Avere a che fare con Dzeko è impresa ardua perché lo porta spesso e volentieri a spasso per il campo, ma lui è sempre pronto a seguirlo e anche a chiudere le avanzate della Roma. Una prestazione buona la sua, ma sul secondo gol sporca il tutto perdendosi il taglio, ma la gara era già indirizzata vista la composizione della squadra empolese in campo.
Dovrebbe essere lui a guidare la difesa dell'Empoli dall'alto della sua esperienza anche in club di prim'ordine, invece non fa nulla per aiutare la squadra specialmente quando si allunga troppo. Prova rivedibile.
Marcare Nzonzi è un'impresa, ma farlo da lontano nella speranza che la forza del pensiero lo faccia sbagliare non è un'ottima idea. Inizia bene in chiusura, molto bene in fase difensiva, ma dopo l'errore si spegne gradualmente.
Corre tanto, appare arruffone a tratti, ma l'Empoli lo coinvolge tantissimo e lui si fa sempre trovare pronto con avanzate puntuali e chiusure quasi sempre positive. Non soffre mai El Shaarawy nel corso della partita, qualche difficoltà in più con Pellegrini che si allarga sulla sua fascia, ma nulla di grave da imputargli in una buona prestazione generale.
Corre tanto, appare arruffone a tratti, ma l'Empoli lo coinvolge tantissimo e lui si fa sempre trovare pronto con avanzate puntuali e chiusure quasi sempre positive. Non soffre mai El Shaarawy nel corso della partita, qualche difficoltà in più con Pellegrini che si allarga sulla sua fascia, ma nulla di grave da imputargli in una buona prestazione generale.
Per lunghi tratti della gara Andreazzoli lo richiama per metterlo nel vivo del gioco, ma evidentemente al Castellani l'acustica non è buona perché lui, a parte qualche iniziativa in proprio, rimane sempre fuori dal gioco.
L'ordine dell'Empoli passa dai suoi piedi e infatti la prima impostazione dei suoi è molto positiva, specialmente in fase di transizione. Vale un po' lo stesso discorso fatto per Traoré: lui ci prova, ma in avanti non tutti sono sulla sua lunghezza d'onda.
Non si può chiedere a lui l'impostazione, ma una buona interdizione sì. Lo fa, ma a tratti, meglio nella ripresa che nel primo tempo e infatti quando esce è stremato per le energie spese in campo nel tentativo di riscattare una prima metà di gara non proprio esaltante.
Davanti qualsiasi occasione pericolosa passa direttamente o indirettamente dai suoi piedi. È sicuramente il migliore del trio offensivo, ma non può risolvere le gare da solo. Per ora.
Davanti qualsiasi occasione pericolosa passa direttamente o indirettamente dai suoi piedi. È sicuramente il migliore del trio offensivo, ma non può risolvere le gare da solo. Per ora.
Davanti qualsiasi occasione pericolosa passa direttamente o indirettamente dai suoi piedi. È sicuramente il migliore del trio offensivo, ma non può risolvere le gare da solo. Per ora.
Si fa vedere in avanti molto più dei due suoi compagni di reparto, ma è poco incisivo e soprattutto quando torna indietro i suoi errori si pagano cari: il fallo su Santon per l'1-0 è ingenuo e nel secondo tempo rischia troppe finezze che portano a ripartenze molto pericolose.
Si fa vedere in avanti molto più dei due suoi compagni di reparto, ma è poco incisivo e soprattutto quando torna indietro i suoi errori si pagano cari: il fallo su Santon per l'1-0 è ingenuo e nel secondo tempo rischia troppe finezze che portano a ripartenze molto pericolose.
Si fa vedere in avanti molto più dei due suoi compagni di reparto, ma è poco incisivo e soprattutto quando torna indietro i suoi errori si pagano cari: il fallo su Santon per l'1-0 è ingenuo e nel secondo tempo rischia troppe finezze che portano a ripartenze molto pericolose.
Entra nel serrate finale empolese e lui prova a metterci del suo con delle buone invenzioni per La Gumina, ma sfortunatamente per lui non vengono recepite a dovere. Tocca tanti palloni nello spezzone a lui riservato, ma se non vengono usati bene non è certamente colpa sua.
Nel giro di 20 minuti nella ripresa manda all'aria qualsiasi nota positiva della sua partita in fase di costruzione. Correre tanto non può giustificare questi errori, fra l'altro grossolani. Meglio voltare pagina.
Nel giro di 20 minuti nella ripresa manda all'aria qualsiasi nota positiva della sua partita in fase di costruzione. Correre tanto non può giustificare questi errori, fra l'altro grossolani. Meglio voltare pagina.
Il suo Empoli si vede che ha un'idea di calcio molto interessante e spesso mette in difficoltà le difese con movimenti fra centrali e terzini di parte che mettono fuori causa l'esterno generando parità numerica in mezzo all'area nell'attesa dei rimorchi, ma questa sera è mancato qualcosa - Caputo -. Il tempo a disposizione per il caricamento però non è infinito.
Il suo Empoli si vede che ha un'idea di calcio molto interessante e spesso mette in difficoltà le difese con movimenti fra centrali e terzini di parte che mettono fuori causa l'esterno generando parità numerica in mezzo all'area nell'attesa dei rimorchi, ma questa sera è mancato qualcosa - Caputo -. Il tempo a disposizione per il caricamento però non è infinito.
