Attento sulle prime conclusioni leccesi ma sul tiro-cross di Sottil combina la frittata. Un pochino ingannato ma doveva assolutamente fare di meglio.
Attento sulle prime conclusioni leccesi ma sul tiro-cross di Sottil combina la frittata. Un pochino ingannato ma doveva assolutamente fare di meglio.
Solita presenza sulla sinistra, ma per sua sfortuna è costretto ad arrendersi a un problema alla caviglia che interrompe anzitempo il suo match.
Solita presenza sulla sinistra, ma per sua sfortuna è costretto ad arrendersi a un problema alla caviglia che interrompe anzitempo il suo match.
Anche lui si distingue per una buona fase di impostazione con lanci precisi, ma dietro spesso va in affanno.
Anche lui si distingue per una buona fase di impostazione con lanci precisi, ma dietro spesso va in affanno.
Si fa notare più per le percussioni offensive, come sul colpo di testa che esalta Falcone, che per meriti difensivi. Lascia crossare Sottil troppo facilmente in occasione del gol.
Entra in una fascia non proprio sua e si vede. Impacciato, sbaglia praticamente tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. Per l'assalto finale Cuesta lo toglie nuovamente dal campo dopo essere entrato per Valeri infortunato.
Entra in una fascia non proprio sua e si vede. Impacciato, sbaglia praticamente tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. Per l'assalto finale Cuesta lo toglie nuovamente dal campo dopo essere entrato per Valeri infortunato.
Entra in una fascia non proprio sua e si vede. Impacciato, sbaglia praticamente tutti i palloni che arrivano dalle sue parti. Per l'assalto finale Cuesta lo toglie nuovamente dal campo dopo essere entrato per Valeri infortunato.
Palla al piede non sembra mai sicuro di sé, mentre soffre quando le ali giallorosse innescano le marce alte. Ammonito per un fallo tattico su Banda.
Sempre in ritardo sul pallone, commette parecchi falli, l'occasione da gol sul finale del primo tempo (parata di Falcone) lo salva forse da un'insufficienza peggiore, ma non dal cambio all'intervallo.
La prima occasione del match è sua con un tiro sull'esterno della rete, e da lì inizia una regressione che non si frena, con troppi palloni persi in mezzo al campo.
Il migliore del centrocampo e forse il migliore del Parma, esaltato dal duello con Coulibaly in mezzo al campo.
Parte bene cercando interessanti azioni offensive, ma poi non riesce più a trovare una posizione giusta in mezzo al campo. Sostituito.
Per la quantità di palloni gestiti male e per le occasioni non concretizzate forse meriterebbe anche un voto inferiore, ma mezzo voto lo guadagna con lo spirito di abnegazione che mostra per la causa.
Nella sua partita da ex non fa mai male. Non lascia il segno ma rispetto al suo predecessore ci mette molto più impegno e grinta.
Pesa sulla sua valutazione la palla che al minuto 94 di testa spedisce fuori da buona posizione.
Contro i giganti del Lecce fa a sportellate e cerca di aprire il varco. Non lo trova anche per via dell clamoroso guizzo difensivo di Tiago Gabriel. E' tra quelli che si salvano (pochi) del Parma.
Contro i giganti del Lecce fa a sportellate e cerca di aprire il varco. Non lo trova anche per via dell clamoroso guizzo difensivo di Tiago Gabriel. E' tra quelli che si salvano (pochi) del Parma.
Non riesce a dare continuità al successo di lunedì contro il Torino, perdendo una partita pesante in casa.
Non riesce a dare continuità al successo di lunedì contro il Torino, perdendo una partita pesante in casa.
Non fa cose straordinarie, ma c'è sempre. Il volo sul colpo di testa di Delprato blinda il successo.
Dopo più di qualche partita incerta si rivede il Gallo dei tempi d'oro. Contribuisce al gol di Sottil, spinge tanto sulla sinistra ma soprattutto è estremamente concentrato dietro, come quando sradica un pallone pericoloso dai piedi di Almqvist.
Lascia il palcoscenico al collega di reparto mettendo in campo una prova di sostanza ma non eccelsa. Qualche errore qua e là sulle pressioni portate da Pellegrino.
Davvero una prova sostanziosa con tantissimi duelli vinti, fa gridare al gol il tackle con cui toglie dai piedi di Pellegrino il pallone dell'1-1.
Davvero una prova sostanziosa con tantissimi duelli vinti, fa gridare al gol il tackle con cui toglie dai piedi di Pellegrino il pallone dell'1-1.
Tiene botta con Valeri, mentre con Lovik di fronte trova terreno fertile e diventa padrone della fascia con buone discese.
La giocata vincente è fortuita, ma poco conta, con il suo tiro beffardo e l'aiuto di Suzuki regala un successo importantissimo ai suoi.
Poco pulito tecnicamente, certo, ma non c'è un contrasto in cui non si tuffi con veemenza, uscendone spesso vincitore.
Si inserisce spesso e bene e sembra coinvolto nel gioco di Di Francesco. Sta diventando un fattore importante.
Si inserisce spesso e bene e sembra coinvolto nel gioco di Di Francesco. Sta diventando un fattore importante.
Regia tranquilla in cui lascia maggiori azioni ai suoi alfieri, tenendo in mano le redini sostanzialmente bene.
Le sue corse sulla destra sono sempre preziose, anche se pesa in negativo sul suo giudizio l'occasione non sfruttata al meglio sul finire del primo tempo che poteva agevolare il pomeriggio del Lecce.
Le sue corse sulla destra sono sempre preziose, anche se pesa in negativo sul suo giudizio l'occasione non sfruttata al meglio sul finire del primo tempo che poteva agevolare il pomeriggio del Lecce.
Sprinta e solo con la sua presenza tiene in apprensione la difesa ducale. Fa ammonire Ndiaye e cerca di congelare il tempo nel finale. Insomma, fa il suo.
Dopo il gol, un'altra panchina, ma non se ne cura ed entra per aiutare i suoi a proteggere i tre punti.
Non sembra amalgamato nel gioco, arrivando spesso in ritardo sui suggerimenti dei compagni. Pecca anche tecnicamente, rivedibile.
Secondo risultato utile consecutivo, in un match classico di quelli che valgono sei punti.