Reattivissimo a respingere una punizione velenosa di Veloso bucata da Vitor Hugo, ma poi regala un brivido colossale con i piedi, salvato dalla poca reattività di Bessa.
Reattivissimo a respingere una punizione velenosa di Veloso bucata da Vitor Hugo, ma poi regala un brivido colossale con i piedi, salvato dalla poca reattività di Bessa.
Visto che Benassi dall'altra parte stenta, lui almeno riesce a trovare il cross con regolarità, anche se non c'è poi nessuno a prendere i suoi palloni in area.
Visto che Benassi dall'altra parte stenta, lui almeno riesce a trovare il cross con regolarità, anche se non c'è poi nessuno a prendere i suoi palloni in area.
In una partita che racconta poco calcio, lui probabilmente è il migliore. Sia per concentrazione difensiva che per una discreta pericolosità offensiva.
In una partita che racconta poco calcio, lui probabilmente è il migliore. Sia per concentrazione difensiva che per una discreta pericolosità offensiva.
Macchinoso e a tratti poco concentrato, anche se poi le scarse sollecitazioni a cui è sottoposto gli evitano figure peggiori.
Con il cuore di chi non vuole abbandonare la barca nel momento di difficoltà, gioca in maschera e non sfigura. Dubbi per un intervento al limite dell'area su Pandev, ma è una sbavatura in una buona prestazione.
Non è il suo ruolo quello di esterno destro a tutta fascia e si vede in ogni istante della partita. Cross sbagliati e inserimenti poco puntuali. Chiude in picchiata una brutta seconda parte di stagione.
Non è il suo ruolo quello di esterno destro a tutta fascia e si vede in ogni istante della partita. Cross sbagliati e inserimenti poco puntuali. Chiude in picchiata una brutta seconda parte di stagione.
Montella lo ripropone regista e, giallo a parte, dimostra di avere le doti giuste per comandare il gioco in mediana. L'unico che tenta di verticalizzare il gioco resta lui.
Montella lo ripropone regista e, giallo a parte, dimostra di avere le doti giuste per comandare il gioco in mediana. L'unico che tenta di verticalizzare il gioco resta lui.
Montella lo ripropone regista e, giallo a parte, dimostra di avere le doti giuste per comandare il gioco in mediana. L'unico che tenta di verticalizzare il gioco resta lui.
Corre tanto, anche quando la gamba fa male, ma spesso a vuoto. Poco preciso sotto porta nelle rare occasioni avute.
Corre tanto, anche quando la gamba fa male, ma spesso a vuoto. Poco preciso sotto porta nelle rare occasioni avute.
Esce tra i fischi dei tifosi perché lascerà la Fiorentina. In ogni caso la sua prestazioni non è comunque da applausi, anzi. Parte bene, ma poi preferisce costeggiare la partita fino al 90'.
Non fa grandissime cose, ma sa gestire bene il suo baricentro e di conseguenza quello della sua squadra.
Tanti sprint interessanti, che però poi portano troppo spesso a un nulla di fatto. Nel secondo tempo si appiattisce nell'anonimato complessivo della partita.
Dalla tribuna soffre più del dovuto e alla fine conquista una salvezza senza mai vincere. Beh, non un grande inizio ma l'obiettivo è centrato.
Dalla tribuna soffre più del dovuto e alla fine conquista una salvezza senza mai vincere. Beh, non un grande inizio ma l'obiettivo è centrato.
Non sbaglia le rare volte in cui viene chiamato in causa, ringraziando la scarsa precisione di Muriel e Chiesa sotto porta.
Non sbaglia le rare volte in cui viene chiamato in causa, ringraziando la scarsa precisione di Muriel e Chiesa sotto porta.
Dei tre difensori è quello meno pronto, e lo si vede già dalle prime battute di gioco. Nel resto dei 90 minuti non sovverte l'impressione iniziale.
Dei tre difensori è quello meno pronto, e lo si vede già dalle prime battute di gioco. Nel resto dei 90 minuti non sovverte l'impressione iniziale.
Prestazione precisa e fatta di tanta solidità, in particolare nella fase difensiva.
Altra bellissima prestazione per il difensore centrale di Prandelli, che riesce a contenere bene le sfuriate di Chiesa e murare Muriel.
Copre la fascia senza acuti, ma senza mai lasciare spazi eccessivi a Benassi, tenuto a bada con il minimo sforzo.
Molto probabilmente l'ultima a Genova, e il ricordo che lascerà è più che buono. Assolutamente futuribile.
Il ritmo è blando ma lui non si ferma mai, e con la giusta cattiveria riesce a chiudere parecchi spazi. La cattiveria spesso è troppa e rischia con qualche fallo di troppo.
Il ritmo è blando ma lui non si ferma mai, e con la giusta cattiveria riesce a chiudere parecchi spazi. La cattiveria spesso è troppa e rischia con qualche fallo di troppo.
Sbattuto di qua e di là senza riuscire a recuperare il filo logico della partita, finisce col perdersi inesorabilmente e cestinare anche un paio di occasioni importanti.
Presenza fondamentale a centrocampo, per gestire i ritmi, spegnere gli entusiasmi della Fiorentina e anche piazzare qualche palla inattiva pericolosa, come quella su cui si supera Lafont.
Parte molto bene con alcuni guizzi interessanti, ma poi molla totalmente la presa fino all'uscita dal campo, da dove può seguire meglio Inter-Empoli.
Non è una prima punta pura e lo dimostra nei 90 minuti di Firenze. Di testa si impegna molto ma non riesce mai a liberare tutta la sua potenza fisica.
Porta a casa la salvezza anche se tra i fischi dei propri supporters. E ora il futuro sembra lontano da Genova.