La parata su McTominay è la ciliegina sulla torta di una gara giocata in maniera superlativa.
La parata su McTominay è la ciliegina sulla torta di una gara giocata in maniera superlativa.
La parata su McTominay è la ciliegina sulla torta di una gara giocata in maniera superlativa.
Tiene botta su Politano, poi scala al centro e domina contro Lukaku e Simeone. Decisivo quasi come Suzuki.
Sulla sinistra fa gli straordinari, ma oggi è difficile superare il 6 in pagella. Tiene botta a Politano e in attacco spinge con efficacia.
Garanzia in difesa, non tradisce in difesa. Il giovane centrale è una sicurezza per Conte.
Partita tesa e difficile, il capitano ci mette una pezza come può. In difesa si fa rispettare, ma in attacco latita.
Diciotto anni e non sentirli: solo l'infortunio gli nega 90' da dominatore contro Lukaku.
Diciotto anni e non sentirli: solo l'infortunio gli nega 90' da dominatore contro Lukaku.
Solo il VAR lo grazia da un rigore tanto banale quanto netto. Fa rimpiangere Valeri in pochi minuti.
Qualità e quantità, sebbene qualche sbavatura qua e là. Il brasiliano resiste e tiene fede alla propria titolarità.
Sbadato con qualche pallone perso di troppo, le azioni più pericolose del Parma portano la sua firma. Meret si esalta due volte su di lui.
Subentra in un momento complicato e non tradisce. Lo spagnolo si sacrifica come può, ma si conquista il 6.
Subentra con la giusta tensione e tiene botta a McTominay. Non delude.
Filtra perfettamente il centrocampo del Napoli, in una giornata molto complicata.
Duello acceso con Rrahmani per tutta la partita, purtroppo non riesce ad accendersi in zona bonus. Si conquista il 6 con il lavoro sporco.
Più falli che palloni toccati e un velo inspiegabile nel ghiotto contropiede del secondo tempo. Fantasma.
Il rosso nel finale scompone un Parma ben organizzato e messo in campo. In difesa occlude il Napoli, ma rinuncia ad attaccare.
Doppio intervento fondamentale su Sohm, tiene in vita il Napoli nei momenti più complicati.
Tanti dribbling tentati, pochissimi riusciti. L'ex Roma è quasi irritante nel finale, ritardando i cross del tutto per tutto e intestardendosi in giocate effimere.
In costante affanno, la sua partita galleggia a ridosso dell'insufficienza. Nel finale ricuce una partita giocata sotto i suoi standard.
Duello spietato con Bonny per tutta la partita, il centrale è una garanzia per Conte.
Adattato anche a Parma, ma tiene bene su Pellegrino nonostante la differenza di taglia.
Non la sua miglior partita, ma si conquista il 6 col duro lavoro. La traversa sul tiro-cross lo penalizza.
Il sombrero e poi il palo sono l'immagine di un Napoli che dipende dai suoi centrocampisti. Il più positivo dei suoi, purtroppo sfortunato.
La palla allo scozzese è una preghiere sempre ben riposta, solo Suzuki gli nega l'ennesimo gol decisivo per lo Scudetto.
Tanti palloni persi e tante giocate timide. Il retropassaggio come arma principale, Conte lo sacrifica nel secondo tempo per inserire Billing.
Tanti palloni persi e tante giocate timide. Il retropassaggio come arma principale, Conte lo sacrifica nel secondo tempo per inserire Billing.
Entra e perde due palloni quasi fatali, causando le ammonizioni di Di Lorenzo e Mazzocchi. Nel finale quasi si conquista il rigore decisivo, ma il VAR annulla tutto.
Entra ma non impatta bene. Nel finale perde un pallone sanguinoso e fallisce l'assalto al 96'.
Il suo fallo su Balogh cancella il rigore concesso a Neres nel 94'. Caotico e scoordinato, la buona volontà oggi non basta.
Impalpabile. Dominato prima da Leoni e poi da Balogh, Conte rinuncia a lui nell'assalto disperato.
Entra con la giusta tensione e cerca subito di diventare pericoloso.
Un Napoli bloccato e in ansia, che affida il risultato al caso e agli episodi. I tre legni colpiti sono un dato di fatto, ma i suoi ne hanno sempre meno. Il nervosismo finale al 2-2 tra Inter e Lazio racconta di una gara vissuta con indole provinciale.
Un Napoli bloccato e in ansia, che affida il risultato al caso e agli episodi. I tre legni colpiti sono un dato di fatto, ma i suoi ne hanno sempre meno. Il nervosismo finale al 2-2 tra Inter e Lazio racconta di una gara vissuta con indole provinciale.