
Molto meno impegnato rispetto al collega, tiene bene la posizione e dà tranquillità ai compagni di reparto. Nulla può sul gol di Immobile.
Molto meno impegnato rispetto al collega, tiene bene la posizione e dà tranquillità ai compagni di reparto. Nulla può sul gol di Immobile.
Lanciato a sorpresa dal primo minuto, l'inizio della sua gara è in salita: la Lazio attacca soprattutto dal suo lato, soffre l'irruenza di Lulic. Poi prende le misure, serra la fascia e se ne impadronisce.
Non è un periodo d'oro per la difesa romanista, e nel primo tempo si corrono diversi, evitabilissimi, rischi. Lui non si risparmia qualche incertezza, ma ha il merito di tenere la barca a galla in momenti complicati.
Non è un periodo d'oro per la difesa romanista, e nel primo tempo si corrono diversi, evitabilissimi, rischi. Lui non si risparmia qualche incertezza, ma ha il merito di tenere la barca a galla in momenti complicati.
Viene avanzato, nelle intenzioni di Di Francesco, per spingere ma anche per dare supporto in copertura. Un doppio lavoro che, nel primo tempo, non gli riesce sempre al meglio. Con il passare dei minuti, però, lui e Santon riescono a prendere le giuste misure. Nel primo tempo ha una buona occasione ma si fa anticipare da Luiz Felipe.
Nel primo tempo corre più di un rischio, dimenticandosi Immobile in un paio di occasioni. Nella ripresa rischia di compromettere seriamente il derby con un pasticcio, una giocata da oratorio. Si riscatta, almeno parzialmente, con il gol del 3-1.
Nel primo tempo corre più di un rischio, dimenticandosi Immobile in un paio di occasioni. Nella ripresa rischia di compromettere seriamente il derby con un pasticcio, una giocata da oratorio. Si riscatta, almeno parzialmente, con il gol del 3-1.
Nel primo tempo corre più di un rischio, dimenticandosi Immobile in un paio di occasioni. Nella ripresa rischia di compromettere seriamente il derby con un pasticcio, una giocata da oratorio. Si riscatta, almeno parzialmente, con il gol del 3-1.
Dopo un primo tempo con qualche incertezza di troppo (si fa strappare il pallone da Marusic, per sua fortuna Luis Alberto lo grazia), nella ripresa si vede l'autoritario terzino pallino dei fantallenatori. Sorprende Strakosha sul suo palo e risolve il rebus derby.
Trenta derby e non sentirli. Fa buona guardia insieme a Nzonzi, regala un paio di ottime intuizioni in fase offensiva. Sbaglia pochissimi passaggi.
Romano, 22 anni, subentrato. Il protagonista che non t'aspetti. Prende il posto di Pastore in campo e sul tabellino, alla voce "gol di tacco". Sul finale, l'assist perfetto per Fazio. In mezzo, sacrificio e qualità.
Ci mette muscoli e testa. Entra con la testa giusta, mantiene la tranquillità, gestisce palla senza frenesia.
Ci mette muscoli e testa. Entra con la testa giusta, mantiene la tranquillità, gestisce palla senza frenesia.
Resta in campo solo per poco più di mezz'ora, poi esce infortunato. Sbaglia poco. Va vicino al gol grazie a un buon inserimento su passaggio filtrante di Dzeko, ma Strakosha gli chiude la porta.
In un paio di occasioni si fa sorprendere per vie centrali, ma in generale il suo lavoro di diga funziona, eccome. Bene in fase di impostazione. Di testa le prende tutte.
Si fa notare per una bella azione personale, conclusa però con un tiro prevedibile e non difficile da respingere per Strakosha. Da una sua spizzata nasce il gol. Nel secondo tempo pecca di egoismo e si fa inutilmente ammonire.
Non è giornata. Nel primo tempo si fa apprezzare per un paio di buone giocate, ma Luiz Felipe lo disinnesca. Entra nell'azione del gol, ma prima sbaglia i tempi per battere Strakosha da due passi. Nella ripresa si fa notare solo per i battibecchi con Dzeko.
Non è giornata. Nel primo tempo si fa apprezzare per un paio di buone giocate, ma Luiz Felipe lo disinnesca. Entra nell'azione del gol, ma prima sbaglia i tempi per battere Strakosha da due passi. Nella ripresa si fa notare solo per i battibecchi con Dzeko.
Una settimana fa era in bilico, oggi è l'eroe del giorno. Vince il derby con il carattere e il gioco, con l'irruenza e l'intelligenza. Santon è una buona intuizione. Da rivedere l'atteggiamento degli attaccanti. La crisi sembra ormai storia di ieri.
