Se la Lazio torna a casa con un punto in tasca, gran parte del merito è sua. Due parate incredibili nel secondo tempo: una su Freuler, l'altra sul Papu Gomez. Semplicemente prodigioso
Prestazione un po' sottotono per l'uruguaiano. "Fortunato" ad avere responsabilità zero sul gol, ma la sua partita si sviluppa malino: perde tanti contrasti, si fa saltare con troppa facilità e non chiude coi tempi giusti in più di una circostanza
Mezzo voto in meno perché anche lui, come Luiz Felipe, non è ben posizionato sullo 0-1 di Barrow. Soffre un po' i guizzi di Gomez e di Ilicic, per il resto solita prestazione ordinata
Circa 25 minuti a disposizione per arare la corsia destra, il problema è che entra in un momento in cui la Lazio cala fisicamente mentre l'Atalanta sembra essere ben più brillante. Prova comunque a impensierire la difesa avversaria con 2-3 palle tagliate al centro abbastanza velenose e la solita immensa fisicità
Entra al posto di Luiz Felipe e dimostra che, al momento nella Lazio del presente, merita molto di più il posto da titolare. Provvidenziale il suo salvataggio su Gosens nel finale: sarebbe stato il 2-1 dell'Atalanta
Entra al posto di Luiz Felipe e dimostra che, al momento nella Lazio del presente, merita molto di più il posto da titolare. Provvidenziale il suo salvataggio su Gosens nel finale: sarebbe stato il 2-1 dell'Atalanta
Dà la costante impressione di essere l'anello debole della difesa laziale. Inesistente la sua marcatura su Barrow nell'1-0 bergamasco, troppo falloso e impreciso. Inzaghi lo toglie dal campo prima che si becchi il secondo giallo
Quando prende palla e punta gli avversari spesso e volentieri li fa ammattire. Inzaghi aveva ragione: ora è al 100%. Non a caso fa ammonire Masiello prima e Toloi poi, inventandosi discese e giocate sempre pericolose. Ottima notizia se, come probabile, Luis Alberto dovesse saltare le ultime due
Quando prende palla e punta gli avversari spesso e volentieri li fa ammattire. Inzaghi aveva ragione: ora è al 100%. Non a caso fa ammonire Masiello prima e Toloi poi, inventandosi discese e giocate sempre pericolose. Ottima notizia se, come probabile, Luis Alberto dovesse saltare le ultime due
Si accende a sprazzi, ma quando lo fa è letteralmente incontenibile. Così come molti suoi compagni, appare piuttosto stanco nel secondo tempo e cala molto d'intensità e lucidità
90 minuti da emblema della sua stagione: accelerato nel primo tempo, decisamente incostante nella ripresa. Si inventa il geniale scavetto che lancia Luis Alberto per l'assist dell'1-1. Fisicamente è implacabile, nei secondi 45' però incide pochissimo in zona gol
A tratti completamente sovrastato dal centrocampo atalantino per intensità, fisicità e continuità di rendimento. Prova a difendersi con orgoglio, ma alla fine non lascia troppi dubbi: l'assenza di Parolo si fa sentire eccome, anche per colpa sua
Si conferma re degli assist: controllo volante e destro preciso al centro per il facile tap-in di Caicedo. Eppure fino a quel momento non aveva brillato affatto. Esce per infortunio: tutto l'ambiente laziale spera che non sia nulla di grave, sarebbe una perdita enorme nel rush finale per la Champions
Mai realmente pericoloso perché quasi mai davvero propositivo. Anzi, in particolare nella ripresa Gosens lo costringe a un lavoro praticamente continuo di copertura, così scende pochissimo sul fondo per crossare
Mai realmente pericoloso perché quasi mai davvero propositivo. Anzi, in particolare nella ripresa Gosens lo costringe a un lavoro praticamente continuo di copertura, così scende pochissimo sul fondo per crossare
Molto meno propositivo e "diga" rispetto al solito, forse comincia ad accusare un po' di stanchezza o il mancato appoggio di Parolo a pochi metri da lui. Ha sul sinistro una grande chance per il 2-1, Toloi si immola e lo mura. Un paio di appoggi errati potenzialmente letali, resta comunque insostituibile per Inzaghi
Immobile non c'è? Nessun problema, ci pensa la "Pantera". Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto per il tap-in dell'1-1, ma oltre al gol fa molto di più. Sportellate, spizzate, sponde intelligenti: insomma, preziosissimo per la manovra laziale. Esce per crampi, comprensibile
Immobile non c'è? Nessun problema, ci pensa la "Pantera". Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto per il tap-in dell'1-1, ma oltre al gol fa molto di più. Sportellate, spizzate, sponde intelligenti: insomma, preziosissimo per la manovra laziale. Esce per crampi, comprensibile
Non può ovviamente nulla sul gol da due passi di Caicedo sull'assist di Luis Alberto. Qualche uscita alta ben fatta e nulla più nella sua oggettivamente poco impegnativa partita
Non può ovviamente nulla sul gol da due passi di Caicedo sull'assist di Luis Alberto. Qualche uscita alta ben fatta e nulla più nella sua oggettivamente poco impegnativa partita
Bene per larghi tratti di partita, un po' meno dal momento in cui Felipe Anderson mette piede in campo. Quando lo punta, infatti, il brasiliano spesso gli va via e lo costringe anche al giallo a inizio ripresa. Tutto sommato, però, solita gara attenta e ben eseguita
