Il Napoli tira 7 volte verso lo specchio della porta, anche con conclusioni velenose, quando il tiro è parabile lui ci mette una pezza. Non può nulla sui tiri di Allan e Mario Rui, avrebbe potuto fare un po' meglio sul rinvio da cui nasce la rete del momentaneo 1-0.
Il Napoli tira 7 volte verso lo specchio della porta, anche con conclusioni velenose, quando il tiro è parabile lui ci mette una pezza. Non può nulla sui tiri di Allan e Mario Rui, avrebbe potuto fare un po' meglio sul rinvio da cui nasce la rete del momentaneo 1-0.
Il gioco del Napoli si sviluppa quasi principalmente sulla sua corsia di competenza, con Younes che lo punta spesso e volentieri. Lui riesce a fermarlo con fortune alterne a fine match ha delle statistiche importanti con ben 10 possessi guadagnati, 6 respinte e 3 intercetti, tuttavia non appare un caso che le due reti degli avversari arrivino proprio dalla sua zona di competenza.
Non è facile dover limitare un giocatore esperto come Callejon, il giovane difensore ce la mette tutta, cercando l'anticipo quando è possibile ed immolandosi quando è necessario. Chiude il suo match con due respinte, due intercetti ed altrettanti possessi guadagnati, preciso anche in fase di costruzione, con il 100% di passaggi riusciti, il migliore del match.
Bene nella prima frazione di gioco, va in difficoltà nella ripresa. Sui due gol realizzati dagli ospiti dà l'impressione di poter fare di più, sia come tempestività che come decisione di intervento.
Inizia la partita cercando di limitare le sortite dei centrocampisti avversari ed andando spesso ad aiutare i compagni sull'out di competenza. La sua generosità lo posta a buttarsi a corpo morto su un cross rasoterra di Callejon, ma nell'intervento rimedia l'infortunio che lo costringe ad uscire alla mezz'ora del primo tempo.
Nel primo tempo limita al minimo le sortite nella metà campo avversaria, badando più ad aiutare i compagni della difesa a limitare le sortite della squadra avversaria. Quando spinge però riesce a mettere in difficoltà Malcuit, costringendo il francese a diversi interventi in recupero.
Nel primo tempo limita al minimo le sortite nella metà campo avversaria, badando più ad aiutare i compagni della difesa a limitare le sortite della squadra avversaria. Quando spinge però riesce a mettere in difficoltà Malcuit, costringendo il francese a diversi interventi in recupero.
Non riesce mai a trovare il pertugio giusto per mettere in difficoltà il centrocampo avversario. Riesce a fari apprezzare per le proprie qualità balistiche unicamente quando si tratta di calci da fermo.
Anche oggi dimostra di essere uno dei migliori crossatori del campionato, riuscendo a mettere nel mezzo un paio di traversoni interessanti. Tuttavia la sua prestazione non è continua e si fa bloccare troppo facilmente da Mario Rui, in più in fase difensiva non è proprio impeccabile, perdendosi proprio il portoghese in occasione della rete del 1-2.
Entra quando il Napoli sembra voler aumentare i giri del proprio motore. Lui si applica più in fase difensiva che in quella di costruzione. Termina la sua partita con appena 35 passaggi tentati, troppo pochi per chi dovrebbe essere il metronomo di una squadra.
La continua pressione di Allan lo mette in difficoltà fin da inizio partita, ma quando riesce a trovare un po' di spazio fa notare le sue squisite qualità tecniche. Avrebbe sui piedi anche l'occasione di trovare il pareggio, ma si produce in una teatrale mezza rovesciata che non inquadra lo specchio della porta.
Nel primo tempo non riesce praticamente mai ad incidere, nella ripresa decide di allargare le maglie della difesa avversaria, spostandosi di frequente verso la corsia di destra. Trova il gol del pareggio dimostrandosi freddo dal dischetto, realizzando il suo sesto penalty su sei tentativi.
Nonostante l'impegno sia, sulla carta, decisamente proibitivo lui mette in campo tutta la sua esperienza la servizio della squadra. Nella ripresa si rende pericoloso con un colpo di testa sugli sviluppi di gioco da fermo, poi si guadagna il calcio di rigore frapponendosi intelligentemente tra la sfera ed il giovane Luperto.
Nonostante l'impegno sia, sulla carta, decisamente proibitivo lui mette in campo tutta la sua esperienza la servizio della squadra. Nella ripresa si rende pericoloso con un colpo di testa sugli sviluppi di gioco da fermo, poi si guadagna il calcio di rigore frapponendosi intelligentemente tra la sfera ed il giovane Luperto.
Entra per cercare di dare maggior peso al reparto avanzato ferrarese. Ci prova, si sbatte, ma la sua irrequietezza e voglia di avere un impatto positivo lo fanno finire troppe volte in fuorigioco. Prova anche una conclusione da fuori area, ma senza inquadrare lo specchio della porta.
Il primo tempo della sua squadra è di pura sofferenza, atta a limitare le sortite degli avversari. Nella ripresa la mente sembra più sgombra ed anche il gol di Allan non abbatte la sua squadra, anzi i suoi si rivelano più pimpanti del previsto e solo un grande Meret gli impedisce di trovare la seconda rete del pareggio nel finale.
Il primo tempo della sua squadra è di pura sofferenza, atta a limitare le sortite degli avversari. Nella ripresa la mente sembra più sgombra ed anche il gol di Allan non abbatte la sua squadra, anzi i suoi si rivelano più pimpanti del previsto e solo un grande Meret gli impedisce di trovare la seconda rete del pareggio nel finale.
