Nei minuti finali del primo tempo ipnotizza Pavoletti che si presenta a tu per tu con lui, nella seconda frazione si fa trovare attento sull'insidiosa conclusione a giro sul secondo palo di Izzo.
Nel primo tempo anticipa Pavoletti con un ottimo colpo di testa, nel secondo tempo con il Genoa che passa ad una punta sola si dedica più alla fase di costruzione che alle chiusure difensive.
Tiene fede alla sua fama di terzino offensivo, mostrando diverse incursioni interessanti nella metà campo del Genoa, arrivando spesso al cross o, quando ce n'è stata la possibilità, tentando anche la conclusione.
Nasce difensore centrale e si vede, limita al massimo le discese nelle metà campo avversaria e anche quando lo fa i suoi cross non risultano molto pericolosi. In compenso è molto attento nella propria metà campo, viene costretto da Suso ad un fallo da ammonizione.
Nasce difensore centrale e si vede, limita al massimo le discese nelle metà campo avversaria e anche quando lo fa i suoi cross non risultano molto pericolosi. In compenso è molto attento nella propria metà campo, viene costretto da Suso ad un fallo da ammonizione.
Entra per l'infortunato Rizzo e negli ultimi minuti sfrutta la sua velocità per mettere in apprensione la retroguardia genoana e tenere il pallone lontano dalla propria area di rigore.
Dopo 4 minuti fa già capire di essere in uno splendido stato di forma, servendo Giaccherini all'interno dell'area di rigore genoana, un minuto dopo tenta la conclusione con il pallone che si perde di poco sul fondo. Al 12' inventa l'assist che porta alla rete del numero 17, nella ripresa prima libera Floccari con un bel colpo di tacco al centro dell'area di rigore avversaria nell'azione che poi porterà al gol poi tenta qualche giocata personale incantando il pubblico del Dall'Ara.
Come Taider viene chiamato ad un lavoro rivolto alla fase di non possesso, lui risponde ringhiando sulle caviglie degli avversari e, quando possibile, sganciandosi dalla catena di centrocampo ed aiutando la fase offensiva.
Vista la grande giornata di Brienza e Giaccherini viene cercato un po' meno dai suoi compagni, nonostante questo ogni volta che riceve il pallone dimostra un buono stato di forma, puntando il proprio avversario diretto e saltandolo con una discreta continuità. Deve uscire nella ripresa per infortunio.
La tattica scelta da Donadoni lo costringe ad un lavoro di diga davanti alla difesa. Si fa notare pochissimo in fase di costruzione ma il suo pressing costringe i portatori di palla del Genoa a girare al largo dalla sua zona.
Viene servito dopo qualche minuto da Brienza e non riesce ad agganciare, alla seconda occasione fornitagli non si fa pregare e batte glacialmente il giovane Lamanna. Visto il buon stato di forma viene cercato molto dai compagni e lui ripaga la fiducia diventando una spina nel fianco della difesa del Grifone.
Aiuta la squadra a salire nei momenti di difficoltà, scendendo nella propria metà campo a recuperare il pallone quando è necessario. Lotta in mezzo al terzetto difensivo genoano aprendo i varchi per Giaccherini, Brienza e Rizzo. La sua prestazione generosa viene premiata con un gol abbastanza fortunoso.
Schiera una formazione sbilanciata in avanti dando però l'equilibrio con due giocatori di interdizione come Taider e Brighi. Il risultato premia la sua scelta ed ancor di più la prestazione fornita dai suoi ragazzi.
In occasione del primo gol si ritrova Giaccherini solo soletto all'interno della sua area di rigore, nel secondo non può fare nulla sul rimpallo del pallone sulla gamba di Floccari. Attento nelle altre occasioni.
Sbaglia completamente il posizionamento in occasione della prima rete, aprendo una prateria per la galoppata di Giaccherini. Nel secondo gol lascia Floccari troppo libero di controllare, non tentando neppure l'anticipo.
Quello di mezz'ala non è il suo ruolo e si vede, viene poi spostato sulla fascia ma i risultati non migliorano, anzi rimane molto in disparte entrando poche volte nel vivo dell'azione genoana.
Nel primo tempo è tra i più attivi del Genoa, nella seconda frazione è disastroso, finendo anche con il propiziare il 2-0 calciando malamente il pallone addosso a Floccari.
Entra quando la partita è già sul 2-0 per un Ansaldi in netta difficoltà. Dovrebbe essere più fresco dei compagni invece la sua prestazione si appiattisce ben presto sul basso livello di quella del resto della squadra.
Entra quando la partita è già sul 2-0 per un Ansaldi in netta difficoltà. Dovrebbe essere più fresco dei compagni invece la sua prestazione si appiattisce ben presto sul basso livello di quella del resto della squadra.
E' il giocatore con più qualità della linea mediana genoana, viene schierato sulla fascia per tentare l'uno contro uno e tentare di creare la superiorità numerica, invece la sua prestazione si rivela anonima, se non per qualche sprazzo.
Ringhia e lotta in mezzo al campo, portando il pressing sui portatori di palla avversari, azzannando le caviglie e, quando possibile, lanciandosi anche in azioni personali nella metà campo avversaria.
Entra per uno spento Matavz e si cala subito alla perfezione nel match facendo ammonire immediatamente Rossettini e rendendosi protagonista di alcune giocate interessanti. Dopo il gol del 2-0 però la sua prestazione cala di livello, rimanendo solamente al livello della sufficienza.
Alterna palloni persi scioccamente ad azioni davvero interessanti, lanciandosi anche in percussioni centrali che potrebbero dare la carica anche al resto dei compagni.
Gasperini lo manda in campo per uno spento Laxalt, ma cambiando gli addendi il risultato non cambio ed anche la prestazione di Caper risulta piuttosto anonima.
Tocca pochissimi palloni nell'arco di tutta la gara. Si rende protagonista in negativo nel primo tempo con un gol divorato a tu per tu con Mirante, nella seconda frazione ci si ricorda di lui per un battibecco con Gastaldello ed un improbabile colpo di tacco per liberare Suso al limite dell'area felsinea.
Non si integra con il compagno di reparto Pavoletti, viene sostituito nell'intervallo dopo che nel primo tempo aveva creato solo una situazione interessante con un bel lancio al volo proprio verso Pavoletti.
Non si integra con il compagno di reparto Pavoletti, viene sostituito nell'intervallo dopo che nel primo tempo aveva creato solo una situazione interessante con un bel lancio al volo proprio verso Pavoletti.
Schiera una formazione con due punte centrali che non riescono ad integrarsi tra di loro, i suoi giocatori sembrano già appagati dei risultati raggiunti e non entrano in campo con la giusta cattiveria, svegliandosi solo dopo la prima rete subita-
Schiera una formazione con due punte centrali che non riescono ad integrarsi tra di loro, i suoi giocatori sembrano già appagati dei risultati raggiunti e non entrano in campo con la giusta cattiveria, svegliandosi solo dopo la prima rete subita-
