Non può nulla sulle due reti siglate dal Bologna. Sulla prima Castro ha tutto il tempo di coordinarsi e calciare in porta, sulla seconda Cambiaghi è lì da solo a due passi dalla linea bianca.
Non può nulla sulle due reti siglate dal Bologna. Sulla prima Castro ha tutto il tempo di coordinarsi e calciare in porta, sulla seconda Cambiaghi è lì da solo a due passi dalla linea bianca.
Di lui si ricorda solamente un salvataggio nei pressi della propria porta, ma subito dopo il suo linguaggio del corpo è fin troppo chiaro, con una faccia quasi sconsolata. Dopo il raddoppio del Bologna Pioli lo richiama in panchina visto che è già ammonito.
Di lui si ricorda solamente un salvataggio nei pressi della propria porta, ma subito dopo il suo linguaggio del corpo è fin troppo chiaro, con una faccia quasi sconsolata. Dopo il raddoppio del Bologna Pioli lo richiama in panchina visto che è già ammonito.
Di lui si ricorda solamente un salvataggio nei pressi della propria porta, ma subito dopo il suo linguaggio del corpo è fin troppo chiaro, con una faccia quasi sconsolata. Dopo il raddoppio del Bologna Pioli lo richiama in panchina visto che è già ammonito.
Nel primo tempo avrebbe l'occasione di insaccare da due passi, con un tocco piuttosto semplice, invece sbaglia l'appoggio calciando alto sulla traversa.
Quel tocco di testa sulla torre di Orsolini è concettualmente sbagliato, nel cuore dell'area di rigore devi intervenire solamente se sei sicuro, altrimenti si rischia di fare un pasticcio, esattamente come è successo a lui. Dopo quell'errore si concentra meglio e dalle sue parti passano ben pochi pericoli.
Partita non semplice per il centrale della Fiorentina, gli attaccanti del Bologna si muovono molto, soprattutto Cambiaghi che in un momento della partita lo costringe addirittura a cambiare fascia pur di seguirlo.
Partita da ottovolante per l'esterno brasiliano. Nel primo tempo appare impreciso e azzecca ben pochi cross, nella ripresa sembra tutt'altro giocatore guadagnandosi un calcio di rigore e servendo il traversone da cui nasce la seconda massima punizione. Nel finale, però, si divora letteralmente un gol a pochi centimetri dalla porta del Bologna.
In una partita decisamente elettrica il giovane viola non si fa prendere dal panico, anzi cerca di dare il proprio contributo all'assedio finale dei suoi.
In una partita decisamente elettrica il giovane viola non si fa prendere dal panico, anzi cerca di dare il proprio contributo all'assedio finale dei suoi.
Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi con un calcio di punizione che costringe Skorupski ad una bella parata in allungo. Nella ripresa si rende protagonista in negativo nell'azione che porta al raddoppio degli ospiti perdendosi completamente l'inserimento di Holm.
Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi con un calcio di punizione che costringe Skorupski ad una bella parata in allungo. Nella ripresa si rende protagonista in negativo nell'azione che porta al raddoppio degli ospiti perdendosi completamente l'inserimento di Holm.
Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi con un calcio di punizione che costringe Skorupski ad una bella parata in allungo. Nella ripresa si rende protagonista in negativo nell'azione che porta al raddoppio degli ospiti perdendosi completamente l'inserimento di Holm.
La costante pressione dei centrocampisti del Bologna gli lascia pochissimo tempo per ragionare. Il regista viola si fa notare in poche occasioni e si perde anche Cambiaghi nel momentaneo 0-2 bolognese.
Poco presente in fase di costruzione, non riesce ad aumentare la qualità della manovra viola. Quando viene attaccato nell'uno contro uno si lascia superare con troppa facilità, senza inseguire il proprio avversario diretto.
Il suo ingresso non è certamente memorabile. Pochi secondi dopo aver messo il piede in campo tenta una conclusione che finisce direttamente nella curva alle spalle di Skorupski.
Primo tempo davvero difficile per l'islandese, poco cercato dai compagni e poco efficace quando entra in possesso del pallone. Quando l'arbitro assegna il calcio di rigore l'ex Genoa non trema e trasforma con una conclusione magistrale su cui Skorupski non può fare nulla.
Entra con il Bologna in doppio vantaggio, prova a dare la scossa con qualche spunto personale, prima che la partita diventi una vera e propria corrida.
Il suo ingresso non riesce a dare qualcosa in più alla squadra viola, di lui si ricorda solamente un parapiglia scoppiato nel finale con Lucumì.
Nel primo tempo si innervosisce con avversari e compagni per i pochi palloni che riesce a ricevere, anche grazie alla buona marcatura di Lucumì. Nella ripresa fa decisamente meglio, guadagnandosi e trasformando il secondo, pesantissimo, rigore della partita.
La scelta iniziale di lasciare Kean da solo in mezzo ai quattro difensori del Bologna lascia un po' perplessi. Non a caso la sua formazione alza decisamente la pressione offensiva dopo il triplo cambio con cui affianca altri giocatori al proprio centravanti.
