È l'eroe di giornata insieme a Pandev. Bravo su Eder nel primo tempo, felino nel riflesso sul tiro deviato di Candreva, blinda la vittoria con un rigore parato che può significare la salvezza per la sua squadra.
È l'eroe di giornata insieme a Pandev. Bravo su Eder nel primo tempo, felino nel riflesso sul tiro deviato di Candreva, blinda la vittoria con un rigore parato che può significare la salvezza per la sua squadra.
Dopo una partita quasi perfetta, nel corso della quale non fa vedere palla a Icardi prima e a Palacio poi, commette un'ingenuità imperdonabile, che poteva essere determinante per la sua squadra. Fortunatamente per lui ci pensa super-Lamanna a mettere tutto a posto.
Domina sui palloni alti, mura un paio di conclusioni pericolose e non perde mai la calma. In tandem con Burdisso mette la museruola agli attaccanti nerazzurri, soffrendo soltanto su alcuni tagli di Eder e Candreva.
A tratti soffre contro Perisic, che quando si accende è un cliente scomodo per chiunque. Per buona parte del match però si disimpegna bene, sia in difesa che nel finale, quando Juric lo sposta a centrocampo.
A tratti soffre contro Perisic, che quando si accende è un cliente scomodo per chiunque. Per buona parte del match però si disimpegna bene, sia in difesa che nel finale, quando Juric lo sposta a centrocampo.
Corre come un dannato, mettendo in serissima difficoltà Nagatomo. Gli manca soltanto la conclusione, che il più delle volte è sballata; soltanto poco prima della sostituzione riesce a centrare la porta. Ma la catena con Rigoni funziona meravigliosamente.
Si fa sorprendere da Kondogbia nel primo tempo, liberando il francese al tiro. Gioca in modo ordinato, senza strafare, commettendo qualche errore di troppo, ma assicurando al Genoa l'equilibrio di cui aveva bisogno.
Vera chiave tattica della partita, agisce tra le linee e dialoga con Lazovic, creando spazi per i compagni e inserendosi in area con continuità. Contro i suoi movimenti l'Inter non trova contromosse: per tutta la partita è una spina nel fianco per i nerazzurri.
Vera chiave tattica della partita, agisce tra le linee e dialoga con Lazovic, creando spazi per i compagni e inserendosi in area con continuità. Contro i suoi movimenti l'Inter non trova contromosse: per tutta la partita è una spina nel fianco per i nerazzurri.
Entra in modo decisivo nell'1-0 firmato da Pandev. Prima aveva commesso qualche errore di misura abbastanza inspiegabile per uno con le sue qualità, ma poi ha tirato fuori dal cilindro la giocata che ha deciso il match, un gran tiro che avrebbe meritato maggiore fortuna.
Entra in modo decisivo nell'1-0 firmato da Pandev. Prima aveva commesso qualche errore di misura abbastanza inspiegabile per uno con le sue qualità, ma poi ha tirato fuori dal cilindro la giocata che ha deciso il match, un gran tiro che avrebbe meritato maggiore fortuna.
Con lui sulla sinistra al posto di Laxalt non è la stessa cosa: mancano la continuità in fase di spinta, la qualità nella giocata, le corrette distanze dai compagni. Avrebbe potuto fare decisamente di meglio.
Decide il match del cuore, quello contro la squadra con la quale ha vinto tutto. Non esulta, ma sa di averla fatta grossa, perché il suo gol potrebbe valere la salvezza del suo Genoa. Ne sbaglia altri due, uno per tempo, ma non paga dazio.
Decide il match del cuore, quello contro la squadra con la quale ha vinto tutto. Non esulta, ma sa di averla fatta grossa, perché il suo gol potrebbe valere la salvezza del suo Genoa. Ne sbaglia altri due, uno per tempo, ma non paga dazio.
Partita di luci e ombre, a volte si accende ma spesso e volentieri non riesce a premere l'interruttore, limitandosi a trotterellare per il campo. Meglio nella ripresa, quando mette in difficoltà la difesa interista con un paio di belle giocate.
Partita di luci e ombre, a volte si accende ma spesso e volentieri non riesce a premere l'interruttore, limitandosi a trotterellare per il campo. Meglio nella ripresa, quando mette in difficoltà la difesa interista con un paio di belle giocate.
Costretto a gettare la spugna dopo appena 19' a causa di un contrasto con Medel. Peccato, poteva essere la sua partita: nei primi minuti aveva dimostrato di poter mettere in difficoltà la retroguardia nerazzurra.
Costretto a gettare la spugna dopo appena 19' a causa di un contrasto con Medel. Peccato, poteva essere la sua partita: nei primi minuti aveva dimostrato di poter mettere in difficoltà la retroguardia nerazzurra.
Dopo le lacrime della settimana scorsa, ritrova il sorriso grazie a una vittoria decisiva per la corsa salvezza. La sua squadra non brilla nel primo tempo, perde Simeone per infortunio ma non demorde; e nella ripresa trova il jolly che le permette di restare davanti all'Empoli.
Dopo le lacrime della settimana scorsa, ritrova il sorriso grazie a una vittoria decisiva per la corsa salvezza. La sua squadra non brilla nel primo tempo, perde Simeone per infortunio ma non demorde; e nella ripresa trova il jolly che le permette di restare davanti all'Empoli.
Dopo le lacrime della settimana scorsa, ritrova il sorriso grazie a una vittoria decisiva per la corsa salvezza. La sua squadra non brilla nel primo tempo, perde Simeone per infortunio ma non demorde; e nella ripresa trova il jolly che le permette di restare davanti all'Empoli.
