A livello quantitativo, non è chiamato agli straordinari come il dirimpettaio giallorosso, ma è sempre pronto, e particolarmente bravo a disinnescare Ionita.
- Calhanoglu 6’
- Hernandez T. 60’
Entra per far tirare il fiato a Hernandez e si limita a spazzare via i palloni pericolosi con la giusta umiltà.
Entra per far tirare il fiato a Hernandez e si limita a spazzare via i palloni pericolosi con la giusta umiltà.
Torna titolare e fa subito sentire il suo apporto con una prestazione costante e sempre attenta, senza saliscendi come succede al suo collega di reparto Tomori.
Utilizzato sia a destra che a sinistra; in entrambe le fasce non lascia proprio il segno, ma ha qualche sprazzo interessante.
E' un terzino e non si dovrebbe parlare di gol con lui, ma ritrova un sigillo importante che cominciava a mancare da molto tempo. Inizia lui l'azione del suo gol, chiusa con il fiuto del bomber d'area di rigore, vincendo il duello con Montipò che lo aveva frenato nel primo tempo.
Partenza a rilento con le scorie della Lazio ancora ben presenti nella sua mente, ma poi ritrova la giusta fiducia e fa la voce grossa sulle palle aeree. Chiude una prestazione in crescendo con l'ottima chiusura su Gaich.
Partenza a rilento con le scorie della Lazio ancora ben presenti nella sua mente, ma poi ritrova la giusta fiducia e fa la voce grossa sulle palle aeree. Chiude una prestazione in crescendo con l'ottima chiusura su Gaich.
Centrocampista totale e sempre più completo. In novantotto minuti di gioco perde praticamente un solo pallone di numero. Il velo sul gol di Calhanoglu vale più di metà della rete stessa. Prova a mandare in porta Leao e Ibra, che però non rispondono presente. E' l'anima rossonera anche nelle difficoltà.
Centrocampista totale e sempre più completo. In novantotto minuti di gioco perde praticamente un solo pallone di numero. Il velo sul gol di Calhanoglu vale più di metà della rete stessa. Prova a mandare in porta Leao e Ibra, che però non rispondono presente. E' l'anima rossonera anche nelle difficoltà.
Quando è in serata lo si vede dalle prime giocate. E la sua prima è il gol che apre alla grande la partita per i rossoneri. Gioca con grande fiducia e consapevolezza, a volte forse perfino troppa. Potrebbe mordere con maggiore convinzione, ma si limita a essere estremamente bello. E questa sera anche efficace.
Entra in campo e in pochi minuti litiga con Ibra e si becca un giallo evitabilissimo, che gli fa scattare la squalifica per la partita contro la Juventus. Serata da dimenticare.
Non è certamente la sua serata, anche se fa bene in fase di copertura. Però gestisce troppo male la ripartenza che poteva valere il raddoppio e deve ringraziare Calvarese che gli risparmia un secondo giallo che poteva starci. Pioli nasa il pericolo e lo lascia negli spogliatoi al 45'.
Non è certamente la sua serata, anche se fa bene in fase di copertura. Però gestisce troppo male la ripartenza che poteva valere il raddoppio e deve ringraziare Calvarese che gli risparmia un secondo giallo che poteva starci. Pioli nasa il pericolo e lo lascia negli spogliatoi al 45'.
Fa il suo rimpiazzando un pericolante Bennacer. Si presenta così così facendosi sfuggire Improta, ma poi registra la sua posizione e dà una buona mano a Kessié.
Gioco di sponda sempre veloce e rapido, a cui si aggiunge la buona assistenza sul gol di Calhanoglu. Potrebbe essere più cattivo sotto porta, ma se lo fosse sarebbe un giocatore immenso.
Pioli gli concede l'ultimo quarto d'ora ma lui riesce a dare l'impressione di non avere così tanta voglia di dire la sua in campo, perdendo in palleggio qualche palla davvero troppo ingenua.
Pioli gli concede l'ultimo quarto d'ora ma lui riesce a dare l'impressione di non avere così tanta voglia di dire la sua in campo, perdendo in palleggio qualche palla davvero troppo ingenua.
E' irritante vederlo continuamente litigare con i suoi compagni, ma è un sintomo di come voglia caricarsi la squadra sulle spalle in questo momento difficile. Sciupa davvero troppe occasioni da gol calciando sempre addosso a Montipò. Si salva da un'insufficienza grave con il tiro da cui scaturisce il raddoppio.
E' irritante vederlo continuamente litigare con i suoi compagni, ma è un sintomo di come voglia caricarsi la squadra sulle spalle in questo momento difficile. Sciupa davvero troppe occasioni da gol calciando sempre addosso a Montipò. Si salva da un'insufficienza grave con il tiro da cui scaturisce il raddoppio.
