Parata pazzesca al tramonto del primo tempo su Callejon: lo spagnolo stava quasi per esultare, il suo tocco per mettere la palla in angolo è quasi disumano. Un po' azzardata l'uscita su Mertens che regala il gioiello-tris al belga, incolpevole sugli altri gol
Nei primi 20 minuti non fa nemmeno così male, il problema è che il serbo progressivamente si spegne, a partire dal finale del primo tempo. Nel secondo, poi, è disordinato e impreciso. Complice un adattamento forzato sul centro-destra in difesa, certo. Ma ci mette anche del suo con disattenzioni a ripetizione
Nei primi 20 minuti non fa nemmeno così male, il problema è che il serbo progressivamente si spegne, a partire dal finale del primo tempo. Nel secondo, poi, è disordinato e impreciso. Complice un adattamento forzato sul centro-destra in difesa, certo. Ma ci mette anche del suo con disattenzioni a ripetizione
Nei primi 20 minuti non fa nemmeno così male, il problema è che il serbo progressivamente si spegne, a partire dal finale del primo tempo. Nel secondo, poi, è disordinato e impreciso. Complice un adattamento forzato sul centro-destra in difesa, certo. Ma ci mette anche del suo con disattenzioni a ripetizione
Decisamente tra i migliori della Lazio nella prima frazione. Sblocca la partita con un inserimento in area da centravanti consumato, è sempre pulito negli interventi e spesso anticipa Mertens, che non è una cosa così facile. Non rientra in campo nei secondi 45': non stava benissimo già da giorni, senza di lui la squadra perde tantissimo là dietro e si vede
Primi 45 minuti più che sufficienti, al fianco di De Vrij riesce a sventare gli attacchi ospiti e compie anche un paio di buone diagonali su Callejon. Nella ripresa paga responsabilità collettive (specie sull'1-2 dello spagnolo, è fermo sulle gambe) e si perde nella brutta e sfortunata nottata biancoceleste
Primi 45 minuti più che sufficienti, al fianco di De Vrij riesce a sventare gli attacchi ospiti e compie anche un paio di buone diagonali su Callejon. Nella ripresa paga responsabilità collettive (specie sull'1-2 dello spagnolo, è fermo sulle gambe) e si perde nella brutta e sfortunata nottata biancoceleste
Domenica scorsa, quando entrò sul prato del Ferraris, il suo impatto col match fu devastante, così come nella gara di Supercoppa. Stasera non fa nulla che non faccia rimpiangere la sostituzione di Milinkovic: ben arginato, poco propositivo, a tratti quasi svogliato
Domenica scorsa, quando entrò sul prato del Ferraris, il suo impatto col match fu devastante, così come nella gara di Supercoppa. Stasera non fa nulla che non faccia rimpiangere la sostituzione di Milinkovic: ben arginato, poco propositivo, a tratti quasi svogliato
E' il primo in ordine temporale a infortunarsi nella sfortunata serata laziale. Prima di andare KO, sfodera una prestazione convincente: annulla di fatto Insigne con la sua fisicità ed è sempre ben posizionato. Inzaghi deve sperare che non stia fermo a lungo, almeno lui...
Non una delle partite più brillanti in carriera. Anzi, il bosniaco sfonda meno volte del previsto dalle parti di Maggio e si fa notare più per qualche interessante cambio di gioco che per le sue proverbiali discese sulla fascia. Pericoli creati, però, quasi nessuno
Come al solito corre tantissimo e nella prima parte di gara vince anche con un buon distacco il duello ravvicinato con Allan e Jorginho. Cala vistosamente nella ripresa e commette anche l'ingenuo fallo da rigore poi trasformato dall'italo-brasiliano
Giocate spettacolari ma quasi mai fini a se stesse: questo in sintesi il primo tempo del serbo. Anche lui, tuttavia, finisce nel vortice della rimonta napoletana e Inzaghi lo sostituisce quando capisce che è meglio preservarlo, più che utilizzarlo per rimontare una partita ormai segnata
Il ragazzo ha qualità e non lo scopriamo di certo oggi. Ma oggi, ogni valutazione è relativa: entra al posto di De Vrij e la Lazio cambia assetto, si ritrova nel bel mezzo del ciclone Napoli post-ecatombe difensiva laziale. Una colpa specifica? Non piazzato bene sull'1-1 partenopeo
Il suo primo tempo è quasi da incorniciare: incursioni, cambi di gioco, colpi di tacco. Tecnicamente, un giocatore rinato. Nel secondo tempo, però, si arrende clamorosamente alla rinascita partenopea e non riesce più a superare la trequarti per creare occasioni da gol
Il suo primo tempo è quasi da incorniciare: incursioni, cambi di gioco, colpi di tacco. Tecnicamente, un giocatore rinato. Nel secondo tempo, però, si arrende clamorosamente alla rinascita partenopea e non riesce più a superare la trequarti per creare occasioni da gol
Sembra un pesce fuor d'acqua sin dai primi minuti in cui entra in campo al posto di Bastos. Va bene l'emergenza difensiva, ma viene posizionato sulla fascia a lui più congeniale e non combina nulla lo stesso. Sbaglia completamente la marcatura sull'1-1 di Koulibaly
Sembra un pesce fuor d'acqua sin dai primi minuti in cui entra in campo al posto di Bastos. Va bene l'emergenza difensiva, ma viene posizionato sulla fascia a lui più congeniale e non combina nulla lo stesso. Sbaglia completamente la marcatura sull'1-1 di Koulibaly
