Preciso nelle rare volte che viene chiamato in causa, vive la partita da spettatore privilegiato.
Preciso nelle rare volte che viene chiamato in causa, vive la partita da spettatore privilegiato.
Qualità, corsa e tanta sostanza. Oggi gli manca solo il bonus. Anche con Chivu, i meccanismi sulla sinistra partono tutti dai suoi piedi.
Domina al centro della difesa, tiene a bada Simeone e costruisce con precisione. È la colonna difensiva dell'Inter.
Goleador, assistman e difensore di livello mondiale. Contro il Toro mette in mostra tutto il repertorio, prova stratosferica.
È tra i pochissimi a brillare meno nella manita dell'Inter, ma la sufficienza non è mai a rischio.
La solita corsa e la solita sostanza. Come per Dimarco, gli manca solo il bonus nella serata di oggi. Sempre positivo.
Entra a festa già cominciata, gioca sereno e rilassato. Mai messo in difficoltà dalla fascia destra del Toro, amministra nel secondo tempo.
Senza Calhanoglu è lui a dirigere l'orchestra. Preciso nei lanci e sui piazzati, è il cuore pulsante dell'Inter. Si concede anche l'assist che sblocca la partita.
Senza Calhanoglu è lui a dirigere l'orchestra. Preciso nei lanci e sui piazzati, è il cuore pulsante dell'Inter. Si concede anche l'assist che sblocca la partita.
Vicino al bonus nel secondo tempo, è la solita certezza. Corsa, esperienza e qualità: oggi impeccabile nelle incursioni e negli ultimi tocchi.
Elegante palla al piede, si prende San Siro in meno di un tempo. L'assist a Thuram è la ciliegina sulla torta di una partita completa in ambedue le fasi.
Elegante palla al piede, si prende San Siro in meno di un tempo. L'assist a Thuram è la ciliegina sulla torta di una partita completa in ambedue le fasi.
Elegante palla al piede, si prende San Siro in meno di un tempo. L'assist a Thuram è la ciliegina sulla torta di una partita completa in ambedue le fasi.
Leader assoluto della sua Inter, trascina San Siro in pressing e con le sue giocate. Gol e assist di pura voglia, la ThuLa sembra essersi finalmente riaccesa.
Il francese parte col botto: doppietta e prestazione magistrale. La forma sembra tornata quella delle migliori, i fantallenatori già sfregano le mani.
Subentra all'incontenibile Thuram e marca subito il primo timbro in nerazzurro. Spietato e già in palla, Chvu può contare sul proprio pupillo.
Subentra all'incontenibile Thuram e marca subito il primo timbro in nerazzurro. Spietato e già in palla, Chvu può contare sul proprio pupillo.
In barba a chi temeva un esordio condizionato dalle scorie degli ultimi mesi. La sua Inter è padrona del campo dal 1', esaltandosi su meccanismi già conosciuti e implementando già alla perfezione i nuovi acquisti.
Nonostante qualche buona parata, l'esordio in Serie A è da dimenticare. Cinque gol subiti e una prova non impeccabile nella costruzione dal basso.
In costante affanno, ci mette anche lo zampino sulla prima rete di Thuram. Prova da dimenticare per lui.
Sulla destra non tiene mai il passo con Dumfries, si lascia superare dal cross di Bastoni in occasione del 4-0. C'è poco da salvare.
Sulla destra non tiene mai il passo con Dumfries, si lascia superare dal cross di Bastoni in occasione del 4-0. C'è poco da salvare.
Sempre perdente nei duelli con Thuram, Dimarco e Bastoni. Non si accende mai in attacco, nel secondo tempo presta il fianco a diversi errori.
Sempre perdente nei duelli con Thuram, Dimarco e Bastoni. Non si accende mai in attacco, nel secondo tempo presta il fianco a diversi errori.
Il confronto con Thuram e Lautaro è quasi impietoso. Partecipa con tutto il reparto al teatro degli errori andato in scena a San Siro.
Subentra a Ilkhan per dare maggiore sicurezza e fare filtro davanti alla difesa, finisce col servire alla trequarti dell'Inter la palla del 5-0.
Prova ad accendere la luce in attacco, ma i compagni lo seguono poco. Scompare dopo il lancio al bacio per Ngonge, Dumfries e Pavard lo annullano.
Mai realmente in partita, finisce vittima di una gara anonima. Da solo può poco, ma viene surclassato dal centrocampo avversario.
In balia della pressione di Thuram e Lautaro, poi circondato dal centrocampo avversario. Buona qualità e personalità in costruzione, ma passano troppi palloni nerazzurri nella sua zona.
Regala all'Inter la palla del 3-0 e da lì lui ed il Torino si sciolgono come neve al sole. Sbadato, spesso macchinoso, è chiamato ad uno step in avanti nelle prossime gare.
Tanta voglia, ma anche tanta confusione. Qualche tocco impreciso di troppo, si perde anche Bastoni sul primo palo in occasione della prima rete. In attacco viene divorato da Acerbi e si divora l'unica occasione pulita della propria partita.
Vivace e sempre propositivo, ma anche tanti (troppi) errori. A volte quasi fumoso e fine a sé stesso, può poco in una giornata come questa.
Subentra nel momento peggiore del suo Torino, non riesce a dare una scossa. Insufficiente.
Ci prova su una mezza disattenzione di Pavard, poi scompare di pari passo col suo Torino. Peccato per lui, aveva mostrato un buon piglio appena subentrato.
Il suo Torino parte con personalità, poi si scioglie al primo gancio. Nel secondo tempo capitombola e regala almeno due gol all'Inter con una insistita e imprecisa costruzione dal basso.