L'ansia che gli sale su ogni calcio piazzato si palpa nelle interviste post gara, quando risponde alle domande con un filo di voce per gli urlacci ai compagni. Piuttosto sicuro in uscita, non deve compiere parate importanti.
L'ansia che gli sale su ogni calcio piazzato si palpa nelle interviste post gara, quando risponde alle domande con un filo di voce per gli urlacci ai compagni. Piuttosto sicuro in uscita, non deve compiere parate importanti.
"Tagliando" in vista della Supercoppa, dà respiro a Lichtsteiner e partecipa alle manovre di contenimento con la Roma arrembante negli ultimi venti minuti.
"Tagliando" in vista della Supercoppa, dà respiro a Lichtsteiner e partecipa alle manovre di contenimento con la Roma arrembante negli ultimi venti minuti.
"Tagliando" in vista della Supercoppa, dà respiro a Lichtsteiner e partecipa alle manovre di contenimento con la Roma arrembante negli ultimi venti minuti.
Si appoggia a Rugani e fra i due appare quello "pulito". Partecipa alla "operazione "muserola" sul bomber bosniaco e termina la gara senza infortuni: bene.
Si appoggia a Rugani e fra i due appare quello "pulito". Partecipa alla "operazione "muserola" sul bomber bosniaco e termina la gara senza infortuni: bene.
Nessuno raccoglie i suoi "cross" (non ci stupiamo), ma lo svizzero sente la partita come fosse ancora un derby e fa bene la guardia a Perotti, che là davanti è l'uomo di maggior talento. Esce per Barzagli nella ripresa.
Sta imparando la malizia e in quel di Vinovo siamo certi rubi segreti a tutti: annulla Džeko, lo anticipa, lo aspetta, gli passa davanti, di testa chiude in corner, di piede anticipa Fazio a un passo dal gol. Da quando becca i cartellini gialli è diventato (quasi) insuperabile.
Giocasse la medesima partita un giovane sconosciuto pescato dalla Primavera saremmo tutti sul divano ad applaudire la prestazione, ma Alex Sandro ci ha abituati a scudi di energia e cross ipergalattici, e allora vien da storcere un po' il naso. Perde una palla sanguinosa che Perotti, su suggerimento di Salah, spreca. Resta ugualmente indispensabile.
Giocasse la medesima partita un giovane sconosciuto pescato dalla Primavera saremmo tutti sul divano ad applaudire la prestazione, ma Alex Sandro ci ha abituati a scudi di energia e cross ipergalattici, e allora vien da storcere un po' il naso. Perde una palla sanguinosa che Perotti, su suggerimento di Salah, spreca. Resta ugualmente indispensabile.
Giocasse la medesima partita un giovane sconosciuto pescato dalla Primavera saremmo tutti sul divano ad applaudire la prestazione, ma Alex Sandro ci ha abituati a scudi di energia e cross ipergalattici, e allora vien da storcere un po' il naso. Perde una palla sanguinosa che Perotti, su suggerimento di Salah, spreca. Resta ugualmente indispensabile.
Compensa gli evidenti limiti di serbatoio trasformandosi in muro umano: s'immola parecchie volte e combatte insieme a Sturaro coi brutti ceffi dell'altro lato.
Compensa gli evidenti limiti di serbatoio trasformandosi in muro umano: s'immola parecchie volte e combatte insieme a Sturaro coi brutti ceffi dell'altro lato.
Forse impreparato a gare di questa intensità per tutti i novanta minuti, non è sempre lucido in fase d'impostazione e ogni tanto sparisce dalla lotta. Meglio nel primo tempo.
Forse impreparato a gare di questa intensità per tutti i novanta minuti, non è sempre lucido in fase d'impostazione e ogni tanto sparisce dalla lotta. Meglio nel primo tempo.
Forse impreparato a gare di questa intensità per tutti i novanta minuti, non è sempre lucido in fase d'impostazione e ogni tanto sparisce dalla lotta. Meglio nel primo tempo.
