Un solo brivido per lui nel corso del pomeriggio e se lo crea da solo con un controllo sbagliato che per poco non finisce dentro la propria rete. Incolpevole nell'occasione della rete di Inglese.
Un solo brivido per lui nel corso del pomeriggio e se lo crea da solo con un controllo sbagliato che per poco non finisce dentro la propria rete. Incolpevole nell'occasione della rete di Inglese.
La fascia sinistra della Sampdoria è stata insufficiente oggi anche a causa di Pavlovic: tutto tranquillo fino al 45° del primo tempo quando serve Inglese generando la più grande occasione del Chievo nel 1° tempo; come se non bastasse dal suo lato arriva il gol del pari e nel finale spreca tanti calci piazzati che avrebbero potuto dare i tre punti ai suoi cercando conclusioni velleitarie.
La fascia sinistra della Sampdoria è stata insufficiente oggi anche a causa di Pavlovic: tutto tranquillo fino al 45° del primo tempo quando serve Inglese generando la più grande occasione del Chievo nel 1° tempo; come se non bastasse dal suo lato arriva il gol del pari e nel finale spreca tanti calci piazzati che avrebbero potuto dare i tre punti ai suoi cercando conclusioni velleitarie.
Strappa la sufficienza in pagella per una serie di buoni interventi nel finale quando, con le squadre lunghe, in più di un'occasione si è ritrovato a chiudere le avanzate del Chievo. Fino all'ora di gioco il capitano doriano è stato quello più in difficoltà della retroguardia, ma con il carattere è stato in grado di venirne fuori.
Il centrale ex Milan e Inter si riconferma uno dei più continui della Serie A con un'altra solida prestazione in cui ha lasciato pochissimo spazio agli avversari. Ci prova anche in avanti sui calci piazzati, ma senza fortuna. Altra prestazione solida per quello che è ormai una certezza per i fantallenatori.
Il centrale ex Milan e Inter si riconferma uno dei più continui della Serie A con un'altra solida prestazione in cui ha lasciato pochissimo spazio agli avversari. Ci prova anche in avanti sui calci piazzati, ma senza fortuna. Altra prestazione solida per quello che è ormai una certezza per i fantallenatori.
Il centrocampo della Samp non può fare a meno della sua intelligenza e della sua corsa: è dovunque in campo, sia nella sua area di rigore che in quella del Chievo e per poco non trova la rete. Uno dei migliori in casa blucerchiata.
L'inizio è da stropicciarsi gli occhi: due assist impensabili per Schick e Linetty che però non riescono a realizzarli in un + 1 a causa di controlli sbagliati. Col passare del tempo si spegne fino ad uscire dal campo: poteva essere la sua partita, ma non ha saputo sfruttarla al meglio.
L'inizio è da stropicciarsi gli occhi: due assist impensabili per Schick e Linetty che però non riescono a realizzarli in un + 1 a causa di controlli sbagliati. Col passare del tempo si spegne fino ad uscire dal campo: poteva essere la sua partita, ma non ha saputo sfruttarla al meglio.
Sicuramente meglio rispetto al suo collega di reparto Pavlovic, l'ex giocatore dell'Hellas si spinge di più in avanti senza essere - però - ficcante. Partita onesta anche in fase difensiva dove viene impegnato pochissimo.
Se cercate un classe 1996 da inserire in un centrocampo di primo livello Lucas Torreira fa al caso vostro: accende e spegne la manovra della Sampdoria a suo piacimento, si inserisce in prima persona in dribbling e - se non fosse stato per il palo - avrebbe pure trovato il gol. Unico neo la fase difensiva in cui ancora più migliorare: con Giampaolo potrà farlo nella prossima stagione.
Sarebbe perfetto per una puntata di "Chi l'ha visto?": dopo un inizio discreto sparisce nel nulla. Non pervenuto in fase difensiva, né in quella offensiva, Giampaolo decide di sostituirlo all'inizio della ripresa.
