La Lazio fa sul serio e giorno dopo giorno dimostra di poter competere per ogni competizione disputata. Dal campionato all'Europa l'undici di Inzaghi non conosce limiti, con un attacco letale e un centrocampo che rappresenta una continua scoperta. E se in tempi di difesa incerottata e infermeria piena i risultati sono questi, la squadra lancia un segnale inconfondibile alla concorrenza. Il segnale dell'Olimpico lo riceve il Sassuolo di Bucchi, in netta ripresa dopo l'avvio tentennante di stagione e consapevole più che mai della propria forza e di poter mettere seriamente in difficoltà i biancocelesti, approfittando magari, delle recenti fatiche europee degli odierni avversari. All'Olimpico di Roma è Immobile contro Matri, Milinkovic contro Berardi, Strakosha contro Consigli ma soprattutto Lazio contro Sassuolo!
Inzaghi si schiera con il 3-5-1-1. In porta Strakosha, con il trio Patric-De Vrij-Radu alle spalle del centrocampo composto da Leiva, Milinkovic e Parolo centrali con Lulic e Marusic esterni. In avanti Immobile è coadiuvato da Luis Alberto.
Bucchi si schiera quasi a specchio degli avversari con il canonico 3-5-2. Letchert con Cannavaro e Acerbi in difesa; a centrocampo fuori lo squalificato Magnanelli dentro Sensi. Confermato Adjapong esterno di centrocampo, in avanti Matri e Berardi.
Pronti via e subito Lazio che prova a pungere ma l'azione è sterile e l'area è liberata dalla difesa. Al quarto d'ora la prima vera occasione del match: Berardi trova Lirola sulla destra, l'esterno spagnolo serve Sensi sull'inserimento con il destro che si spegne di poco alto sopra la traversa. Sul versante opposto ci prova Immobile ma un attento Cannavaro gli chiude il tentativo opponendosi col corpo. Al 27' De Vrij attera Matri in area, il direttore di gara indica il dischetto con Berardi che non sbaglia e porta in vantaggio i suoi. Il Sassuolo non concede un metro con i velocisti Adjapong e Duncan, la Lazio ci prova con Lulic e Immobile ma entrambi sembrano non essere in giornata di grazia. Quando tutto sembra per portare il Sassuolo in vantaggio al termine del primo tempo, Luis Alberto incanta l'Olimpico con una punizione da manuale sulla quale Consigli non può nulla. Dopo 3' di recupero termina la prima frazione di gioco sul punteggio di 1-1.
Nella ripresa si riparte senza cambi e subito con la Lazio in avanti: prima Immobile, poi Marusic ma Consigli e Acerbi sono un muro e il Sassuolo si salva. Poco prima del quarto d'ora pero si scatena ancora Luis Alberto che prima serve perfettamente De Vrij da calcio d'angolo, il quale porta in vantaggio i suoi, poi raccoglie una respinta di Consigli su tentativo di Immobile e sigla il 3-1. Il Sassuolo è sotto di due gol e schiacciato nella propria area, l'unico tentativo è di Duncan ma con poco successo. Alla Lazio, in questa ripresa, invece, sembra riuscire tutto e ancora su un'azione offensiva nella quale Adjapong mura Lulic, Parolo trova il gol del 4-1. Passano pochi minuti, un'eternità per il Sassuolo, sparito dal campo, e ancora un tris di prodezze per Consigli che nulla può sull'ultima conclusione di Parolo, alla sua personale doppietta. Sostanzialmente non si gioca più ma Immobile ha ancora fame e dopo aver procurato un rigore lo realizza contro un tramortito Consigli fissando il finale sul 6 a 1.
Non accade più nulla, una Lazio a forza 6 vola nelle zone alte della classifica, per il Sassuolo una domenica da dimenticare, nonostante il punteggio sia ampiamente punitivo rispetto a quanto visto quest'oggi, almeno nel primo tempo.
Iniziano le due settimane di passione per Bucchi; Inzaghi, al contrario è pronto a prendere i meritati elogi.