Bene per larghi tratti di partita, un po' meno dal momento in cui Felipe Anderson mette piede in campo. Quando lo punta, infatti, il brasiliano spesso gli va via e lo costringe anche al giallo a inizio ripresa. Tutto sommato, però, solita gara attenta e ben eseguita
Bene per larghi tratti di partita, un po' meno dal momento in cui Felipe Anderson mette piede in campo. Quando lo punta, infatti, il brasiliano spesso gli va via e lo costringe anche al giallo a inizio ripresa. Tutto sommato, però, solita gara attenta e ben eseguita
La Lazio ha il miglior attacco del campionato, per cui era più che prevedibile pensare di andare in difficoltà. Lui però se la cava bene, rendendosi pericoloso anche davanti e murando a Leiva il potenziale 2-1 biancoceleste
Si piazza sulla fascia destra e mette in apprensione uno stanco Lulic che deve spesso ripiegare per evitare che si involi verso Strakosha. Migliora a vista d'occhio, resta il titolare della sua corsia ma gli manca più cattiveria e concretezza nei momenti clou
E' senza dubbio tra i giocatori più in crescita e con le migliori prospettive tra i nerazzurri in questo finale di campionato. Comincia un po' in sordina, poi si scrolla di dosso quel comprensibile timore reverenziale e sale in cattedra. Nel secondo tempo Marusic non sfonda mai dalle sue parti e lui fa spesso ripartire l'azione da dietro, facendosi vedere con decisione anche negli ultimi 30 metri
E' senza dubbio tra i giocatori più in crescita e con le migliori prospettive tra i nerazzurri in questo finale di campionato. Comincia un po' in sordina, poi si scrolla di dosso quel comprensibile timore reverenziale e sale in cattedra. Nel secondo tempo Marusic non sfonda mai dalle sue parti e lui fa spesso ripartire l'azione da dietro, facendosi vedere con decisione anche negli ultimi 30 metri
E' senza dubbio tra i giocatori più in crescita e con le migliori prospettive tra i nerazzurri in questo finale di campionato. Comincia un po' in sordina, poi si scrolla di dosso quel comprensibile timore reverenziale e sale in cattedra. Nel secondo tempo Marusic non sfonda mai dalle sue parti e lui fa spesso ripartire l'azione da dietro, facendosi vedere con decisione anche negli ultimi 30 metri
Qualcuno dimentica che è al suo primo anno in Italia, ma il merito è tutto suo: ogni volta che viene chiamato in causa risponde presente come se giocasse in Serie A da sempre. Mezzo voto in meno perché parte della responsabilità sul gol di Caicedo è sua
Secondo tempo sicuramente migliore del primo per tecnica, grinta e corsa, anche se poi Gasp lo toglie dal campo. Paga una mancata copertura in diagonale a centro area su Caicedo nell'1-1 laziale
Secondo tempo sicuramente migliore del primo per tecnica, grinta e corsa, anche se poi Gasp lo toglie dal campo. Paga una mancata copertura in diagonale a centro area su Caicedo nell'1-1 laziale
L'asse con Barrow sembra funzionare alla grande e anche oggi i due lo confermano: assist per lo 0-1 dopo meno di due minuti. Per il resto, solito ottimo lavoro di copertura energica a centrocampo, anche se nel secondo tempo cala troppo presto e troppo vistosamente d'intensità quando la Dea prova l'assalto vittoria
Quando si sveglia con la testa giusta ed è in giornata, è semplicemente immarcabile. Uno spettacolo da vedere: tocchi di prima, sinistro cadenzato, tunnel, triangoli, uno-due. Non manca niente nel suo repertorio, serve a Freuler al 67' una palla solo da spingere dentro ma Strakosha si supera
Prova generosissima, corre per due e nei contrasti (specie aerei, quando non incontra Milinkovic) è quasi imbattibile. Il problema però resta sempre lo stesso: tanto appoggio agli attaccanti, poca concretezza quando deve mettersi in proprio palla a terra manovrando coi compagni
Prova generosissima, corre per due e nei contrasti (specie aerei, quando non incontra Milinkovic) è quasi imbattibile. Il problema però resta sempre lo stesso: tanto appoggio agli attaccanti, poca concretezza quando deve mettersi in proprio palla a terra manovrando coi compagni
Un gigante della mediana. Lo svizzero si conferma pedina fondamentale dell'Atalanta: non perde mai lucidità, fa sempre la cosa giusta e quando può è una "zanzara" negli ultimi 30 metri. Come al 67', quando Ilicic lo imbecca da due passi: bravissimo Strakosha, ma avrebbe potuto di sicuro fare meglio
Tecnica e atletismo da vendere, ma non lo scopriamo di certo oggi. Colpisce un palo dopo 9 minuti su assist di Cristante: il suo destro a giro è preciso, sfortunato. Nella ripresa la sua luce si accende a intermittenza, ma quando lo fa resta un pericolo costante
Terzo gol in campionato per il classe 1998: numeri enormi, considerato che gioca da poche settimane in Serie A. L'ennesima intuizione geniale di Gasperini, ma il gambiano ci mette molto del suo: movimenti, intesa coi compagni e convinzione dei propri mezzi da centravanti navigato. Impressionante, presente e futuro della Dea
Terzo gol in campionato per il classe 1998: numeri enormi, considerato che gioca da poche settimane in Serie A. L'ennesima intuizione geniale di Gasperini, ma il gambiano ci mette molto del suo: movimenti, intesa coi compagni e convinzione dei propri mezzi da centravanti navigato. Impressionante, presente e futuro della Dea