
Sicuro tra i pali come tutta la Lazio nella ripresa. Non sbaglia un pallone ed è sempre attento. Prende incolpevolmente gol su rigore.
Sicuro tra i pali come tutta la Lazio nella ripresa. Non sbaglia un pallone ed è sempre attento. Prende incolpevolmente gol su rigore.
Troppo permissivo e precipitoso nell'azione in cui concede il penalty agli avversari. Si riscatta con il gol sugli sviluppi dell'angolo ed esce perché ammonito e non ancora pronto ad affrontare i 90'
Un muro difensivo al centro dell'area di rigore, non sbaglia un pallone e gioca sempre a testa alta.
Tanta corsa e sacrificio, dona tutto se stesso al match fino al cambio.
Entra per far rifiatare i suoi e vi riesce senza eccessi e senza errori.
Parte in sordina con più errori di quelli che normalmente dovrebbe concedere, termina in crescendo entrando in un paio di azioni da gol e andando egli stesso vicino alla marcatura.
Parte in sordina con più errori di quelli che normalmente dovrebbe concedere, termina in crescendo entrando in un paio di azioni da gol e andando egli stesso vicino alla marcatura.
È praticamente ovunque, con i suoi inserimenti essenziali quanto imprevedibili. Primi gol in campionato in una gara da incorniciare.
È praticamente ovunque, con i suoi inserimenti essenziali quanto imprevedibili. Primi gol in campionato in una gara da incorniciare.
Nervoso e precipitoso nel primo tempo, nella ripresa sale in cattedra con tanto lavoro sporco utile alla squadra.
La sua punizione finirà tra le cartoline della stagione in corso. Gol su punizione, assist da angolo e tris in grande stile. Tutto ciò che tocca Luis Alberto diventa oro, si prende la Lazio e diventa sempre più essenziale nelle gerarchie di Inzaghi
La nuova scoperta di Inzaghi mette la seconda partita di spessore consecutiva in cascina. Va anche vicino al gol ma Consigli gli nega la gioia con una prodezza.
Parte in sordina con tutti i rimproveri di Inzaghi a corredo ma nella ripresa si riscatta con un secondo tempo da manuale.
Tanti errori e un pizzico di imprecisione alla conclusione finale in una giornata che appare subito complicata. Poi si ravvede e mette in campo la sua saggezza tattica, iniziando a giocare più per la squadra e meno per la via del gol e divenendo fondamentale per il gioco biancoceleste. Da bomber di razza si procura e segna un rigore nel finale per mettere anche la sua firma in calce al capolavoro Lazio.
L'uomo più atteso del mercato biancoceleste entra finalmente in campo e si candida per una maglia nel prossimo futuro laziale.
Bielsa chi? Alzi la mano chi dava un minimo di credito al sostituto d'emergenza al rifiuto del "Loco". La Lazio di Inzaghi è un mix di emozioni, un capolavoro in divenire che mira a incidere la scena del campionato in corso.
Sei gol subiti a referto in una giornata che lo vede comunque quale migliore in campo. Salva più gol di quanti ne prenda e si prodiga in prodezze a ripetizione. Nulla può, tuttavia, in relazione al numero di tiri che arrivano verso la sua porta.
Un salvataggio in grande stile sembra presagire tutt'altra gara ma crolla col resto dei suoi in una serie di imprecisioni senza attenuanti.
Un salvataggio in grande stile sembra presagire tutt'altra gara ma crolla col resto dei suoi in una serie di imprecisioni senza attenuanti.
Eppure parte bene, chiudendo su Immobile in un paio di occasioni. Nel secondo tempo errori a ripetizione e posizionamento sempre errato.
Eppure parte bene, chiudendo su Immobile in un paio di occasioni. Nel secondo tempo errori a ripetizione e posizionamento sempre errato.
Si riprende il posto sulla fascia destra, come lo scorso anno ma è presto costretto a lasciare il campo per un problema al setto nasale. Sfortunato e in credito con la fortuna.
Corsa, intensità, un salvataggio difensivo da applausi e solo un paio di errori non determinanti ai fini del risultato. Non può nulla contro questa Lazio ma lascia il campo a testa alta.
Troppi errori sulla sua fascia di appartenenza, è saltato a ripetizione dai giocatori biancocelesti e appare ingiustificatamente smarrito.
Troppi errori sulla sua fascia di appartenenza, è saltato a ripetizione dai giocatori biancocelesti e appare ingiustificatamente smarrito.
Esce in barella dopo un buon inizio di gara. Sperando non sia nulla di grave.
Tanta corsa e sacrificio ma nel complesso eccessivamente fine a se stessi e senza risultati.
Appare già da qualche gara in ritardo di condizione rispetto ai compagni. Oggi a tratti impalpabile, nonostante riesca ad accendere la luce in un attimo quando vuole.
Entra nella peggiore gara possibile e si rende protagonista di una gara più che negativa con ultimo errore, il rigore concesso a Immobile.
Tra i migliori nel primo tempo, sfiora il gran gol e mette in difficoltà tutto il centrocampo avversario. Nella ripresa cala con i suoi ma è uno dei pochi a salvarsi.
Si procura un altro rigore, l'ennesimo in tre gare e gioca anche discretamente finché il Sassuolo gira, poi svanisce dal campo assieme ai suoi.
In fondo ci prova e finché c'è la squadra, lui è protagonista. Segna da penalty e salva la giornata solo per le statistiche.
Solo la brutta copia dell'attaccante protagonista la scorsa stagione. Gara complicata ma lui sempre fuori dall'azione.
Due cambi forzati per infortunio non gli danno la possibilità di correre subito ai riparti al rumore dei primi scricchiolii. Pecca, senza ombra di dubbio, su preparazione alla gara tattica e mentale.