Subentra a Linetty e dà una piccola scossa alla Samp: attivo, presente e coinvolto nella manovra offensiva, ma non riesce ad incidere particolarmente a causa degli spazi congestionati dai giocatori del Chievo. Prova positiva quella del giovane belga.
Torna da un infortunio e si vede. Il colombiano - entrato a freddo a causa dell'infortunio di Quagliarella - non riesce mai a inserirsi nelle trame di gioco denotando una scarsa capacità di adattarsi alle caratteristiche di Schick. Prestazione negativa per lui.
La sua rete all'undicesimo minuto - su dormita di Sorrentino - è l'undicesimo timbro stagionale alla sua dodicesima stagione in Serie A ed è a sole due reti dal suo record in stagione. Verosimilmente si sarebbe avvicinato ancora di più alla 'quota 13', ma un contrasto di gioco lo ha costretto ad uscire prematuramente dal campo.
La sua rete all'undicesimo minuto - su dormita di Sorrentino - è l'undicesimo timbro stagionale alla sua dodicesima stagione in Serie A ed è a sole due reti dal suo record in stagione. Verosimilmente si sarebbe avvicinato ancora di più alla 'quota 13', ma un contrasto di gioco lo ha costretto ad uscire prematuramente dal campo.
La sua rete all'undicesimo minuto - su dormita di Sorrentino - è l'undicesimo timbro stagionale alla sua dodicesima stagione in Serie A ed è a sole due reti dal suo record in stagione. Verosimilmente si sarebbe avvicinato ancora di più alla 'quota 13', ma un contrasto di gioco lo ha costretto ad uscire prematuramente dal campo.
Vorrebbe fare (tanto) ma non riesce a fare niente: questo il sunto della gara del ceco. Inizia bene in coppia con Quagliarella - sebbene si divori un gol in avvio -, ma con l'uscita del napoletano si spegne a poco a poco e quando nel finale la Samp avrebbe bisogno di lui tutto quello che ne esce è un tiro di sinistro a dir poco velleitario. Non la sua migliore prestazione in blucerchiato.
Il decimo posto rende questo pareggio un po' meno amaro, ma Giampaolo non sarà soddisfatto della prova di alcuni dei suoi. Si trova spiazzato dal cambio del primo tempo, ma poi non riesce a reagire al gol di Inglese e questo si denota in campo: qualcosa cambia con Praet, ma nulla di epocale.
Questa volta Sorrentino ha tradito il Chievo: l'errore grossolano che ha regalato il gol a Quagliarella ha completamente mandato all'aria i piani dei gialloblu. Chiamato in casa poche volte, ma in quelle sembra condizionato dall'accaduto e anche nel finale deve ringraziare il palo prima e Cesar poi per aver negato a Torreira e Barreto il gol del vantaggio.
Prova di quantità per il terzino destro di Maran che non si rende autore di nulla di eccezionale, ma non fa fare nulla di eccezionale agli avversari diretti: poche cose, fatte bene senza alcuna sbavatura.
Copia-incolla della pagella di Gamberini, ma con qualche piccola sbavatura in più specialmente nel primo tempo. Senza l'uscita di Quagliarella e senza la presenza di Gamberini non avrebbe raggiunto la sufficienza.
Copia-incolla della pagella di Gamberini, ma con qualche piccola sbavatura in più specialmente nel primo tempo. Senza l'uscita di Quagliarella e senza la presenza di Gamberini non avrebbe raggiunto la sufficienza.
Nonostante sia chiamato a giocare fuori posizione a causa dell'infortunio di Gamberini, riesce a districarsi bene anche grazie alla sua esperienza accumulata in Serie A. Pochi i pericoli corsi anche nell'ultimo quarto d'ora in cui è stato schierato e un paio di interventi a pulire delle situazioni potenzialmente pericolose che gli valgono la sufficienza.
Se Schick e Muriel vengono disinnescati è per merito della coppia centrale del Chievo: l'unica differenza è che Gamberini è stato più continuo nell'arco di tutti e 74 i minuti chiamato a giocare prima di uscire dolorante.
