Il gol di Inglese è l'unica vera chance creata (e poi concretizzata) dal Parma in attacco: il francese toglie quasi l'intero specchio della porta all'ex Chievo che però è abilissimo a batterlo con lo scavetto. Per il resto, quasi uno spettatore
Il gol di Inglese è l'unica vera chance creata (e poi concretizzata) dal Parma in attacco: il francese toglie quasi l'intero specchio della porta all'ex Chievo che però è abilissimo a batterlo con lo scavetto. Per il resto, quasi uno spettatore
Il gol di Inglese è l'unica vera chance creata (e poi concretizzata) dal Parma in attacco: il francese toglie quasi l'intero specchio della porta all'ex Chievo che però è abilissimo a batterlo con lo scavetto. Per il resto, quasi uno spettatore
Prende il posto del claudicante Milenkovic e fa il suo, esibendosi anche in un paio di giocate interessanti nel finale di gara. Appunto non banale, visto che probabilmente a Genova sarà titolare
L'intraprendenza e la voglia di fare ci sono, impossibile dire il contrario. Il problema è che dal suo sinistro nasce una cosa buona e 2-3 pessime. Impreciso e incostante, avrebbe potuto e dovuto fare di meglio
Entra in campo negli ultimi 20 minuti per coprire il buco lasciato dal rosso a Hugo. Si limita a un compito diligente e poco impegnativo, dato che il Parma è più attento a preservare lo 0-1 che a cercare il raddoppio
Entra in campo negli ultimi 20 minuti per coprire il buco lasciato dal rosso a Hugo. Si limita a un compito diligente e poco impegnativo, dato che il Parma è più attento a preservare lo 0-1 che a cercare il raddoppio
Un po' in difficoltà al cospetto della rapidità incredibile di Biabiany, tutto sommato se la cava dando anche il consueto apporto negli ultimi 30 metri. Esce per un problema fisico da valutare, peccato: sarebbe servito eccome
Di gran lunga il peggiore in campo. Buca l'intervento che apre a Inglese la strada dello 0-1, non lo tiene mai in marcatura (e quasi gli regala il bis), chiude la sua giornata maledetta con il rosso diretto da ultimo uomo su Biabiany. Chiude il 2018 come peggio non poteva
Regge quasi da solo la retroguardia viola, vista la giornata super-no di Hugo. Anche lui, però, soffre non poco la velocità di Biabiany e la fisicità di Inglese che nel gioco aereo lo impegna parecchio
Un autentico ectoplasma. Un tiro nemmeno così pericoloso a inizio partita, e poi? Il nulla: mai propositivo, mai propenso all'inserimento chiave, mai lucido nei momenti clou. Non a caso Pioli, al primo cambio "non obbligato", toglie lui dal campo
Pioli gli concede 40 minuti scarsi per cercare un cambio di passo rispetto a Benassi. Cambio di passo che in realtà si vede in maniera molto fioca, mentre dal punto di vista della precisione la prova è totalmente piatta: due tiri dal limite, entrambi larghissimi
Corsa e determinazione da vendere, a tratti persino troppa. Nel senso che ci mette la sua tipica esuberanza anche quando dovrebbe tenerla leggermente a freno, finendo con l'esibirsi in errori marchiani su giocate elementari. Un po' impreciso quando cerca la conclusione
Corsa e determinazione da vendere, a tratti persino troppa. Nel senso che ci mette la sua tipica esuberanza anche quando dovrebbe tenerla leggermente a freno, finendo con l'esibirsi in errori marchiani su giocate elementari. Un po' impreciso quando cerca la conclusione
Prova a non perdere mai la bussola e in effetti è quello che nell'arco dei 90 minuti sfigura meno nella mediana viola. Il problema è che col suo destro, a parte una traiettoria interessante su punizione intorno al 20', non produce alcun pericolo alla difesa parmense e quindi pecca molto di incisività, cosa che invece è ampiamente nelle sue corde
Comincia piuttosto bene, mettendoci grande frenesia e la solita gamba avanzando persino il proprio raggio d'azione. Tuttavia esce progressivamente dalla gara chiudendola anzitempo col cambio per Ceccherini, dopo il rosso a Hugo. Rimandato, può fare meglio di così
Cinque minuti di buoni spunti e un mezzo tiro parato da Sepe in pieno recupero nella ripresa non sono segnali sufficienti per considerarlo un giocatore ritrovato. Da lui ci si aspettano grandi cose, evidentemente serve ancora pazienza soprattutto perché si assenta per grosse porzioni di match
Qualcuno ha visto il Cholito? Zero tiri in porta, completamente dominato da Bastoni sulle palle alte, elemento quasi abulico dal contesto offensivo gigliato. E un timore atroce all'orizzonte: il possibile ritorno in un tunnel lunghissimo fatto di sole insufficienze
Qualcuno ha visto il Cholito? Zero tiri in porta, completamente dominato da Bastoni sulle palle alte, elemento quasi abulico dal contesto offensivo gigliato. E un timore atroce all'orizzonte: il possibile ritorno in un tunnel lunghissimo fatto di sole insufficienze
La vittoria a San Siro sembrava la svolta definitiva, evidentemente non è così. Costretto a rinunciare a Mirallas per l'influenza, si affida ai suoi uomini migliori sulla carta ma viene tradito da alcuni di loro, Hugo in primis. Forse tardivo l'ingresso di Gerson, seppur non produca particolari risultati
La vittoria a San Siro sembrava la svolta definitiva, evidentemente non è così. Costretto a rinunciare a Mirallas per l'influenza, si affida ai suoi uomini migliori sulla carta ma viene tradito da alcuni di loro, Hugo in primis. Forse tardivo l'ingresso di Gerson, seppur non produca particolari risultati
