Non può nulla sulla conclusione dal dischetto di De Bruyne. Sugli altri tentativi del Napoli sembra essere tornato il Magic Mike di qualche anno fa. Quasi miracoloso in almeno due, se non tre, occasioni.
Non può nulla sulla conclusione dal dischetto di De Bruyne. Sugli altri tentativi del Napoli sembra essere tornato il Magic Mike di qualche anno fa. Quasi miracoloso in almeno due, se non tre, occasioni.
Nella serata difficile degli attaccanti napoletani il difensore centrale del Milan si limita ad allontanare il più possibile il pallone dalla propria area.
Nel primo tempo controlla la propria zona di competenza senza troppi sforzi. Nella ripresa però si addormenta per qualche secondo perdendosi l'inserimento di McTominay nell'azione che porterà poi al rigore trasformato da De Bruyne. Poco dopo è costretto ad uscire per un problema muscolare.
Mette a disposizione della causa rossonera tutta la propria fisicità, vincendo tre duelli aerei sui quattro tentati. Oltre all'applicazione difensiva si fa vedere anche nella metà campo partenopea, rendendosi protagonista nell'azione che ha portato al momentaneo 2-0.
Dopo un primo tempo senza grossi squilli di tromba, nella ripresa l'esterno rossonero sale agli onori della cronaca, ma per motivi nefasti. Suo il fallo che porta al calcio di rigore che verrà poi trasformato da De Bruyne, riaprendo una partita che si stava incanalando sui giusti binari per i padroni di casa. La trattenuta su Di Lorenzo è evidente e porta anche al cartellino rosso, con i suoi che restano anche in inferiorità numerica.
Entra per l'infortunato Tomori nel momento più complicato per i rossoneri. Il difensore ex Genoa si piazza in mezzo alla propria area di rigore, cercando di allontanare il più possibile i pericoli creati dagli ospiti.
Entra per l'infortunato Tomori nel momento più complicato per i rossoneri. Il difensore ex Genoa si piazza in mezzo alla propria area di rigore, cercando di allontanare il più possibile i pericoli creati dagli ospiti.
Allegri lo manda in campo dopo l'espulsione di Estupinan, il giovane esterno rossonero non trema e cerca di limitare le numerose iniziative che il Napoli prova a sviluppare dalla sua parte.
Entra quando il Napoli aumenta vertiginosamente la propria pressione offensiva, dimostrandosi ancora poco pronto ad affrontare certi match.
Corre e lotta in mezzo al campo, ma soprattutto si rende protagonista di una chiusura fondamentale nella propria area di rigore in pieno recupero, respingendo un tiro a botta sicura di Elmas.
Corre e lotta in mezzo al campo, ma soprattutto si rende protagonista di una chiusura fondamentale nella propria area di rigore in pieno recupero, respingendo un tiro a botta sicura di Elmas.
Fa impazzire la retroguardia del Napoli fin dai primissimi secondi di gioco. Dopo poco più di due minuti scappa sulla fascia sinistra saltando nettamente Marianucci e servendo a Saelemaekers un pallone che deve solo essere spinto in porta. Passata la mezz'ora trova anche la soddisfazione personale, sfruttando alla perfezione la sponda di Fofana nel cuore dell'area di rigore azzurra. Allegri lo richiama in panchina dopo l'espulsione di Estupinan per ridare equilibrio alla squadra.
Partita dal quoziente intellettivo calcistico davvero fuori scala. Il centrocampista si dimostra ancora una volta un giocatore di grandissimo livello nonostante una carta d'identità non più verdissima.
Entra per dare ancora più fisicità in mezzo al campo con un Napoli tutto riversato in attacco.
Entra per dare ancora più fisicità in mezzo al campo con un Napoli tutto riversato in attacco.
Il suo tocco di prima per servire l'inserimento di Pulisic è di grande intelligenza calcistica, preciso, morbido, con l'americano che deve "solo" calciare verso la porta di Meret. In mezzo al campo non soffre molto la grande qualità dei dirimpettai partenopei.
