Sorpreso in occasione del gol di Elmas, ma lì le responsabilità sono più della retroguardia. Per il resto il Napoli lo chiama poco in causa, lui si disimpegna bene comandando la sua area di rigore.
Il Napoli non preoccupa particolarmente con le sue avanzate, lui si affida alla potenza fisica del compagno di reparto vivacchiando di rendita e disimpegnandosi nell'ordinaria amministrazione.
Il Napoli non preoccupa particolarmente con le sue avanzate, lui si affida alla potenza fisica del compagno di reparto vivacchiando di rendita e disimpegnandosi nell'ordinaria amministrazione.
Il Napoli non preoccupa particolarmente con le sue avanzate, lui si affida alla potenza fisica del compagno di reparto vivacchiando di rendita e disimpegnandosi nell'ordinaria amministrazione.
Soprattutto nel primo tempo è fra i più pungenti del Milan, tiene Di Lorenzo in costante posizione di difesa, è anche pericoloso con una bella conclusione dalla distanza di poco fuori.
Solita diga difensiva che si mette a comandare la squadra da dietro, risolve un paio di situazioni intrigate, alcune anche in extremis come nell'occasione del recupero su Petagna ad inizio ripresa.
Parte bene con un paio di discese interessanti ed un cross pericoloso per poco non sfruttato da Ibrahimovic, ma dopo mezzora circa cala, complice anche la vivacità di Lozano.
Da un calciatore che gioca sulla trequarti del Milan ti aspetti qualcosa di differente in quella zona del campo soprattutto. Lui si rende più utile in fase difensiva anziché in fase offensiva, e a lungo andare neanche gli riesce bene.
Non riesce a lasciare il segno perché non trova continuità di prestazione, alterna momenti di dominio ad altri di inesistenza. Nel finale il VAR gli cancella il gol che avrebbe fatto svoltare anche la sua valutazione inevitabilmente.
La partita la decide l'occasione al 5' nella quale Elmas lo brucia per lo 0-1, lui soffre psicologicamente l'episodio esprimendosi a bassa frequenza per tutto l'arco del match.
Sbatte sistematicamente contro la difesa azzurra o comunque contro qualunque avversario gli capiti davanti, non vince un duello, non trova mai lo spazio per dare brio alla manovra rossonera.
Entra e prova a rendersi utile con le sue accelerazioni, ci riesce anche, ma agisce troppo lontano dalla porta avversaria.
Entra e prova a rendersi utile con le sue accelerazioni, ci riesce anche, ma agisce troppo lontano dalla porta avversaria.
Con finte e colpi di fino non si riesce a fare la differenza, a volte sarebbe più utile la sostanza, e quella di stasera era una di queste occasioni. Lo capisce tardi e non riesce ad incidere.
Insolitamente poco cinico, ha tre palloni che avrebbe potuto trasformare in gol: il primo lo spreca di testa a lato, il secondo glielo cancella Ospina, sul terzo sbaglia totalmente lo stop che gli avrebbe permesso di presentarsi a tu per tu col portiere.
Insolitamente poco cinico, ha tre palloni che avrebbe potuto trasformare in gol: il primo lo spreca di testa a lato, il secondo glielo cancella Ospina, sul terzo sbaglia totalmente lo stop che gli avrebbe permesso di presentarsi a tu per tu col portiere.
Insolitamente poco cinico, ha tre palloni che avrebbe potuto trasformare in gol: il primo lo spreca di testa a lato, il secondo glielo cancella Ospina, sul terzo sbaglia totalmente lo stop che gli avrebbe permesso di presentarsi a tu per tu col portiere.
Con la sua fisicità crea qualche problema alla difesa del Napoli, una sua spizzata scaturisce anche la confusione finale che porta al gol di Kessie, annullato, però, proprio per una posizione di fuorigioco del francese.
Con la sua fisicità crea qualche problema alla difesa del Napoli, una sua spizzata scaturisce anche la confusione finale che porta al gol di Kessie, annullato, però, proprio per una posizione di fuorigioco del francese.
