla difesa dei rossoneri.
Entra quando la partita ha preso ormai i binari della vittoria del Milan, nell'unica volta che viene servito decentemente sfiora anche la rete.
La sua squadra si presenza senza alcun timore reverenziale del Milan ed anche la rete di Kessié non fa demoralizzare i suoi, anzi. Se non ci fossero alcune ingenuità e sbavature individuali la partita avrebbe potuto prendere ben altra piega.
Non perfetto in occasione della prima rete dell'Empoli, la sensazione è che sul diagonale di Bajrami avrebbe potuto fare decisamente meglio. Si riscatta poco dopo con un grande intervento su Pinamonti negando agli azzurri la possibilità di andare in vantaggio. Incolpevole in occasione del rigore del definitivo 2-4.
Partita non brillantissima del Capitano del Milan che sembra essere ancora un po' arrugginito. Qualche sbavatura di troppo in difesa ed un errore piuttosto importante sotto la porta difesa da Vicario, seppur da posizione molto angolata.
Partita sorniona dell'esterno difensivo del Milan. Nel primo tempo spinge poco lasciando la scena a Hernadez, nella ripresa si presenta con personalità sul calcio di punizione dal limite dell'area avversaria sfruttando l'errato posizionamento della barriera per regalare la terza rete ai rossoneri.
Nel primo tempo non brilla moltissimo soprattutto per qualche sbavatura in fase di non possesso. Decisamente meglio nella ripresa arrivando anche a togliersi lo sfizio del gol approfittando del goffo intervento di Bandinelli.
Nel primo tempo non brilla moltissimo soprattutto per qualche sbavatura in fase di non possesso. Decisamente meglio nella ripresa arrivando anche a togliersi lo sfizio del gol approfittando del goffo intervento di Bandinelli.
Alterna interventi preziosi e puliti a disattenzioni che potrebbero costare carissimo alla sua squadra, come quando si lascia sfilare Pinamonti alle spalle costringendo Maignan ad un grande intervento.
Alterna interventi preziosi e puliti a disattenzioni che potrebbero costare carissimo alla sua squadra, come quando si lascia sfilare Pinamonti alle spalle costringendo Maignan ad un grande intervento.
Alterna interventi preziosi e puliti a disattenzioni che potrebbero costare carissimo alla sua squadra, come quando si lascia sfilare Pinamonti alle spalle costringendo Maignan ad un grande intervento.
Entra nel finale per far riposare Florenzi. Si piazza sulla stessa corsia del compagno rilevato cercando di farsi vedere anche in avanti, ma senza avere il tempo sufficiente per incidere sull'andamento della partita.
Non inizia la sua partita nel migliore dei modi sparacchiando il pallone alto da posizione favorevole. Dopo però aggiusta la mira e realizza una doppietta che permette al Milan di passare per due volte in vantaggio. La sua posizione a ridosso della punta potrebbe essere un'arma in più per Pioli e non ci stupiremmo se la rivedessimo in altre occasioni.
Pioli gli chiede di entrare "con la giusta testa" lui regala letteralmente un calcio di rigore agli avversari un quarto d'ora dopo il suo ingresso.
Nonostante esca anzitempo è comunque il rossonero con più palloni giocati, l'ex Empoli si rivela dunque ancora una volta elemento fondamentale per la squadra di Pioli anche in una serata in cui non ha brillato per precisione ne per qualche invenzione particolare.
Partita senza troppi squilli da parte del regista del Milan che si limita ad una circolazione di palla semplice cercando di aggirare il pressing portato dai centrocampisti avversari.
All'inizio non sembra essere molto coinvolto nel gioco del Milan, ma con il passare dei minuti la sua prestazione cresce sempre più di livello. Prima fornisce l'assist per la seconda rete di Kessié, poi si guadagna il calcio di punizione per la terza rete rossonera ed infine mette lo zampino anche sul gol di Hernandez visto che è suo il cross su cui interviene Bandinelli.
Nel primo tempo si rende protagonista di qualche bella iniziativa personale provando anche a realizzare un eurogol in acrobazia. Con il passare dei minuti si spegne ed esce sempre di più dal gioco.
Mette tutta la sua fisicità a disposizione della squadra obbligando i centrali dell'Empoli a ripiegare nella propria area per arginarne la pericolosità e permettendo dunque gli inserimenti dei tre trequartisti alle sue spalle. Pregevole la dolcezza con cui addomestica il pallone per fornire l'assist per la prima rete di Kessié.
In una serata che rischiava di andare storta il tecnico del Milan ha dimostrato grande fiducia nei suoi uomini ottenendo in cambio una vittoria importantissima per distanziare Napoli ed Atalanta e, allo stesso tempo, non perdere ulteriore terreno dai cugini dell'Inter.
In una serata che rischiava di andare storta il tecnico del Milan ha dimostrato grande fiducia nei suoi uomini ottenendo in cambio una vittoria importantissima per distanziare Napoli ed Atalanta e, allo stesso tempo, non perdere ulteriore terreno dai cugini dell'Inter.