Il suo tocco di prima per servire l'inserimento di Pulisic è di grande intelligenza calcistica, preciso, morbido, con l'americano che deve "solo" calciare verso la porta di Meret. In mezzo al campo non soffre molto la grande qualità dei dirimpettai partenopei.
Il suo tocco di prima per servire l'inserimento di Pulisic è di grande intelligenza calcistica, preciso, morbido, con l'americano che deve "solo" calciare verso la porta di Meret. In mezzo al campo non soffre molto la grande qualità dei dirimpettai partenopei.
Il belga si rivela ancora una volta un'arma tattica importante nello scacchiere di Allegri. Il suo inserimento sul palo più lontano sul servizio di Pulisic porta alla rete che sblocca il match. Successivamente limita le sue sgroppate offensive per cercare di dare maggiore supporto alla propria difesa nonostante l'evidente mismatch fisico con McTominay.
Il belga si rivela ancora una volta un'arma tattica importante nello scacchiere di Allegri. Il suo inserimento sul palo più lontano sul servizio di Pulisic porta alla rete che sblocca il match. Successivamente limita le sue sgroppate offensive per cercare di dare maggiore supporto alla propria difesa nonostante l'evidente mismatch fisico con McTominay.
Il belga si rivela ancora una volta un'arma tattica importante nello scacchiere di Allegri. Il suo inserimento sul palo più lontano sul servizio di Pulisic porta alla rete che sblocca il match. Successivamente limita le sue sgroppate offensive per cercare di dare maggiore supporto alla propria difesa nonostante l'evidente mismatch fisico con McTominay.
Allegri lo manda in campo per cercare di sfruttarne la velocità in campo aperto. Il portoghese riesce ad avere solamente un'occasione in cui si intestardisce un po' troppo finendo con il perdere il possesso.
Allegri lo manda in campo per cercare di sfruttarne la velocità in campo aperto. Il portoghese riesce ad avere solamente un'occasione in cui si intestardisce un po' troppo finendo con il perdere il possesso.
Nonostante la serata eufemisticamente difficile per la difesa del Napoli, il centravanti del Milan non riesce ad incidere ed anzi finisce spesso con il regalare il possesso agli ospiti. Nella ripresa Allegri lo richiama in panchina per cercare di sfruttare la velocità di Leao in contropiede.
Nonostante la serata eufemisticamente difficile per la difesa del Napoli, il centravanti del Milan non riesce ad incidere ed anzi finisce spesso con il regalare il possesso agli ospiti. Nella ripresa Allegri lo richiama in panchina per cercare di sfruttare la velocità di Leao in contropiede.
Il livornese si conferma ancora un tecnico che sa preparare molto bene i big match. I suoi la sbloccano dopo pochi minuti e trovano il raddoppio alla mezz'ora, nella ripresa i suoi dimostrano anche di saper soffrire, come un gruppo compatto.
Non può nulla sulle due reti del Milan, trovandosi gli avversari a pochi metri dalla sua porta. I rossoneri calciano solamente un'altra volta nello specchio e lui controlla senza troppi problemi.
Il difensore brasiliano va spesso in marcatura uno contro uno con Gimenez, limitando il messicano che non appare comunque molto in serata. Sbaglia in occasione della seconda rete rossonera lasciando troppo spazio a Fofana.
Come tutto il Napoli non inizia nel migliore dei modi, ma con il passare dei minuti riesce ad attaccare la metà campo con maggiore continuità. Il capitano del Milan si dimostra ancora una volta un esempio, andandosi a guadagnare il calcio di rigore del 2-1.
Come tutto il Napoli non inizia nel migliore dei modi, ma con il passare dei minuti riesce ad attaccare la metà campo con maggiore continuità. Il capitano del Milan si dimostra ancora una volta un esempio, andandosi a guadagnare il calcio di rigore del 2-1.
I suoi numeri difensivi si fermano ad un intercetto ed una respinta. Lo spagnolo non sembra ancora essersi calato troppo nella realtà italiana, con qualche sbavatura difensiva di troppo.
