Viene lasciato sul posto dalle conclusioni di Ibrahimovic e Messias, ma sul colpo di testa dell'ex Crotone viene scavalcato in maniera troppo facile.
- Ibrahimovic 9’
- Messias 46’
- Messias 61’
Tutte le pagelle
Partita in totale apnea al cospetto dell'immenso Ibrahimovic. Quasi regala anche un gol a Krunic; serata no per lui.
Prova a partire con il giusto piglio, ma soccombe piano piano (e inesorabilmente) sotto le folate di Theo Hernandez, cliente scomodo.
Prova a partire con il giusto piglio, ma soccombe piano piano (e inesorabilmente) sotto le folate di Theo Hernandez, cliente scomodo.
Ha la fortuna di entrare quando il Milan non sta più spingendo tanto sull'acceleratore.
Rientra forse nella partita più difficile. Resta insufficiente ma è il migliore del terzetto arretrato, perché almeno non affonda totalmente come i colleghi di reparto.
Troppo spesso si fa trainare fuori dai trequartisti rossoneri e non riesce mai a dare una mano concreta al reparto.
Parte arrembante sfiorando anche il gol in avvio, ma poi si intimidisce e rincula pericolosamente abbassando il suo baricentro.
Solita buona regia, macchiata da alcune fatali distrazioni difensive. Si limita a osservare Messias quando di testa timbra il gol dello 0-2.
Solita buona regia, macchiata da alcune fatali distrazioni difensive. Si limita a osservare Messias quando di testa timbra il gol dello 0-2.
Non è perfetto in occasione del raddoppio di Messias, ma con due salvataggi evita anche un passivo peggiore. Strana la sua esclusione a metà gara.
Entra e al primo pallone giocato sfiora un gol da antologia, se non trovasse sulla sua strada SuperMike.
Entra e al primo pallone giocato sfiora un gol da antologia, se non trovasse sulla sua strada SuperMike.
Ci vuole la sua zucca per il primo assalto alla porta del Milan, ma Maignan è voglioso di riscatto e gli nega la gioia del gol.
Non riesce a entrare mai realmente nel vivo del gioco. Pennella una bella palla sulla testa di Hernani, ma è una delle rare cose positive della sua gara.
Non riesce a entrare mai realmente nel vivo del gioco. Pennella una bella palla sulla testa di Hernani, ma è una delle rare cose positive della sua gara.
Non entra nel migliore dei modi, dispensando solo falli e qualche palla persa.
Forse frustrato dalla sua ennesima panchina, entra in maniera poco spavalda e fatica a farsi notare lì davanti.
Forse frustrato dalla sua ennesima panchina, entra in maniera poco spavalda e fatica a farsi notare lì davanti.
Bissa la pessima prestazione di Udine con una prova incolore. Mai nel vivo dell'azione offensiva dei suoi.
Ha l'attenuante dei pochissimi palloni che gli vengono recapitati, ma non dà mai realmente l'impressione di potersi accendere.
Il materiale umano a sua disposizione non può essere sufficiente a mettere in difficoltà il suo ex Milan.
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Si riscatta dopo i tre gol presi contro il Sassuolo volando all'incrocio dei pali su Hernani e planando sul tiro da centrocampo di Portanova. Due interventi semplicemente straordinari.
Entra per far accentrare Kalulu e mette a disposizione la sua esperienza. Cerca il gol, ma non lo trova.
Ara la fascia sinistra con incredibile regolarità e mettendo alle corde Ghiglione in più circostanze. E' sua la discesa che innesca il gol dello 0-3 di Messias.
Ara la fascia sinistra con incredibile regolarità e mettendo alle corde Ghiglione in più circostanze. E' sua la discesa che innesca il gol dello 0-3 di Messias.
Ara la fascia sinistra con incredibile regolarità e mettendo alle corde Ghiglione in più circostanze. E' sua la discesa che innesca il gol dello 0-3 di Messias.
Unica insufficienza di giornata per il Milan. Entra a freddo per Kjaer, si becca un giallo, commette solo falli e alla fine Pioli è costretto a lasciarlo negli spogliatoi.
Fisicità al servizio di Pioli, anche senza la spalla ideale di Kjaer. Pronto anche a rinviare la palla rimasta lì dopo la super parata di Maignan.
Risponde alla chiamata di Pioli sfoggiando una prova solida, andandosi anche a procurare la punizione del gol di Ibrahimovic.
Pioli lo sceglie per giocare largo sulla sinistra e lui conferma tutta la sua duttilità tattica con una prestazione gagliarda. Da un suo tacco parte l'azione del tris rossonero.
Pioli lo sceglie per giocare largo sulla sinistra e lui conferma tutta la sua duttilità tattica con una prestazione gagliarda. Da un suo tacco parte l'azione del tris rossonero.
Senza strafare, si piazza lì e gestisce i ritmi di gioco in maniera serena senza avere troppi solleciti dai dirimpettai. Una gara in risparmio energetico per lui.
Entra nel finale per dare ulteriore fisicità alla mediana del Milan, e ci riesce recuperando buoni palloni.
Garantisce ordine in mediana con le sue idee, sempre fresche, non disdegnando le legnate quando c'è bisogno.
Sguscia tra le maglie rossoblù manco fosse Speedy Gonzalez. Ha una facilità di dribbling che a tratti è irrisoria; gli manca solo il gol, ma si consola con un assist al bacio per la doppietta di Messias.
Entra al posto di Diaz e mette a disposizione la sua velocità lì davanti, anche se il ritmo della gara ormai è appiattito.
Il gol di Madrid ha fatto sbocciare tutto il suo talento, aiutato da una grande autostima ritrovata. Intelligente a spedire di testa il pallone alle spalle di Sirigu, preciso e puntuale in occasione del gol che gli vale la doppietta personale.
Il gol di Madrid ha fatto sbocciare tutto il suo talento, aiutato da una grande autostima ritrovata. Intelligente a spedire di testa il pallone alle spalle di Sirigu, preciso e puntuale in occasione del gol che gli vale la doppietta personale.
Potrebbe sfruttare la situazione per trovare il gol dell'ex, ma alla fine gli spazi a disposizione non vengono utilizzati a dovere.
Potrebbe sfruttare la situazione per trovare il gol dell'ex, ma alla fine gli spazi a disposizione non vengono utilizzati a dovere.
Ritrova il successo dopo due sconfitte consecutive e riporta il Milan a un solo punto dalla vetta.
Ritrova il successo dopo due sconfitte consecutive e riporta il Milan a un solo punto dalla vetta.
