Sembra una serata tranquilla, e invece anche stasera è costretto agli straordinari neutralizzando due conclusioni destinate in rete, una di Zaza e l'altra di Belotti. Doppio intervento decisivo che anche stasera gli vale la palma di migliore in campo dei suoi.
Sembra una serata tranquilla, e invece anche stasera è costretto agli straordinari neutralizzando due conclusioni destinate in rete, una di Zaza e l'altra di Belotti. Doppio intervento decisivo che anche stasera gli vale la palma di migliore in campo dei suoi.
Belotti è un osso duro da contenere, ma lui combatte su ogni pallone e non gli lascia il minimo spazio di manovra, giocando una partita attenta e diligente, chiusa con ben 7 respinte e 5 possessi guadagnati.
Il ragazzino scuola Juve anche oggi sfodera una prestazione più che sufficiente, facendo buona guardia prima su Belotti e poi su Zaza per otlre 90 minuti. Ottima anche la percentuale dei passaggi riusciti (87,5%), segno che le qualità nel palleggio non gli mancano.
Sostituisce Padoin, ma non ha la stessa stoffa dell'ex Juve e si vede. Poco incisivo in zona offensiva e anche un po' impreciso in fase d'impostazione, chiude con meno del 60% dei passaggi riusciti dal campo.
A 36 anni suonati il terzino croato è ancora una certezza del suo ruolo, bravo sia a tenere la posizione che a distribuire gioco per i suoi compagni. Sbaglia poco anche stasera, risultando ancora una volta tra i più positivi.
All'inizio sbaglia qualche appoggio di troppo, poi trova le misure e comincia a gestire con calma e tranquillità il possesso palla, non forzando quasi mai la giocata. Chiude con l'80% dei passaggi riusciti dal campo, ma pochissime sono le verticalizzazioni per cercare le punte.
Per lui vale il discorso fatto anche con Dessena. L'assena di Castro è una grande occasione, ma neanche il rumeno la sfrutta la massimo, giocando una gara a intermittenza e non riuscendo a fare da raccordo tra i reparti come faceva El Pata.
Senza Castro e con Joao Pedro in ombra spetta a lui far girare la manovra dei sardi, e il ragazzo in questo non si tira mai indietro, smistando palloni di qualità a destra e a sinistra. Meno bene nei contrasti, visto che vince soltanto il 36% dei duelli, segno che sul piano dell'intensità si può ancora migliorare.
Non può bastare quel tiro allo scadere per raggiungere la sufficienza in una gara giocata decisamente sottotono. L'infortunio di Castro è una grande occasione per lui e Ionita, ma nessuno dei due la sfrutta al massimo.
Non è il solito Joao Pedro che conosciamo, quel giocatore frizzante che s'incunea tra le linee e fa male alle difese avversarie. Oggi parte bene, ma finisce in netto crescendo ed è lontano dalla sufficienza, complice anche un pessimo 25% di passaggi completati nella metà campo offensiva.
Non è il solito Joao Pedro che conosciamo, quel giocatore frizzante che s'incunea tra le linee e fa male alle difese avversarie. Oggi parte bene, ma finisce in netto crescendo ed è lontano dalla sufficienza, complice anche un pessimo 25% di passaggi completati nella metà campo offensiva.
Non una gran partita dal punto di vista offensivo, ma gioca lo stesso una partita gagliarda con tanto lavoro sporco per la squadra, come testimoniano le statistiche Opta: oltre il 50% dei duelli vinti e 66% dei contrasti aerei conquistati, fondamentale in cui è sempre dominante. Peccato per l'infortunio, stop che sarà valutato nei prossimi giorni.
Entra al posto dell'infortunato Pavoletti e cerca di dare man forte ai suoi con un paio di sponde di qualità per sfondare la difesa granata, ma sia NKoulou che Izzo sono due ossi duri nella serata alla Sardegna Arena.
L'assenza di Castro è forse il colpo peggiore che la sfortuna gli potesse infliggere, visto che è stato proprio Maran a volerlo fortemente in Sardegna dopo l'esperienza al Chievo. Ora urgono contromisure, e chissà che non arrivino proprio dal mercato visto che né Ionita, né Sau sembrano all'altezza di sostituire l'argentino.
Rispetto al suo collega Cragno gioca una partita decisamente più tranquilla, visto che dalle sue parti tiri pericolosi non ne arrivano. Si gode (noia a parte) la partita della Sardegna Arena da posizione privilegiata, limitandosi a qualche intervento di ordinaria amministrazione.
Rispetto al suo collega Cragno gioca una partita decisamente più tranquilla, visto che dalle sue parti tiri pericolosi non ne arrivano. Si gode (noia a parte) la partita della Sardegna Arena da posizione privilegiata, limitandosi a qualche intervento di ordinaria amministrazione.
Come N'Koulou gioca una signora partita, andando a pressare alto sui sardi e costringendo spesso Joao Pedro a giocare spalle alla porta e a forza la giocata. Il tutto condito da 6 respinte e 4 intercetti, numeri che lo portano al 6.5 finale in pagella.