Almeno due o tre interventi non impossibili, ma comunque positivi per dare fiducia al proprio reparto. Molto bene anche nelle uscite alte: si conferma tra i migliori del suo reparto
Attento, preciso, concentrato. Ancora una prova di spessore sul piano difensivo per lui, a testimonianza del fatto che nell'uno contro uno è una piacevole conferma. Bene su Chiesa, in leggero affanno con Milenkovic ma per sua fortuna la gara del serbo dura meno di 40 minuti
Attento, preciso, concentrato. Ancora una prova di spessore sul piano difensivo per lui, a testimonianza del fatto che nell'uno contro uno è una piacevole conferma. Bene su Chiesa, in leggero affanno con Milenkovic ma per sua fortuna la gara del serbo dura meno di 40 minuti
Prestazione senza infamia e senza lode: soffre il giusto Biraghi, lo tiene a bada quando e come può e non commette nessun errore tecnico e/o di posizionamento. Terzino prettamente difensivo, ma queste sono le sue caratteristiche
Prestazione senza infamia e senza lode: soffre il giusto Biraghi, lo tiene a bada quando e come può e non commette nessun errore tecnico e/o di posizionamento. Terzino prettamente difensivo, ma queste sono le sue caratteristiche
Simeone se lo sognerà anche stanotte. Non gliela fa strusciare nemmeno mezza volta: in elevazione è ingiocabile, bravissimo anche nell'intuire il pericolo e spazzare l'area. Prestazione esemplare e di grande rilevanza specie in prospettiva
Rispetto al suo compagno di reparto Bastoni, è l'addetto principale alle marcature dei giocatori viola che inseriscono dagli esterni, Chiesa e Benassi in primis. Annulla l'ex Torino, argina sempre meglio col passare dei minuti il talento gigliato e non disdegna le ripartenze palla al piede. Un mastino
Rispetto al suo compagno di reparto Bastoni, è l'addetto principale alle marcature dei giocatori viola che inseriscono dagli esterni, Chiesa e Benassi in primis. Annulla l'ex Torino, argina sempre meglio col passare dei minuti il talento gigliato e non disdegna le ripartenze palla al piede. Un mastino
E' tornato il Biabiany che ammirammo in Serie A qualche tempo fa? Forse è presto per dirlo, intanto oggi se non ci fosse stato Inglese sarebbe stato di gran lunga il migliore sul rettangolo verde: fa ammonire (e infortunare?) Milenkovic, fa espellere Hugo, a tratti è semplicemente imprendibile. Gli manca solo il bonus, ma di questo passo arriverà di sicuro
Sbaglia qualche appoggio di troppo specie all'inizio della prima frazione, ma nei contrasti non tira mai indietro la gamba e in ripartenza è sempre lì pronto a farsi trovare per dare il suo apporto. Onesto mestierante con qualche invenzione potenziale in più tra le sue corde
Sbaglia qualche appoggio di troppo specie all'inizio della prima frazione, ma nei contrasti non tira mai indietro la gamba e in ripartenza è sempre lì pronto a farsi trovare per dare il suo apporto. Onesto mestierante con qualche invenzione potenziale in più tra le sue corde
Spesso criticato perché poco appariscente, anche oggi non si esibisce in particolari acuti come vorrebbero in molti da lui. Ma la marcatura a uomo su Veretout prima e su Fernandes poi funziona bene: il suo sacrificio toglie ossigeno alla mediana di Pioli
Spesso criticato perché poco appariscente, anche oggi non si esibisce in particolari acuti come vorrebbero in molti da lui. Ma la marcatura a uomo su Veretout prima e su Fernandes poi funziona bene: il suo sacrificio toglie ossigeno alla mediana di Pioli
D'Aversa si affida alla sua tenacia e lucidità nell'ultimo quarto d'ora di forcing della Fiorentina. Fa densità, chiude gli spazi e riparte quando possibile: esattamente ciò che gli era stato richiesto
Subentra a Stulac, sembra la sua fotocopia in tutto e per tutto: nessuna giocata degna di nota, ma tanta sostanza e lavoro di rottura nei confronti delle fonti di gioco gigliate in mezzo al campo
Novanta minuti da copertina. Chi crede che la sua prova sia tutta racchiusa soltanto nel gol (peraltro anche di prelibata fattura, con quello splendido tocco sotto a incrociare), si sbaglia di grosso: non sbaglia una sola sponda, domina sulle palle alte, fa salire la squadra e fraseggia coi compagni con grande qualità e intelligenza tattica. Indispensabile per D'Aversa
Novanta minuti da copertina. Chi crede che la sua prova sia tutta racchiusa soltanto nel gol (peraltro anche di prelibata fattura, con quello splendido tocco sotto a incrociare), si sbaglia di grosso: non sbaglia una sola sponda, domina sulle palle alte, fa salire la squadra e fraseggia coi compagni con grande qualità e intelligenza tattica. Indispensabile per D'Aversa
Partita di grande sacrificio per lui: del tridente ducale è quello a cui vengono addossati meno compiti offensivi per fare da collante tra centrocampo e attacco, lanciando col suo delizioso sinistro le discese di Biabiany e servendo Inglese per sfruttarne il gioco aereo
Venticinque punti in diciotto partite, a -3 dal Milan sesto in classifica, sfornando l'ennesima prestazione di solidità e sacrificio. Il tutto, non dimentichiamolo, guidando una neo-promossa. Che cosa chiedergli di più?