Nel primo tempo prova a tenere in gioco la sua squadra con diverse parate, nella ripresa la sua squadra molla gli ormeggi e lui non può fare altro che capitolare sotto i colpi degli avversari.
Entra al 25' per l'infortunato Marlon con la squadra già in svantaggio. Posizionato come centrale di sinistra non riesce ad arginare le folate offensive dell'Atalanta, soprattutto quando gli avversari si trovano a duettare al limite della sua area.
Dà la sensazione di poter dare di più, fa vedere delle buone cose nei venti minuti del secondo tempo in cui il Sassuolo prova a giocarsela, poi torna nel suo angolino senza uscirne più.
Dà la sensazione di poter dare di più, fa vedere delle buone cose nei venti minuti del secondo tempo in cui il Sassuolo prova a giocarsela, poi torna nel suo angolino senza uscirne più.
Soffre fin dall'inizio, viene spesso preso in mezzo da Hateboer e Barrow, lasciando ai due lo spazio necessario per arrivare al cross o di penetrare dal suo lato dell'area di rigore. Nel secondo tempo prova ad accompagnare maggiormente la manovra, ma finisce con l'essere travolto come il resto della sua compagine.
Incerto fin dalle prime battute del match perde la marcatura di Zapata nell'azione che porta alla rete del momentaneo 1-0. Esce per un problema fisico poco prima della mezz'ora.
Vista l'assenza di Ferrari De Zerbi lo schiera accanto a Marlon nel cuore della difesa. Lui prova a metterla sul piano fisico per contrastare un corazziere come Zapata, riuscendoci unicamente nel secondo tempo quando riesce vince un duello centrocampo prima di servire Duncan per l'illusoria rete del 2-1.
I suoi compagni di reparto non sembrano essere in giornata, lui cerca fin dall'inizio di mettere una pezza andando a pressare i portatori di palla avversari e gettandosi subito a supporto degli attaccanti. Nel secondo tempo suona la carica segnando due reti in meno di dieci minuti prima del tracollo della propria retroguardia.
Entra e dopo due minuti sforna l'assist per il momentaneo 3-2 siglato ancora da Duncan, prova a guadagnarsi dello spazio nella retroguardia atalantina guadagnandosi qualche calcio di punizione e creando almeno un' altra occasione da gol.
Entra e dopo due minuti sforna l'assist per il momentaneo 3-2 siglato ancora da Duncan, prova a guadagnarsi dello spazio nella retroguardia atalantina guadagnandosi qualche calcio di punizione e creando almeno un' altra occasione da gol.
Partita molto imprecisa da pare del centrocampista ex Milan che esce anzitempo concludendo il suo match con solo il 77,8% dei passaggi completati. Tuttavia la sua macchia più resta l'errore in marcatura su Mancini in occasione della terza rete ospite. Locatelli è troppo blando nel fermare l'intervento aereo del difensore avversario che riesce ad insaccare.
Dovrebbe dare i ritmi di gioco alla manovra neroverde, non a caso è l'uomo dei padroni di casa che tocca più palloni. La gestione però è imprecisa e spesso frettolosa, la pressione portata dai centrocampisti avversari lo manda in difficoltà portandolo a fare troppi errori di misura anche in appoggi semplici.
Entra con la partita già indirizzata sui binari favorevoli all'Atalanta, ha un'occasione buona per rendersi pericoloso ma manca l'aggancio all'interno dei sedici metri avversari. Anche dal punto di vista della quantità la sua prestazione è insufficiente con più palloni persi di quelli guadagnati.
Tra gli attaccanti neroverdi è il più positivo e non trova il gol solamente per sfortuna. La sua partita si apre con una bella combinazione con Locatelli, prosegue con una bella iniziativa premiata da Sensi e si conclude con uno scatto sul filo del fuorigioco che costringe Berisha ad una bella parata di piede.
Quattro tiri tentati di cui zero terminati nello specchio della porta, basterebbe questo dato ad inquadrare la partita del capitano neroverde. Prova a caricarsi la squadra sulle spalle, ma la retroguardia dell'Atalanta blocca le sue iniziative sul nascere.
Giornata estremamente negativa per l'esterno neroverde. Nel primo tempo è evanescente non riuscendo mai a mettere in difficoltà gli esterni avversari, nel secondo tempo si accende una volta e mette un cross allontanato senza eccessivi problemi dalla retroguardia atalantina. Termina la sua partita con ben 14 possessi persi, troppi per chi dovrebbe creare la superiorità numerica in fase offensiva.