Detto della papera di Sorrentino, Gobbi si fa sfilare alle spalle Quagliarella in modo troppo superficiale per un giocatore della sua esperienza. Non riesce a spingersi in avanti per farsi perdonare e dà sempre l'impressione che possa sbagliare nuovamente nella propria area.
Non la sua miglior prestazione in stagione, ma è una gara in cui lui è il faro del centrocampo in assenza di Birsa. Radovanovic e Bastien non girano al meglio e lui deve pensare più ad aiutare la squadra che spingersi in avanti, ecco perché non si è visto nella metà campo doriana. Si adatta a questo compito e lo esegue bene, anche se lui fa meglio altre cose.
Dovrebbe essere lui a dettare i ritmi della squadra di Maran, ma la realtà dice il contrario: sbaglia molte giocate e non riesce ad entrare mai in partita mandando in inferiorità numerica la propria mediana contro quella di Giampaolo. Il paragone con Torreira per lui è impietoso.
Dovrebbe essere lui a dettare i ritmi della squadra di Maran, ma la realtà dice il contrario: sbaglia molte giocate e non riesce ad entrare mai in partita mandando in inferiorità numerica la propria mediana contro quella di Giampaolo. Il paragone con Torreira per lui è impietoso.
Il Chievo è stato costantemente costretto a rincorrere i mediani della Sampdoria e solo con l'ingresso di Gakpé questo non si è più verificato: corre - e anche tanto - e si butta negli spazi. Prova solida per lui e - forse - Maran dovrebbe crucciarsi maggiormente per non averlo schierato prima.
Nel primo tempo si fatica a vedere la sua presenza in campo, nel secondo tempo, complice l'ingresso di Gakpé, lui riesce a trovare la sua collocazione in campo e si rende anche pericoloso nella trequarti avversaria. Prestazione sufficiente, ma nulla di trascendentale.
Alla quarta presenza stagionale, la terza da titolare, il giovane classe 1997 vuole dimostrare di essere meritevole di un posto in pianta stabile nella rosa di Maran: pur giocando a centrocampo e non da terzino, si sbatte tantissimo e trova anche un assist al bacio per il gol di Inglese. Prestazione positiva macchiata da qualche errore di lettura in fase difensiva, ma tutto sommato, non una prestazione da buttare.
Non passa nemmeno un minuto dall'inizio della ripresa che con un destro a incrociare sul secondo palo trafigge Puggioni raddrizzando la partita per il Chievo. A fine primo tempo aveva già fatto vedere la voglia di reagire sfruttando l'errore di Pavlovic e nel corso della ripresa continua a rendersi sempre pericoloso. Non è aiutato dai compagni - l'assenza di Birsa si sente eccome -, altrimenti il suo score poteva essere anche maggiore di quello odierno.
Se da una parte un 34enne trova la rete, dall'altra il 38enne Pellissier vive una delle sue giornate peggiori: mai realmente nel vivo del gioco, mai in grado di trovare il varco giusto e nemmeno fortunato - Silvestre gli nega la gioia del gol con un recupero prodigioso -. Lascia il posto a Gakpé a metà secondo tempo e il Chievo inizia a fare leggermente meglio.
Se da una parte un 34enne trova la rete, dall'altra il 38enne Pellissier vive una delle sue giornate peggiori: mai realmente nel vivo del gioco, mai in grado di trovare il varco giusto e nemmeno fortunato - Silvestre gli nega la gioia del gol con un recupero prodigioso -. Lascia il posto a Gakpé a metà secondo tempo e il Chievo inizia a fare leggermente meglio.
Sbaglia la formazione nel primo tempo: i suoi sono sempre a rincorrere Torreira-Barreto-Fernandes, eppure riesce a rimanere in partita e raddrizzarla senza nemmeno fare un cambio. Si merita il pareggio nella seconda frazione quando inserisce più sostanza a centrocampo e prova a sfruttare in contropiede gli spazi lasciati dalla Sampdoria.