L'ansia che gli sale su ogni calcio piazzato si palpa nelle interviste post gara, quando risponde alle domande con un filo di voce per gli urlacci ai compagni. Piuttosto sicuro in uscita, non deve compiere parate importanti.
L'ansia che gli sale su ogni calcio piazzato si palpa nelle interviste post gara, quando risponde alle domande con un filo di voce per gli urlacci ai compagni. Piuttosto sicuro in uscita, non deve compiere parate importanti.
"Tagliando" in vista della Supercoppa, dà respiro a Lichtsteiner e partecipa alle manovre di contenimento con la Roma arrembante negli ultimi venti minuti.
Si appoggia a Rugani e fra i due appare quello "pulito". Partecipa alla "operazione "muserola" sul bomber bosniaco e termina la gara senza infortuni: bene.
Nessuno raccoglie i suoi "cross" (non ci stupiamo), ma lo svizzero sente la partita come fosse ancora un derby e fa bene la guardia a Perotti, che là davanti è l'uomo di maggior talento. Esce per Barzagli nella ripresa.
Sta imparando la malizia e in quel di Vinovo siamo certi rubi segreti a tutti: annulla Džeko, lo anticipa, lo aspetta, gli passa davanti, di testa chiude in corner, di piede anticipa Fazio a un passo dal gol. Da quando becca i cartellini gialli è diventato (quasi) insuperabile.
Giocasse la medesima partita un giovane sconosciuto pescato dalla Primavera saremmo tutti sul divano ad applaudire la prestazione, ma Alex Sandro ci ha abituati a scudi di energia e cross ipergalattici, e allora vien da storcere un po' il naso. Perde una palla sanguinosa che Perotti, su suggerimento di Salah, spreca. Resta ugualmente indispensabile.
Compensa gli evidenti limiti di serbatoio trasformandosi in muro umano: s'immola parecchie volte e combatte insieme a Sturaro coi brutti ceffi dell'altro lato.
Forse impreparato a gare di questa intensità per tutti i novanta minuti, non è sempre lucido in fase d'impostazione e ogni tanto sparisce dalla lotta. Meglio nel primo tempo.
Forgiato dal fuoco di mille allenamenti con Juri? Il "Gattuso di Sanremo" fa l'animale a tempo pieno, commettendo ben cinque falli nella metà campo avversaria. Piace per temperamento, costanza e solo due miracoli di Szcz?sny gli negano la gioia del gol. Sorpresa di serata.
Non soffre l'incrocio con gli ex compagni, anche se il suo passato capitano, Daniele De Rossi, gli regala un tackle di benvenuto che non si vedeva dai tempi di Reptile e Sub-Zero. Non vuole strafare e aiuta Marchisio in regia, prezioso a destra. Esce a inizio ripresa per infortunio.
Non soffre l'incrocio con gli ex compagni, anche se il suo passato capitano, Daniele De Rossi, gli regala un tackle di benvenuto che non si vedeva dai tempi di Reptile e Sub-Zero. Non vuole strafare e aiuta Marchisio in regia, prezioso a destra. Esce a inizio ripresa per infortunio.
Ha a disposizione un tempo intero per far valere la propria candidatura, con più spazi a disposizione, visto il vantaggio. Il colombiano invece sbaglia tanto e sciupa valanghe di possibili contropiedi, "gigioneggiando" egoisticamente e perdendo palloni pericolosi (80'). La palla scucchiaiata al novantacinquesimo, senza senso, per nessuno, in area, è l'emblema della sua serata.
Ha a disposizione un tempo intero per far valere la propria candidatura, con più spazi a disposizione, visto il vantaggio. Il colombiano invece sbaglia tanto e sciupa valanghe di possibili contropiedi, "gigioneggiando" egoisticamente e perdendo palloni pericolosi (80'). La palla scucchiaiata al novantacinquesimo, senza senso, per nessuno, in area, è l'emblema della sua serata.
Un orco strappato ai Balcani per custodire la Mole. Mai egoista, serve a HiguaÃn la palla del vantaggio con un gran cross dalla destra, ma il "Pipa" calcia centralmente. Corre senza sosta, fa il terzino e viene premiato da Allegri coi novanta minuti più recupero, come un biscottino per animali (vedi "belve") obbedienti. Peccato sbagli così tanti passaggi, altrimenti eguaglierebbe la prestazione del collega di reparto.
Sotto Natale la pancetta è obbligatoria, così come il torrone, il pandoro, i regali e il gol, con la personale striscia realizzativa che non s'inceppa dopo la doppietta nel derby. L'1-0 è una gemma - mancina - che sblocca precocemente una gara ruvida irridendo Manolas, uno dei più forti difensori del campionato. Decisivo, esce in vista della Supercoppa.
Sceglie Sturaro e stupisce tutti, rivendicando la scelta nelle inverviste alla fine del match. Allo Stadium vige la legge bianconera: 100 punti nell'anno solare, campione d'inverno...
Sceglie Sturaro e stupisce tutti, rivendicando la scelta nelle inverviste alla fine del match. Allo Stadium vige la legge bianconera: 100 punti nell'anno solare, campione d'inverno...
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Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.