Nel primo tempo tiene chiusa la porta in due situazioni complicate (su Dzeko e Pastore). Ma poi è protagonista negativo: esce male in occasione del vantaggio di Pellegrini, prende gol da Kolarov sul proprio palo.
Nel primo tempo tiene chiusa la porta in due situazioni complicate (su Dzeko e Pastore). Ma poi è protagonista negativo: esce male in occasione del vantaggio di Pellegrini, prende gol da Kolarov sul proprio palo.
Il duello con Dzeko è impegnativo, lui lo onora e riesce a tenere a bada il bosniaco.
Comincia bene, con un'entrata rischiosa ma perfetta su El Shaarawy. Nella prima mezz'ora tiene benissimo il campo, si supera sradicando il pallone dai piedi di Florenzi, pronto a calciare a rete. Poi, però, l'involuzione: corresponsabile del gol di Pellegrini, non fa buona guardia su Fazio in occasione del 3-1.
Entra al posto di Parolo, non riesce a essere ugualmente efficace. Contro Pellegrini soffre, è costretto ad atterrarlo al limite dell'area e a prendersi il giallo: è il fallo da cui nasce la punizione di Kolarov che decide il derby.
Uno dei migliori dei suoi. Comincia fortissimo, col piede sull'acceleratore. Nella prima fase di gara vince il duello a distanza con Santon, crea un paio di palle gol non sfruttate dai compagni. Nel secondo tempo il motore continua ad andare a pieni giri ma è meno efficace.
Fa un discreto lavoro, sbaglia poco, ha qualche buona idea, tenta un paio di inserimenti, ma non brilla e, dopo quattro partite giocate integralmente, sembra stanco. Inzaghi lo sostituisce al 57'.
Sostituisce uno spento Luis Alberto, si fa notare per un paio di giocate pregevoli ma è poco supportato e si trova spesso a predicare nel deserto.
Inzaghi gli aveva concesso un turno di riposo per averlo al meglio nel derby, lui gli dà in cambio una prova opaca: non è mai in partita, sbaglia molto, i centrocampisti romanisti lo tengono a bada senza grandi sforzi. Prova in un paio di occasioni il tiro dalla distanza, ma senza successo.
Inzaghi gli aveva concesso un turno di riposo per averlo al meglio nel derby, lui gli dà in cambio una prova opaca: non è mai in partita, sbaglia molto, i centrocampisti romanisti lo tengono a bada senza grandi sforzi. Prova in un paio di occasioni il tiro dalla distanza, ma senza successo.
Dopo il sacrificio di Udine, dove ha giocato in un ruolo non suo, ritorna nella sua zona di campo preferita. Eppure, lo smalto continua a mancare. La fotografia della sua partita è al 22', quando Marusic lo imbecca al limite dell'area piccola e lui pasticcia, svirgola, manca la conclusione.
Dopo il sacrificio di Udine, dove ha giocato in un ruolo non suo, ritorna nella sua zona di campo preferita. Eppure, lo smalto continua a mancare. La fotografia della sua partita è al 22', quando Marusic lo imbecca al limite dell'area piccola e lui pasticcia, svirgola, manca la conclusione.
Dopo il sacrificio di Udine, dove ha giocato in un ruolo non suo, ritorna nella sua zona di campo preferita. Eppure, lo smalto continua a mancare. La fotografia della sua partita è al 22', quando Marusic lo imbecca al limite dell'area piccola e lui pasticcia, svirgola, manca la conclusione.
Convince. I momenti di indecisione della sua prima stagione italiana sembrano lontani: è reattivo, propositivo, tenace. Ottimo il primo tempo, nella ripresa il suo rendimento cala.
Gioca tanti palloni, offre la solita prova muscolare, ma nel secondo tempo si sgonfia e non riesce a fare filtro in mezzo al campo.
Gioca tanti palloni, offre la solita prova muscolare, ma nel secondo tempo si sgonfia e non riesce a fare filtro in mezzo al campo.
Gioca tanti palloni, offre la solita prova muscolare, ma nel secondo tempo si sgonfia e non riesce a fare filtro in mezzo al campo.
Dopo il gol di Pellegrini ha l'occasione per riprendere subito la gara, ma sbaglia il controllo e perde palla. Non da lui. Che comunque ci mette corsa e voglia. Rapace in occasione del gol del momentaneo 1-1, quando sfrutta senza pietà l'indecisione di Fazio.
Dopo quattro vittorie consecutive, crolla proprio nella gara più sentita dai suoi tifosi, nonostante abbia centellinato le forze dei suoi uomini migliori, facendone riposare molti nel turno infrasettimanale. Dopo un buon inizio, i suoi si fanno sfuggire la partita dalle mani. Poche, e confuse, le idee, soprattutto nel momento in cui ci si aspettava una reazione.