Questa volta Sorrentino ha tradito il Chievo: l'errore grossolano che ha regalato il gol a Quagliarella ha completamente mandato all'aria i piani dei gialloblu. Chiamato in casa poche volte, ma in quelle sembra condizionato dall'accaduto e anche nel finale deve ringraziare il palo prima e Cesar poi per aver negato a Torreira e Barreto il gol del vantaggio.
Prova di quantità per il terzino destro di Maran che non si rende autore di nulla di eccezionale, ma non fa fare nulla di eccezionale agli avversari diretti: poche cose, fatte bene senza alcuna sbavatura.
Copia-incolla della pagella di Gamberini, ma con qualche piccola sbavatura in più specialmente nel primo tempo. Senza l'uscita di Quagliarella e senza la presenza di Gamberini non avrebbe raggiunto la sufficienza.
Copia-incolla della pagella di Gamberini, ma con qualche piccola sbavatura in più specialmente nel primo tempo. Senza l'uscita di Quagliarella e senza la presenza di Gamberini non avrebbe raggiunto la sufficienza.
Nonostante sia chiamato a giocare fuori posizione a causa dell'infortunio di Gamberini, riesce a districarsi bene anche grazie alla sua esperienza accumulata in Serie A. Pochi i pericoli corsi anche nell'ultimo quarto d'ora in cui è stato schierato e un paio di interventi a pulire delle situazioni potenzialmente pericolose che gli valgono la sufficienza.
Se Schick e Muriel vengono disinnescati è per merito della coppia centrale del Chievo: l'unica differenza è che Gamberini è stato più continuo nell'arco di tutti e 74 i minuti chiamato a giocare prima di uscire dolorante.
Detto della papera di Sorrentino, Gobbi si fa sfilare alle spalle Quagliarella in modo troppo superficiale per un giocatore della sua esperienza. Non riesce a spingersi in avanti per farsi perdonare e dà sempre l'impressione che possa sbagliare nuovamente nella propria area.
Detto della papera di Sorrentino, Gobbi si fa sfilare alle spalle Quagliarella in modo troppo superficiale per un giocatore della sua esperienza. Non riesce a spingersi in avanti per farsi perdonare e dà sempre l'impressione che possa sbagliare nuovamente nella propria area.
Non la sua miglior prestazione in stagione, ma è una gara in cui lui è il faro del centrocampo in assenza di Birsa. Radovanovic e Bastien non girano al meglio e lui deve pensare più ad aiutare la squadra che spingersi in avanti, ecco perché non si è visto nella metà campo doriana. Si adatta a questo compito e lo esegue bene, anche se lui fa meglio altre cose.
Dovrebbe essere lui a dettare i ritmi della squadra di Maran, ma la realtà dice il contrario: sbaglia molte giocate e non riesce ad entrare mai in partita mandando in inferiorità numerica la propria mediana contro quella di Giampaolo. Il paragone con Torreira per lui è impietoso.
Il Chievo è stato costantemente costretto a rincorrere i mediani della Sampdoria e solo con l'ingresso di Gakpé questo non si è più verificato: corre - e anche tanto - e si butta negli spazi. Prova solida per lui e - forse - Maran dovrebbe crucciarsi maggiormente per non averlo schierato prima.
Nel primo tempo si fatica a vedere la sua presenza in campo, nel secondo tempo, complice l'ingresso di Gakpé, lui riesce a trovare la sua collocazione in campo e si rende anche pericoloso nella trequarti avversaria. Prestazione sufficiente, ma nulla di trascendentale.
Alla quarta presenza stagionale, la terza da titolare, il giovane classe 1997 vuole dimostrare di essere meritevole di un posto in pianta stabile nella rosa di Maran: pur giocando a centrocampo e non da terzino, si sbatte tantissimo e trova anche un assist al bacio per il gol di Inglese. Prestazione positiva macchiata da qualche errore di lettura in fase difensiva, ma tutto sommato, non una prestazione da buttare.
Non passa nemmeno un minuto dall'inizio della ripresa che con un destro a incrociare sul secondo palo trafigge Puggioni raddrizzando la partita per il Chievo. A fine primo tempo aveva già fatto vedere la voglia di reagire sfruttando l'errore di Pavlovic e nel corso della ripresa continua a rendersi sempre pericoloso. Non è aiutato dai compagni - l'assenza di Birsa si sente eccome -, altrimenti il suo score poteva essere anche maggiore di quello odierno.
Se da una parte un 34enne trova la rete, dall'altra il 38enne Pellissier vive una delle sue giornate peggiori: mai realmente nel vivo del gioco, mai in grado di trovare il varco giusto e nemmeno fortunato - Silvestre gli nega la gioia del gol con un recupero prodigioso -. Lascia il posto a Gakpé a metà secondo tempo e il Chievo inizia a fare leggermente meglio.
Se da una parte un 34enne trova la rete, dall'altra il 38enne Pellissier vive una delle sue giornate peggiori: mai realmente nel vivo del gioco, mai in grado di trovare il varco giusto e nemmeno fortunato - Silvestre gli nega la gioia del gol con un recupero prodigioso -. Lascia il posto a Gakpé a metà secondo tempo e il Chievo inizia a fare leggermente meglio.
Sbaglia la formazione nel primo tempo: i suoi sono sempre a rincorrere Torreira-Barreto-Fernandes, eppure riesce a rimanere in partita e raddrizzarla senza nemmeno fare un cambio. Si merita il pareggio nella seconda frazione quando inserisce più sostanza a centrocampo e prova a sfruttare in contropiede gli spazi lasciati dalla Sampdoria.
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