Con la sua fisicità crea qualche problema alla difesa del Napoli, una sua spizzata scaturisce anche la confusione finale che porta al gol di Kessie, annullato, però, proprio per una posizione di fuorigioco del francese.
Tante assenze, prova a mettere dentro la migliore formazione possibile, prova anche a giocarsela con i cambi a disposizione, ma non riesce a dare alla squadra la scossa giusta.
Tante assenze, prova a mettere dentro la migliore formazione possibile, prova anche a giocarsela con i cambi a disposizione, ma non riesce a dare alla squadra la scossa giusta.
Il Milan attacca, ma non lo chiama spesso in causa. Quando lo fa, però, non si fa trovare impreparato, come quando Ibrahimovic di sinistro in diagonale prova a sorprenderlo, senza successo, sotto la traversa.
Comanda la difesa azzurra, e si porta dietro tutto il reparto: il Milan centralmente non riesce a passare mai, Ibrahimovic ben controllato, trequartisti che rimbalzano contro il muro difensivo.
Prestazione d'esperienza nella sfida a distanza con Florenzi, soffre, ma lo fa con esperienza. Si mantiene sulla linea di galleggiamento aiutandosi anche con un cartellino giallo.
Ha il compito di presidiare la fascia e provare a rendersi utile con qualche proiezione, esegue il compito senza strafare.
Prestazione sontuosa al fianco di Juan Jesus, il Milan spinge, ma di fatto non passa praticamente mai. Se la cava, e bene, sia sugli anticipi che negli uno contro uno.
Prestazione sontuosa al fianco di Juan Jesus, il Milan spinge, ma di fatto non passa praticamente mai. Se la cava, e bene, sia sugli anticipi che negli uno contro uno.
E' il comandante del centrocampo in quel di San Siro, parte subito con la pennellata su corner che mette la palla sulla testa di Elmas, poi tante altre belle cose lungo tutto l'arco del match.
Una serata così così che da lui non ti aspetti, tanti piccoli errori che potevano costare caro, emblematico una svirgolata nella fase finale sfruttata male da Ibrahimovic.
Entra per dare equilibrio al centrocampo azzurro, lo fa con ordine e velocità, con lui in campo il Napoli è meno sfilacciato in giro per il terreno di gioco.
Entra per dare equilibrio al centrocampo azzurro, lo fa con ordine e velocità, con lui in campo il Napoli è meno sfilacciato in giro per il terreno di gioco.
Entra per dare equilibrio al centrocampo azzurro, lo fa con ordine e velocità, con lui in campo il Napoli è meno sfilacciato in giro per il terreno di gioco.
Zuccata vincente da tre punti dopo appena cinque minuti, poi dà il suo contributo a tenere alta la concentrazione azzurra per conservare il vantaggio sino al momento in cui resta in campo.
Zuccata vincente da tre punti dopo appena cinque minuti, poi dà il suo contributo a tenere alta la concentrazione azzurra per conservare il vantaggio sino al momento in cui resta in campo.
Non sfrutta l'occasione a disposizione in uno dei match più importanti, perde palloni a volte anche sanguinanti, cresce col passare dei minuti, ma viene giustamente sostituito ad inizio ripresa.
Non sfrutta l'occasione a disposizione in uno dei match più importanti, perde palloni a volte anche sanguinanti, cresce col passare dei minuti, ma viene giustamente sostituito ad inizio ripresa.
Spalletti lo sceglie perché sa che serve fisicità lì davanti in una situazione d'emergenza, si fa valere facendo a sportellate con la difesa rossonera. Inevitabile che perda un po' di lucidità in alcune circostanze, un paio anche potenzialmente pericolose.
Gli manca il guizzo finale che comunque ricerca soprattutto nel primo tempo, ma sa rendersi utile anche in fase difensiva con un paio di ripiegamenti d'applausi.
Scelte di formazioni quasi obbligate, l'unica dove può metterci testa è Petagna per Mertens in attacco: forse è la scelta vincente, complice anche il gol fatto in apertura dai suoi. Tenere palla davanti in alcune circostanze fa respirare la squadra in una serata che si sapeva sarebbe stata difficile.