Partita senza infamia e senza lode la sua. Attacca ad intermittenza, fa buona guardia dal suo lato e si limita a portare a casa la pagnotta. Da uno come lui ci si aspetta qualcosa di più, soprattutto sul piano dei cross dal fondo, ma oggi la sufficienza è comunque meritata.
Torna in campo dopo diverse settimane di assenza e lo fa nel migliore dei modi, giocando una partita attenta e senza sbavature. E non è un caso che i cross più pericolosi arrivino proprio dal suo lato, segno che la qualità c'è e si vede.
Torna in campo dopo diverse settimane di assenza e lo fa nel migliore dei modi, giocando una partita attenta e senza sbavature. E non è un caso che i cross più pericolosi arrivino proprio dal suo lato, segno che la qualità c'è e si vede.
Torna in campo dopo diverse settimane di assenza e lo fa nel migliore dei modi, giocando una partita attenta e senza sbavature. E non è un caso che i cross più pericolosi arrivino proprio dal suo lato, segno che la qualità c'è e si vede.
Il signore della difesa del Toro. Praticamente perfetta la sua partita, sia in marcatura su Pavoletti (zero tiri in porta) e sia in fase d'impostazione, dove non sbaglia nulla, come testimoniano le statistiche: 7 respinte, 1 intercetto, 4 possessi guadagnati e nessun possesso perso.
Il signore della difesa del Toro. Praticamente perfetta la sua partita, sia in marcatura su Pavoletti (zero tiri in porta) e sia in fase d'impostazione, dove non sbaglia nulla, come testimoniano le statistiche: 7 respinte, 1 intercetto, 4 possessi guadagnati e nessun possesso perso.
Il meno sicuro della retroguardia granata. Sbaglia qualche appoggio di troppo, compreso un liscio a fine partita che poteva costare caro ai suoi, azione che però finisce con un nulla di fatto. Bene in fase difensiva, dove fa buona guardia dal suo lato.
Ottima anche la sua gara alla Sardegna Arena, sia in fase d'interdizione e sia in fase offensiva dove riesce a fare da raccordo tra i reparti. Peccato per l'infortunio sul finale, un infortunio che sarà valutato con attenzione nei prossimi giorni ma che lo tiene comunque in dubbio per la sfida contro il Genoa.
Entra sul finale al posto di Baselli e si limita all'ordinaria amministrazione, ma ha comunque il gran merito di non sbagliare neanche un passaggio per i compagni: 17 passaggi riusciti su 17.
Entra sul finale al posto di Baselli e si limita all'ordinaria amministrazione, ma ha comunque il gran merito di non sbagliare neanche un passaggio per i compagni: 17 passaggi riusciti su 17.
Non perde un contrasto, e anche stasera è tra i migliori dei suoi giocando una partita attenta, solida e di grande qualità. Buone anche le statistiche di gara: oltre 70% dei passaggi riusciti e oltre 50% dei duelli vinti. L'ex Monaco è ormai una certezza dello scacchiere di Mazzarri.
Entra per dar men forte ai granata e creare scompiglio alla difesa sarda, e per poco non mette lo zampino sulla partita con un bel sinistro che trova però la risposta di Cragno. Certo è un peccato vederlo sempre in panca, chissà che Mazzarri non decida già dalla prossima di lanciarlo titolare al posto di uno spento Soriano.
Corre e si batte come un leone, ma spesso manca di lucidità in zona offensiva, colpa anche di una condizione psico-fisica non proprio delle migliori. Peccato per quel tiro sul finale parato da Cragno, poteva essere la scintilla per sbloccarsi definitivamente in stagione.
Corre e si batte come un leone, ma spesso manca di lucidità in zona offensiva, colpa anche di una condizione psico-fisica non proprio delle migliori. Peccato per quel tiro sul finale parato da Cragno, poteva essere la scintilla per sbloccarsi definitivamente in stagione.
Da ala a trequartista, da seconda punta e mediano, giostra un po' su tutto il fronte offensivo lo spagnolo, l'unico a tentare di accendere la luce tra i granata. Peccato che spesso s'intestardisca nelle giocate, perdendo uno e a volte anche due tempi di gioco.
Da ala a trequartista, da seconda punta e mediano, giostra un po' su tutto il fronte offensivo lo spagnolo, l'unico a tentare di accendere la luce tra i granata. Peccato che spesso s'intestardisca nelle giocate, perdendo uno e a volte anche due tempi di gioco.
Buon ingresso in campo il suo nella ripresa, con un paio di sgroppate sulla fascia che per poco non portando al gol. D'altro canto sbaglia anche qualche passaggio di troppo, una somma dei fattori che porta al 6 della sua pagella finale.
Buon ingresso in campo il suo nella ripresa, con un paio di sgroppate sulla fascia che per poco non portando al gol. D'altro canto sbaglia anche qualche passaggio di troppo, una somma dei fattori che porta al 6 della sua pagella finale.
Da buon vice sostituisce Mazzarri (ah proposito, in bocca al lupo per Walter) in tutto e per tutto. Buona l'organizzazione difensiva dei granata che strappano un buon punto in trasferta. Mancano però i gol degli attaccanti, con Iago e Belotti non sembrano nella loro forma migliore. Che sia Zaza la soluzione del rebus?
