Deve restare vigile nei primi venti minuti del secondo tempo, in sostanza il lasso di tempo in cui la Sampdoria decide di farsi vedere in area del Sassuolo. Per il resto, una gara tranquilla tra i pali.
Deve restare vigile nei primi venti minuti del secondo tempo, in sostanza il lasso di tempo in cui la Sampdoria decide di farsi vedere in area del Sassuolo. Per il resto, una gara tranquilla tra i pali.
C'è sempre bisogno della sua migliore versione, soprattutto in gare come questa dove conta tanto la testa e la consapevolezza di non macchiarsi di errori. Aiutato da una Sampdoria pigra, porta a casa la pagnotta preziosa della salvezza.
C'è sempre bisogno della sua migliore versione, soprattutto in gare come questa dove conta tanto la testa e la consapevolezza di non macchiarsi di errori. Aiutato da una Sampdoria pigra, porta a casa la pagnotta preziosa della salvezza.
C'è sempre bisogno della sua migliore versione, soprattutto in gare come questa dove conta tanto la testa e la consapevolezza di non macchiarsi di errori. Aiutato da una Sampdoria pigra, porta a casa la pagnotta preziosa della salvezza.
Costretto al cambio dopo poco più di 19 minuti a causa di un problema al ginocchio: quello, proprio lo stesso già da tempo tormentato. Peccato, la sua gara è stata fin lì pulita e ordinata.
Dell'Orco s'infortuna e a lui non resta che entrare a freddo in partita. L'esperienza gli consente di farlo al meglio. In qualche occasione va in difficoltà, poco male: rimedia in ogni caso con arguzia.
A tratti è straripante, soprattutto nel primo tempo. Non trova avversari diretti pronti a fermarlo. Placa la sua spinta offensiva nella ripresa: dopo la rete di Politano c'è bisogno di tirare i remi in barca.
Nella prima mezz'ora pare incontenibile, poi sbatte spesso su Bereszinsky, anche quando il terzino alla lunga cala vistosamente. Lui quasi lo imita nella fase offensiva. In quella difensiva si mantiene tosto e lucido.
Nella prima mezz'ora pare incontenibile, poi sbatte spesso su Bereszinsky, anche quando il terzino alla lunga cala vistosamente. Lui quasi lo imita nella fase offensiva. In quella difensiva si mantiene tosto e lucido.
Prova di grande personalità e lucidità. Inoltre tenta pure la rete dai calci piazzati. Senza paura e come un veterano, rende affidabile e cazzuto il pacchetto arretrato.
Prova di grande personalità e lucidità. Inoltre tenta pure la rete dai calci piazzati. Senza paura e come un veterano, rende affidabile e cazzuto il pacchetto arretrato.
Un'aggressività efficace e costante nello smistare e recuperare i palloni. Il suo contributo a centrocampo è ottimo, ma non lo fa mancare neppure in avanti: bello l'assist per la rete di Politano.
Contributo di sostanza e non solo, vista la conclusione nello specchio che prova nella ripresa. Da lui passano meno palloni rispetto a Sensi, ma è indiscutibile la solidità che dà al centrocampo.
Una prestazione pulita, nel senso che non è particolarmente vistosa ma è fatta di concretezza e attenzione. Prende in mano il centrocampo ed esegue i compiti in modo preciso e attento.
Accetta senza fiatare una panchina che gli sta stretta e quando entra sa dare sostanza alla sua presenza. Il suo contributo è efficace perchè tiene alta la squadra nei momenti più delicati.
Finalmente una prestazione buona, sempre nel vivo delle azioni d'attacco della squadra. Da lui parte il gol di Politano, con il quale instaura una buona intesa. Non si può ancora parlare di attaccante ritrovato, ma ci siamo quasi.
Finalmente una prestazione buona, sempre nel vivo delle azioni d'attacco della squadra. Da lui parte il gol di Politano, con il quale instaura una buona intesa. Non si può ancora parlare di attaccante ritrovato, ma ci siamo quasi.
Si dà subito da fare e si presenta vivace e produttivo in attacco. Regala al Sassuolo il gol della salvezza matematica, esce stremato per quanto dato in gara. Una stagione difficile la sua, ma che lo ha aiutato tanto a crescere e a diventare una pedina importante.
Una salvezza meritata e proprio grazie all'uomo per cui nel mercato di gennaio aveva puntato i piedi. Politano non si vende, perchè senza il Sassuolo non si salva. Ha avuto ragione, ha estratto il meglio che poteva da una squadra depressa e raggiunto l'unico obiettivo che contava.
