Parata importante, anche se non difficilissima, sul colpo di testa di Kouamé, che lo trafigge al minuto 83.
- Simeone 46’
- Kouame' 83’
- Zapata C. aut 84’
- Joao Pedro 87’
Grintoso su ogni palla, troppo quando abbatte in area Saponara al 7'. Manganiello lo grazia, così come il VAR per il tocco di mano fuori area. Nel complesso però vince il duello con Pajac.
Grintoso su ogni palla, troppo quando abbatte in area Saponara al 7'. Manganiello lo grazia, così come il VAR per il tocco di mano fuori area. Nel complesso però vince il duello con Pajac.
Grintoso su ogni palla, troppo quando abbatte in area Saponara al 7'. Manganiello lo grazia, così come il VAR per il tocco di mano fuori area. Nel complesso però vince il duello con Pajac.
Non segnerà due gol come a Parma, ma è altrettanto importante anche contro il Genoa. Tiene a bada Favilli come se nulla fosse e si supera anche in chiusura su Kouamé quando sfugge a Pisacane.
Non segnerà due gol come a Parma, ma è altrettanto importante anche contro il Genoa. Tiene a bada Favilli come se nulla fosse e si supera anche in chiusura su Kouamé quando sfugge a Pisacane.
Si arrangia sempre bene contro l'alto Kouamé e tenendo con discreto ordine mentale la linea difensiva, anche se non sempre lo faccia in maniera irreprensibile.
Di certo non è perfetto sul gol di Kouamé, ma l'errore lieve di posizionamento non inficia una prestazione buona, in particolare nella spinta vista durante il secondo tempo.
Stoicamente resiste a una fitta all'inguine, dando ordine e geometria a centrocampo. Nel secondo tempo alla fine alza bandiera bianca.
Alla centesima presenza in rossoblù ci mette due o tre tentativi a trovare il cross perfetto, che Simeone di testa tramuta in oro e in tre punti per i sardi. Joao Pedro lo tratta come Barone al Mondiale 2006, ma siamo certi sarà una corsa piacevole per lui.
Alla centesima presenza in rossoblù ci mette due o tre tentativi a trovare il cross perfetto, che Simeone di testa tramuta in oro e in tre punti per i sardi. Joao Pedro lo tratta come Barone al Mondiale 2006, ma siamo certi sarà una corsa piacevole per lui.
Chiamato in causa nel finale per difendere il fortino rossoblù; lui esegue e fa buona guardia insieme a Oliva.
Esordio tutto sommato positivo del classe 1996 che partecipa da attore non protagonista alla vittoria del Cagliari.
E' un ciclone che spazza via tutto ciò che incontra. La fisicità e la potenza che sfoggia nella corsa e nell'assist sono doti uniche. Il gol che riporta vantaggio e poi vittoria in casa Cagliari è grandissima parte merito suo. E' già ovviamente un intoccabile di Maran.
E' un ciclone che spazza via tutto ciò che incontra. La fisicità e la potenza che sfoggia nella corsa e nell'assist sono doti uniche. Il gol che riporta vantaggio e poi vittoria in casa Cagliari è grandissima parte merito suo. E' già ovviamente un intoccabile di Maran.
Sarà che il gol annullato a Parma ancora lo infastidisce, fatto sta che il brasiliano parte in quarta e mette a ferro e fuoco la difesa avversaria. A volte troppo nervoso, riesce però a coronare la sua buona gara con il gol del 3-1 in stile "Pippo Inzaghi" del Mondiale 2006.
Sarà il rossoblù a stimolarlo, ma sta pian piano tornando quello dei primi tempi del Genoa. Proprio quel Genoa che stasera ha punito con il gol dell'ex; un'incornata perfetta all'angolino che gli vale il secondo gol consecutivo in campionato.
Sarà il rossoblù a stimolarlo, ma sta pian piano tornando quello dei primi tempi del Genoa. Proprio quel Genoa che stasera ha punito con il gol dell'ex; un'incornata perfetta all'angolino che gli vale il secondo gol consecutivo in campionato.
Seconda vittoria di fila dopo la partenza ad handicap. E' più forte di tutta la sfortuna. Cigarini è l'ennesimo di una lista sterminata, ma il Cagliari in campo viaggia come se in realtà fossero tutti a disposizione.
Finale di partita horror dopo una prestazione tutto sommato buona. E' lui infatti a buttare involontariamente nella sua porta il gol del 2-1 e a combinare la frittata con Pajac per il 3-1 di Joao Pedro.
Scelto per far rifiatare Barreca, l'ex Empoli sforna qualche cross interessante nel primo tempo, prima di andare in tilt nella ripresa. Perde metri, abbassa il baricentro e si scontra con Zapata nell'azione che chiude la partita.
Non era mai sceso in campo quest'anno e si vede. Ancora troppa ruggine sui suoi movimenti anche se, paradossalmente, dei tre dietro è quello che cerca di chiudere in maniera più dignitosa.
Non era mai sceso in campo quest'anno e si vede. Ancora troppa ruggine sui suoi movimenti anche se, paradossalmente, dei tre dietro è quello che cerca di chiudere in maniera più dignitosa.
Anche lui, come il compagno di reparto, tiene bene lì dietro sfoggiando la solita intraprendenza in fase di impostazione. Pesa sul giudizio della sua prova quella marcatura troppo distante su Simeone in occasione dell'1-0 del Cagliari.
Scelto al posto di Ghiglione, il danese conferma il discreto impatto con il campionato di Serie A e, fin quando è in campo, è uno dei pochi a cercare gli spunti lì davanti. Finisce a corto di fiato.
Sempre utile e prezioso nella copertura difensiva, ma non riesce mai a dare la scintilla alla manovra offensiva, impastando spesso il gioco in mezzo al campo.
Sempre utile e prezioso nella copertura difensiva, ma non riesce mai a dare la scintilla alla manovra offensiva, impastando spesso il gioco in mezzo al campo.
Entra per dare solidità alla mediana e invece scivola sul più bello dando il via alla cavalcata di Joao Pedro che chiude la partita.
Entra per dare solidità alla mediana e invece scivola sul più bello dando il via alla cavalcata di Joao Pedro che chiude la partita.
Ancora non è il giocatore dal talento cristallino ammirato nell'Ajax. Due fiammate degne del suo nome, tra cui il cross per Kouamé, ma poi poco altro. Anche una punizione calciata decisamente male.
Ancora non è il giocatore dal talento cristallino ammirato nell'Ajax. Due fiammate degne del suo nome, tra cui il cross per Kouamé, ma poi poco altro. Anche una punizione calciata decisamente male.
Ancora non è il giocatore dal talento cristallino ammirato nell'Ajax. Due fiammate degne del suo nome, tra cui il cross per Kouamé, ma poi poco altro. Anche una punizione calciata decisamente male.
Entra bene in gara dando il via all'azione dell'illusorio pareggio della sua squadra.
Entra bene in gara dando il via all'azione dell'illusorio pareggio della sua squadra.
Entra nel finale e con un colpo di pennello dipinge un grande assist per Kouamé. Purtroppo per lui l'opera serve a poco e a nulla.
Entra nel finale e con un colpo di pennello dipinge un grande assist per Kouamé. Purtroppo per lui l'opera serve a poco e a nulla.
Lontanissimo da una buona condizione, si rivela praticamente inutile. Fatica a tenere palla e butta fuori un colpo di testa che era praticamente già un gol (sebbene in sospetto offside). E crescono i rimpianti per la panchina di Pinamonti.
Cambia mezza squadra e con il senno di poi forse non sembra essere stata la miglior scelta possibile.