Anche lui, come molti dei suoi compagni, ha un rendimento a due facce: abbastanza bene in mediana, da semi-censura quando è costretto a fare il centrale dopo gli infortuni di De Vrij e Bastos. Serata da dimenticare
Il solito lottatore: non molla mai, nemmeno quando il risultato è scritto e la gara compromessa. Il gol del vantaggio lo costruisce da solo: supera Allan, tiene fisicamente Koulibaly e mette al centro per De Vrij che insacca. Come sempre l'uomo in più di questa Lazio
Probabilmente non del tutto esente da colpe sul gol di De Vrij: è vero, l'olandese colpisce da pochi metri, ma forse non è reattivo al 100% nel tentativo di deviazione. Rischia il rosso per un'uscita pressoché assurda su Immobile poco dopo: Damato lo grazia
Una piccola percentuale di colpa è anche sua in occasione del gol di De Vrij. Troppo poco, comunque, per offuscarne una prestazione convincente. Specie nel secondo tempo, tiene a bada le sortite offensive laziali e con Koulibaly amministra una difesa solida e attenta
Gara molto ordinata e oculata anche in fase difensiva. Il terzino algerino ha il merito di annullare di fatto l'esuberanza di Basta, limitandosi apparentemente al compitino. Nella ripresa, stappato lo champagne sarriano, si prende la licenza di qualche tipica discesa sulla fascia
Qual miglior modo per rispondere ai cori ad personam dei tifosi avversari? Il gol dell'1-1 che spiana la strada verso il rimontone finale. Perde il duello fisico (ed è una notizia) con Immobile sul vantaggio laziale, ma nel secondo tempo è pressoché perfetto
Ogni volta che viene chiamato in causa, molti pensano che il Napoli vada a perderci rispetto a Hysaj. A livello di impegno e concentrazione, in realtà, forse ci guadagna pure. Non lascia spazio a Lulic e si esibisce in 2-3 diagonali difensive notevoli. Affidabile come sempre
Gli bastano poche palle per accendere il suo talento purissimo. Due, per la precisione: con la prima quasi mette Milik in porta, con la seconda si guadagna il rigore che chiude la partita. Messaggio chiarissimo: merita più spazio e maggior considerazione, anche dal 1'
Tanta sostanza in mezzo al campo, ma poco altro. Il brasiliano è paradossalmente tra i migliori dei suoi nel primo tempo, tra i "meno peggio" nella ripresa. Prestazione comunque sufficiente
Comincia in sordina, poi quasi combina la frittata con un autopalo che di fatto preannuncia il vantaggio laziale. Il palo, poi, lo colpisce lui sul finale di primo tempo: se avesse tirato di prima, sarebbe stato quasi certamente gol. Serve a Callejon l'assist preciso per l'1-2
Comincia in sordina, poi quasi combina la frittata con un autopalo che di fatto preannuncia il vantaggio laziale. Il palo, poi, lo colpisce lui sul finale di primo tempo: se avesse tirato di prima, sarebbe stato quasi certamente gol. Serve a Callejon l'assist preciso per l'1-2
Non proprio una delle sue migliori prestazioni in maglia azzurra. Anzi, nel primo tempo è tra quelli che accusano di più la manovra e il possesso palla laziale. Leggermente meglio nel secondo tempo, anche se i gol della squadra non passano dai suoi piedi. Realizza con freddezza il rigore del definitivo poker
Non proprio una delle sue migliori prestazioni in maglia azzurra. Anzi, nel primo tempo è tra quelli che accusano di più la manovra e il possesso palla laziale. Leggermente meglio nel secondo tempo, anche se i gol della squadra non passano dai suoi piedi. Realizza con freddezza il rigore del definitivo poker
Sfiora il gol già al 44', ma super-Strakosha gli dice di no. La rete poi la trova eccome al 56', su servizio di Hamsik. E' l'1-2, è il vantaggio napoletano poi blindato da Mertens e Jorginho. Cinico, spietato e furbo: incarna al meglio il concetto di "cazzimma" anche in una serata che inizialmente si era messa male
Sfiora il gol già al 44', ma super-Strakosha gli dice di no. La rete poi la trova eccome al 56', su servizio di Hamsik. E' l'1-2, è il vantaggio napoletano poi blindato da Mertens e Jorginho. Cinico, spietato e furbo: incarna al meglio il concetto di "cazzimma" anche in una serata che inizialmente si era messa male
L'asse magico con Callejon stavolta funziona solo una volta, e in quell'occasione Strakosha si oppone da campione. Molta più concretezza che numeri a effetto, generoso e costante per tutta la gara. Colpisce anche un palo con un destro da fuori, il gol sarebbe stato il giusto coronamento a una partita senza dubbio positiva
L'asse magico con Callejon stavolta funziona solo una volta, e in quell'occasione Strakosha si oppone da campione. Molta più concretezza che numeri a effetto, generoso e costante per tutta la gara. Colpisce anche un palo con un destro da fuori, il gol sarebbe stato il giusto coronamento a una partita senza dubbio positiva
Pochi acuti nel primo tempo, quando De Vrij, Radu e Bastos (poi Basta) riescono a contenerne i guizzi negli ultimi 30 metri. Ai suoi (altissimi) livelli nella ripresa. Condita da un autentico gioiello: pallonetto da fuori area a Strakosha e tris servito. Una magia, per lui, facile come bere un bicchiere d'acqua