La sua squadra prova a rimanere in partita, ma sul 4-2 esce definitivamente dal campo, almeno dal punto di vista mentale. Incomprensibile la scelta di sostituire Matri visto che c'erano giocatori che stavano facendo decisamente peggio del centravanti, la sua scelta ha provocato anche il disappunto del proprio pubblico che, al momento del cambio, lo ha inondato di fischi.
Nel primo tempo non viene praticamente mai chiamato in causa, nella seconda frazione il Sassuolo trova la rete del momentaneo 2-1 grazie ad un intervento non proprio irreprensibile da parte sua. Non può nulla sulla seconda rete di Duncan, deviata involontariamente da un compagno di squadra, poi sale in cattedra e permette all'Atalanta di mantenere ancora il vantaggio prima di dilagare.
Partita in chiaroscuro per il difensore atalantino, quando viene attaccato nell'uno contro uno appare andare troppo in difficoltà. Nel secondo tempo si permette anche il lusso di fornire l'assist per la prima rete di Ilicic.
Uno stantuffo inarrestabile sulla propria corsia di competenza, non si ferma un attimo e costringe la difesa del Sassuolo ad allargarsi permettendo di fatto gli inserimenti di Gomez e dei centrocampisti nerazzurri.
Uno stantuffo inarrestabile sulla propria corsia di competenza, non si ferma un attimo e costringe la difesa del Sassuolo ad allargarsi permettendo di fatto gli inserimenti di Gomez e dei centrocampisti nerazzurri.
Non benissimo in occasione delle due reti del Sassuolo, sulla prima il suo posizionamento non è perfetto, sulla seconda la sua deviazione spiazza Berisha. Questo però non lo abbatte ed anzi in mezzo ai due gol neroverdi trova il tempo di fornire l'assist per Mancini. Chiude la partita come migliore tra i suoi per intercetti e respinte.
A differenza di Hateboer bada più alla fase difensiva che a quella offensiva. Commette qualche sbavatura soprattutto nel primo tempo, si riscatta nella ripresa quando aiuta la sua squadra a difendere il vantaggio prima di segnare le reti che hanno chiuso la partita.
Un centravanti aggiunto per l'Atalanta. Sulle palle da fermo si fa trovare pronto a concludere a rete, sfruttando tutte le sue capacita aeree. Una volta riesce a segnare, poco dopo ci va nuovamente vicino. In difesa non soffre eccessivamente la spinta degli esterni del Sassuolo.
Entra quando l'inerzia della partita sembra sorridere al Sassuolo e ribalta completamente l'andamento della gara. Segna tre reti in venti minuti e chiude definitivamente la contesa, facendo godere Gasperini e tutto il popolo atalantino.
L'atalantino che tocca più palloni, gioca con semplicità e con la sicurezza tipica di chi sa il fatto suo. Termina la sua partita con oltre 60 passaggi giocati nella metà campo avversaria con una percentuale di precisione di poco inferiore al 90%.
Nel primo tempo si fa apprezzare per la qualità del giro palla che riesce a costruire. Spesso e volentieri si fa trovare dai propri difensori per iniziare la costruzione della manovra sfruttando intelligentemente i varchi che si creano alle spalle dei centrocampisti avversari e premiando con continuità le discese degli esterni atalantini.
Un gol e due assist da parte dell'uomo di rappresentativo della formazione atalantina. I difensori del Sassuolo non riescono mai a contenerlo e ogni volta che entra in possesso di palla sembra poter creare qualcosa di pericolo. Bravo a galleggiare tra le linee di centrocampo ed attacco, a guadagnarsi diversi calci di punizione ed a farsi trovare pronto a ricevere le sponde di Zapata e Barrow.
Nono gol nel solo mese di dicembre, miglior marcatore di questo periodo in tutti i 5 maggiori campionati europei. Basterebbe questo per descrivere l'ennesima prestazione positiva dell'attaccante colombiano. Non contento del gol d'apertura Zapata mette a disposizione il proprio fisico per aprire i varchi per i compagni di squadra, cercando di premiare spesso Gomez e le sfuriate di Barrow.
La sua combinazione di velocità e fisicità è difficile da fermare quando viene innescata, spreca qualche occasione di troppo per eccessivo egoismo, ma sono peccati di gioventù.
La sua combinazione di velocità e fisicità è difficile da fermare quando viene innescata, spreca qualche occasione di troppo per eccessivo egoismo, ma sono peccati di gioventù.
Quando la sua squadra sembra prestare il fianco alle iniziative del Sassuolo lui toglie il frizzante Barrow per inserire il più esperto Ilicic, il risultato della partita è la conseguenza della sua perfetta intuizione.