Una salvezza meritata e proprio grazie all'uomo per cui nel mercato di gennaio aveva puntato i piedi. Politano non si vende, perchè senza il Sassuolo non si salva. Ha avuto ragione, ha estratto il meglio che poteva da una squadra depressa e raggiunto l'unico obiettivo che contava.
L'intervento di deviazione in corner con le dita su Politano, ad inizio secondo tempo, è buona. Non si ripete cinque minuti più tardi, sulla rete della punta, prendendo gol sul suo palo.
su duncan al 14' st
Soffre molto Adjapong, soprattutto nel primo tempo. Idem Politano. Nella maggioranza dei casi se la cava con l'esperienza, ma talvolta non basta, perchè in diversi casi appare molto insicuro.
Un inizio gara molto buono, soprattutto dal punto di vista difensivo. La crisi è però in agguato. Al 26' perde palla e Berardi in slalom crea un'occasione ghiotta. Decresce ulteriormente nella ripresa, nonostante il calo nettissimo della spinta di Rogerio. Super rimandato.
Un buon primo tempo, attento e ordinato, una ripresa giocata con molto più affanno. Sfiora il gol di testa, recupera un numero di palloni tuttavia inferiore a quelli che perde. E' comunque alla sua sola terza presenza da titolare, ha ancora da accumulare esperienza, ma le basi ci sono tutte.
Ci prova con caparbietà a lottare, ma resta presto impantanato - non certo solo per colpa sua - in un centrocampo dedito a un dinamismo quasi pari allo zero. Ad inizio del secondo tempo, Giampaolo lo sostituisce, sicuro che di lui può farne a meno.
Giornata decisamente "no". Lo si capisce quando perde la palla dal cui recupero nasce la rete di Politano. La prova non è però da buttare seppur insufficiente. La sua partecipazione al gioco resta comunque discreta.
Un voto frutto di una prestazione bipolare tra primo e secondo tempo. Nei 45 minuti partecipa attivamente al gioco e con costrutto mentre nella ripresa sparisce senza attenuanti.
Un voto frutto di una prestazione bipolare tra primo e secondo tempo. Nei 45 minuti partecipa attivamente al gioco e con costrutto mentre nella ripresa sparisce senza attenuanti.
Compie solo un errore grave, quello al 43' dove perde palla e consente a Adjapong di involarsi in area. Tuttavia resta la pedina più affidabile per lucidità e ordine al reparto.
Compie solo un errore grave, quello al 43' dove perde palla e consente a Adjapong di involarsi in area. Tuttavia resta la pedina più affidabile per lucidità e ordine al reparto.
Compie solo un errore grave, quello al 43' dove perde palla e consente a Adjapong di involarsi in area. Tuttavia resta la pedina più affidabile per lucidità e ordine al reparto.
Entra per giocare tutto il secondo tempo e dare un gusto molto più frizzante alla manovra. Ci riesce per un quarto d'ora, poi diventa nervoso e per frustrazione, ad un certo punto cerca soprattutto la soluzione individuale, senza risultato.
Resta in campo oltre le sue possibilità. E' statico sia perchè non gli viene servito un pallone, sia perchè è in pessime condizioni fisiche. Si fatica a capire la sua titolarità in questa gara.
Un ingresso futile purtroppo per lui e per la Sampdoria. Fatta salva la volontà, l'efficacia è davvero risibile, tanto che non riesce a creare nemmeno profondità alla manovra.
Un ingresso futile purtroppo per lui e per la Sampdoria. Fatta salva la volontà, l'efficacia è davvero risibile, tanto che non riesce a creare nemmeno profondità alla manovra.
Al contrario di Quagliarella, ci prova a muoversi per la conquista di una palla che gli arriva sempre a fatica, ma è confusionario, a tratti inconcludente.
Una Sampdoria troppo pigra per essere vera, per poter davvero ambire ad un posto in Europa League. Squadra senza personalità, quasi a sottovalutare l'avversario. Incomprensibile la scelta di trattenere così a lungo in campo un sofferente Quagliarella.
Una Sampdoria troppo pigra per essere vera, per poter davvero ambire ad un posto in Europa League. Squadra senza personalità, quasi a sottovalutare l'avversario. Incomprensibile la scelta di trattenere così a lungo in campo un sofferente Quagliarella.