Una bella uscita di pugno a inizio gara, poi sostanzialmente rimane a guardare per tutto il primo tempo. Nella ripresa cambia tutto: devia sulla traversa la conclusione di Veloso, ma Pandev lo fulmina da pochi passi. Nel finale corre nell'area avversaria alla disperata ricerca del gol del pareggio, ma non c'è niente da fare.
Una bella uscita di pugno a inizio gara, poi sostanzialmente rimane a guardare per tutto il primo tempo. Nella ripresa cambia tutto: devia sulla traversa la conclusione di Veloso, ma Pandev lo fulmina da pochi passi. Nel finale corre nell'area avversaria alla disperata ricerca del gol del pareggio, ma non c'è niente da fare.
Una bella uscita di pugno a inizio gara, poi sostanzialmente rimane a guardare per tutto il primo tempo. Nella ripresa cambia tutto: devia sulla traversa la conclusione di Veloso, ma Pandev lo fulmina da pochi passi. Nel finale corre nell'area avversaria alla disperata ricerca del gol del pareggio, ma non c'è niente da fare.
Non giocava da tempo, non ci si poteva aspettare molto di più. Sbaglia in tandem con Medel a non accorciare su Veloso, va in difficoltà sui movimenti di Pandev e soprattutto su Rigoni; leggermente meglio del compagno di reparto, ma non abbastanza.
Uno dei pochi a salvarsi in casa nerazzurra, a non perdere mai la calma e a cercare di fare sempre la cosa giusta. Magari non avrà qualità e talento di altri compagni, ma ha il merito di non commettere errori marchiani.
Uno dei pochi a salvarsi in casa nerazzurra, a non perdere mai la calma e a cercare di fare sempre la cosa giusta. Magari non avrà qualità e talento di altri compagni, ma ha il merito di non commettere errori marchiani.
Ancora una prestazione disastrosa sulla fascia sinistra. Non prende mai Lazovic, si lascia disorientare da Rigoni, non spinge mai con i tempi giusti. Pioli punta ancora su di lui, ma i fatti non gli danno ragione.
L'espulsione nel finale, dopo il rigore sbagliato da Candreva, è soltanto l'ultimo atto di un match vissuto in calando: dopo un inizio promettente, con una conclusione fuori di poco, si spegne gradualmente, diventando sempre più irritante. In ritardo sulla discesa di Veloso che porta al gol dell'1-0.
Inizialmente la mossa di piazzarlo al centro della difesa era sembrata corretta, alla lunga si è rivelata sbagliata: il cileno avrà anche la "garra", ma è privo dei fondamentali tecnico-tattici necessari per il ruolo.
Inizialmente la mossa di piazzarlo al centro della difesa era sembrata corretta, alla lunga si è rivelata sbagliata: il cileno avrà anche la "garra", ma è privo dei fondamentali tecnico-tattici necessari per il ruolo.
Liscia clamorosamente il pallone del possibile 1-0, fallisce il penalty del potenziale pareggio con un atteggiamento menefreghista e irritante. Le sorti della squadra non sembrano appartenergli più di tanto, giochicchia come suo solito e sforna cross fuori misura per tutti.
Si accende a intermittenza, una volta nel primo tempo, quando Eder e Candreva ciccano il pallone incredibilmente, un'altra nella ripresa. Nel finale conquista il rigore con una bella sforbiciata, ma il suo apporto non è sufficiente: manca del tutto la continuità.
Passeggia per il campo, lasciando liberi i centrocampisti del Genoa di fare quello che vogliono. Perde tanti contrasti, sbaglia passaggi, non trova i tempi di inserimento: la mediana a due con Kondogbia ha smesso di funzionare da diverse settimane.
Passeggia per il campo, lasciando liberi i centrocampisti del Genoa di fare quello che vogliono. Perde tanti contrasti, sbaglia passaggi, non trova i tempi di inserimento: la mediana a due con Kondogbia ha smesso di funzionare da diverse settimane.
Tocca pochissimi palloni e quando lo fa non cava un ragno dal buco. Decisamente fuori dalla partita, non produce un singolo tiro in porta in 72' di impiego; Pioli, disperato, decide di levarlo dal campo.
Tocca pochissimi palloni e quando lo fa non cava un ragno dal buco. Decisamente fuori dalla partita, non produce un singolo tiro in porta in 72' di impiego; Pioli, disperato, decide di levarlo dal campo.
Mandato in campo dal suo allenatore per dare la scossa, non poteva fare molto di più. Gli anni passano e il suo utilizzo come arma tattica lascia il tempo che trova: ormai non è più in grado di cambiare le partite.
Doveva essere la mossa di Pioli, l'uomo che avrebbe permesso a Icardi di avere, finalmente, un partner credibile in avanti: peccato che il suo unico acuto, un tiro nel primo tempo respinto da Lamanna, rimanga un caso isolato e nulla più. Esce per lasciare spazio a Gabriel Barbosa.
Entra al posto di Eder, ma l'Inter ormai è nel pallone. Non riesce a produrre giocate interessanti, finendo per perdersi nel grigiore generale: magari se avesse una chance dall'inizio...
Ormai in totale confusione, ha tra le mani una squadra che non segue più le sue indicazioni e scende in campo per onor di firma. Lui ci mette del suo, con l'impiego di nonno Palacio a gara in corso e una squadra che, senza Banega e Joao Mario, ha grossi problemi in fase di costruzione.