Una parata a gioco fermo su Simeone, è attento su Casadei al 58'. Non può nulla invece sul gol di Ngonge.
Una parata a gioco fermo su Simeone, è attento su Casadei al 58'. Non può nulla invece sul gol di Ngonge.
Una parata a gioco fermo su Simeone, è attento su Casadei al 58'. Non può nulla invece sul gol di Ngonge.
Primo tempo timido, in cui non riesce a incidere come potrebbe. Secondo tempo di alto livello, dal suo piede nasce il secondo gol di Pellegrino.
Si mangia Simeone dopo qualche difficoltà nel primo tempo, gioca con grande fisicità e senso dell'anticipo.
Lotta su ogni pallone, con grinta e attaccamento alla maglia. Nervoso nel finale, si fa ammonire per proteste. A volte in difficoltà quando puntato da avversari veloci, ma non si lascia sorprendere.
Qualche grattacapo contro Ngonge, un peperino che gli va via in più di un'occasione. Si fa ammonire presto e questo lo costringe a una gara guardinga.
Alti e bassi nella sua prestazione, ma ha un bel guizzo con cui supera Biraghi e procura il calcio d'angolo da cui nasce il secondo gol di Pellegrino. Vince il duello sulla fascia con i rispettivi avversari.
Partita non all'altezza della sua fama. Fatica a trovare la posizione, è costantemente chiuso dai granata e non trova le sue solite giocate.
Non una delle sue prestazioni più brillanti, spreca una buona occasione nel primo tempo da ottima posizione. Però è bravo nel chiudere e ripartire, soprattutto nel secondo tempo offre giocate di qualità.
Primo tempo non eccellente, ma finisce in crescendo. Nella ripresa va al tiro con il sinistro, non trovando la porta al 63', e nel finale sradica palloni e riparte con una freschezza invidiabile.
Punta accanto a Pellegrino, ma anche più indietro a rifinire e a dialogare con Pellegrino. Riesce solo in parte, spesso bloccato da Coco e compagni.
Entra con il giusto piglio, è più intraprendente di Oristanio e mette in difficoltà la difesa granata. Dimostra di meritare più spazio.
Entra con il giusto piglio, è più intraprendente di Oristanio e mette in difficoltà la difesa granata. Dimostra di meritare più spazio.
Mattatore della gara, si sblocca su rigore nel primo tempo e non si ferma più. Nella ripresa un gol annullato, il raddoppio con il colpo di testa e il tris sfiorato: semplicemente un incubo per la difesa granata.
Mattatore della gara, si sblocca su rigore nel primo tempo e non si ferma più. Nella ripresa un gol annullato, il raddoppio con il colpo di testa e il tris sfiorato: semplicemente un incubo per la difesa granata.
Trova la prima vittoria in Serie A non tanto con il gioco, quanto con la reazione emotiva della squadra, che dimostra di aver sposato pienamente il suo progetto. Si affida a Pellegrino e fa bene: l'argentino lo ripaga con una doppietta.
Alcune parate, è reattivo sul tentativo di autogol di Maripan, ma sul calcio d'angolo seguente prende gol da Pellegrino. Non sicurissimo nelle uscite.
Entra e viene colpito a freddo dall'affondo di Britschgi, che lo semina e per poco non causa l'autorete di Maripan. Non trova mai la posizione giusta, passivo anche sui calci piazzati avversari.
Forma una buona catena con Ngonge sulla destra, ci prova con spunti interessanti, ma potrebbe senza dubbio fare qualcosa in più. Ha i mezzi per tentare l'affondo con maggiore frequenza.
Rischia l'autogol su un cross di Britschgi, anche in altre occasioni sembra lento e poco reattivo. Pellegrino stravince il duello con il cileno.
Causa il calcio di rigore con un fallo di mano. Soffre contro Pellegrino e compagni, mette una pezza quando può; esce per infortunio nella ripresa.
Discreta prestazione sulla fascia sinistra, parzialmente sporcata dal pallone perso al 63', che porta al tiro Keita. Per il resto presidia bene la sua zona e non disdegna qualche sortita offensiva.
Il migliore della difesa granata, si batte come un leone e sbroglia alcune situazioni scabrose. Offre il passaggio a Ngonge per il gol del momentaneo 1-1.
Il migliore della difesa granata, si batte come un leone e sbroglia alcune situazioni scabrose. Offre il passaggio a Ngonge per il gol del momentaneo 1-1.
Baroni lo inserisce per dare maggiore fisicità al suo centrocampo. Nei minuti in cui rimane in campo fa quello che deve, battagliando con i centrocampisti del Parma, senza sfigurare.
Peggiore in campo del Torino per distacco. Dopo un inizio promettente, si intestardisce nel dribbling, fermando troppo il pallone. Sovrastato da Pellegrino in occasione del raddoppio ducale.
Un buon inizio, gestisce il pallone e fa girare la squadra. Come spesso gli capita, ha passaggi a vuoto che rischiano di costare carissimo, come il pallone perso non capitalizzato da Bernabè nel primo tempo.
Un buon inizio, gestisce il pallone e fa girare la squadra. Come spesso gli capita, ha passaggi a vuoto che rischiano di costare carissimo, come il pallone perso non capitalizzato da Bernabè nel primo tempo.
Fa coppia con Asllani nella linea mediana, non riesce a incidere. Qualche inserimento non premiato dai compagni, un tiro al 58' su cui Suzuki è attento, ma in generale troppo poco per lasciare il segno sulla partita.
Fa coppia con Asllani nella linea mediana, non riesce a incidere. Qualche inserimento non premiato dai compagni, un tiro al 58' su cui Suzuki è attento, ma in generale troppo poco per lasciare il segno sulla partita.
La grinta non manca, prova a trascinare i compagni, ma combina pochissimo. Un tiro a gioco fermo che impegna Suzuki, qualche pallone lavorato in modo troppo macchinoso, tanti duelli con Circati, vinti quasi sempre dal difensore.
Un incubo per la difesa ducale, scalda i motori già nel primo tempo, ma si inceppa sul più bello. Nella ripresa, galvanizzato dal gol, è semplicemente immarcabile: se non ci fosse Pellegrino, sarebbe lui il migliore in campo.
Il Torino gioca meglio nel primo tempo, ma si lascia tramortire dal rigore di Pellegrino. Buona reazione nella ripresa, poi il calo nella seconda parte, che costa la sconfitta: la squadra è troppo vulnerabile in difesa, poco concreta in attacco.