Due belle parate servono a rendere meno pesante il passivo ma sul gol dell'1-2 ha delle responsabilità non piccole per come respinge male il tiro di Ilicic su cui poi si avventa Toloi.
Ilicic se lo beve troppo facilmente in occasione dello 0-1. Dopo un primo tempo di difficoltà qualche intervento più produttivo nella ripresa lo fa ma senza riuscire a far salire più di tanto la sua prestazione.
In difficoltà per tutta la partita, si distrae troppo di frequente e perde quasi tutti i duelli individuali. Ogni tanto se la cava con l'esperienza ma mostra gravi pecche sul secondo e terzo gol dell'Atalanta.
In difficoltà per tutta la partita, si distrae troppo di frequente e perde quasi tutti i duelli individuali. Ogni tanto se la cava con l'esperienza ma mostra gravi pecche sul secondo e terzo gol dell'Atalanta.
Prova a metterla sul fisico con Zapata e ogni tanto riesce anche ad avere la meglio. Poco prima dell'1-2 non arriva puntuale all'appuntamento con il pallone davanti a Gollini ma soprattutto è il primo a crollare dopo la rete di Toloi.
Gioca solo un tempo ma è più che sufficiente per lasciare il segno sulla partita, nel senso che non vede mai Ilicic andando in difficoltà ogni volta che lo sloveno tocca palla.
Gioca solo un tempo ma è più che sufficiente per lasciare il segno sulla partita, nel senso che non vede mai Ilicic andando in difficoltà ogni volta che lo sloveno tocca palla.
Esordio assoluto in Serie A con una prestazione incoraggiante: prima salva su Toloi solo davanti al portiere, poi serve un pregevole assist a Sau per il gol del pareggio.
Esordio assoluto in Serie A con una prestazione incoraggiante: prima salva su Toloi solo davanti al portiere, poi serve un pregevole assist a Sau per il gol del pareggio.
Entra nel momento migliore dei suoi con l'obiettivo soprattutto di fare legna in mezzo al campo e aiutare a gestire la situazione. Il primo scopo riesce, il secondo meno.
Entra nel momento migliore dei suoi con l'obiettivo soprattutto di fare legna in mezzo al campo e aiutare a gestire la situazione. Il primo scopo riesce, il secondo meno.
Finisce nel tritacarne di Ilicic nel primo tempo faticando a dare una mano a Foulon. Nella ripresa si sposta sul centrodestra e qualcosa di più positivo riesce a far mostrare ma senza essere protagonista.
Finisce nel tritacarne di Ilicic nel primo tempo faticando a dare una mano a Foulon. Nella ripresa si sposta sul centrodestra e qualcosa di più positivo riesce a far mostrare ma senza essere protagonista.
Dovrebbe fungere da guida per i compagni ma nel primo tempo finisce per essere in balia degli avversari; nella ripresa prende in mano la squadra nel momento migliore dei suoi - quello che coincide con il pareggio di Sau. Poi però non trova più il bandolo della matassa.
Ci mette grinta e impegno ma non può bastare per strappare la sufficienza considerando quanto faccia fatica a tenere il passo e la forza dei pari ruolo avversari.
Partita di sacrificio in fase difensiva con pochissimi palloni toccati. Uno di questi, il più invitante, lo tramuta in rete con grande freddezza.
Un pomeriggio difficile, abbandonato a sé stesso con pochissimi palloni degni di essere chiamati tali a disposizione. Lui però fa ben poco per cambiare l'andamento della sua gara.
Gioca in tre ruoli, si sbatte come un dannato, dà una mano in copertura e ogni tanto prova anche a farsi vedere in avanti. Più di quello che fa non può portare alla causa.
Nei minuti in cui è in campo, soprattutto i primi, mostra una buona verve e la capacità di mettere in difficoltà i difensori bergamaschi. Non trova grande collaborazione nei compagni ma non si arrende.
Nei minuti in cui è in campo, soprattutto i primi, mostra una buona verve e la capacità di mettere in difficoltà i difensori bergamaschi. Non trova grande collaborazione nei compagni ma non si arrende.
Entra perché serve il suo fisico lì davanti per vincere qualche duello e far salire la squadra: tutto ciò però gli riesce troppo raramente per lasciare un segno positivo sulla gara.
Ha gli uomini contati, in più perde Caprari, in più si trova di fronte un Ilicic in versione devastante. Le attenuanti non gli mancano, insomma, ma pesa soprattutto il modo in cui la sua squadra non tiene il pareggio.