Un primo tempo da spettatore, una ripresa da protagonista assoluto. Il suo match inizia con uno svarione in fase di impostazione, poi l'errore sembra svegliarlo e diventa un muro per gli attaccanti della SPAL. Riesce anche a toccare la conclusione dal dischetto di Petagna. Nel finale compie altri due autentici miracoli che regalano la vittoria alla sua squadra.
Un primo tempo da spettatore, una ripresa da protagonista assoluto. Il suo match inizia con uno svarione in fase di impostazione, poi l'errore sembra svegliarlo e diventa un muro per gli attaccanti della SPAL. Riesce anche a toccare la conclusione dal dischetto di Petagna. Nel finale compie altri due autentici miracoli che regalano la vittoria alla sua squadra.
Lazzari prova a limitarne l'iniziativa spingendo sulla corsia di competenza. Il portoghese però non si fa cogliere in castagna e rintuzza le azioni dell'avversario con intelligenza ed esperienza. Nel finale si toglie la soddisfazione del gol decisivo della partita con una potente conclusione dall'interno dell'area di rigore avversaria.
Nel primo tempo "spaventa" Petagna con la sua fisicità impedendo all'attaccante avversario di concludere con tranquillità verso la porta di Meret. Nel secondo tempo invece si fa beffare da Floccari e solo un grande intervento di Meret impedisce al numero 10 avversario di segnare.
Nel primo tempo "spaventa" Petagna con la sua fisicità impedendo all'attaccante avversario di concludere con tranquillità verso la porta di Meret. Nel secondo tempo invece si fa beffare da Floccari e solo un grande intervento di Meret impedisce al numero 10 avversario di segnare.
Un primo tempo attento in cui riesce a limitare le rare sortite degli attaccanti avversari. Nella seconda frazione rivela tutta la sua inesperienza quando si fa beffare da Floccari in occasione del rigore. Nel finale però effettua un intervento decisivo andando a togliere la sfera dalla testa dello stesso Floccari.
Deve migliorare in fase di non possesso, ma quando si tratta di spingere si fa apprezzare per le sue qualità, soprattutto fisiche. Esplosivo nello stretto riesce a saltare il suo avversario diverse volte con uno scatto bruciante.
Deve migliorare in fase di non possesso, ma quando si tratta di spingere si fa apprezzare per le sue qualità, soprattutto fisiche. Esplosivo nello stretto riesce a saltare il suo avversario diverse volte con uno scatto bruciante.
Nel primo tempo riesce a ritagliarsi lo spazio giusto tra le linee per farsi trovare libero e pronto ad illuminare l'azione partenopea, tentando la conclusione in un paio di occasioni. Nella ripresa complice la stanchezza ed una SPAL più propositiva non riesce a restare in linea con la prestazione del primo tempo, calando vistosamente alla distanza fino all'inevitabile sostituzione.
Nel primo tempo riesce a ritagliarsi lo spazio giusto tra le linee per farsi trovare libero e pronto ad illuminare l'azione partenopea, tentando la conclusione in un paio di occasioni. Nella ripresa complice la stanchezza ed una SPAL più propositiva non riesce a restare in linea con la prestazione del primo tempo, calando vistosamente alla distanza fino all'inevitabile sostituzione.
Entra nel miglior momento della SPAL e non riesce ad incidere come dovrebbe. Tocca una grande quantità di palloni senza rendersi pericoloso.
In un centrocampo azzurro un po' svogliato il brasiliano bada alla sostanza, facendosi apprezzare in tutte le fasi di gioco. In costruzione si abbassa fin quasi sulla linea dei difensori per poi riproporsi anche nella metà campo avversaria. Oltre a questo ha il merito di realizzare il gol che sblocca il match, prima intercetta il rinvio di Viviano, poi si fa trovare pronto a ricevere l'assist di Younes prima di colpire con un delicato tiro a giro sul secondo palo.
Giornata non propriamente positiva per il centrocampista spagnolo. Impreciso e lento in fase di costruzione, si fa comunque apprezzare per le qualità tecniche e balistiche, va anche vicino al gol in un paio di occasioni.
Nel primo tempo commette troppi errori, sia in fase di costruzione che in quella di conclusione. Nella ripresa viene cercato un po' meno, ma lui risulta essere più preciso e soprattutto più decisivo, come in occasione del gol quando riesce a liberare Mario Rui con un intelligente "dai e vai".
Nel primo tempo commette troppi errori, sia in fase di costruzione che in quella di conclusione. Nella ripresa viene cercato un po' meno, ma lui risulta essere più preciso e soprattutto più decisivo, come in occasione del gol quando riesce a liberare Mario Rui con un intelligente "dai e vai".
Nel primo tempo avrebbe l'occasione di segnare, ma prima il palo e poi Viviano gli negano questa gioia. Spreca anche una grande occasione spedendo di testa la palla fuori. Nella seconda frazione di gioco sparisce praticamente dal rettangolo di gioco, limitandosi unicamente a fare qualche sponda per i propri compagni di squadra.
Il tedesco è croce e delizia di questo Napoli. Quando entra in possesso di palla riesce, quasi puntualmente, a liberarsi del proprio diretto avversaio, creando con continuità situazioni pericolose. Peccato che quando si tratti di concludere a rete le sue conclusioni vengano spesso rimpallate o terminino la propria corsa sul fondo. Ha il grande merito di non peccare di egoismo in occasione del gol di Allan quando preferisce servire il compagno anziché tentare la conclusione da una posizione interessante.
Alla vigilia ha dichiarato di voler chiudere il campionato a quota 82 punti. Il primo passo per raggiungere quest'obiettivo è stato fatto, ora ne restano altri due. Dall'alto della sua esperienza non si scompone neanche di fronte alla veemenza della SPAL dopo la rete del pareggio, anzi esorta i suoi a continuare ad attaccare.