Forgiato dal fuoco di mille allenamenti con Juri? Il "Gattuso di Sanremo" fa l'animale a tempo pieno, commettendo ben cinque falli nella metà campo avversaria. Piace per temperamento, costanza e solo due miracoli di Szcz?sny gli negano la gioia del gol. Sorpresa di serata.
Forgiato dal fuoco di mille allenamenti con Juri? Il "Gattuso di Sanremo" fa l'animale a tempo pieno, commettendo ben cinque falli nella metà campo avversaria. Piace per temperamento, costanza e solo due miracoli di Szcz?sny gli negano la gioia del gol. Sorpresa di serata.
Non soffre l'incrocio con gli ex compagni, anche se il suo passato capitano, Daniele De Rossi, gli regala un tackle di benvenuto che non si vedeva dai tempi di Reptile e Sub-Zero. Non vuole strafare e aiuta Marchisio in regia, prezioso a destra. Esce a inizio ripresa per infortunio.
Ha a disposizione un tempo intero per far valere la propria candidatura, con più spazi a disposizione, visto il vantaggio. Il colombiano invece sbaglia tanto e sciupa valanghe di possibili contropiedi, "gigioneggiando" egoisticamente e perdendo palloni pericolosi (80'). La palla scucchiaiata al novantacinquesimo, senza senso, per nessuno, in area, è l'emblema della sua serata.
Un orco strappato ai Balcani per custodire la Mole. Mai egoista, serve a HiguaÃn la palla del vantaggio con un gran cross dalla destra, ma il "Pipa" calcia centralmente. Corre senza sosta, fa il terzino e viene premiato da Allegri coi novanta minuti più recupero, come un biscottino per animali (vedi "belve") obbedienti. Peccato sbagli così tanti passaggi, altrimenti eguaglierebbe la prestazione del collega di reparto.
Sotto Natale la pancetta è obbligatoria, così come il torrone, il pandoro, i regali e il gol, con la personale striscia realizzativa che non s'inceppa dopo la doppietta nel derby. L'1-0 è una gemma - mancina - che sblocca precocemente una gara ruvida irridendo Manolas, uno dei più forti difensori del campionato. Decisivo, esce in vista della Supercoppa.
Sotto Natale la pancetta è obbligatoria, così come il torrone, il pandoro, i regali e il gol, con la personale striscia realizzativa che non s'inceppa dopo la doppietta nel derby. L'1-0 è una gemma - mancina - che sblocca precocemente una gara ruvida irridendo Manolas, uno dei più forti difensori del campionato. Decisivo, esce in vista della Supercoppa.
Sceglie Sturaro e stupisce tutti, rivendicando la scelta nelle inverviste alla fine del match. Allo Stadium vige la legge bianconera: 100 punti nell'anno solare, campione d'inverno...
Disinnesca in avvio una sassata di HiguaÃn: centrale, ma pochi portieri l'avrebbero trattenuta. Preciso in uscita, nel secondo tempo nega due volte il gol a Sturaro, e nella prima occasione compie un vero e proprio "miracolo". Il migliore dei suoi, sul gol non può nulla.
Disinnesca in avvio una sassata di HiguaÃn: centrale, ma pochi portieri l'avrebbero trattenuta. Preciso in uscita, nel secondo tempo nega due volte il gol a Sturaro, e nella prima occasione compie un vero e proprio "miracolo". Il migliore dei suoi, sul gol non può nulla.
Tanti cross dalla trequarti, accenna a spingere, ma non troppo. In fase difensiva mette sempre i brividi, fortuna che Mandzo e Licht non sono propriamente oggetti da "offesa".
Una partita ampiamente, ampiamente sufficiente del greco, che però crolla come il Partenone in un film apocalittico sulla finta di "uragano" HiguaÃn e macchia indelebilmente partita e prestazione. Si arrende nel secondo tempo a un problema al bicipite femorale.