Sarebbe un pomeriggio di ordinaria amministrazione se non fosse che nell'unica volta che il Benevento si presenta in area lui temporeggia troppo nell'uscita e viene infilzato da Sau per il gol dell'1-1.
Come spesso accade è il difensore deputato alle sortite offensive e in una di queste mostra qualità da grande opportunista nel ribadire in rete un tiro di Ilicic deviato da Montipò. Non solo il gol che indirizza la partita però: ci sono anche un bel po' di giocate difensive efficaci.
Nelle sue zone c'è Ilicic in grande giornata e allora lui saggiamente si mette al servizio del compagno, protandogli via l'avversario o offrendogli linee di passaggio oppure ancora facendosi trovare pronto sulle imbeccate. Una spina nel fianco costante della difesa campana.
Nelle sue zone c'è Ilicic in grande giornata e allora lui saggiamente si mette al servizio del compagno, protandogli via l'avversario o offrendogli linee di passaggio oppure ancora facendosi trovare pronto sulle imbeccate. Una spina nel fianco costante della difesa campana.
Nel primo tempo spreca malamente - per i suoi standard - due palle gol molto invitanti. Nella ripresa si addormenta sul cross di Pastina lasciando Sau solo in area per il gol dell'1-1. Cerca il riscatto con un paio di sfuriate offensive ma senza esito.
Prestazione molto positiva ed estremamente attenta. Gli avversari che di volta in volta si trova di fronte non lo mettono a dura prova però resta il fatto che di giocate non ne sbaglia mezza.
Prestazione molto positiva ed estremamente attenta. Gli avversari che di volta in volta si trova di fronte non lo mettono a dura prova però resta il fatto che di giocate non ne sbaglia mezza.
Se Lapadula prima e Di Serio poi non vedono palla è soprattutto per merito suo che non sbaglia un intervento lasciando le briciole agli attaccanti sanniti.
Entra a partita già chiusa, un minutaggio utile per entrare meglio nei meccanismi di squadra. Punta a non strafare e a rimanere nel suo, saggiamente.
Entra a partita già chiusa, un minutaggio utile per entrare meglio nei meccanismi di squadra. Punta a non strafare e a rimanere nel suo, saggiamente.
Pomeriggio senza infamia e senza lode per l'olandese che si preoccupa soprattutto di tenere la squadra in equilibrio senza lasciare spazi per l'eventuali ripartenze del Benevento.
Un po' in difficoltà nei duelli individuali, il lato positivo della sua prestazione è costituito dal modo in cui tiene alto il ritmo della manovra smistando rapidamente i palloni che gli arrivano.
Un po' in difficoltà nei duelli individuali, il lato positivo della sua prestazione è costituito dal modo in cui tiene alto il ritmo della manovra smistando rapidamente i palloni che gli arrivano.
Più impreciso del solito sotto porta, garantisce comunque il solito dinamismo in mezzo al campo. Gli manca anche un po' di vivacità palla al piede.
Più impreciso del solito sotto porta, garantisce comunque il solito dinamismo in mezzo al campo. Gli manca anche un po' di vivacità palla al piede.
Nella mezz'ora in cui Gasperini lo manda in campo fa vedere che di minuti ne meriterebbe di più. Cuce, imposta, difende, gioca con grande piglio. Il modo migliore per scalare posizioni nelle gerarchie di squadra.
Nella mezz'ora in cui Gasperini lo manda in campo fa vedere che di minuti ne meriterebbe di più. Cuce, imposta, difende, gioca con grande piglio. Il modo migliore per scalare posizioni nelle gerarchie di squadra.
Il campo pesante dovrebbe rendere la vita difficile ai giocatori tecnici: andatelo a dire allo sloveno che semplicemente è devastante. Si beve Foulon, Barba e chiunque provi a fermarlo. Segna un gol, serve per l'assist per un secondo, ne propizia un terzo. Poetico.
Ancora una volta entrando dalla panchina trova il modo di lasciare il segno, e che segno, sulla partita. In 15 minuti segna un gol fantastico e ne sfiora un altro: più di questo è difficile chiedergli.
Il gol dell'1-3 è quello che chiude i conti e che gli permette di suggellare una prestazione fatta di alti e bassi, ma sempre nel vivo del gioco e sempre a disposizione dei compagni.
Il gol dell'1-3 è quello che chiude i conti e che gli permette di suggellare una prestazione fatta di alti e bassi, ma sempre nel vivo del gioco e sempre a disposizione dei compagni.
Partita dominata senza discussione per oltre 70 minuti. Il momento di sbandamento della sua squadra lo risolve inserendo Malinovskyi ma soprattutto riportando Ilicic sul centro destra dopo averlo spostato dalla parte opposta.