Paradossalmente le uniche cose positive della sua partita sono i ripiegamenti difensivi. Non ripaga Pioli di aver puntato su di lui, facendosi trovare mai pronto nelle occasioni che contano, in particolare sull'assist di Kessié al quarto d'ora che poteva chiudere subito la contesa.
Paradossalmente le uniche cose positive della sua partita sono i ripiegamenti difensivi. Non ripaga Pioli di aver puntato su di lui, facendosi trovare mai pronto nelle occasioni che contano, in particolare sull'assist di Kessié al quarto d'ora che poteva chiudere subito la contesa.
Nel momento di burrasca raddrizza la barca e trova una vittoria pesantissima in vista della Juventus.
Migliore in campo dei suoi sia per grandi meriti, con le parate molto belle su Theo e Ibra, ma anche per la mollezza delle altre conclusioni di Ibra, Saelemaekers e Leao. Respinge troppo centrale forse il tiro da cui nasce il 2-0, ma è il pelo nell'uovo. E' grazie a lui che il Benevento salva la faccia.
Del pacchetto arretrato è il più affidabile sebbene spinga davvero troppo poco in avanti, ma è un errore gravissimo il suo posizionamento che lascia Ibra in gioco in occasione del gol che chiude la partita.
La difesa balla anche per i suoi demeriti, anche caratteriali di fronte a un Ibra incattivito e imbruttito. Alla lunga anche lui scivola sotto la sufficienza.
Buona la partenza con cross interessanti e chiusure attente, ma quando Theo sale di giri è lì che iniziano i veri problemi.
Preso totalmente in mezzo in occasione del gol del vantaggio di Calhanoglu, non riesce poi a rimettersi bene in carreggiata.
Preso totalmente in mezzo in occasione del gol del vantaggio di Calhanoglu, non riesce poi a rimettersi bene in carreggiata.
Metronomo preziosissimo anche in una partita difficile come quella contro il Milan. E' dal suo sinistro che nascono i pericoli maggiori per la difesa rossonera.
Metronomo preziosissimo anche in una partita difficile come quella contro il Milan. E' dal suo sinistro che nascono i pericoli maggiori per la difesa rossonera.
Inizia con grinta e caparbietà chiamando Donnarumma alla grande parata, ma poi si perde totalmente sbagliando spesso i tempi delle sue giocate, in copertura e, soprattutto, in fase conclusiva.
Scoglio insuperabile della mediana del Benevento. Bellissimo il duello vis a vis con Kessié. Cerca anche la fortuna in zona gol.
Scoglio insuperabile della mediana del Benevento. Bellissimo il duello vis a vis con Kessié. Cerca anche la fortuna in zona gol.
Scoglio insuperabile della mediana del Benevento. Bellissimo il duello vis a vis con Kessié. Cerca anche la fortuna in zona gol.
L'unico peccato è che non abbia i 90 minuti nelle gambe, ma è quando la palla arriva dalle sue parti che le Streghe diventano davvero pericolose. Sfiora con un missile il gol del pari.
L'unico peccato è che non abbia i 90 minuti nelle gambe, ma è quando la palla arriva dalle sue parti che le Streghe diventano davvero pericolose. Sfiora con un missile il gol del pari.
Subito dopo l'1-0 del Milan cestina una buona occasione su gran lancio di Viola, ma si riconquista il 6 in pagella con uno spirito combattivo invidiabile. Le sue sponde sono sempre vincenti, anche se non fruttano poi i gol che Inzaghi sperava.
Entra benissimo in partita svariando su tutto il fronte. Cerca di sfondare costantemente sulla sinistra; reclama un rigore per un suo tiro finito sul braccio di Ibra.
Entra benissimo in partita svariando su tutto il fronte. Cerca di sfondare costantemente sulla sinistra; reclama un rigore per un suo tiro finito sul braccio di Ibra.
Entra benissimo in partita svariando su tutto il fronte. Cerca di sfondare costantemente sulla sinistra; reclama un rigore per un suo tiro finito sul braccio di Ibra.
Rialzato sulla linea dei trequartisti, fornisce il suo appoggio all'attacco in maniera troppo intermittente. Buone idee ma troppi cross sbagliati per Lapadula.
Rialzato sulla linea dei trequartisti, fornisce il suo appoggio all'attacco in maniera troppo intermittente. Buone idee ma troppi cross sbagliati per Lapadula.
Ingresso non indimenticabile per lui, con degli appoggi sbagliati anche facili. Prova a riscattarsi con un sinistro che sibila vicino all'incrocio ma non basta.
Ha pochi minuti a disposizione, ma sufficienti per ritagliarsi una buona occasione, con ottima chiusura di Tomori annessa.
Ha pochi minuti a disposizione, ma sufficienti per ritagliarsi una buona occasione, con ottima chiusura di Tomori annessa.
Si allunga la striscia negativa di SuperPippo nella sua Milano. La zona retrocessione resta realtà, ma lo spirito della squadra non è assolutamente da buttare.