Un cavallo di razza che spinge, sa fare a cazzotti (chiedere ad Alex Sandro) e crossa discretamente. Sbaglia tanto, ma non ha paura. Peccato per il giallo nel finale su Dybala.
Che bella scoperta Federico Fazio, pulito e preciso, grosso, pericoloso sui calci piazzati (Rugani salvifico). Gli sfugge il sei - e - mezzo perché nel finale Sturaro (non Messi) gli sguscia via e ci deve mettere una pezza Szcz?sny.
I piedi sono i soliti, allo zucchero, ma il tempismo di alcune scelte fa calare la valutazione: nella ripresa, ben servito da Salah, calcia debolmente verso Buffon. Di testa fa quel che può.
Si "vendica" su Pjani? dopo pochi minuti di gioco con una scivolata d'autore e rimedia un giallo, che poco lo condizionerà - e non poco - impedendogli di placcare HiguaÃn destinato a segnare il (gran) gol del vantaggio. Peccato mortale. Cresce nella ripresa, ma si arrende al solito problema fisico.
Si "vendica" su Pjani? dopo pochi minuti di gioco con una scivolata d'autore e rimedia un giallo, che poco lo condizionerà - e non poco - impedendogli di placcare HiguaÃn destinato a segnare il (gran) gol del vantaggio. Peccato mortale. Cresce nella ripresa, ma si arrende al solito problema fisico.
Nei primi quarantacinque minuti mette apprensione a tutta la retroguardia bianconera da solo, lottando e andando un paio di volte alla conclusione. Tenta pure uno scorpione - brutta copia di quello di Higuita - in area e non molla mai, anche se nel secondo tempo deve inserire il "limitatore" per evidenti problemi fisici.
Nei primi quarantacinque minuti mette apprensione a tutta la retroguardia bianconera da solo, lottando e andando un paio di volte alla conclusione. Tenta pure uno scorpione - brutta copia di quello di Higuita - in area e non molla mai, anche se nel secondo tempo deve inserire il "limitatore" per evidenti problemi fisici.
Merita una speciale menzione perché le volte fa la "particella di sodio" mentre tutti (dall'uscita di De Rossi in poi) cercano gloria dalle parti di Buffon. Regge l'urto, la faccia è sempre quella cattiva.
Merita una speciale menzione perché le volte fa la "particella di sodio" mentre tutti (dall'uscita di De Rossi in poi) cercano gloria dalle parti di Buffon. Regge l'urto, la faccia è sempre quella cattiva.
La "mossa" di Spalletti non paga: fuori dopo quarantacinque minuti discreti in contenimento su Alex Sandro, ma sterili offensivamente, fra momenti di confusione, falli evitabili, conclusioni rivedibili.
Lo stato di forma è quello che è, e l'egiziano "può accompagnare solo" con un assist che Perotti non capitalizza. Dalle parti di Alex Sandro la vita è dura.
"Stuprato" da Rugani e Chiellini, esce dalla guscio solo nel primo tempo con un paio di sponde aeree. Nella ripresa non si vede più.
"Stuprato" da Rugani e Chiellini, esce dalla guscio solo nel primo tempo con un paio di sponde aeree. Nella ripresa non si vede più.
Non punge mai, sballa un paio di conclusioni, invisibile. Ha l'attenuante di giocare meno di mezz'ora.
Non punge mai, sballa un paio di conclusioni, invisibile. Ha l'attenuante di giocare meno di mezz'ora.
Non punge mai, sballa un paio di conclusioni, invisibile. Ha l'attenuante di giocare meno di mezz'ora.
Scegliere Gerson dal primo minuto? Se lo sognerà di notte. Il resto è una partita impostata bene, con la squadra che cresce col passare dei minuti, ma è poco pericolosa, merito dei guinzagli a Dzeko e dello scarso stato di forma di Salah. Resta l'anti-Juve, ma dovrà guardarsi le spalle.