Nel primo tempo nega la gioia a Mandragora su di un calcio di punizione molto velenoso. Nella ripresa replica con un grande intervento su Kean, sfiorando anche il calcio di rigore battuto da Gudmundsson.
L'esterno è il primo a dare la scossa alla partita con una grande conclusione dalla distanza. Nella ripresa si rende protagonista di un salvataggio sulla linea di porta nell'azione che poi porta al primo rigore assegnato alla Fiorentina.
Perfetta la sua sovrapposizione su Orsolini in occasione della rete del momentaneo 0-2. Successivamente si fa ammonire due volte nel giro di poco più di dieci minuti, lasciando i suoi in inferiorità numerica in un momento delicatissimo della partita.
Nel primo tempo riesce ad anticipare quasi puntualmente Kean con diverse letture difensive importanti. Nella corrida finale perde un po' di lucidità, come dimostra lo scontro fisico a cui dà vita con Dzeko.
Il difensore centrale del Bologna gioca una partita di grande concentrazione, usando anche le maniere forti su Kean quando necessario. Chiude il match con tre respinte difensive e un buon numero di contrasti vinti.
Il difensore centrale del Bologna gioca una partita di grande concentrazione, usando anche le maniere forti su Kean quando necessario. Chiude il match con tre respinte difensive e un buon numero di contrasti vinti.
I cori ostili nei suoi confronti iniziano quando è in panchina, al suo ingresso il Franchi lo ricopre di fischi. Prova a rispondere cercando un calcio di rigore che non viene assegnato dal direttore di casa, ma alla fine è proprio un suo fallo di mano che permette ai viola di presentarsi per la seconda volta dal dischetto.
Nonostante l'ammonizione il tecnico del Bologna lo mantiene in campo per tutta la partita, avendo ragione come dimostra il punteggio finale. L'ex Atalanta è sempre lucido in mezzo al campo, nonostante la gran confusione nel finale.
Nonostante l'ammonizione il tecnico del Bologna lo mantiene in campo per tutta la partita, avendo ragione come dimostra il punteggio finale. L'ex Atalanta è sempre lucido in mezzo al campo, nonostante la gran confusione nel finale.
L'esterno offensivo del Bologna non è in una delle sue serate più scintillanti, poco partecipe all'azione, è intelligente nella manovra che porta al momentaneo 0-2 servendo con precisione l'inserimento di Holm.
Il suo ingresso non riesce a dare maggiore solidità alla squadra emiliana. Finisce per l'essere travolto anche lui dalla voglia di rimonta dei padroni di casa.
Si fa cogliere in posizione scomposta sul cross di Dodò, regalando di fatto il calcio di rigore che dà il via alla rimonta dei viola.
Italiano lo manda in campo in posizione di trequartista centrale alle spalle di Castro, la risposta dell'ex Inter però non è delle migliori con un gioco piuttosto semplice e che non riesce a mettere in difficoltà la retroguardia della Fiorentina.
Il tecnico del Bologna lo richiama in panchina per un Cambiaghi che inizia ad accusare un po' di stanchezza. Visto l'andamento della partita l'ex Marsiglia viene poi sostituito dopo poco più di venti minuti, ottenendo una reazione non propriamente professionale, per quanto comprensibile. In campo non ha il tempo di combinare moltissimo.
Parte bene con un paio di belle progressioni palle al piede, poi sparisce un po' dalla partita per riapparire nel posto giusto al momento giusto per trasformare il cross di Holm nella rete del momentaneo 0-2.
Il modo in cui attacca il pallone vagante in area della Fiorentina è da centravanti di razza, uno di quelli che ha voglia di spaccare la porta avversaria senza badare tanto allo stile. Per il resto della partita gioca un calcio molto fisico, duellando con tutti i difensori della viola che gli passano vicini.
Il centravanti troverebbe la rete dello 0-3 che potrebbe chiudere definitivamente la partita, la posizione di fuorigioco di Orsolini vanifica il suo gol. Per il resto viene poco coinvolto visto anche l'andamento della partita.
La sensazione è che i cambi di Castro e Cambiaghi abbiano tolto qualcosa alla sua squadra. I due erano un po' stanchi, ma riuscivano a mettere in apprensione la difesa viola, tolti loro la Fiorentina si getta nella metà campo rossoblù alla ricerca del pareggio. Peccato, perché nel primo tempo i suoi meritavano nettamente il vantaggio.
La sensazione è che i cambi di Castro e Cambiaghi abbiano tolto qualcosa alla sua squadra. I due erano un po' stanchi, ma riuscivano a mettere in apprensione la difesa viola, tolti loro la Fiorentina si getta nella metà campo rossoblù alla ricerca del pareggio. Peccato, perché nel primo tempo i suoi meritavano nettamente il vantaggio.
La sensazione è che i cambi di Castro e Cambiaghi abbiano tolto qualcosa alla sua squadra. I due erano un po' stanchi, ma riuscivano a mettere in apprensione la difesa viola, tolti loro la Fiorentina si getta nella metà campo rossoblù alla ricerca del pareggio. Peccato, perché nel primo tempo i suoi meritavano nettamente il vantaggio.