Essenziale in quanto si limita a fare il necessario, non di più. Sul rigore si limita a guardare Caputo concludere alto, mentre nelle altre occasioni fa il suo dovere non andando a terra rapidamente. Bene anche con i piedi, un clean sheet che dà fiducia.
Serve sulla fascia sinistra per aspettare Di Lorenzo e le sue avanzate e si fa trovare pronto, senza fronzoli. Pronti via scaraventa due palloni al di là della tribuna probabilmente verranno ripescati nell'Arno, ma entra per fare questo e lo fa bene.
Nel primo tempo molto bene anche in fase di spinta, sebbene non sia coadiuvato da El Shaarawy, nella ripresa si limita a difendere sebbene vada in ambasce in qualche occasione proprio per i movimenti di Caputo a tagliarlo fuori nella corsa. Partita nella norma e per Santon è fondamentale questo.
Nel primo tempo molto bene anche in fase di spinta, sebbene non sia coadiuvato da El Shaarawy, nella ripresa si limita a difendere sebbene vada in ambasce in qualche occasione proprio per i movimenti di Caputo a tagliarlo fuori nella corsa. Partita nella norma e per Santon è fondamentale questo.
La Roma non avrà concesso occasioni clamorose oltre a quelle capitate a Caputo nella fase centrale della ripresa e se è stato possibile è perché Manolas è sempre stato molto attento in fase di chiusura sul lato debole: 3 palloni intercettati, 86 palloni giocati e 2 duelli aerei vinti oltre a una fase di impostazione eccellente. Buona prova.
Quando entra prova subito a innescare i suoi avanti con la qualità che gli si confà, ma poi attentamente capisce che non è il caso di cercare il bonus questa sera e rimane stabilmente sulla linea dei quattro ad arginare la furia empolese.
Caputo lo punta sempre e comunque, lo cerca di prendere in velocità e lui riesce quasi sempre a tenerlo, al massimo lo manda verso l'esterno. Prestazione migliore nel primo tempo quando l'Empoli è meno pericoloso, ma nella ripresa vale un po' lo stesso discorso di Santon.
Buona fase di impostazione la sua, a tratti forse un po' lenta, ma tutto sommato prova onesta per il capitano giallorosso che nel finale aiuta la squadra a rimanere alta come baricentro, dopo una piccola incomprensione con Di Francesco sulle posizioni in campo dopo i cambi.
È il suo momento, 3 degli ultimi 4 gol portano la sua firma in qualche modo e anche questa sera la punizione è perfetta. Sbaglia ancora un po' troppo negli ultimi 20 metri, ma queste giornate senza l'ansia di contendersi il posto con Pastore possono aiutarlo a prendersi qualche responsabilità in più.
Non dev'essere facile per chi era un cardine di una squadra come l'Atalanta ritrovarsi ai margini delle rotazioni con i minuti contati e con gli occhi puntati addosso. Cristante prova a liberarsi della pressione - e anche quella sulle spalle della Roma - facendo il suo dovere, senza strafare alla ricerca di gloria personale e questo è sempre ben accetto.
Non dev'essere facile per chi era un cardine di una squadra come l'Atalanta ritrovarsi ai margini delle rotazioni con i minuti contati e con gli occhi puntati addosso. Cristante prova a liberarsi della pressione - e anche quella sulle spalle della Roma - facendo il suo dovere, senza strafare alla ricerca di gloria personale e questo è sempre ben accetto.
È la sua descrizione perfetta: francese, altissimo e ben piantato per terra. Contro l'Empoli trova il gol su palla inattiva, poi si limita a difendere le avanzate avversarie. Nel finale va in difficoltà perché un pilastro a fascio gotico non è molto mobile se schierato da mezz'ala e questo ne rovina un po' la prestazione.
La sua gara sarebbe stata positiva anche senza il gol, ma le divinità del calcio lo hanno voluto premiare con la seconda rete in campionato. Corre tanto, difende tantissimi palloni ed è necessario nei momenti di difficoltà a far salire la squadra. Pecca in precisione di tanto in tanto, ma questa sera gli si può perdonare qualcosina.
La sua partita è un copia incolla di quella di Under, con meno casualità probabilmente, ma nel finale riesce a cogliere il momento giusto per regalare a Dzeko il pallone utile a chiudere la partita.
Corre tanto, ma male. Ci prova, ma è anche sfortunato, come in occasione del rigore. Non la miglior serata del turco quella del Castellani, la pausa lo aiuterà a rimettersi in forze per la prossima gara.
Corre tanto, ma male. Ci prova, ma è anche sfortunato, come in occasione del rigore. Non la miglior serata del turco quella del Castellani, la pausa lo aiuterà a rimettersi in forze per la prossima gara.
Senza gli errori di Caputo e con un Empoli più propositivo sin da subito staremmo parlando di una Roma non messa benissimo tatticamente in campo. Under ed El Shaarawy erano troppo larghi per le loro abitudini, Nzonzi e De Rossi spesso lasciati in mezzo ai tre mediani dell'Empoli e Fazio scientemente puntato in velocità da Caputo. La sorte lo premia un po' e gli dà la possibilità di respirare durante questa pausa.