Il doppio errore su Pulisic ad inizio partita spiana la strada all'americano nell'azione che porta alla rete del momentaneo 1-0. In ritardo anche sulla seconda rete rossonera, perdendosi ancora l'inserimento del numero 11 meneghino.
Il doppio errore su Pulisic ad inizio partita spiana la strada all'americano nell'azione che porta alla rete del momentaneo 1-0. In ritardo anche sulla seconda rete rossonera, perdendosi ancora l'inserimento del numero 11 meneghino.
Partita di grande generosità dell'esterno del Napoli. Cerca di dare sfogo alla manovra azzurra restando quasi sempre con i piedi sulla linea laterale, mette dentro qualche cross, ma con meno pericolosità del solito.
La tattica impostata dal Milan costringe spesso il belga ad abbassarsi sulla linea di centrocampo alla ricerca di palloni giocabili. Più impreciso del solito con i lanci, si fa perdonare quando trasforma con freddezza il calcio di rigore del 2-1.
Non riesce a giganteggiare come al solito in mezzo al campo. Anche in fase offensiva sembra essere più in ombra del solito.
Costretto ad inseguire Modric per tutto il terreno di gioco il metronomo degli azzurri è meno presente del solito in fase di costruzione, limitandosi ad un gioco relativamente semplice se si esclude una palla filtrante nell'area rossonera nel primo tempo.
Ha sui piedi il pallone del possibile 2-2, ma la sua serpentina in area rossonera finisce con l'essere respinta da una tempestiva scivolata di Rabiot.
Non parte benissimo rientrando anche in ritardo sulla linea difensiva in occasione della prima rete del Milan. Con il passare dei minuti la sua prestazione cresce di livello, cercando di sfruttare la maggiore fisicità nello scontro con Saelemaekers.
Non parte benissimo rientrando anche in ritardo sulla linea difensiva in occasione della prima rete del Milan. Con il passare dei minuti la sua prestazione cresce di livello, cercando di sfruttare la maggiore fisicità nello scontro con Saelemaekers.
Il suo ingresso è quello che regala maggior vivacità all'attacco del Napoli. Nel finale va vicinissimo al gol in due occasioni, con due belle conclusioni da fuori, sulla prima la deviazione decisiva è di Modric e va a finire sul palo, la seconda è respinta da un bell'intervento di Maignan.
Il suo ingresso è quello che regala maggior vivacità all'attacco del Napoli. Nel finale va vicinissimo al gol in due occasioni, con due belle conclusioni da fuori, sulla prima la deviazione decisiva è di Modric e va a finire sul palo, la seconda è respinta da un bell'intervento di Maignan.
Il suo ingresso è quello che regala maggior vivacità all'attacco del Napoli. Nel finale va vicinissimo al gol in due occasioni, con due belle conclusioni da fuori, sulla prima la deviazione decisiva è di Modric e va a finire sul palo, la seconda è respinta da un bell'intervento di Maignan.
La difesa del Milan gli mette la museruola, costringendolo a giocare sempre spalle alla porta e limitandone di molto l'efficacia. Nelle rare occasioni in cui riesce a controllare la sfera sembra comunque in una serata non positiva, molto arruffone e poco efficace.
La difesa del Milan gli mette la museruola, costringendolo a giocare sempre spalle alla porta e limitandone di molto l'efficacia. Nelle rare occasioni in cui riesce a controllare la sfera sembra comunque in una serata non positiva, molto arruffone e poco efficace.
Entra per aumentare ancora di più la fisicità dell'attacco del Napoli, la difesa del Milan riesce a limitarlo, annullandone di fatto l'ingresso.
Entra per aumentare ancora di più la fisicità dell'attacco del Napoli, la difesa del Milan riesce a limitarlo, annullandone di fatto l'ingresso.
Entra e prova a mettere in difficoltà la retroguardia del Milan con una serie di movimenti elettrici, ma alla fine non riesce ad incidere sull'andamento del match.
Il tecnico partenopeo opta per mandare in campo Marianucci e non Beukema accanto a Juan Jesus in difesa e la scelta si rivelata quanto meno sciagurata, con l'ex Empoli che buca completamente l'intervento su Pulisic in occasione della prima rete rossonera.